Commento...
...in margine a Sprechi per i test a scuola condannati due dirigenti,
"la Repubblica on line", 4 maggio 2010
Vi capita mai di chiedervi perché, le prove Invalsi,
le fanno fare con modalità censuaria (cioè tutte le classi di
tutte le scuole) e non campionaria (cioè selezionando un campione statisticamente
rilevante e controllato)? Soprattutto tenendo presente che ogni scienziato vi
può assicurare che la prova campionaria è di gran lunga la più
affidabile.
Forse un'idea pur vaga e sottostimata della differenza ce la può dare
quel risarcimento di un milione di euro che è stato chiesto ai dirigenti
dell'Invalsi che, a cavallo tra i ministeri Moratti e Fioroni, non vollero rassegnarsi
a bloccare l'appalto censuario... Potremmo pensare che l'insopprimibile spinta
dei dirigenti Invalsi a far fare a tutti queste prove sia collegata, oltre che
alla indubitabile volontà di migliorare la scuola italiana, alla voglia
di creare appalti più consistenti ... diciamo una misura di welfare che
mira a contrastare la crisi economica creando nuovi posti di lavoro e nuovi
affari...
Certo, non c'è solo quello; così infatti sembra quasi che Fioroni
fosse contrario alle prove censuarie, mentre addirittura le istituzionalizza
per legge (n. 176) all'interno dell'esame di terza media.
Diciamo allora che, oltre alla volontà di intervenire sui contenuti della
didattica in modo imperativo ma senza passare da nuovi programmi, oltre ad aver
l'ambizione di schedare scuole, insegnanti, studenti e studentesse in vista
di un grande progetto orwelliano di controllo e disciplinamento capillare capillare,...
qualche affaruccio con i soldi dei contribuenti sembra proprio che ci scappi
fuori.
Gianluca Gabrielli