Libri di testo: ma cosa c'è scritto nella circolare n. 16 ?????

Un domanda tiene banco nei corridoi delle scuole in questi giorni di carnevale: cosa vorrà dire in merito alla scuola primaria la circolare sui libri di testo emanata il 10 febbraio da questo rutilante ministero?
In altri contesti basterebbe citare la fonte per avere un’idea chiara, ma ovviamente non è questo il caso. Eccola comunque:

“3.2. Le procedure per l’adozione.
Gli insegnanti attualmente impegnati nelle classi quinte della scuola primaria hanno cura di proporre al collegio dei docenti la scelta dei libri di testo per le classi I, II, III, mentre gli insegnanti impegnati nelle classi terze, i libri di testo per le classi IV e V. In ugual misura nella scuola secondaria la scelta sarà effettuata dai docenti delle classi terminali.
3.3 I vincoli
Le adozioni secondo i criteri e le procedure sopra indicate devono rispettare i seguenti vincoli, oltre i tetti di spesa di cui si dirà più oltre:
a) la cadenza pluriennale (ogni cinque anni per la scuola primaria e ogni sei per la scuola secondaria di I e di II grado) per l'adozione dei libri di testo;
b) la non modificabilità delle scelte da parte degli insegnanti e della scuola nell'arco dei due periodi previsti”

E allora qualche vicaria, collega, dirigente si sta divertendo a far circolare voci assurde: “chi sceglie quest'anno il libro di testo vincola per cinque anni tutte le nuove prime” dice una, prefigurando l’applicazione di una sorta di Libro unico di sezione, forse preludio a futuri libri unici di scuola, di provincia, di regione… Quindi chi fa la quinta quest’anno fisserebbe la didattica del quinquennio a venire senza possibilità di appello.

Altri sono invece ottimisti (come facciano ad esserlo nella scuola della Gelmini è un mistero risolvibile solo al controllo antidoping): “chi sceglie quest’anno – dicono - semplicemente lo fa per i cinque anni della sua futura classe, come ora lo faceva per due anni. In fondo cambia poco (!)”. Certo arrivare nel mese di settembre 2013 in una nuova quinta e scoprire che il testo adottato nel maggio 2009 non ci piace per nulla non sarà proprio un piacere…

D’altronde la soluzione sarebbe on-line, luogo virtuale in cui sarà sempre possibile agli editori aggiornare i libri! In questo modo alla scuola basterà acquistare stampanti a colori e macchinari per rilegare e così fornire la versione aggiornata (ovviamente a pagamento di un minimo rimborso spese); oppure basterà che il fanciullo/a consulti la versione aggiornata nel computer da banco - cosa che, noi che insegniamo, sappiamo bene quanto sia già realtà nelle moderne e sicure scuole italiane… E se proprio proprio in quell’aula non sarà possibile, bè, potrà venire a scuola con il suo computer portatile collegato in rete.

Ma una domanda ce la poniamo: e la libertà di insegnamento? E la metodologia di ogni docente?
Niente paura, faremo con quella del ministro Gelmini e/o dell'adorato Primo Ministro !!! E la realtà della classe? E la possibilità di aggiornare gli strumenti didattici da parte di chi manterrà il posto man mano che l’applicazione della riforma Gelmini caccerà dalla scuola decine di migliaia di insegnanti? Che tempi, cosa dobbiamo chiederci…

Se riusciranno nel loro progetto generale, quando avremo la messa a regime della riforma compresi questi simpatici e stravaganti corollari sui libri di testo, allora sì che Brunetta avrà ragione da vendere nell'affermare che i docenti si vergogneranno di dire ai loro figli il loro mestiere!

Ma chissà… magari qualcuno già da ora sta opponendosi alla distruzione della scuola pubblica e anche sui libri di testo, qualsiasi interpretazione alla fine verrà fuori dalla circolare, farà opposizione… Magari scegliendo l’adozione alternativa, ancora perfettamente legittima in barba alle arcane circolari, e adattabile anno per anno e mese per mese alle scelte degli insegnanti, all’evoluzione degli allievi, agli aggiornamenti della disciplina.

Maddalena (docente di quinta che dovrà scegliere il libro di testo) e Gianluca