Coordinamento Genitori-insegnanti del Mugello

Protestinfesta
La riforma va in scena
Un processo alla riforma con gli interventi a favore con gli interventi contrari con quello che si sente dire con quello che non si capisce e che si vorrebbe capire
ovvero
un altro modo per ragionare e informarsi sulla legge n.53 del 28/03/2003 e successivi decreti

GUIDA PRATICA
TESTO

Per ulteriori informazioni o contatti:
Dimoni Marco (portavoce del Coordinamento) tel. 338/9722535 cogemu@hotmail.com

CHE COSA È “PROTESTINFESTA”
OBIETTIVI E FINALITÀ
L’IMPORTANZA DI PORSI DEGLI OBIETTIVI RAGGIUGIBILI, ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI MODELLI FACILMENTE DUPLICABILI


FASE PREPARATORIA
PROGRAMMA INIZIATIVA
“LA RIFORMA VA IN SCENA
SCELTA DEGLI AMBIENTI INTERESSATI DALL’INIZIATIVA ALL’INTERNO DELL’EDIFICIO SCOLASTICO
GRUPPI ED INCARICHI NECESSARI ALLA REALIZZAZIONE DELL’INIZIATIVA
MATERIALI ATTUALMENTE IN DOTAZIONE
RISULTATI E DOCUMENTAZIONE ACQUISITI
EDIZIONI SVOLTE ED IN PROGRAMMA


LA PROPOSTA
STUMENTI DI SUPPORTO
CONCLUSIONE

CHE COSA È “PROTESTINFESTA”

Protestinfesta, è l’occupazione dolce di una Scuola.
Per occupazione dolce s’intende, occupare l’edificio scolastico, senza però interferire con il corso delle lezioni.
Quindi Protestinfesta inizia al termine dell’orario scolastico.
Perché “Protestinfesta”? Perché abbiamo scelto, per nostra caratteristica e coerenza, di dire “NO” alla riforma Moratti, unendoci al coro che a gran voce ne chiede il ritiro, con il sorriso sulla bocca e la Pace nel cuore, così come del resto è la Società globale che un giorno vorremmo poter vedere.
Questo anche per ribadire e sottolineare che, la Pace, si persegue anche e soprattutto con quel modello di Scuola Pubblica Statale, che stiamo difendendo e che si trova concettualmente all’opposto del modello di Scuola contenuto nella riforma Moratti.
Con Protestinfesta vogliamo difendere una Scuola Pubblica Statale rivolta al mondo dell’Essere, in contrapposizione alla Scuola della riforma, rivolta al mondo dell’Avere.

OBIETTIVI E FINALITÀ

Il contesto in cui si svolge “Protestinfesta”, l’atmosfera di armonia e condivisione che si viene a creare, la brillante ed eloquente “la riforma va in scena” (parodia di un processo alla riforma, le cui controparti, prendendo spunto da quello che si sente dire quotidianamente fuori e dentro gli edifici scolastici, quindi attraverso il linguaggio di tutti i giorni, difendono le loro opinioni su di questa), il materiale informativo e quello strettamente legato alla protesta (striscioni volantini ecc.), fanno di questa ben visibile iniziativa e cassa di risonanza, un’occasione preziosa e fruttuosa, attraverso la quale è possibile perseguire vari obiettivi.
Fra gli obiettivi che si raggiungono a breve termine, è la creazione di un evento di protesta ed informazione, partecipato maggiormente e più volentieri di altre manifestazioni (dibattito, conferenza, manifestazione in piazza, presidio, ecc. ) ed il far sì che si continui a parlare di riforma e si continui a farne parlare dai media.
Fra gli obiettivi che si raggiungono a medio termine, si potrà riscontrare una graduale creazione di un robusto filo di contatto fra le Scuole, quindi fra le realtà che le compongono, man mano che viene proposta ed attuata Protestinfesta.
Fra gli obiettivi perseguibili a lungo termine (inserendoci naturalmente il ritiro della riforma e le dimissioni del Ministro Moratti), avremmo pensato (previa proposta ed eventuale accoglimento di essa, nonché e soprattutto, coinvolgimento degli altri gruppi dell’area provinciale fiorentina e successivamente nazionale), vista la caratteristica e le potenzialità dell’iniziativa, di indirizzare la catena di Protestinfesta verso sud, passando da Roma (ma anche verso nord, est ed ovest) e, nel momento in cui si raggiungerà la capitale, organizzare una grande manifestazione nazionale, con un diverso e probabilmente più radicato e sentito, spirito di partecipazione che, nel frattempo, si sarà andato formando attraverso la catena stessa di Protestinfesta. Ma della proposta, in maniera più approfondita, parleremo nel penultimo punto titolato appunto “LA PROPOSTA”.

L’IMPORTANZA DI PORSI DEGLI OBIETTIVI RAGGIUGIBILI,
ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI MODELLI FACILMENTE DUPLICABILI

Nel paragrafo precedente, abbiamo volutamente evidenziato la parola obiettivo, con l’intenzione di attrarre l’attenzione e sollevare la necessità, che a mio avviso abbiamo (nel contesto del Coordinamento, ma anche della contestazione alla riforma), di “porsi degli obiettivi”, i quali andranno poi, al fine di non creare confusione e frustrazioni, suddivisi in obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Infatti, ciò che pare emergere dalla pur breve esperienza delle prime tre edizioni di Protestinfesta, è la naturale necessità di porsi e proporre, obiettivi raggiungibili nel breve periodo, attraverso la creazione di modelli facilmente duplicabili, che possano poi aprire la strada al perseguimento di obiettivi più importanti (questo, al fine di evitare la frustrazione che porta in alcuni, il non raggiungere dei risultati in breve).
Per far ciò occorre tenere presente, che un’azione è duplicabile quando è alla portata della maggior parte delle persone.
Ma se l’organizzazione e lo svolgimento di Protestinfesta, rientra per il suo alto grado di duplicabilità fra gli obiettivi a breve termine, già un risultato che permette di ottenere, è quello di acquisire una graduale quanto esponenziale potenzialità, di poter creare un’organizzazione il più capillare possibile, in grado di far circolare le informazioni e farle arrivare in tutti gli Istituti scolastici del Mugello (così come per altre zone della provincia di Firenze ed anche a livello nazionale), non limitandosi ad essere appese in qualche bacheca, ma arrivando alle Famiglie, agli Insegnanti, al Personale A.T.A., laddove l’età lo consenta agli Alunni, attraverso un passaparola (metodo di far circolare le informazioni, applicato anche alla distribuzione delle merci, che può anche essere codificato rendendolo più efficace) da persona a persona.
E’ opinione condivisa, che occorra sempre più riuscire a mettere a frutto i risultati che si ottengono con le varie iniziative, per poi riuscire a gestire e valorizzare le non molte energie (soprattutto quelle in grado di sviluppare dinamiche pratiche e concrete) che, come Coordinamento (inteso sia a livello territoriale che nazionale, anche se, vista la non diffusa preoccupazione per gli accordi del G.A.T.S., sarebbe bene che si incominciasse a parlare d’iniziare, un lavoro d’inserimento, se già esiste, altrimenti di costruzione, di un coordinamento europeo), abbiamo.
Il risultato che dovremmo perseguire, è la capacità di essere più incisivi e produttivi, con il minimo sforzo individuale e ciò lo si ottiene solamente crescendo, anche e soprattutto numericamente. È infatti vero che: è meglio il poco lavoro di molti, piuttosto che il molto lavoro di pochi.

