corso di aggiornamento
SCUOLA ED ENERGIA, Millesimo (SV), 2006
Alcuni comunicati
RUBRICA DEI LETTORI
La costruzione di una centrale a carbone all'interno dell'area
Ferrania rappresenta lo snodo essenziale del termometro sociale valbomidese.
Sale infatti la protesta popolare contro tale ipotesi,per due essenziali motivazioni.
La prima va ricondotta alla convinzione che tale opera non porterà posti
di lavoro stabili,ma anzi farà da volano per la loro ulteriore riduzione
progressiva. La seconda si basa sulla certezza diffusa che tale opera aggraverà
lo stato della salute pubblica in quanto la polvere di carbone è inquinante
ambientale di primo livello.Vi è però una terza motivazione,che
sfugge ai più e va resa nota.La costruzione della centrale a carbone
induce la drammatica sensazione di tornare indietro nel tempo,agli inizi del
capitalismo industriale e delle sue tragedie conseguenti.Infine,si diffonde
l'idea che, se passa la centrale,la Valbormida diverrebbe area di discariche,
inceneritori, depositi nocivi,ossia una sorta di valle-pattumiera,attraverso
decisioni prese dal grande capitale.Da qui l'importanza del corso di aggiornamento-convegno
che si terrà a Millesimo a partire dal 3 maggio,ove,presso la Sala del
Consiglio Comunale,dalle 14e30 in poi, inizierà la prima parte di SCUOLA
ED ENERGIA ,una novità assoluta nel campo dell'aggiornamento professionale,in
quanto aperto al territorio e soprattutto ai genitori, le centinaia di famiglie
dell'Istituto comprensivo di Millesimo, impegnate a difendere un territorio.E'
solo un inizio,l'inizio della liberazione della Valbormida.Grazie soprattutto
all'Istituto comprensivo di Millesimo,alla combattiva associazione ARE VALBORMIDA,
all'Ente formatore CESP Liguria, Centro Studi Scuola Pubblica, di cui è
Presidente nazionale Anna Grazia Stammati. Dopo il 3,il 16 con gli scienziati.
La Valbormida che
si libera al centro dell'attenzione.
Prof.Franco Xibilia Direzione del Corso
Liberare la Valbormida
La Valbormida è ormai da un secolo sfruttata dal capitale. Nel corso
del
Novecento, la grande industria ha bestialmente sfruttato i valbormidesi, distruggendo
la loro salute. Le percentuali di cancro in Valbormida sono sempre state ai
massimi livelli. L'industria chimica ha prodotto danni gravissimi alla salute.
Se l'industria agli inizi del Novecento era finalizzata all'avventura bellica,con
il fascismo la chimica valbormidese diviene organica al massimo profitto,non
solo bellico, ma anche capitalistico in senso stretto. Il fascismo impone in
Valbormida un tipo di industria "sporca", vietata in altri paesi.
L'esempio delle ammine aromatiche è indicativo. Con la nuova guerra a
fianco di Hitler, l'Italia fascista riconverte nuovamente la chimica valbormidese.
La Resistenza si rifornisce all'Acna per organizzarsi e abbattere il regime.
Con gli anni 50,la nuova industrializzazione si fonda sull'immigrazione. Nuovo
proletariato da tutta Italia rende la Valle zona di conoscenza ed organizzazione
del movimento operaio. Sfruttamento e morte per cancro ed altre malattie sono
la base del consumismo degli anni 60.Briciole di plusvalore creano il "benessere"
fondato sulla cosiddetta "occupazione" al servizio del grande Capitale
(Ferrania, Montedison, ACNA, Cokitalia).
La crisi di ristrutturazione e i più recenti fenomeni di globalizzazione
deindustrializzano la valle e impediscono persino il consolidamento di un terziario.Anche
il piccolo commercio e i servizi entrano in crisi. La chiusura e il fallimento
delle grandi fabbriche ci portano ad un bivio. O accettare l'esigenza di trasformare
la valle in una zona di discariche,inceneritori e centrali a carbone,con conseguenze
per il futuro della nostra salute oppure resistere e liberare la Valbormida,
attraverso la ripresa del conflitto sulle tematiche centrali della salute e
della sicurezza, tentando di evitare il crollo ulteriore dei posti di lavoro.
Le energie rinnovabili,il legno, il sole, il vento, l'acqua possono essere i
simboli di una uova fase di scontro sociale.
Prof.Franco Xibilia Confederazione Cobas