Grandiosa e straordinaria manifestazione oggi a Venezia
--------------------------------------------------------------------------------
di RETE ORGANIZZATA DOCENTI E ATA PRECARI DEL VENETO


COMUNICATO STAMPA della RETE ORGANIZZATA DOCENTI E ATA PRECARI DEL VENETO

Grandiosa e straordinaria manifestazione oggi a Venezia, contro la manovra economica del governo e il decreto legge Gelmini/Tremonti sul “maestro unico”.

Oltre 12.000 persone allo splendido corteo che si è snodato dal Tronchetto per Piazzale Roma, bloccando per ore il traffico sul ponte della libertà, fino a C.po S. Geremia a Venezia di fronte alla sede RAI regionale.

La Questura, su disposizioni governative, aveva vietato il corteo sul ponte, con il chiaro intento politico di togliere visibilità ad una grande manifestazione del popolo della scuola pubblica.

Non si trattava di problemi di viabilità o di sicurezza, solo l’intento di sminuire la manifestazione, visto che un corteo su una careggiata del ponte transalgunare avrebbe, di sicuro, creato meno disagi alla circolazione che il serpentone partito dalla rampa del Tronchetto che ha intasato per ore Piazzale Roma, ha percorso il ponte di Calatrava e raggiunto S. Geremia per una assemblea aperta sul proseguo della lotta per bloccare lo smantellamento della scuola e della università previsto dalla manovre finanziarie del governo, che intende tagliare 8 miliardi di euro in tre anni all’istruzione. Questo mentre scopriamo or ora, che il Partito Democratico, per bocca del “ministro ombra” Garavaglia sarebbe disposto tagliare “solo” 6 miliardi: uno “sconto” che risulta risibile ed assurdo, di fronte alla forza del movimento.

CI SIAMO PRESI LA PAROLA E LA VISIBILITA’

I PRECARI DELLA SCUOLA ERANO IN CENTINAIA IN TESTA AL CORTEO, assieme con gli studenti universitari e medi, FINALMENTE IN TESTA AI PROBLEMI DELLA SCUOLA PUBBLICA!

Uno su cinque dei docenti oggi e’ precario, uno su due del personale ausiliario, tecnico e amministrativo ha un contratto a tempo determinato e uno stipendio sotto la soglia della povertà, ed ora che i tagli previsti da Tremonti /Gelmini ammontano esattamente al numero dei precari è chiara la coscienza che si deve vendere cara la pelle.

Migliaia i diversi soggetti che hanno caratterizzato la manifestazione: lavoratori, genitori, studenti delle scuole superiori e delle università; decine e decine le scuole elementari e superiori che hanno partecipato con striscioni e cartelli autonomamente, uno spaccato della società civile che ha travalicato anche le sigle sindacali e le organizzazione preesistenti.

Ci attende un intero anno scolastico di conflittualità permanente per bloccare l’attuazione della manovra economica del governo, che non è una “riforma” della scuola, ma uno smantellamento di un bene comune quale è l’istruzione.

Innanzitutto lo sciopero generale della scuola del 17 ottobre, indetto dai Cobas, Cub e Sdl, l’unico sciopero indetto in tempi utili prima dell’approvazione definita al senato del Decreto Legge 137.

Poi di scioperi sarà necessario farne altri ancora, consci, comunque, dopo oggi, che al nostro fianco ci sono i colleghi di ruolo, gli studenti, i genitori e la moltitudine che oggi a Venezia si è conquistata la piazza.

Venezia, 10 ottobre 2008