PREPARATORIA

E’ la fase preparatoria dell’evento, vero e proprio cuore pulsante della “Protestinfesta”, l’elemento che rende l’iniziativa capace di raggiungere risultati a breve termine e di porre le basi per il perseguimento di altri a medio e lungo termine. È infatti in questa fase, che si riescono ad attivare varie sinergie.
Ma vediamo qual è il primo passo nella preparazione dell’iniziativa nella nuova Scuola.
Una prima sinergia che occorre attivare, vede coinvolti Genitori ed Insegnanti di una Scuola, in un unico obiettivo ed in un lavoro di squadra, capace di abbattere eventuali barriere e resistenze esistenti fra le due realtà che, nella maggior parte dei casi, possono venirsi a creare a causa di una mancanza di dialogo e di conoscenza (soprattutto a livello personale) reciproca (anche se tale aspetto, si è innescato e prosegue, a partire dalla prima edizione di Protestinfesta diffondendosi e rafforzandosi attraverso la catena stessa di manifestazioni).
Il gruppo scolastico composto da Genitori ed Insegnanti, che svolge la Protestinfesta, contatta per la data della manifestazione la/le Scuola/e più vicina/e, laddove generalmente sia i Genitori che gli Insegnanti conoscono altri Genitori ed altri insegnanti (si parla quindi di contatti favoriti da una conoscenza fra le persone già esistente in precedenza), al fine di invitare chi sia disponibile a partecipare, per prendere visione e conoscere la manifestazione.
Già a questo punto si innesca l’inizio di una sinergia fra Scuole diverse, in quanto alla manifestazione saranno presenti anche Genitori ed Insegnanti della precedente Protestinfesta. Alla fine della manifestazione, poi, se già gli “ospiti” non si saranno pronunciati per organizzare a loro volta Protestinfesta, verranno invitati, con il supporto del primo gruppo, a riproporla.
L’organizzazione della manifestazione nella sua sostanza è semplice, al punto che può parere eccessiva, da parte di un gruppo, la necessità di avere un aiuto esterno, ma il supporto del primo gruppo all’organizzazione della successiva Protestinfesta, ha una doppia valenza: la prima è quella di riuscire ad ottimizzare man mano la manifestazione, in quanto, così facendo, ogni edizione viene costruita sulla base delle esperienze precedenti; la seconda è quella di creare l’occasione di più incontri (da quattro a otto), durante i quali, gruppi diversi collaborano concretamente per il raggiungimento di un obiettivo.
Sempre in questa fase, nel vantaggio di far incontrare le persone fra di loro, si possono riscontrare altri aspetti positivi, quali ad esempio: conoscere le competenze e le conoscenze di altri (il ché può essere utile poi nell’organizzazione di altre manifestazioni, nell’organizzazione stessa del coordinamento, ecc.); gettare le basi per la realizzazione di manifestazioni a livello comprensoriale o di zona; poter realmente creare un coordinamento fra le varie realtà che si mobilitano per il ritiro della riforma.
Altro aspetto interessante (anche se non è scontato che se ne verifichino le condizioni), consiste nella possibilità che la/il Preside della Scuola dove si è svolta la precedente edizione di Protestinfesta, su richiesta degli organizzatori del proprio Istituto (Genitori-Insegnanti), contatti il proprio collega del prossimo Istituto scolastico (nel quale si svolgerà la prossima edizione di Protestinfesta), per rassicurarlo sul contesto di civile protesta (si tratta pur sempre di un’occupazione, per quanto dolce), proprio della manifestazione. A prescindere dal verificarsi di quanto sopra accennato, il gruppo di Genitori-Insegnanti contatterà comunque la/il Preside del proprio Istituto, al fine d’informarla/o sulle caratteristiche ed i contenuti della manifestazione ed ottenere un suo consenso, poi per concordare la data della manifestazione e gli spazi che verranno occupati. Logicamente, trattandosi comunque di un’occupazione, non va inoltrata alcuna domanda formale al Consiglio d’Istituto (il quale sarà comunque informato, o attraverso la/il Preside o contattandone in forma ufficiosa il Presidente, fermo restando che lo scopo di Protestinfesta è quello di coinvolgere quante più persone sia possibile, quindi il coinvolgimento del Consiglio è auspicabile), in quanto, anche di fronte ad una condivisione della manifestazione, non potrebbe deliberare per l’attuazione di un’occupazione e sarebbe costretto a dare parere contrario.
Altro coinvolgimento necessario è quello dell’Amministrazione Comunale, in particolare del Sindaco e dell’Assessore all’Istruzione e Cultura, attraverso un invito, depositato all’ufficio protocollo del Comune (fare attenzione di farsi dare dall’ufficio il numero di protocollo, che faremo apporre dall’incaricato su di una copia dell’invito che rimarrà poi al gruppo organizzatore) a partecipare alla manifestazione. Vista sempre la caratteristica di occupazione della manifestazione, le Istituzioni comunali, potranno partecipare alla manifestazione o in forma ufficiale o a livello personale, oppure ancora non partecipare. Ci sono però due richieste che verranno inoltrate all’Amministrazione Comunale: un messaggio scritto (che verrà letto prima di iniziare “la riforma va in scena”) di condivisione della manifestazione (se condivisione c’è da parte di essa) ed una telefonata o comunque un contatto, da parte del Sindaco, al comando locale dei Carabinieri, per avvisarli (sempre in maniera ufficiosa) del prossimo svolgimento della manifestazione e che, visto il carattere pacifico della stessa, la presenza di Alunni ed il fatto che anche gli Organi scolastici sono informati e coinvolti, si evitino interventi per sgombrare l’edificio dai festosi occupanti.
Anche i contatti con Presidenza e Amm.ne Comunale, se ben gestiti, sono potenzialmente in grado di attivare ulteriori sinergie che, nel caso si vengano a verificare, completano il quadro delle realtà componenti il tessuto scolastico.

