La storia di una scuola media di S. lazzaro sulle prove invalsi
25ottobre 2005 il collegio approva quasi all'unanimità una
delibera in cui si decide di non somministrate le prove
invalsi nell'a.s.2005-6
Quindici giorni dopo la DS pubblica all'albo un decreto del dirigente in cui
dichiara nulla poiché
ritenuta illegittima la delibera del collegio e informa che ricorrerà
alle sanzioni disciplinari per chi si rifiuterà
21 novembre assemblea rsu di istituto. Il rappresentante cobas dopo aver presentato
le fonti normative della disputa propone un documento
di obiezione di coscienza denunciando la grave violazione della libertà
di insegnamento e delle prerogative del collegio. Comunica la disponibilità
del suo sindacato a sostenere coloro che verranno fatti oggetto di richiami
disciplinari.
La rappresentante della cgil comunica la posizione del suo sindacato: le prove
sono obbligatorie, non c'è tutela sindacale per chi trasgredisce.
La rappresentante gilda comunica la posizione del suo sindacato: le prove sono
obbligatorie, non c'è tutela sindacale per chi trasgredisce.
Rimangono così in pochi a difendere le prerogative del Collegio e disposti
ad accollarsi gli ipotetici rischi di una obiezione di coscienza (che sarebbero
stati annullati di fatto da una adesione più consistente).
Le prove invalsi potranno dunque regolarmente svolgersi nelle date previste
Luca Castrignano rsu-cobas della scuola media di S.Lazzaro di Savena
- Bologna
Delibera scuola media Rodari-Jussi di San LAzzaro (BO)
Martedi 25 ottobre 2005 il collegio dei docenti della scuola media
Rodari-Jussi di s.Lazzaro di Savena -Bologna- ha deliberato a larghissima maggioranza
di non aderire alla somministrazione dei test invalsi
Le motivazioni riportate nel verbale:
PREMESSA:
Il Decreto 286/2005 afferma che le scuole concorrono a perseguire gli obiettivi
dell'invalsi e non che sono obbligate a eseguirne passivamente le direttive,
pertanto il collegio deve esprimersi al riguardo
Le motivazioni didattiche:
I test a risposta chiusa veicolano saperi nozionistici e risultano strumenti
del tutto inadeguati quando vengono utilizzato in modo standardizzato e decontestualizzato
La somministrazione di tali test è stata nell'anno passato del tutto
avulsa da ogni pratica educativa, didattica e valutativa della scuola, catapultando
gli alunni in una situazione assurda e incomprensibile con rigidissime regole
di stampo concorsuale e somministratori esterni alla classe
Sono viziati da una totale mancanza di trasparenza sia per quanto riguarda gli
obiettivi che - cosa più preoccupante - per quanto riguarda l'effettivo
utilizzo dei risultati
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