Una campagna di organizzazioni e reti che fanno parte del movimento contro la guerra
Questa volta è toccato a Londra. La popolazione londinese, colpita da atti criminali che non hanno giustificazione alcuna, ha subito morte, orrore, paura. Siamo al loro fianco, esprimiamo loro tutta la nostra solidarietà.
Siamo tutti vittime di una guerra globale contro l'umanità che ogni giorno, spesso nell'indifferenza generale, colpisce tante comunità umane in tutto il mondo.
È una guerra fra potenti. È combattuta dagli interessi forti che tirano le fila dell'ingiustizia e dello sfruttamento, dagli stati che fanno le guerre, dalle organizzazioni che, per competere con essi, utilizzano strategie terroristiche.
La guerra è loro. Nostri sono i morti innocenti, le vittime civili. Alla guerra globale bisogna reagire, se vogliamo assicurare a noi stessi e al mondo un futuro.
Quattro anni di guerra condotta in nome della lotta al terrorismo, oltre a seminare distruzione, hanno aumentato in modo gigantesco l'insicurezza, la destabilizzazione, i pericoli in tutto il pianeta. Lungi dall'averli diminuiti, la guerra ha alimentato gli attacchi terroristici.
Bisogna cambiare radicalmente strada, prima che sia troppo tardi.Sottrarsi al circolo vizioso nel quale guerra genera guerra e terrore è l'unica possibilità per garantire sicurezza a tutte e a tutti.
Bisogna opporsi alla costruzione di un mondo armato, di società e di economie di guerra. Bisogna portare subito l'Italia fuori dal sistema della guerra. Le grandi e pacifiche manifestazioni ad Edimburgo hanno ancora una volta mostrato la volontà di lottare per una giustizia globale: questa lotta è possibile e necessaria.
È possibile e necessario ritirare immediatamente le nostre truppe dall'Iraq, finirla con il riarmo, l'esportazione di armi e l'aumento delle spese militari, smantellare subito le basi militari straniere, ripulire il nostro territorio dalle armi nucleari e di distruzione di massa, avviare una politica estera di pace che obbedisca al dettato costituzionale: "L'Italia ripudia la guerra".
È possibile e necessario impegnarsi per la giustizia globale, ricercare la convivenza, combattere la discriminazione e il razzismo, mettere al bando l'islamofobia, chiudere i cosiddetti Centri di Permanenza Temporanea e accogliere i migranti.
È possibile e necessario affermare diritti, costruire giustizia sociale ed eguaglianza, innovare ed estendere la democrazia fondata sulla partecipazione.
Le scelte del governo italiano, confermate dalle prime reazioni all'attentato di Londra, vanno nella direzione opposta. Il governo conferma la partecipazione alla guerra, alimenta l'intolleranza, aumenta la stretta contro gli immigrati, contro i musulmani, contro le lotte sociali. Annuncia il futuro ritiro di soli trecento soldati dall'Iraq ma si appresta a prendere il comando delle forze Nato in Afghanistan.
Questa politica espone il nostro paese e noi tutti a gravi pericoli. Il Governo stesso annuncia che siamo un paese fortemente a rischio. Gioca la carta della paura per puntellare le sue scelte di guerra.
Bisogna fermarli.
E possiamo fermarli con la mobilitazione popolare che il nostro paese in tante occasioni è stata in grado di esprimere e che ha diffuso un'altra coscienza, un'altra cultura, l'urgenza di un'altra politica.
C'è bisogno di una reale alternativa, non di unità nazionale con chi ci ha spinto sull'orlo del baratro.
Invitiamo tutti e tutte a costruire insieme una grande campagna, fatta di iniziative, azioni, riflessione e dibattito perché la paura non produca rassegnazione, ma voglia di ribellarsi e di cambiare, diritti e convivenza, disarmo e giustizia globale
prime adesioni:
Attac Italia, Arci, Fiom-Cgil, Forum del Teatro, Carta, Tavolo Migranti, Rifondazione Comunista, Giovani Comunisti, Brescia Social Forum, Laboratorio Politico -L'Aquila, Marcia Mondiale delle Donne, Terres des Hommes, Associazione per la pace, Forum contro la Guerra, Punto Rosso - Forum Mondiale delle Alternative, Bastaguerra, Transform Italia, Associazione Obiettori Nonviolenti, Forum Sociale Ponente Genovese, Un ponte per, Agenzia per la pace - Chiavenna, Sinistra Critica, Forum Ambientalista, Gruppo Bastaguerre Milano, Coordinamento Italiano a sostegno di RAWA, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari, Firenze Social Forum, Forum delle Reti e dei Movimenti Toscani, Fermiamo la Guerra - Comitato Firenze, Rete Lilliput - GlT Nonviolenza e Conflitti, Circolo PRC "A. Gramsci" - Trieste, Campagna Italiana di Solidarietà con AIC di Gerusalemme, Rete Antirazzista Catanese, Giovani Comunisti - Verona, Fiom Roma Sud, Traduttori per la pace, Confederazione COBAS, Rete Nazionale Artisti contro le Guerre, Associazione Aprile, Legambiente, Associazione "Tina Modotti" Trieste, Donne in Nero - Roma, Affi, Circolo Hilda Guevara Associazione Nazionale di Amicizia Italia - Cuba Trieste, Guerre e Pace, Sin – Cobas, Abruzzo Social Forum
per aderire: adesioni@unmondodiverso.it