Giornata Nazionale contro le "riforme" Moratti
Come è andata...

Altre informazioni man mano che arrivano dai comitati...


Roma
4000 persone, corteo colorato animato dalla banda e teatranti, con bambini in maschera, ricercatori universitari, insegnanti, studenti; striscioni Legambiente, Cobas, coordinamenti.
Venezia Corteo breve (come percorso) da p.le Roma composto da delegazioni regionali, cobas scuola, cord. regionale precari, qualche studente ... arrivo a C.po S. Geremia (di fronte sede RAI regionale) per un happening organizzato dal coord. veneziano in difesa della scuola pubblica (dolci, vin brulè, ecc.). Microfono aperto ... mangiafuoco ... giocolieri ... bambini ... trampolieri .. distribuzione di materiali contro le riforme moratti ... in tutto 350 persone.
Trieste
Oltre 400 persone in piazza e per il corteo. Bambini, genitori, insegnanti. Presenza organizzata di alcune scuole superiori, e dei cobas, adesioni molto allargate. Prossima settimana assemblea del coordinamenti RSU sulla "riforma" delle superiori. Il prossimo mese spettacolo teatrale sulla "riforma"
Firenze Trecento persone (genitori, insegnanti, bambini) in piazza e in corteo, coordinamenti, tavolo Fermiamo la moratti, Cobas. In mattinata una folta assemblea ha sancito la nascita del coordinamento cittadino in difesa delle scuole superiori.
Sugli organi di informazione: Servizi su Controradio e TG3 regionale.
" Il Corriere di Firenze": nazionale: Cobas in piazza a Roma; "Blocchiamo la riforma Moratti" In piazza anche altre citta' a protestare: docenti e genitori, studenti e ricercatori. Cronaca Firenze: "Studenti grandi e piccoli, genitori ed insegnanti ieri in piazza S. Giovanni LA SCUOLA "CREATIVA" SI MOBILITA CONTRO LA RIFORMA"

Bologna
Quasi mille partecipanti all'appuntamento in piazza. Messa in scena del Funerale della ricerca e poi corteo lungo la centrale via Indipendenza fino alla sede dell'Ufficio Scolastico Regionale. Bambini in maschera, ricercatori universitari, genitori, studenti delle scuole superiori, insegnanti del tempo pieno e insegnanti delle scuole superiori, l'assessore comunale Virgilio, la deputata PRC Titti De Simone, la presenza in massa dei Cobas della scuola.
Lanciata la campagna di obiezione di coscienza verso i test dell'Invalsi.
Palermo Di mattina un corteo di circa 400 studenti medi e giovani del centro sociale Ask 19 indetto dal coordinameto palermitano contro la riforma, ha percorso un lungo tragitto bloccando il centro concludendosi con un comizio dove gli interventi degli studenti sono stati numerosi. Ci auguriamo che questa giornata sia un presagio per la nascita di un forte e stabile movimento degli studenti.
Di pomeriggio il presidio organizzato dai cobas e dal coordinamento delle superiori è stato meno partecipato a causa del maltempo, ma malgrado le difficoltà metereologiche vi è stato un flusso di circa un centinaio di docenti e un attivo volantinaggio che ha permesso anche di allargare i contatti per rilanciare il coordinamento e le iniziative, abbiamo in vista una assemblea cittadina contro le riforme dall'infanzia all'università per fine mese. Latitanti le associazioni e le forze contattate e a cui abbiamo mandato l'appello per il 12.
Cagliari Centinaia di presenze al sit-in con animazioni teatrali, insegnanti-tutor alla maniera opttocentesca, insegnanti.
Napoli Presidio cobas sotto la pioggia scrosciante. Collettivi di studenti e qualche centinaia di pazzi sotto il diluvio che davano volantini umidi e stonavano con una bella amplificazione ha colpito l'immaginario.
Il 24 si terrà una assemblea cittadina indetta dai Cobas in una prestigiosa sala comunale.
Pisa La mattina corteo degli studenti medi che, dopo aver attraversato il centro cittadino, hanno simbolicamente occupato il palazzo dell'Amministrazione provinciale chiedendo un impegno non solo formale contro la riforma moratti
(non avvallo di alcuna forma di "sperimentazione" comunque mascherata) e interventi concreti sull'edilizia scolastica e per la concessione, in tutte
le scuole, di spazi autogestiti dagli studenti.
Nel pomeriggio, sotto le centralissime Logge dei Banchi, protesta in festa contro i vampiri della scuola pubblica. Genitori, bambini e insegnanti
delle elementari, studenti medi e, per la prima volta, insegnanti delle superiori (circa 200 persone) hanno "smascherato" la Moratti, chiedendo
l'abrogazione della riforma e il ritiro di tutti i decreti. La giornata era stata preceduta da un'assemblea degli insegnanti delle superiori e da innumerevoli volantinaggi.
Ottima la copertura mediatica sia sui giornali locali sia sul TG3 che ha mandato in onda due diversi servizi, alle 14 e alle 19,30
Fano Appuntamento "improvvisato" alle ore 10, sotto la torre dell'orologio in piazza a Fano per poi recarsi all'incrocio tra Corso Matteotti e via Arco d'Augusto a fare opera di informazione tra i passanti e i visitatori del mercato settimanale e quello dell'antiquariato.
Rappresentanti del Comitato Genitori-Insegnanti per la difesa della Scuola Pubblica Statale di Fano (e dintorni), indossando bandiere/mantello "riforma moratti bocciata", hanno voluto richiamare l'attenzione della cittadinanza e della stampa sul tema della scuola pubblica statale e sul processo di dequalificazione portato dalla riforma Moratti
I promotori stanno già lavorando, in collaborazione con i Comitati di Recanati e di Jesi, affinché a questa iniziativa locale possa far seguito un momento "regionale".
Nella città di Fano si sta inoltre attivando anche un coordinamento di insegnanti di inglese degli istituti medi e superiori della provincia, sempre per la difesa della qualità dell'insegnamento, contro i tagli della riforma.
Genova Pur risultando impraticabile per ora una nuova iniziativa di massa in piazza, il 12 febbraio si è svolta all'IP Bergese (grosso alberghiero del ponente) una assemblea di un centinaio di persone (soprattutto genitori) sul tema della riforma alle superiori ed in particolare nei tecnici e professionali.
Al termine si è costituito un gruppo di lavoro che sta fissando un calendario di lavori e di mobilitazione.