INIZIATIVA

Di seguito forniamo un esempio di programma svolto in un Istituto Comprensivo Scolastico, dove l’orario delle lezioni termina alle 16.30.

- Ore 16.00 - posizionamento di striscioni e materiali, nei luoghi in cui non si disturba il termine
delle lezioni;
- ore 16.30 - si finiscono di sistemare striscioni e materiali (materiale informativo, tavoli e materiale per la merenda ed animazione, barriere che impediscano il passaggio ai luoghi non interessati dall’iniziativa, ecc.) nei locali interni all’edificio scolastico (in quei luoghi in cui non sia stato possibile farlo in precedenza);
nel frattempo i gruppi che si occupano di: accoglienza, sorveglianza, merenda ed animazione, iniziano a prendere posizione e quindi attivarsi;
uno o più portavoce si tengono a disposizione per eventuali contatti con i media (a tale proposito, si consiglia l’elaborazione di un comunicato stampa, che può essere anche il solito che si è adoperato per divulgare l’iniziativa ai media, al fine di comunicare uno stesso messaggio);
- ore 18.00 - “la riforma va in scena” (se ci sono messaggi da parte delle Istituzioni o comunque comunicati da leggere, si consiglia di farlo prima dell’inizio della rappresentazione, per evitare il normale calo dell’attenzione da parte della platea a rappresentazione finita); eventuale dibattito;
- ore 20.00 - cena (panini e bevande per tutti i presenti);
- ore 21.00 - musica ad oltranza;
- al termine della manifestazione - ritiro dei materiali compresi striscioni e materiale informativo (a meno che la Direzione non opti per lasciarli per qualche giorno); pulizia degli ambienti interessati dalla manifestazione; chiusura della Scuola.

“LA RIFORMA VA IN SCENA”

“La riforma va in scena” è una brillante ed eloquente parodia di un ipotetico processo alla riforma, laddove vengono presi in esame i temi: dell’anticipo scolastico, dell’Insegnante Tutor o prevalente, del tempo Scuola e dell’handicap.
La caratteristica, che fa della “riforma va in scena” un efficace strumento di informazione e comprensione dei temi trattati, è quella di utilizzare il linguaggio ed i dubbi che ogni giorno si sentono fuori dalle Scuole, sia da parte dei Genitori che degli Insegnanti.
Al cospetto del Giudice si avvicendano i testi, apportando le loro testimonianze, a favore e contrarie, sui temi sopra elencati. I punti di vista, così espressi, da Genitori ed Insegnanti, sono introdotti da una “scheda informativa” sull’argomento trattato ed accompagnati dai commenti del “gruppo di ascolto” (tipo coro greco) ripresi da frasi, come su dicevamo, ricavate da ciò che si sente dire accompagnando o aspettando all’uscita di Scuola, i nostri Figli.
Un modo diverso, sicuramente più divertente e diretto, per offrire spunti di riflessione sui temi della riforma.

SCELTA DEGLI AMBIENTI
INTERESSATI DALL’INIZIATIVA

È consigliabile, laddove sia possibile, limitare gli spazi interessati dall’iniziativa, al piano terreno dell’edificio scolastico. Logicamente ciò non vale per il posizionamento degli striscioni, bensì è riferito alle zone destinate allo svolgimento delle attività destinate al pubblico.
Nella scelta degli spazi interessati dall’iniziativa, va’ tenuta presente la necessità di organizzare un “servizio di sicurezza”. Esso dovrà vigilare per impedire l’accesso dei partecipanti a zone non destinate al pubblico ed evitare che vengano causati danni alla struttura, alle cose ed alle Persone ( sono perciò da evitare i Bambini che vanno su e giù per le scale, le Persone sedute sui davanzali ed altre situazioni in grado di rappresentare un potenziale pericolo).
Sono quindi da preferire, se presenti nell’edificio scolastico, gli spazi aperti (atrio della Scuola spazioso, Auditorium, ecc.). Quando la stagione lo consente si possono anche utilizzare gli spazi esterni tipo il giardino della Scuola che, se recintato, ben si presta per la merenda degli Alunni e/o per alcune attività a loro dedicate.
Le aule, per quanto lo spazio disponibile lo consenta, è consigliabile che non vengano coinvolte, ma se occorre, si possono prestare per l’animazione offerta agli Alunni (in quanto generalmente ciò si svolge sotto il controllo di almeno un Insegnante). In tal caso, prestare la massima attenzione nel sistemare i materiali, didattici e degli Alunni della classe, in modo che non vengano dispersi o danneggiati e facendo sì che, una volta terminato l’utilizzo dell’aula, tutto torni al suo posto.
Fra i locali da non coinvolgere, ci sono invece i locali mensa e le palestre. I primi sono da evitare per ragioni e regolamenti riguardanti norme di igiene, le seconde perché solitamente il pavimento delle palestre è realizzato con speciali fondi in gomma che, venendo calpestati con calzature non idonee, si rigano quindi si sciupano, senza considerare poi, che generalmente si accede in palestra con un paio di scarpe da ginnastica pulite. A tal proposito, va però menzionata la terza edizione di Protestinfesta svolta nell’Istituto comprensivo di Vicchio, laddove, a causa di lavori in corso all’interno dell’edificio scolastico, il gruppo organizzatore, non ha potuto fare a meno di comprendere la palestra fra glia ambienti interessati dalla manifestazione. In questo caso per proteggere il pavimento, il gruppo organizzatore ha steso su di esso dei rotoli di moquettes, avuti in prestito dalla Proloco.
Altro aspetto da curare, è quello riguardante le pulizie degli ambienti, una volta terminata la manifestazione.
A questo riguardo si consiglia di prendere contatto con il personale A.T.A., al fine di cercare (laddove fosse necessario) di sensibilizzarlo e possibilmente coinvolgerlo nell’iniziativa (per coinvolgimento, non si intende il lasciare ad essi l’onere di ripulire, ma il renderli partecipi).
Al di là di questo, contattare il personale A.T.A. anche per farsi indicare quale materiale usare per le pulizie e dov’è conservato.
Altro aspetto da organizzare, anche se può sembrare banale accennarlo, è quello riguardante la chiusura della Scuola al termine della manifestazione. Occorre quindi una persona che si assuma questa responsabilità (oltre, logicamente, a munirsi delle chiavi), considerando anche il fatto che generalmente le Scuole, sono protette da allarme e che questo va saputo disattivare ed attivare.
La situazione ottimale sarebbe avere la presenza alla manifestazione, anche se in forma ufficiosa, del Preside. Ciò, oltre ad indicare da parte sua una condivisione dell’iniziativa, ovvierebbe al problema della chiusura della Scuola.

