Due interpellanze dell'on. Titti De Simone
sulla scuola a Bologna: carceri e ispezioni
Carceri
Interpellanza
Al Ministro dell’istruzione, università e ricerca
Premesso che: - per sapere:
Si apprende dalla stampa che per il prossimo anno scolastico non saranno confermate
le cattedre di scuola elementare attivate negli scorsi anni nella casa circondariale
Dozza di Bologna;
- in seguito a questa decisione il prossimo anno non si svolgeranno i corsi
di alfabetizzazione e i corsi di inglese rivolti agli ospiti della casa circondariale;
- lo scorso anno nella casa circondariale Dozza erano state attivate 17 classi
per le elementari;
- ufficialmente non sono state comunicate le ragioni che hanno portato alla
decisione di tagliare le cattedre anche se alla base delle scelte del CSA
c’è probabilmente la necessità di ridistribuire gli insegnanti
nelle scuole elementari di Bologna per mancanza di organico;
- infatti alla previsione della finanziaria 2005 di confermare, per l’anno
scolastico 2005-2006, gli organici dell’anno scolastico 2004-2005 si
contrappone un incremento delle iscrizioni che, in particolare nella provincia
di Bologna, ammonterebbe a circa un migliaio di alunni in più nelle
scuole primarie;
- decisioni di questa natura evidenziano e confermano ancora una volta come
la politica di questa maggioranza tenda a sottolineare e a rafforzare le differenze
e le discriminazioni, ritenendo non necessario investire risorse per chi è
già discriminato, per il recupero e nel servizio pubblico di istruzione;
- sulla base di quali motivazioni il CSA di Bologna ha deciso la soppressione
delle cattedre;
- quali provvedimenti intende adottare al fine di rivedere le dotazioni organiche
di diritto considerando il fatto che in tutte le regioni si sta assistendo
a problemi analoghi a quelli della provincia bolognese con organici di diritto
decisamente insufficienti rispetto al numero degli alunni;
- se ritenga di intervenire con l’assunzione a tempo indeterminato
dei docenti necessari, su tutte le cattedre vacanti operando inoltre finalmente
in direzione di una soluzione del problema dei docenti precari della scuola.
On. Titti De Simone
Ispezioni
Al ministro dell'istruzione, università e ricerca
Premesso che:
- Si apprende dalla stampa che sono in corso in questi giorni ispezioni in
alcune scuole elementari e medie dell'Emilia Romagna inviate dall'Ufficio
Scolastico Regionale;
- Ufficialmente le ispezioni hanno come obiettivo quello di controllare che
nelle scuole sia applicata la riforma Moratti, in particolare per quanto riguarda
i nuovi modelli di pagella;
- Queste ispezioni rappresenterebbero soltanto una prima tranche di numerose
che seguiranno nei prossimi mesi;
- Le ispezioni sarebbero comunque successive ad una inchiesta svolta dal CSA
bolognese in merito all'applicazione nelle singole scuole della riforma del
sistema di istruzione in seguito a precise direttive del direttore dell'ufficio
scolastico regionale ;
- Nonostante le scuole contattate abbiano risposto i chiarimenti spediti non
sono stati giudicati affidabili e sono partite le ispezioni per alcuni istituti
le cui risposte sono state giudicare non esplicativi;
- Ad una analisi più profonda risulta che le uniche due scuole elementari
soggette ad ispezioni si sono quelle da cui nel 2002 partì la mobilitazione
a difesa del tempo pieno e contro la riforma Moratti
- In particolare queste scuole hanno avuto particolare rilevanza e visibilità
nella costruzione e nella crescita del movimento dei genitori e dei docenti
che si è posto in opposizione all'approvazione della riforma Moratti
dando vita al coordinamento nazionale a difesa del tempo pieno e a numerose
manifestazioni e iniziative di protesta contro la legge 53/2003;
- Del corpo docente delle scuole oggetto di ispezioni fanno parte persone
che si sono rese particolarmente visibili nel movimento di opposizione alla
riforma e che ricoprono ruoli rappresentativi nel sindacato Cobas della scuola;
- Queste circostanze portano a considerare le ispezioni come atti di intimidazione
nei confronti degli istituti in cui il corpo docente e i genitori hanno espresso
la propria disapprovazione nei confronti dell'operato del ministero partecipando
peraltro ad un movimento di opposizione fortemente diffuso su tutto il territorio
nazionale;
per sapere:
- da chi è partita la richiesta di ispezioni nei due circoli didattici
bolognesi;
- se non ritenga di intervenire in una vicenda che sembra minare fortemente
il rispetto della libertà di pensiero dei singoli in una scuola pubblica
e democratica dove la libertà di espressione deve essere ribadita e
sostenuta ed essere oggetto principale di insegnamento per far crescere cittadini
liberi e consapevoli;
- quali provvedimenti intenda adottare affinché non si verifichino
più simili episodi e non siano lesi i diritti e le prerogative degli
organi collegiali;
- se è al corrente del fatto che l'ufficio regionale dichiara che a
loro non risulta che le due scuole siano state sottoposte ad ispezioni.
on. Titti De Simone