INVALSI: Genitori e insegnanti dicono NO a Venezia

Dal Gazzettino Veneto, Mercoledì, 30 Novembre 2005

Come era prevedibile, le prove dell'Invalsi sono state per la maggior parte disertate. Un convegno e una fiaccolata per protestare contro la riforma Moratti avevano lasciato nell'aria il forte sospetto che i test, il cui svolgimento è iniziato ieri e durerà fino a domani, sarebbero stati boicottati.Nei circoli didattici del centro storico sono infatti arrivate in questi giorni decine di lettere da parte di genitori che dichiaravano la propria contrarietà al progetto promosso dal ministero dell'istruzione. Nel circolo didattico San Girolamo - che raggruppa gli istituti San Girolamo, Michiel, Canal, Manzoni, Duca d'Aosta e Zambelli - ieri mattina la situazione era abbastanza diversificata in tutti i plessi scolastici. «Significa - spiega il dirigente scolastico Daniela Lazzaro - che in alcune classi erano presenti molti bambini, in altre solo 5 o 6 e in altre ancora le aule erano completamente deserte».Nel circolo didattico Diaz, invece, solo 2 insegnanti su una settantina si sono dichiarati disponibili alla somministrazione dei questionari. «Si tratta di due docenti - ha specificato il dirigente scolastico Riccardo Carlon - della scuola Gallina». Di conseguenza, i quesiti sono stati sottoposti agli alunni di una classe seconda e una quarta della scuola in questione. Nei prossimi giorni, però, si andrà a verificare quanti sono in realtà, nell'insieme di queste due classi, i test che verranno spediti al ministero perchè in molti casi i genitori hanno diffidato dal compilarli. Nelle altre tre scuole del circolo - Diaz, Diedo e Gozzi - le prove non si sono svolte nonostante Carlon avesse consegnato a tutti i docenti il materiale necessario allo svolgimento.Sul fronte delle scuole medie non si conoscono i risultati, ma qualche giorno fa, durante una riunione dei rappresentanti di classe, era stato votato un documento nel quale si suggeriva di non far svolgere le prove e si negava la validità dell'iniziativa per mancanza di pubblicizzazione dei risultati della "somministrazione" dei test, per distrazione dei fondi scolastici di istituto per un'operazione ministeriale e per l'esclusione degli alunni stranieri e diversamente abili. Nella classe prima C della Dante Alighieri il suggerimento è stato preso alla lettera, perchè nessun bambino ieri era presente in aula.«La nostra classe ha votato all'unanimità di non fare le prove - spiega Roberto Longo, del coordinamento veneziano in difesa della scuola pubblica - per cui nessun bambino della prima C della Dante Alighieri ha svolto i test, ma non conosciamo ancora i dati ufficiali».Manuela Lamberti