GRUPPI ED INCARICHI

-Sorveglianza o sicurezza: il numero delle persone da impiegare, varia dalle caratteristiche degli ambienti interessati dalla manifestazione, generalmente gli Insegnanti della Scuola, sono ben in grado di individuare i punti da sorvegliare e definire di conseguenza, quante persone occorrono.
- Animazione per Bambini/Ragazzi: generalmente in questo gruppo ben si collocano gli Insegnanti, attivando dei laboratori a tema. Fermo restando che, in tale gruppo, possono collaborare anche i Genitori o, quando ci si avvale di tale collaborazione, gruppi che a livello sociale operano in tale contesto. Il numero di persone necessarie in questo gruppo, varia a seconda di quanti laboratori d’animazione si decida di approntare (nelle trascorse edizioni, si sono attivati tre/quattro laboratori d’animazione, calcolando circa due persone per ognuno di essi, quindi occorrono dalle sei alle otto persone). Inutile dire, quanto sia difficile attrarre l’attenzione e far partecipare gli Alunni delle Scuole Medie, va comunque previsto un intrattenimento adatto ad essi.
- Generi alimentari (merenda per gli Alunni e cena per tutti): per quanto riguarda l’acquisto dei generi alimentari, bastano generalmente due/tre persone; per il momento della merenda e successivamente della cena (basandosi su una partecipazione di circa un centinaio di persone), bastano, per preparare i panini, tre/quattro persone, fra le quali ci sono generalmente anche le persone che si sono occupate degli acquisti. A parte eventuali cibi che, grazie ad iniziative personali (dolci fatti in casa, tartine ecc.), possono essere presenti il giorno dell’iniziativa, generalmente il menù si orienta su cose semplici, quali: per la merenda degli Alunni, pane e Nutella o pane ed olio, acqua o spume; per la cena, panini con affettato (variando su due tipi di affettato), acqua e, vista la presenza anche di adulti, si può optare per avere anche del vino (in tal caso, sia che si decida per una damigiana, sia che si decida per del vino imbottigliato, occorre una persona che si occupi della mescita e curi che gli adulti non ne facciano abuso, ma anche che gli Alunni non ne consumino approfittando della confusione). Per contenere al massimo la spesa, conviene acquistare gli affettati interi (ad esempio una mortadella ed un salame o una mortadella ed una finocchiona), valutando però se si ha poi la possibilità di affettarli e di farlo prima dell’inizio della manifestazione. Il pane, invece, anche se ha un costo maggiore, conviene (trattandone il prezzo) acquistarlo già affettato, di modo che, al momento della cena non si abbia altro da fare che imbottire le fette di pane e distribuirle. Indicativamente, per una partecipazione di circa un centinaio di Persone occorrono: una ventina di chili di pane, un barattolo di Nutella grande (tre chili), una bottiglia d’olio, sale, una decina o quindici confezioni d’acqua, sei/otto fiaschi di vino, una mortadella da una decina di chili, un salame o una finocchiona, piatti e bicchieri di plastica, tovaglioli di carta o meglio ancora un rotolo di quelli grandi. Avendo la possibilità di acquistare il tutto all’ingrosso (attraverso magari qualche Genitore che gestisca un alimentari o qualcuno che comunque ne abbia la possibilità), la spesa si dovrebbe aggirare attorno ad ottanta/novanta Euro. Tale somma verrà in un primo momento autofinanziata dal gruppo organizzatore (che dovrebbe contare almeno una dozzina/ventina di Persone), successivamente però, si provvederà a realizzare un contenitore (anche una scatola da scarpe chiusa con il nastro adesivo e con una fessura praticata sul coperchio) sul quale apporre una scritta del genere: “la protesta costa, aiutateci con un contributo a sostenerne la spesa”; tale contenitore, andrà posizionato in un posto che si possa ben notare, magari sul tavolo delle vivande o nelle immediate vicinanze.
-“La riforma va in scena”: la rappresentazione necessita della partecipazione di diciotto/venti Persone. Va tenuto presente che chi dà la propria disponibilità per la commedia, dovrà darla anche per le prove della stessa. Logicamente, non occorre che vengano imparate a memoria le varie parti del copione, in quanto ogni partecipante leggerà, anche durante la rappresentazione, la propria parte sul copione. Laddove non siano presenti all’interno della Scuola, locali idonei allo svolgimento della rappresentazione (Auditorium con palco o strutture similari), occorrerà se possibile, allestire un piano rialzato (tre metri per tre o quattro per quattro), che svolgerà funzione di palcoscenico e che verrà poi utilizzato anche per il musicista/i dell’intrattenimento musicale del dopo cena. Occorrono inoltre: un tavolino (dietro al quale sederà il giudice); una tonaca nera ed un martello di legno, gomma o altro materiale (sempre per il giudice); almeno tre microfoni e relativo impianto di amplificazione; sedie a sufficienza.
- Musica: l’intrattenimento musicale del dopo cena può essere organizzato attraverso l’impiego di Genitori e/o Insegnanti (se fra quelli della Scuola ci sono dei musicisti), i quali penseranno anche ad organizzare il necessario (strumenti ed impianto necessari, nel caso la Scuola ne sia sprovvista), oppure con la partecipazione di musicisti esterni (trovati attraverso conoscenze degli organizzatori), i quali provvederanno ad indicare quello che necessita (nel caso non lo abbiano), in tal caso occorreranno una o più Persone per provvedere a reperire il necessario. Inutile dire che, sia per l’intrattenimento musicale che per l’animazione, parlando di collaborazioni esterne al contesto scolastico, s’intende alludere alla collaborazione di realtà di volontariato o di realtà che comunque condividono la nostra protesta e che prestano quindi, la loro opera, a titolo gratuito.
- Inviti alle Istituzioni Scolastiche e Comunali, alla/e Scuola/e vicina/e ed ai Media; elaborazione e circolazione di volantini e testi; pubblicizzazione dell’evento; volantinaggio fuori della Scuola; organizzazione degli incontri preparatori: per curare questi aspetti, possono bastare due o più persone. Possibilmente il/gli incaricati, dovrebbero se possibile, avere un minimo di dimestichezza con gli aspetti burocratici e le modalità di inoltro, di inviti e comunicazioni, nei confronti di organismi Pubblici (sono prassi in realtà banali, ma possono apparire disarmanti per chi le approccia per la prima volta). I contatti con le Istituzioni scolastiche, quelle Comunali, le Forze dell’ordine e la/le altra/e Scuola/e, seguiranno prassi diverse, come già descritto nel paragrafo riguardante la “fase preparatoria”. Per quanto riguarda i Media, occorrerà elaborare un testo nel quale si comunichi la prossima occupazione, i motivi per cui si protesta e l’invito agli stessi ad essere presenti il giorno della manifestazione. A questo proposito vanno tenuti presenti i tempi necessari ai vari media per diffondere la notizia, in modo che si possa combaciare con le tempistiche utili alla manifestazione, ad esempio: i giornali (quotidiani) basterà che vengano avvertiti, se la manifestazione è fissata per il venerdì, all’inizio della stessa settimana; i giornali invece ad uscita settimanale, nel caso escano il sabato, andranno avvisati entro l’inizio della settimana precedente alla data della manifestazione; le radio basta avvisarle all’inizio della stessa