Lo stesso giorno si è tenuto in centro città il Coordinamento Cittadinoal palazzo della Meridianacui hanno partecipato una ventina di persone.
Il 15 febbraio un Coordinamento RSU di scuole superiori (composto da lavoratori che al momento solo in parte partecipano pure al Coordinamento, ma che si occupano di temi assolutamente contigui) ha indetto un Presidio presso la Prefettura di Genova alle ore 17.
Salerno Il banchetto sul corso principale è stato disturbato da una pioggia battente comunque abbiamo affisso striscioni e bandiere sotto un porticato e distribuito volantini (eravamo solo Cobas)
molti si sono fermati a chiedere notizie e informazioni e non erano solo docenti ma anche genitori. Adesso stiamo preparando l'assemblea cittadina che è stata spostata dal 17 al 23
Cattolica Sit-in di protesta nel centro della cittadina. Abbiamo approfittato del fatto che, di domenica, le persone che passeggiano triplicano rispetto ai giorni feriali. Abbiamo dato via circa trecento volantini, affisso cartelloni anti-moratti e regalato tantissimi palloncini colorati su ciascuno dei quali ognuno ha scritto la sua frase contro la riforma (era bello vedere tanti bambini portare in giro il messaggio). Abbiamo venduto libri e dato materiale informativo, offerto dolci e bibite. Il banchetto è stato molto visitato. Unica pecca: sono mancati completamente gli insegnanti di Cattolica
Pordenone Il NO MORATTI DAY a PN è andato abbastanza bene: corteo degli studenti che nei suoi momenti alti è arrivato a 250 / 280, piazza festeggiante con circa 120 persone per quasi 3 ore, microfoni aperti e studenti che suonavano, intervento del Comitato PERLASCUOLAPUBBLICA . Molti venivano a
chiederci informazioni.
Milano 6000 persone in piazza il 19 per la scuola pubblica, contro la riforma Moratti e per la pace.
Viareggio Anche noi nel nostro piccolo... in Via Battisti a Viareggio, zona mercato abbiamo fatto un presidio, con la presenza di insegnanti di scuola elementare ed anche alcuni degli istituti superiori, genitori, bambini, cobas, abbiamo diffuso diverse centinaia di volantini per tenere alta l'attenzione. Un presidio modesto ma attento, colorato e vivace, abbiamo sfidato il carnevale ed a Viareggio non è cosa da poco

