ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE SCUOLE
BOLOGNA 21 APRILE 1007
COMUNICATO CONCLUSIVO
L'assemblea nazionale delle scuole convocata a Bologna ha visto
presenti delegazioni da Bologna e provincia, Milano, Torino, Roma, Venezia,
Firenze, Vicenza, Genova, Ravenna.
Ha confermato il giudizio estremamente negativo sulle politiche
scolastiche di questo governo, che ha continuato a tagliare risorse alla scuola
statale, in continuità con quelli precedenti, e non ha abrogato la legge
Moratti.
Chiede
- che da subito vengano restituiti alle istituzioni scolastiche
i fondi necessari per il loro normale funzionamento, per procedere alla nomina
dei supplenti, per pagare i supplenti che hanno già prestato la loro
opera;
- che, con l'organico di fatto, siano subito assegnati per
il nuovo anno scolastico, che inizia a settembre, gli insegnanti necessari
a garantire tutte le richieste di tempo pieno delle famiglie, il sostegno
agli alunni diversamente abili, il non superamento del tetto massimo di alunni
per classe, stabilito dal decreto legislativo 331/98.
Invita e si impegna ad organizzare
- iniziative di sostegno a tali rivendicazioni: massiccia
campagna di fax al Presidente del Consiglio per sollecitare il ripristino
di una norma che garantisca il tempo pieno, come da legge 820/71: con 4 ore
di compresenza e la con titolarità di due insegnanti, per chiunque
ne faccia richiesta; assemblee informative in tutte le scuole; coordinamenti
ed assemblee cittadine e provinciali unitarie di RSU autoconvocate per affrontare
il problema delle supplenze; ecc..
- il rifiuto da parte dei docenti di prestarsi a sostituire
colleghi assenti utilizzando le ore di compresenza e di sostegno, o accogliendo
bambini di altre classi, in assenza di ordini di servizio specifici.
Indice giornate di mobilitazione nazionale per i giorni 18 e
19 maggio
- per il ritiro del decreto ministeriale 21 del 1 marzo 2007,
che taglia le risorse necessarie al funzionamento amministrativo e didattico
e alle supplenze, e per la restituzione dei soldi necessari alla scuola pubblica
statale
- perché sia concesso l'organico necessario alla formazione
di tutte le classi a tempo pieno richieste per il prossimo anno scolastico
- perché il tempo pieno (40 ore con due insegnanti per
classe e 4 ore di compresenza) sia garantito per legge (ripristinando la legge
820/71) a tutti coloro che ne fanno richiesta.
Ogni provincia deciderà autonomamente quali forme di
manifestazioni pubblica organizzare.
Convoca fin da ora per il giorno 16 giugno una nuova assemblea
nazionale delle scuole, che valuterà che altre iniziative intraprendere
perché sia assicurato un inizio d'anno scolastico nella soddisfazione
delle richieste espresse in questo documento.
ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE SCUOLE