settimana di modo che, se offrono un servizio di comunicazioni a livello locale, il comunicato possa essere passato per tutta la settimana; ecc. Oltre all’invito rivolto ai Media, logicamente il comunicato avrà lo scopo di essere pubblicato e di mettere quindi al corrente l’Opinione Pubblica, sui contenuti ed intenti della riforma dai quali nasce la protesta, le caratteristiche dell’occupazione (sia della giornata che s’intende pubblicizzare, che della “catena di Protestinfesta” con il numero attribuito alla prossima edizione), nonché un invito alla partecipazione. Il giorno della manifestazione, quindi, potranno arrivare incaricati dei vari media per intervistare gli organizzatori. Dipendentemente dalle dimensioni della Scuola, occorrono una o più persone che curino i rapporti con essi. A questo proposito può essere utile l’aver elaborato in precedenza (durante la fase preparatoria), un comunicato stampa da leggere ai media, al fine di dare una versione unica e concordante sull’iniziativa, durante le eventuali interviste. Andrà poi elaborato un volantino, che sarebbe utile mantenesse un’impostazione uguale per ogni edizione (una sorta di “marchio” che nel tempo aiuti la visualizzazione del carattere di continuità della “catena di Protestinfesta”; a tal fine si allega il volantino della prima edizione di Protestinfesta), che accompagnerà gli inviti ed i vari comunicati. Per quanto riguarda la circolazione del volantino, sarà utile che abbia inizio già dal momento in cui si è decisa la data e quindi già dalla “fase preparatoria”. In questa fase la circolazione del volantino potrà veicolare attraverso il circuito delle R.S.U. e le conoscenze dei Genitori ed Insegnanti all’interno di un contesto scolastico più o meno esteso, ma anche in un contesto di gruppi di volontariato nei disparati contesti sociali (nel caso da parte di essi ci sia una collaborazione, ricordarsi di menzionarla nel comunicato) ed a quante più persone sia possibile, attivando un passaparola fatto di contatti diretti fra Persone che già si conoscono. Per la circolazione del volantino all’interno della Scuola e quindi per riuscire ad avvisare ogni Famiglia, non si può contare sul proporre alla Direzione di farlo ufficialmente attraverso gli Alunni (per ovvi motivi), anche se poi si può ovviare a questo, attraverso una complicità con le Insegnanti ed i Rappresentanti di classe che condividono la protesta, ma che non saranno tutti. È quindi necessario, due o tre giorni prima della manifestazione, un volantinaggio fuori della Scuola (da fare in due o più persone, in base al numero di uscite della Scuola). Per completare invece l’aspetto della pubblicizzazione, potrebbero essere messi a punto dei manifesti, i quali però hanno un costo sia di stampa che di tassa d’affissione e che peraltro, per questi motivi, nelle prime tre edizioni di Protestinfesta, tale scelta non è stata adottata. Altro aspetto che può essere curato dallo stesso gruppo è l’organizzazione degli incontri settimanali, durante la “fase preparatoria”. Se non si hanno a disposizione ambienti nei quali svolgere le riunioni (si tenga presente, nel caso si pensi di farle in un’abitazione, che il numero di Persone potrebbe aggirarsi anche intorno alle trenta per riunione), ci si può rivolgere al Comune (per l’utilizzo di eventuali sale o salette comunali, in tal caso va inoltrata domanda scritta all’apposito ufficio) o se il Preside è d’accordo (vista la presenza di Genitori ed Insegnanti del gruppo di supporto, esterni alla Scuola), chiedere l’utilizzo di uno spazio nella Scuola, oppure si possono trovare altri ambienti presso circoli, associazioni, ecc. Va tenuto presente che, alcuni di questi spazi vengono dati a seguito del pagamento di una somma, la quale andrà accertata, prima di fissare lo spazio, per evitare di trovarsi a pagare cifre onerose. A questo proposito, nel caso ci si avvalga di strutture pubbliche che hanno un costo, si può provare a chiedere l’esenzione del pagamento, visto il carattere sociale della manifestazione (anche se, detto fra noi, essendo comunque una manifestazione di parte, tale esenzione può essere negata).
- Striscioni e materiale informativo: in questo gruppo sarebbero utili dalle due alle quattro Persone, poiché la preparazione degli striscioni può essere piuttosto impegnativa, dal momento che, si ottiene una buona visibilità di questi e quindi dell’iniziativa, in base alle dimensioni. Alcuni striscioni potranno arrivare ad avere una lunghezza anche di quindici metri (specialmente quelli destinati alle facciate o cancellate degli edifici). Per la loro realizzazione, oltre alle vernici (nel caso si possa disporre di un compressore con la pistola ed il posto adatto per usarlo, conviene acquistare degli smalti in barattolo, poiché le bombolette spray hanno un costo di gran lunga maggiore ed una breve durata) occorre reperire dei vecchi lenzuoli bianchi, che andranno poi cuciti assieme per ottenere la lunghezza desiderata. Per reperire dei lenzuoli ad un basso costo (nel caso, com’è probabile, non si riesca a reperirli fra le Persone che partecipano all’organizzazione dell’iniziativa e/o fra le loro conoscenze, quindi a costo zero), ci si può informare se in zona esiste una lavanderia in grande, di quelle che forniscono gli alberghi. Queste lavanderie, operano noleggiando agli alberghi i lenzuoli puliti (che sono quindi di proprietà delle stesse) e man mano che questi si logorano, vengono dismessi e venduti a prezzo di stracci, quindi ad un prezzo contenuto. Considerando che potrebbero occorrere anche una ventina di lenzuoli, tale soluzione o altre del genere, si rendono necessarie. Va anche reperito il necessario per poi legare gli striscioni, valutando bene la resistenza della corda che si intende usare in base alla lunghezza, quindi al peso degli stessi. Per quanto riguarda invece il materiale informativo, esso avrà il fine di informare chi non ha ancora avuto modo di approfondire il contenuto della riforma, decreto applicativo e circolari ministeriali. La caratteristica di almeno una parte di tale materiale, sarà quella che si può riscontrare anche nella rappresentazione “la riforma va in scena”, ossia, l’uso di un linguaggio semplice. Infatti, in una strisciata di cartone della lunghezza di dieci metri, potremo leggere, attraverso le parole di un Bambino che si trova ad affrontare la Scuola Materna, entrando a frequentarla in anticipo rispetto all’età consueta di tre anni (quindi per come la riforma propone), le sensazioni e le osservazioni su ciò che lo circonda. Mentre un’altra strisciata di cartone, della stessa lunghezza del primo, riporta volantini e materiale composto da slogan che siamo ormai abituati a vedere e sentire, nelle varie manifestazioni che negli ultimi mesi si sono succedute a ritmo serrato. Tale materiale informativo e di contestazione, viene quindi esposto nel corso della manifestazione in quei punti in cui le persone stazioneranno maggiormente (ad esempio dove si sono organizzati i tavoli per la cena). Il gruppo che si occupa quindi, degli striscioni e materiale informativo, il giorno dell’evento, si occuperà anche del loro posizionamento, avendo concordato a monte, con il gruppo organizzatore, dove collocare tali materiali all’esterno ed all’interno della Scuola, nelle tempistiche accennate nel paragrafo riguardante il “programma iniziativa”.

