Interrogazione alla Camera sul Tempo Pieno
Atto Camera - Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00948 presentata
da TITTI DE SIMONE
martedì 5 giugno 2007 nella seduta n.164
DE SIMONE. -
Al Ministro della pubblica istruzione.
- Per sapere - premesso che:
la cosiddetta «legge Moratti» ha abrogato l'articolo 130 del decreto
legislativo 16 aprile 1994, n. 297, «Testo unico delle disposizioni legislative
in materia di istruzione», che disciplinava i «progetti formativi
di tempo lungo» -:
se sia intenzione del Governo adottare iniziative per ripristinare il citato
articolo, rendendo il tempo prolungato un modulo organizzativo ordinario. (3-00948)
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Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 165 del 6/6/2007
(Iniziative per ripristinare il tempo prolungato nelle scuole - n. 3-00948)
TITTI DE SIMONE. Signor Presidente, signor Ministro, la scuola è uno
straordinario laboratorio di cittadinanza, e l'ultima interrogazione, quella
che mi ha preceduto, si pone in tale direzione; dunque è importante sviluppare
quei progetti che sono stati bloccati, in questo senso, dalla cosiddetta riforma
Moratti.
Tale riforma, tra i vari aspetti negativi, ha abrogato il tempo pieno. Si trattava
di una straordinaria esperienza pedagogica ed educativa, nata negli anni Settanta
dal basso, dalle comunità, dai territori, dall'impegno e anche dalla
lotta di genitori e insegnanti.
Tale esperienza è stata bloccata dalla riforma Moratti, la quale ha ridotto
il monte ore a trenta, ha eliminato la compresenza degli insegnanti e ha sostanzialmente
creato uno «spezzatino» di ore a domanda individuale.
È molto importante che il tempo pieno venga ripristinato; lo chiedono
il mondo della scuola, i genitori, le famiglie: si tratta dunque di un'esigenza
educativa importante.
Chiediamo che il Governo faccia un passo avanti e lo faccia presto in questa
direzione...
PRESIDENTE. Per favore...
TITTI DE SIMONE. ...e per tali ragioni oggi le rivolgiamo questa interrogazione.
PRESIDENTE. Il Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, abbiamo
agito in due tempi su quanto richiesto dall'onorevole De Simone.
Siamo intervenuti nell'immediato - anche a normativa vigente - sulla domanda
da parte delle famiglie di un tempo pieno e prolungato, che in molte regioni
del Paese è aumentata, in particolare in Emilia Romagna e la Lombardia,
a cui abbiamo offerto i primi segnali di ampliamento dell'organico di fatto.
Inoltre abbiamo avviato le procedure con la Presidenza del Consiglio e con il
Ministero dell'economia e delle finanze per ottenere l'ampliamento dell'organico
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di fatto di mille unità e in tal senso rispondere anche a normativa
vigente alle esigenze prioritarie emerse nel Paese.
Per quanto riguarda invece il ripristino del principio del tempo pieno e del
tempo prolungato come un'unica unità di tempo-scuola, credo che la trattazione
del provvedimento che reca norme in materia di istruzione all'esame della VII
Commissione possa essere la sede per introdurre su iniziativa del Governo, attraverso
un dibattito parlamentare, il ripristino del principio delle 40 ore e delle
compresenze, anche alla luce delle valutazioni e degli aggiornamenti didattici
e delle nuove sperimentazioni che nel corso degli anni si sono compiute nel
nostro Paese, a livello nazionale e a livello internazionale.
È del tutto evidente che l'attivazione concreta e pratica del tempo pieno
e del tempo prolungato - lo preciso onde non ingenerare false aspettative -
è connessa ai fondi e alle risorse che di anno in anno il Parlamento
affiderà al Ministero della pubblica istruzione per la loro realizzazione.
In tal senso, credo sia indispensabile la predisposizione di piani triennali
che consentano su tutto il territorio del nostro Paese di avviare il tempo pieno.
Penso all'utilità del tempo pieno nelle aree del disagio del sud anche
come strumento di prevenzione e di legalità e come sia importante, nell'attivazione
delle risorse e nella realizzazione del tempo pieno, la compartecipazione a
pieno titolo, sancita anche nella Costituzione, delle regioni, le quali hanno
responsabilità nel piano dell'offerta formativa e nella gestione della
rete e degli enti locali. Non solo per la struttura di supporto, dalle aule
ai locali ai laboratori alle mense ma credo anche in maniera determinante per
le risorse necessarie a garantire questo diritto visto che è una competenza
specifica anche degli enti locali e, in modo particolare, delle regioni. In
questo modo potremmo non solo ripristinare il principio e far fronte all'emergenza
ma anche avviare un piano di realizzazione nel Paese dove le comunità
locali e le regioni diventano parte attiva non nella redistribuzione delle risorse
ma nella corresponsabilità dell'attuazione di un progetto di cui oggi
si sono a gran voce fatti portavoce e condividono le istanze...
PRESIDENTE. La prego di concludere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione... ma credo che la condivisione delle istanze riesce meglio se oltre alle parole si pongono in essere anche i fatti.
PRESIDENTE. La deputata De Simone ha facoltà di replicare.
TITTI DE SIMONE. Signor Ministro, siamo soddisfatti di questa risposta che,
tra l'altro, è un segnale importante, anche perché, come lei giustamente
ha ricordato, cade nel mezzo di una discussione parlamentare che si sta svolgendo
appunto in VII Commissione su disposizioni urgenti per le scuole e noi, come
gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, avevamo già
segnalato, nel rapporto e nella discussione che si è aperta con la presenza
del Governo, l'esigenza di intervenire in questo provvedimento, il primo utile
e necessario, proprio con la normativa di ripristino del tempo pieno e del tempo
prolungato. Quindi il suo segnale, oggi, è importante; il dibattito si
svolgerà e giungerà - spero velocemente - ad una conclusione.
Però lei segnalava una questione molto tempo importante, il fatto che,
appunto, bisogna dare una risposta organica ai problemi e che naturalmente,
anche da questo punto di vista, la domanda di ripristino del tempo pieno, le
nuove richieste di tempo pieno, non solo quelle del passato ma anche le crescenti
domande odierne, devono essere raccolte e tale discorso non può essere
una variabile dipendente soltanto da una politica di investimento, di aggiustamento
degli organici che di anno in anno può mutare.
È necessario, è importante questo richiamo ad una iniezione significativa
di investimenti e di risorse per la scuola statale, per la scuola pubblica,
per ripristinare servizi essenziali dal punto di vista
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pedagogico-educativo come questo, per ridare competenza ed efficienza ed efficacia agli organici, per risolvere i problemi delle scuole che sono molti...
PRESIDENTE. La prego, di concludere.
TITTI DE SIMONE. ...a questo proposito vorrei segnalare che vi sono deficit notevoli anche nel pagamento delle supplenze. Dunque in occasione dell'appuntamento con il Governo, per quanto riguarda anche la discussione di questi giorni sul « tesoretto»...
PRESIDENTE. La prego, deve concludere.
TITTI DE SIMONE. ...e poi nella individuazione del contenuto del DPEF, bisognerà
tener presente che è necessaria per le scuole un'iniezione di risorse
essenziali.