I COBAS della scuola aderiscono e sostengono l’iniziativa di
29 scuole di Roma che aderendo alla giornata di lotta nazionale di sabato 19
maggio alle ore 10 hanno organizzato un sit-in sotto il Ministero della
Pubblica Istruzione per protestare e chiedere il ritiro dei provvedimenti del
Ministro ( Circolare Ministeriale n.19 e Decreto Ministeriale n.21 dell’1
marzo) che tagliano alle scuole sia le risorse economiche per il loro ordinario
funzionamento sia il numero di insegnanti necessario per un regolare svolgimento
delle lezioni.
Sottolineano in particolare che:
• a Roma vengono tagliati 608 posti di insegnanti a fronte di un aumento
di oltre 2000 alunni;
• a Roma non potranno essere realizzate 200 classi prime a Tempo Pieno
richieste dai genitori per i loro figli;
• a Roma 270 classi già funzionanti verranno accorpate per far
fronte alla mancanza di docenti;
• il numero di alunni per classe passa da 25 a 27 nelle elementari, fino
29/32 nelle medie e superiori,
• i finanziamenti per il “funzionamento didattico ed amministrativo
(dai 3.000 ai 6.000 Euro a scuola) saranno molto al disotto di quanto sarebbe
necessario soltanto per pagare la sola Tassa per i Rifiuti solidi Urbani;
• i finanziamenti per pagare le supplenti temporanee non saranno sufficienti
nemmeno a pagare la supplente per una docente che si debba assentare per “maternità”;
• la mancanza di supplenti temporanee costringerà le scuole a suddividere,
gli alunni delle classi scoperte, 5/6 per le restanti classi. Questa pratica,
già in vigore quest’anno, produrrà una continua sospensione
delle attività didattiche sia per gli alunni ospitati che per le classi
ospitanti;
• E’ prevedibile che il prossimo anno scolastico, se dovessero essere
confermati questi tagli, gli alunni della nostra Regione vedranno diminuire
i loro giorni di scuola con normale didattica del 30-50 % dei 200 giorni imposti
dalla normativa europea;
• Allo stesso tempo è prevedibile l’affermarsi di una tassa
scolastica, per far fronte alle minime spese quotidiane, in aperta contraddizione
al dettato Costituzionale che prevede la scuola obbligatoria e gratuita per
almeno 8 anni.
I Cobas della scuola pertanto si uniscono al gruppo delle 29 scuole romane,
che si è autodefinito SOSCUOLA, nel richiedere l’abrogazione dei
due provvedimenti ministeriali e il conferimento alle scuole del numero di docenti
e delle risorse economiche adeguate per assolvere compiutamente ai loro compiti
istituzionali e soddisfare le richieste dei genitori.
Per l’Esecutivo Provinciale dei Cobas Scuola
Pietro Castello