MATERIALI ATTUALMENTE IN DOTAZIONE

Abbiamo attualmente in dotazione vari striscioni, materiale informativo e di contestazione, il copione di “la riforma va in scena”.

Striscioni.

n. 2 di metri 15 x 1,6 con su scritto:

LA SCUOLA SIAMO NOI
ALUNNI GENITORI INSEGNANTI DEL MUGELLO

ELIMINARE IL TEMPO PIENO
È RUBARE IL FUTURO A CHI A MENO

n. 2 di metri 4 x 1 con su scritto:

SCUOLA OCCUPATA

n. 1 di metri 4 x 1 con su scritto:

PROTESTINFESTA

n. 1 di metri 6 x 1,2 con su scritto:

DIFENDIAMO LA SCUOLA
DELLA COSTITUZIONE

- Materiale informativo e di contestazione o protesta.

n. 2 rotoli di cartone a coste di metri 10 x 1 sui quali è incollato materiale informativo e di protesta.
Un rotolo è prettamente informativo, l’altro più di contestazione. Entrambi sono stati sommariamente descritti nel paragrafo precedente.

Abbiamo inoltre il foglio che sta dietro (se possibile, altrimenti attaccato davanti al suo banco) al Giudice, che dice: “LA SCUOLA È UGUALE PER TUTTI?”; anche se dopo tre edizioni di Protestinfesta è piuttosto malconcio.
Il materiale, a parte quello specifico di zona, in quanto riporta il nome del territorio del Mugello, è a disposizione delle varie edizioni di Protestinfesta. Logicamente, pensando alla “catena di Protestinfesta”, esso non sarà sufficiente per accompagnare ogni edizione e sarà quindi necessario produrne di nuovo, man mano che l’iniziativa andrà ad espandersi.

