Comunicato Stampa:

Come uccidere il Tempo Pieno e gli elementi di egualitarismo e attivismo nella scuola italiana

Nella circolare sulle iscrizioni la conferma che saranno cancellate le compresenze in tutte le classi della scuola primaria. Ma non ci arrendiamo: parte una campagna fatta di adesivi e relazioni didattiche: No More???

 

Ormai è certo e sancito dalla circolare sulle iscrizioni (ed è scontato che i grandi organi di informazione ignorino ogni cosa): dal 1° settembre diverrà effettivo il più grande attacco alla scuola elementare dagli anni Sessanta. Colpirà il Tempo Pieno e il Modulo, scardinandone la struttura e precipitando nel caos tutte le classi d'Italia, ma l'obiettivo vero sarà quello dell'egualitarismo e dell'attivismo che si erano fatti strada e radicati nella prassi didattica della scuola. Il metodo è - all'apparenza - poco clamoroso: saranno cancellate tutte le cmmpresenze in tutte le classi della scuola primaria. Dei modelli di insegnamento attuali da settembre rimarrà solo il nome e l'involucro, ma la sostanza sarà impossibile da praticare visto che scompariranno tutti i momenti in cui due insegnanti operavano insieme su un gruppo classe.

La compresenza infatti, - 4 ore nel tempo pieno, 3 di media nel modulo per classe, era la condizione necessaria e indispensabile per poter uscire dalla scuola alla conoscenza del territorio (musei, parchi naturali, ecc.) poiché un solo adulto non può uscire con classi di 25-27 bambini/e. La compresenza era l'unico momento in cui si poteva organizzare didattica per gruppi e quindi fare in modo che i bambini potessero anche parlare ed essere attivi, manipolando creta o raccontandosi storie. La compresenza serviva ad intervenire sui bambini in difficoltà perle più svariate motivazioni ricucendo il divario che si era creato con il resto della classe. La compresenza era il l'unica occasione che avevi per entrare in aula di informatica (dove c'era) con metà classe per volta mentre la collega faceva attività di teatralizzazione.

Ora tutto ciç è cancellato. Lo conferma la circolare sulle iscrizioni della Ministra Gelmini. Dal primo settembre no more. La scuola elementare è pubblica e produce risultati troppo buoni. Cancellarla è troppo impopolare, bisogna ucciderla dal di dentro, stravolgerla (non osiamo pensare ai rivolgimenti di orario degli insegnanti e di assegnazioni alle cattedre che si apriranno nei prossimii mesi), privarla della possibilità di continuare ad essere una scuola attiva e egualitaria per i bambini e le bambine! Questa è la strada che hanno scelto.

Noi comunque non ci stiamo. Da qui a settembre insegnanti e genitori dei comitati di tutta Italia sottolineeranno in ogni occasione le attività quiotidiane fatte in classe grazie alla compresenza delle insegnanti, le ultime (?) della scuola italiana, non lasceremo che chi ci governa realizzi nel silenzio questa opera di distruzione: faremo tutto il possibile per comunicare a questa enorme parte di opinione pubblica rappresentata dai genitori degli alunni/e quanto danno viene portato alle possibilità di avere una buona scuola dei loro figli/e.

Gianluca Gabrielli (per il CoordTempoPieno)