CoordTempoPieno
Report della riunione nazionale 31 marzo 2007

Oggi ci siamo ritrovati a Bologna tra insegnanti e genitori provenienti da diverse città: Roma, Firenze, Trieste, Milano, Verona e appunto Bologna e Provincia. Dal primo giro di interventi è emersa una situazione estremamente pesante rispetto al numero di insegnanti assegnati alle diverse province rispetto alle esigenze emerse dalle iscrizioni: dappertutto le iscrizioni sono aumentate in generale e in particolare sono aumentate moltissimo le iscrizioni al Tempo Pieno, ma gli insegnanti calano e i conti tornano solo attraverso l'aumento di alunni per classe, l'intervento sull'organizzazione oraria del tempo pieno e sulla garanzia delle compresenze, la negazione di centinaia di classi di Tempo Pieno. Qualche esempio chiarisce meglio la drammaticità della situazione: in Lombardia mancavano inizialmente 500 classi e attualmente ne mancano ancora 270; a Bologna mancavano 102 classi, a Roma non sono state assegnate 470 classi in meno di Tempo richieste dai genitori (facendo un calcolo approssimativo di 20/25 alunni per classe significa che solo a Roma 10/11 mila famiglie che contavano nella frequenza al tempo pieno in questi giorni ricevono il "no, ci dispiace" dai dirigenti per carenza di insegnanti. Quasi dappertutto la scelta delle dirigenze e dell'amministrazione è di ignorare le richieste o di assegnare finti tempi pieni in cui il modello ddattico-pedagogico non potrà essere attuato per la riduzione di ore (ad esempio 36 o 34) e per la cancellazione delle compresenze utili al recupero e all'individualizzazione.

A questa situazione se ne sovrappone un'altra drammatica relativa ai finanziamenti che le scuole ricevono quest'anno per le supplenze e per il funzionamento. Questi soldi sono in media un terzo del fabbisogno dell'ultimo anno e fin da ora la maggior parte delle scuole li ha teminati (e il finanziamento doveva bastare fino a dicembre). Tutti i presenti hanno espresso un grande sdegno per lo stato di abbandono in cui versa la scuola pubblica, con i continui tagli dei finanziamenti fino al punto da mettere i Dirigenti Scolastici nell’impossibilità di nominare supplenti in caso di docenti assenti, bloccando così la didattica e la vita attiva della scuola. Esistono addirittura lavoratori precari (docenti) che da vari mesi non hanno ricevuto la retribuzione o ai quali non sono stati versati i contributi.
Se questa scelta che deriva dalla finanziaria non verrà mutata tutte le scuole d'Italia saranno in ginocchio, si bloccherà la copertura degli insegnanti assenti e la spartizione degli alunni per le classi diverrà la prassi illegittima e caotica dappertutto.

A queste due emergenze (Tempo Pieno e organici da una parte, finanziamenti per le supplenze e il funzionamento dall'altra) è unanime l'intenzione di contrapporre una mobilitzazione comune e consapevole di genitori e insegnanti. A Bologna la risposta ai tagli d'organico è stata immediata e il movimento ha immediatamente organizzato una manifestazione, un sit-in in occasione della presenza di Fioroni. In risposta sono state fatte alcuune promesse di insegnanti che coprono solo una parte delle richieste, per cui da Bologna è partito un percorso di contatto con le altre città che vedrà il 21 aprile una nuova riunione per organizzare una manifestazione nazionale in maggio. Come CoordTempoPieno saremo impegnati a far crescere questo percorso mobilitandoci su entrambi i temi e ribadendo la richiesta che costituisce la nostra ragione sociale: Tempo Pieno garantito per legge - 40 ore, 2 insegnanti 4 ore di compresenza ovunque genitori e insegnanti lo richiedono. Inoltre insieme a Retescuole raccoglieremo sulle pagine dei siti (Cespbo e Retescuuole) tutte le iniziative che emergeranno in contrasto con i tagli ai finanziamenti delle supplenze, dalle mozioni dei collegi ad ogni raccolta di firma o lettera o iniziativa su questa emergenza gravissima.

Proseguirà inoltre il percorso di riflessione sulla didattica del Tempo Pieno che purtroppo da ormai 15 anni è abbandonata dalle università e riceve nuovi contributi solo dalla ricerca militante degli insegnanti e dalle occasioni di confronto e di studio che nascono dal basso. La prossima tappa si terrà a Trieste il 21 aprile: una mattinata di interventi sulle didattiche a partire dall'esperienza maturata nelle scuole a Tempo Pieno.

Gianluca