Da l'Unità:
ROMA La scuola pubblica non ci sta a vedere il lento ma inesorabile declino a cui l’ha condannata la ministra Letizia Moratti. Così, ancora una volta, ieri lavoratori della scuola, studenti, ricercatori dell’università e genitori hanno manifestato in 30 città italiane per chiedere l’abrogazione delle leggi emanate dalla lady di ferro e per difendere e migliorare la scuola pubblica. Promosse dal coordinamento in difesa del Tempo pieno, dai coordinamenti in difesa della scuola superiore, dai coordinamenti degli studenti e dei ricercatori universitari, dai Cobas e da varie associazioni e forze sociali, le manifestazioni hanno unito l’intero «popolo della scuola pubblica» che - ha spiegato Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas scuola rifiuta la disgregazione e la dequalificazione della scuola pubblica, il taglio del tempo pieno e l’imposizione del tutor, la divisione classista tra licei e avviamento professionale, il taglio massiccio di materie e posti di lavoro nelle superiori, la’ precarizzazione diffusa del lavoro. Particolarmente partecipati i cortei di Roma, Bologna, Firenze, Napoli, Pisa, Cagliari e Palermo, do-ve il traffico è andato in tilt. Da tutte le manifestazioni è emersa una parola d’ordine comune e unitaria: «costruire in tempi rapidi uno sciopero generale di tutta l’istruzione pubblica, dalla scuola materna all’università, per dare una spallata decisiva alla controriforma Moratti e alla politica scolastica del governo Berlusconi».
«Siamo qui per testimoniare il nostro impegno contro la contro riforma Moratti che sta distruggendo il diritto allo studio e au-mentando la precarietà. Le mobilitazioni che si susseguono da due anni sono un’indicazione politica anche per Prodi e l’Unione: la Legge Moratti non va modificata ma abrogata e sostituita con una legge che metta in primo piano l’istruzione pubblica». Sono le parole di Paolo Cento, parlamentare dei Verdi, che ha partecipato alla manifestazione romana a cui hanno partecipato circa 800 persone che hanno sfilato per le vie del centro
con un corteo partito da Campo de’ Fiori e che poi ha marciato su corso Vittorio per poi confluire di nuovo nella piazza di partenza. Spalla a spalla c’erano i docenti dei Cobas, gli studenti dei collettivi delle università romane, e rappresentanti dei ricercatori di Rnrp, Enea, Cnr e Istat. «Le nostre scuole non sono aziende, la scuola pubblica non si vende» era lo slogan più gettonato nel serpentone. Tra le bandiere rosse dei Cobas e il tamburellare degli studenti, numerosi gli striscioni contro il ministro. «Giù le mani dal tempo pieno» suggeriva uno dei manifesti dei Cobas. Altri invece invitavano il ministro a farsi da parte:
«Moratti vattene». I ricercatori puntavano il dito contro la politica del governo facendo la parodia alle famose tre «I» più volte sventolate dal centro destra. «Invisibili, indispensabili ed infuriati, si definivano inuno striscio-ne gli appartenenti alla rete nazionale dei ricercatori precari. No deciso anche al «massacro delle supplenze, degli insegnanti specialisti e dei precari previsto dalla finanziaria 2005», come recitava un volantino distribuito dai manifestanti. «Manifestiamo anche contro la scolarizzazione troppo precoce - ha detto Susanna Ceni, docente dilatino appartenente - e contro l’abbattimento del tempo pieno in quanto il monte orario ridotto non farà altro che portare al taglio dei posti».
Grande partecipazione anche a Palermo dove il traffico ieri mattina è andato in tilt per oltre due. I giovani, insieme con il centro sociale ‘Ask 191’ hanno attraversato la centralissima via Roma, fino a raggiungere via Cavour, dove ha sede la Prefettura di Palermo. Centinaia gli automobilisti intrappolati per ore.
La novità della manifestazione di ieri è stata la «scesa» in corteo anche di alunni e genitori delle scuole medie inferiori per le quali esiste una bozza di decreto di riforma che non piace neanche a molti esponenti della maggioranza. Il blocco «Anti-Moratti», cresce e cresce ad ogni nuova iniziativa della ministra.