RISULTATI E DOCUMENTAZIONE ACQUISITI

I risultati acquisiti in sole tre edizioni di Protestinfesta (svolte nell’arco di tre mesi), sono stupefacenti e maggiori di quelli ottenuti in due anni di lavoro.
Infatti, la zona del Mugello conta 9 Comuni con altrettanti Istituti scolastici, dei quali alcuni sono Comprensivi, altri sono Circoli didattici; 3 di questi Comuni sono molto distanti ed in località di montagna, quindi sono mal raggiungibili da Scarperia ed i contatti, oggettivamente difficili da tenere (anche se, facendo crescere il Coordinamento, in futuro si cercherà di porre rimedio a tale situazione). Quindi gli sforzi erano concentrati, da due anni a questa parte, nel costruire il Coordinamento, concentrandosi sulle realtà scolastiche di 5 Comuni (il rimanente è compreso nel circolo scolastico di un Comune limitrofo), oltre a partecipare, a tavoli di lavoro su Firenze ed alle manifestazioni nazionali e locali, che nel passato anno scolastico non sono certo mancate.
Ebbene, fino a febbraio scorso (mese in cui iniziammo la preparazione della prima Protestinfesta) abbiamo con fatica mantenuto i contatti ed un’incerta collaborazione fra poche persone presenti in 2 e raramente 3, realtà scolastiche di altrettanti comuni.
Lo scorso 10 giugno, all’Assemblea del Coordinamento (che lo scorso novembre vide la partecipazione di 7 Persone, dislocate su due Comuni), erano presenti 27 Persone, dislocate su 5 Comuni. Il che fa sì che, a distanza di 4 mesi dall’inizio della preparazione della prima Protestinfesta, oggi possiamo contare su di una soddisfacente presenza di associati (fra Genitori ed Insegnanti), a quello che finalmente ha la possibilità, mettendo ben a frutto i risultati acquisiti, di diventare realmente un Coordinamento in grado di raggiungere risultati ancor più concreti ed incisivi, di quanto sia stato possibile ottenere ad oggi.
Lo stesso numero di associati, negli ultimi 4 mesi è aumentato di circa 80 nuove adesioni. 20 in meno di quante ne avevamo raccolte nei precedenti 2 anni.
I dati contenenti numeri, solitamente risultano noiosi da ascoltare, ma in questo caso ci possono dare un’idea dell’energia e del potenziale, che per una fortunata combinazione di casi, abbiamo avuto modo di riscontrare in una semplice iniziativa, alla quale abbiamo dato il nome di Protestinfesta (che credo, fra l’altro, fosse già stato usato come titolo di un evento su Firenze).
Non che nel frattempo non avessimo tentato altre strade: a marzo dell’anno scorso ad esempio, in collaborazione con altri gruppi di carattere sociale, siamo riusciti a mettere in una sala circa 250/300 Persone a seguire il dibattito che avevamo organizzato fra, i responsabili provinciali del settore scolastico dei Partiti della maggioranza di Governo e dell’opposizione e dei Sindacati CGIL, CISL E UIL. Il tutto (attraverso l’ottenimento di patrocinio di tutti e 9 i Comuni del Mugello e di conseguenza potendo passare i volantini, facendoli veicolare direttamente dalle Scuole, alle Famiglie), riuscendo a distribuire circa 9.000 volantini: uno per ogni Alunno di ogni Scuola (Materne, Elementari e Medie, più due Istituti superiori) dei 9 Comuni del Mugello. Ma nonostante il notevole sforzo organizzativo, il risultato si fermò all’aver riempito una sala ed aver quindi potuto, ancora una volta, aver fatto circolare le informazioni. Però, numericamente, il giorno successivo eravamo sempre gli stessi.
Certamente, va valutato che negli ultimi tempi la protesta sta crescendo, così come va valutato il fatto che tre edizioni di Protestinfesta possono sembrare poche per determinarne l’efficacia e la resa, … ma a volte il buon giorno si vede dal mattino, e le poche premesse sono veramente interessanti.
Per quanto riguarda la documentazione acquisita, abbiamo i messaggi di condivisione dell’iniziativa, nel suo carattere di protesta, da parte di 4 Sindaci di altrettanti Comuni (anche se le edizioni svolte sono tre e investivano il contesto scolastico di tre Comuni, il quarto Sindaco ci ha comunque mandato il suo messaggio di condivisione).
Va poi detto che, pur non essendo un risultato quantificabile con un documento cartaceo, contando le tre realtà scolastiche coinvolte una popolazione complessiva di circa 2.100 Alunni, potremmo (decurtando per correttezza un 50% delle Famiglie che potrebbero non essere contrarie alla riforma, anche se non credo siano così numerose) dire che, abbassando ulteriormente la stima, hanno manifestato contrarietà alla riforma circa 1000 Famiglie.

EDIZIONI SVOLTE ED IN PROGRAMMA

Protestinfesta è già giunta, nell’arco di tre mesi, alla sua terza edizione, avendo già coinvolto gli Istituti Scolastici (li menzioniamo in ordine cronologico di svolgimento della manifestazione) di: Scarperia, Barberino di Mugello e Vicchio.
Per il prossimo anno scolastico sono già in programma altre edizioni, negli Istituti Scolastici di Calenzano/Sesto Fiorentino, Borgo San Lorenzo e probabilmente, Dicomano e San Piero a Sieve.

