CPS Coordinamento Precari Scuola Bologna
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Cesp – Centro Studi per la scuola pubblica
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Convegno Nazionale di Formazione




11 aprile 2014
Sciopero dei precari della scuola

Scuola libera dal mercato

Scuola libera dal precariato

Bologna – Istituto Aldini Valeriani
Via Sario Bassanelli, 9, Bologna
8 Aprile 2014
a partire dalle ore 9
PROGRAMMA

Circolare di Comunicazione alle scuole - Programma e modelli per richiedere permessi - Comunicato conclusivo convegno

Stimoli intellettuali

Luciano Gallino, da Il lavoro non è una merce, Laterza, 2007

Piero Bernocchi, Precarietà del lavoro mentale flessibile, da Vecchi e nuovi saperi, Massari, 2001

Presentazione del convegno

Il precariato nella scuola italiana è un fenomeno di lungo periodo che precede ampiamente l’introduzione, a partire dalla fine del secolo scorso, dei contratti di lavoro atipici in altri settori di impiego. Tuttavia, proprio a partire dagli anni Novanta, alcuni passaggi normativi hanno comportato dei profondi cambiamenti anche nella scuola, sia per ciò che riguarda i tempi e le reali prospettive di assunzione degli insegnanti con contratto a tempo determinato, sia per quanto concerne la diffusione di una strana sensazione: quella che non ci sia più posto per tutti.
Attualmente il precariato scolastico ha raggiunto dimensioni e durata davvero intollerabili, mentre preoccupanti segnali da parte degli ultimi governi fanno pensare che si stiano preparando altre contrazioni del diritto ad un lavoro stabile.
Fino a venti anni fa, infatti, essere precari nella scuola significava sostanzialmente fare un po' di gavetta, essere sottoposti a una specie di tirocinio che certo, in alcuni casi, poteva essere anche molto lungo, ma che si concludeva sempre, prima o poi, con l'ingresso in ruolo. Oggi non è più così, o almeno, non lo è più per tutti. Il cambiamento continuo delle regole, spesso in corso d'opera; i frequenti tagli della spesa da parte dell'Amministrazione; la falsa retorica del merito e le magnifiche sorti e progressive offerte dalla competizione hanno prodotto forti divisioni all'interno della categoria, rassegnazione e disillusione nelle possibilità delle rivendicazioni collettive, ripiegamenti individuali. Così, mentre un tempo si scendeva in piazza tutti uniti per rivendicare il posto di lavoro, adesso lo si fa per rivendicare le proprie personali prerogative rispetto a quelle dei colleghi e spesso alla piazza si preferiscono le aule dei tribunali per far valere i propri diritti.
Noi riteniamo che si debba ripartire da una considerazione solo apparentemente banale, ma che di fatto rappresenta l'unico punto di partenza possibile e cioè che la precarietà è innanzitutto sfruttamento. Uno sfruttamento che lo Stato mette in atto sistematicamente fin dalle origini della scuola italiana e che negli ultimi anni ha assunto dimensioni e caratteristiche sempre più gravi. Uno sfruttamento cui sono sottoposti tutti gli insegnanti precari ogni anno in servizio nella scuola, a prescindere dalla tipologia di contratto. Uno sfruttamento che va assolutamente denunciato, rifiutato e respinto insieme.
Questo convegno vuole essere un momento di riflessione e di dibattito che, partendo da uno sguardo sulle principali tappe del precariato nella storia della scuola italiana e passando attraverso l'analisi degli scenari futuri più probabili, possa offrire un'occasione di confronto alle diverse tipologie di precari attualmente in servizio, per provare a condividere le esperienze e le specificità di ognuna e ricomporre le fila di un discorso che sempre più frequentemente le vede in lotta tra di loro, invece che unite nella legittima e comune rivendicazione dell'assunzione a tempo indeterminato. Esso è aperto, quindi, a tutti coloro che ritengono sia giunto il momento di cambiare direzione.

Intervenire al convegno

Invito a inviare contributi.
Ovviamente la riuscita e la qualità del convegno dipenderà dalla partecipazione attiva di insegnanti e personale ATA precari. Perciò, per arrivare all'appuntamento ricchi di idee e opinioni chiediamo a chi si riconosca nei temi e nei problemi posti di elaborare un contributo alla discussione, individuale o collettivo, entro le 5.000 battute, e inviarlo alla mail precariscuola.bologna@gmail.com
Il contributo, centrato sulla propria esperienza (individuale o collettiva) può riguardare tutti gli aspetti della precarietà nella scuola pubblica italiana: riflessioni su come la precarietà abbia condizionato il proprio progetto di vita, sulle difficoltà che si incontrano nel cambiare scuola ogni anno, racconti di relazioni ed esperienze difficoltose tra i diversi soggetti a scuola (alunni/e, bidelli, insegnanti, segreterie, genitori, dirigenti), punti di vista particolari (l'insegnante di sostegno, il supplente breve, ecc.), mobilitazioni, tentativi di resistenza e fasi di adattamento, percorsi di abilitazione svolti o in fase di svolgimento e relative caratteristiche, descrizioni delle aberrazioni organizzative e delle piccole e grandi vessazioni subite in quanto precari, riflessioni e proposte sul superamento di questa condizione lavorativa ed esistenziale.

Tutti i testi inviati entro la settimana precedente il convegno verranno riprodotti e diffusi nel sito in modo da essere disponibili a tutti i partecipanti. E' intenzione dell'organizzazione, inoltre, realizzare una pubblicazione cartacea dei più significativi entro settembre 2014.