Comunicato su Venezia e Gelmini
Oggi 400 persone: studenti medi e universitari, genitori e docenti hanno protestato contro l'arrivo in laguna del ministro Gelmini.
Il successo dell'iniziativa arriva come un segnale positivo nonostante la questura di Venezia abbia tenuto in forse l'autorizzazione fino all'ultimo minuto.
L'attacco portato da questo governo ( in continuità con quelli precedenti, anche di sinistra) al sistema formazione è totale.
Dalle primarie alle secondarie, fino all'università, i tagli di fondi e di organico metteranno in seria difficoltà famiglie e studenti, su cui graverà il compito, attraverso l'aumento di tasse e rette scolastiche, di riempire il vuoto che il mercato non sarà in grado di colmare.
La nostra lotta non è interessata alla difesa dello status quo della nostra scuola e della nostra università.
In particolare, per quanto riguarda gli atenei, agiremo per la scomparsa dell'università baronale che conosciamo da decenni, quella gestita secondo logiche vergognosamente clientelari. Certo, la soluzione non sta nella raffazzonata università azienda auspicata da Gelmini e Tremonti.
Come studenti e ricercatori vogliamo essere portatori di percorsi innovativi di autoformazione, fuori da ogni ricorso a semplici slogan e parole d'ordine.
Vogliamo lottare e trasformare l'università senza essere obbligati a scegliere tra l'università dei baroni e l'impresa del tandem Tremonti-Gelmini.
L'iniziativa di oggi è per noi il punto di partenza di una mobilitazione su larga scala.
Con questo spirito, invitiamo tutti a partecipare ad un'assemblea pubblica venerdì 26 ottobre alle ore 17.00, al S.a.L.E. (Magazzini del Sale – Punta della Dogana – Venezia).
Rete per L'Autoformazione Venezia
Coordinamento Studenti Medi Venezia-Mestre