LA PROPOSTA

A seguito dei risultati prodotti dalle prime edizioni di Protestinfesta, delle considerazioni sopra fatte ed in virtù delle modalità di preparazione dell’evento e della sua naturale capacità di propagarsi, il Coordinamento Genitori-Insegnanti del Mugello propone il lancio di una “catena di Protestinfesta” che possa diramarsi nelle varie direzioni del territorio nazionale e che abbia fra i propri obiettivi, quello di puntare ed arrivare a Roma.
Nella fase di avvicinamento alla capitale, a tempo debito, potremo poi iniziare ad organizzare una grande “Protestinfesta” (da stabilire poi nei dettagli), nella quale coinvolgere le varie Scuole che hanno già svolto, a quel momento, un’edizione dell’evento che, se nel frattempo si è propagato nella giusta maniera, potrebbe veder riversarsi per le strade di Roma, migliaia di festosi ma convinti dimostranti.
È inutile dire che, un progetto così ambizioso richiederà un serio impegno, anche nel rispettare, mettere in atto e strada facendo perfezionare, quelle azioni che fanno di Protestinfesta uno strumento naturale per attivare proficue e costruttive sinergie.
Certamente, anche se significativa, Roma segnerà una delle tante tappe di Protestinfesta che proseguirà comunque il proprio cammino, spostandosi di Scuola in Scuola sul territorio nazionale, così verso nord che verso sud, verso est ma anche verso ovest.
Aprirei una parentesi sui media, i quali vanno necessariamente suddivisi in locali e di maggior diffusione, il che ci consente di poter esprimere una valutazione in prospettiva: a mio avviso, per quasi tutti gli eventi, avremo la possibilità di farne parlare dai media locali (in quanto cambieranno assieme alla zona in cui si svolge la “Protestinfesta”), mentre per i media di maggior diffusione, dopo l’interesse iniziale si potrebbe ipotizzare un periodo di silenzio, che terminerà nel momento in cui “Protestinfesta”, diverrà un “torrente in piena” o “una pulce costantemente inserita negli orecchi del Popolo della Scuola e dell’informazione”.
E’ certo che tale obiettivo lo si può raggiungere solo attraverso una reale e concreta collaborazione delle molte realtà che ad oggi, anche a volte in modo disorganizzato a causa della loro recente costituzione, si stanno muovendo in difesa della Scuola Pubblica Statale.
Un coinvolgimento quindi, che possa arrivare a comprendere però, anche quelle realtà sindacali in grado di offrire un valido supporto logistico e di risorse, che potrebbero poi avere come ritorno (attraverso un buon lavoro di raccordo e soprattutto in sinergia, con le molteplici e frastagliate realtà locali, in grado peraltro, vista la loro spontanea e snella configurazione, di penetrare in realtà difficilmente raggiungibili e gestibili attraverso una procedura sindacale, quindi istituzionale), il vantaggio di ampliare il loro arco d’azione, attraverso centinaia di propaggini, inserite nella realtà di ogni singola Scuola.
E’ logico che tale risultato si ottenga operando in modo che, su di Protestinfesta (peculiarità fra l’altro irrinunciabile dell’iniziativa), nessuno operi per innalzarci la propria bandiera, ma facendo sì che possa realmente essere sentita di tutti e di ognuno, rimanendo così funzionale al fine cui è destinata.
Il Popolo della Scuola è molto attento e nota molte sfumature, più di quanto non si creda, ed è tanto solerte a collaborare con chi realmente lotta per una Scuola che sia di tutti e d’ognuno, quanto è pronto ad isolare chi, con la fatica di tanti, cerca di ottenere unicamente un merito ed una convenienza.
Nel corso degli ultimi due anni si è a volte purtroppo assistito, a comportamenti che non hanno fatto che rallentare, la già faticosa strada di opposizione al sistematico e scriteriato smantellamento della Scuola Pubblica Statale, ed è francamente quantomeno irritante, che ai leciti quesiti emersi da quei comportamenti, non si sia potuta dare, né si sia mai avuta dagli attori degli stessi, una risposta logica.
Non credo sia necessario approfondire tale punto, in questo grave momento di pericolo per la Scuola Pubblica Statale, non c’interessa soffermarci ad additare fatti specifici e presunti colpevoli, questo è un lavoro che probabilmente ognuno di noi ha fatto o sta facendo con se stesso. C’interessa piuttosto far passare il messaggio che, è anche arrivato il momento di sapere, con estrema chiarezza e franchezza, chi è con noi, senza se e senza ma, poiché temiamo di essere giunti ad un punto in cui, difendere la Scuola Pubblica Statale, ha lo stesso sapore del difendere le future generazioni da scelte che oggi, potrebbero seriamente compromettere la possibilità stessa di avere un futuro, quantomeno dignitoso.
Rimanendo nel contesto di cui sopra, proporremmo una considerazione che potrebbe essere posta per base, ad un successivo sviluppo: se guardando in prospettiva, anche e non solo attraverso l’ausilio dello strumento Protestinfesta, si verrà a creare un compatto movimento dal basso, esso avrà la possibilità, le potenzialità nonché le risorse umane, e probabilmente il dovere, per intervenire su altri fatti che ad oggi offendono la dignità umana e che, se guardiamo con sguardo più ampio, vedremo ricollegarsi all’attacco, oggi in atto a livello globale, per la conquista a fini speculativi dei mercati dell’Istruzione e del Sapere.
Stessa sorte per gli altri diritti sociali ed i potenziali ricchi mercati sui quali i soliti “pochi” vorrebbero speculare.
Penso che per quanto a lungo termine si voglia considerare l’obiettivo di costruire un grande ed unico movimento in difesa della dignità della Vita, condividerlo e tenerlo presente come fine ultimo, sentendosene già parte, significhi intraprendere quella strada in grado di guarire una Società malata che, fino ad oggi ha potuto ricevere solamente delle cure antidolore.

STRUMENTI DI SUPPORTO

Fra gli strumenti di supporto all’iniziativa, uno di questi, in grado di supportarla e renderla quindi possibile, è l’attivazione di un sito web (i lavori di preparazione inizieranno a breve) con un proprio dominio (potremmo ipotizzare un nome in grado di accomunare e sottolineare la nascita dal basso di una forza sociale, del tipo: “ il Popolo della Scuola”), all’interno del quale Protestinfesta trovi un valido supporto ed un ben definito ed organizzato spazio operativo.
Attraverso di esso sarà possibile, nel momento in cui Protestinfesta iniziasse a propagarsi in maniera esponenziale, far sì che le Scuole, che man mano vogliono organizzare l’evento, possano (ipotizzando una procedura) con una serie di passaggi di sicurezza, ottenere la password per accedere alla parte operativa riguardante l’iscrizione delle Scuole aderenti, di modo che alle future Protestinfesta organizzate, sia possibile attribuire il numero dell’edizione che si svolgerà.
Inoltre, attraverso l’iscrizione, sia possibile venire in possesso di dati riguardanti, ad esempio, il numero della popolazione scolastica, le realtà sociali che collaborano con la Scuola organizzatrice, i gruppi locali che si sono costituiti a tutela della Scuola Pubblica Statale, creare un archivio riguardante il percorso di Protestinfesta, acquisire risultati e documentazione relative alle varie edizioni svolte, ecc.
Avere quindi la possibilità di avere una serie di strumenti e dati oggettivi, da poter poi impiegare per essere divulgati.

CONCLUSIONE

Non ci dilunghiamo oltre nel cercare di rifinire ed ottimizzare il contesto complessivo della “catena di Protestinfesta” o degli strumenti di supporto.
Se la proposta dovesse essere accolta, questi sono aspetti che andranno curati assieme a quelle realtà che intenderanno aderire.
In questa nostra, volevamo soprattutto illustrare una strada, un potenziale strumento che, in virtù di un’esperienza vissuta, abbiamo individuato, dato una prima forma che lo adatta ad essere operativo ed in grado di produrre risultati, sia a livello territoriale, che ad un livello di maggior diffusione, quindi nazionale.
Ringraziamo coloro i quali avranno avuto la pazienza di leggere questa nostra proposta, anche se poi riterranno opportuno da parte loro, non dargli un seguito.
A coloro i quali invece, questa nostra esperienza, desterà interesse e voglia di provare ad innescare tale percorso, rivolgiamo un invito a partecipare alle future sessioni di lavoro in modo che, con l’inizio del nuovo anno scolastico si possa mettere in campo, in affiancamento alle altre forme di resistenza, anche questo strumento.
Di seguito si allegano: copione di “la riforma va in scena” e modello di volantino di “Protestinfesta”.
Chiudiamo porgendo a tutti i Gruppi impegnati nella tutela della Scuola Pubblica Statale i saluti del Coordinamento Genitori-Insegnanti del Mugello ed un augurio di buon lavoro, affinché con il contributo di ognuno, si possa tornare ad avere una Scuola che sia di tutti e di ognuno.
Per ulteriori informazioni o contatti:
Dimoni Marco (portavoce del Coordinamento) tel. 338/9722535
cogemu@hotmail.com