ABROGARE SUBITO LE LEGGI MORATTI
Appello al “popolo della scuola pubblica” per un’iniziativa
unitaria
Da un punto di vista formale l’era morattiana dovrebbe essere finita.
Ma i disastri compiuto dall’ex-ministra sono ancora in larga parte operanti:
in particolare sono in piedi i pilastri delle leggi Moratti. In questi anni
un vastissimo movimento del “popolo della scuola pubblica” si è
opposto con forza alla “riforma”, ne ha bloccato alcune parti, ne
ha rallentato altre, ma, di fronte all’assoluta sordità morattiana,
non ha potuto cancellare le catastrofiche leggi messe in opera.
Dalla lotta contro l’eliminazione del Tempo pieno e prolungato all’opposizione
al tutor e al portfolio, dal rifiuto della separazione tra scuola e avviamento
professionale alla legge per l’università, non c’è
punto della “riforma” che non sia stato contestato dalla maggioranza
dei lavoratori/trici della scuola, degli studenti, dei cittadini che hanno a
cuore le sorti della scuola pubblica. Ed ora questo “popolo” si
aspetta che il nuovo governo dia risposta positiva alla fortissima richiesta
di abrogazione, senza se e senza ma, di tutte le leggi Moratti. All’interno
di questo “ popolo” ci sono posizioni variegate se affrontiamo l’intero
arco del conflitto nella scuola: ma siamo tutti/e d’accordo che tale abrogazione
è la “conditio sine qua non”, il “prius” da garantire
al fine di avviare una trasformazione positiva dell’intero impianto della
scuola pubblica.
Il movimento della scuola pubblica deve agire subito per imporre questa abrogazione,
tenendo conto soprattutto del fatto che la maggioranza delle forze governative
non è a favore di essa, ma punta solo a modifiche, non meglio precisate,
della “riforma”. Perciò, dobbiamo mettere in opera rapidamente
azioni inequivocabili nei confronti del governo: proponiamo (pronti a discutere
proposte equivalenti) una prima iniziativa di “ monito” e pressione
politica prima della fine dell’anno scolastico a Roma davanti al Ministero
(che ci auguriamo torni ad essere di nome e di fatto “della Pubblica istruzione”)
per chiedere l’immediata abrogazione delle leggi Moratti; e la messa in
campo fin d’ora, nel caso questa richiesta non venga raccolta dal governo
durante l’estate, di una grande e unitaria manifestazione nazionale alla
ripresa dell’anno scolastico, con l’obiettivo dell’abrogazione.
Facciamo appello per tali iniziative, e per discuterne le modalità, a
tutte le componenti del movimento della scuola pubblica, ai coordinamenti, alle
reti nazionali e ai collettivi locali che in questi anni hanno tenuto acceso
il fuoco della protesta anti-Moratti, ai partiti di governo che si sono pronunciati
prima delle elezioni per l’abrogazione completa della “riforma”
e ai sindacati che hanno preso analoga posizione.
Ci incarichiamo di promuovere tutti i passaggi utili per arrivare alla massima
unità possibile sulle azioni da intraprendere, fiduciosi di ricevere
risposte e/o proposte positive da parte delle varie componenti del “ popolo
della scuola pubblica” che hanno finora lottato con forza e determinazione
per cancellare tutti i frutti avvelenati dell’era morattiana.
L’Assemblea Nazionale COBAS