MOZIONI a.s. 2010-2011
Doc. ASSEMBLEA SIND. UNIT. ISTITUTI COMPR. di VENEZIA – Distretto 036 I Docenti e ATA del Distretto 36, riuniti in assemblea presso l’ITT Algarotti di Venezia il giorno 1 dicembre 2010, dopo un’analisi delle condizioni degli Istituti Comprensivi del territorio in merito all’applicazione della riforma Gelmini, che ha impoverito l’offerta formativa con l’aumento degli alunni per classe, l’eliminazione delle ore di compresenza, la riduzione delle ore di sostegno, la riduzione del tempo pieno e prolungato, i tagli del personale docente e ATA, i tagli dei finanziamenti che pregiudicano la qualità dell’organizzazione scolastica e, non ultimo, il blocco del contratto collettivo . considerato che tutti i Collegi Docenti hanno deliberato forme di protesta quali il blocco dei viaggi d’istruzione, la riduzione delle uscite didattiche e delle visite guidate, il rifiuto di attività eccedenti l’orario di lavoro ed hanno affermato con chiarezza che tali decisioni non intendono danneggiare gli alunni e le famiglie ma esprimono il forte disagio in cui si trovano ad operare per l’impossibilità di realizzare un’offerta didattica di qualità, invitano i genitori a partecipare ad un’assemblea pubblica, che si terrà il giorno 17 dicembre 2010 presso la Sala San Leonardo di Venezia alle ore 17.00, nella quale si propongono di motivare tali decisioni, confrontarsi e condividere forme di protesta che vedano tutto il mondo della scuola impegnato a difendere la scuola pubblica della Costituzione. Venezia, 1.12.2010 Approvato all’unanimità |
Noi
insegnanti del Liceo Classico G.B. Morgagni di
Forlì d’accordo con quanto già deliberato dal coordinamento
degli insegnanti del Liceo Scientifico "Fulcieri Paulucci di Calboli"
di Forlì dichiariamo quanto segue:
«Per anni, noi insegnanti del “Liceo Classico G.B. Morgagni” di Forlì, abbiamo organizzato numerose attività di arricchimento dell'offerta formativa, a titolo pressoché volontario, perché convinti della loro importanza. Oggi ci troviamo purtroppo costretti, a seguito delle disposizioni previste dalla Manovra correttiva dei conti pubblici (D.M. n. 78 del 31 maggio 2010) a danno in particolare dei lavoratori della scuola (i soli colpiti oltre misura, non solo dal blocco dei contratti, ma anche dal blocco degli scatti di anzianità), a comunicare per l’ anno scolastico 2010-2011: -la sospensione di tutte le attività para ed extra-scolastiche (viaggi di istruzione, uscite e visite didattiche della durata di un giorno). -Decidiamo inoltre di non accettare ulteriori ore residue oltre l’orario cattedra, per salvaguardare i diritti degli insegnanti precari. Cosa ci ha portato a questa decisione? |
I Docenti del Liceo Scientifico Statale “Ernesto Basile”
di Palermo, con riferimento alla “riforma” dell’istruzione
cosiddetta “epocale”, che, riducendo i finanziamenti, impoverisce
ulteriormente le prospettive della scuola pubblica, e attua una ristrutturazione
del sistema di istruzione priva di motivazione didattica, tesa unicamente
al risparmio, e che relega la scuola pubblica ad un ruolo estremamente
marginale, ritengono che: Al Dirigente Scolastico e ai colleghi
del Liceo Basile di Palermo |
I docenti dell’ Istituto Magistrale Statale “Camillo Finocchiaro
Aprile” di Palermo, riuniti in assemblea sindacale, prendono atto
che i tagli imposti alla scuola pubblica dal Governo nazionale e spacciati
per “riforma epocale” altro effetto non hanno prodotto che
quello di arrecare gravissimo pregiudizio al servizio dell’istruzione
pubblica. |
Doc. unitario
del Collegio Docenti del 18 ottobre '10 dell'Ist. IIS Grandis
(IPSSCT e IPSIA) di CUNEO
Il collegio docenti ha deciso di inviare questo documento alle famiglie per una corretta informazione sulla grave situazione in cui versa la scuola pubblica. Anche quest'anno la scuola statale subisce tagli gravissimi:
26.000 posti in meno per i docenti e oltre 15.000 in meno per il personale
ATA, per un totale di oltre 41.000 lavoratori. Lo scorso anno scolastico
sono stati eliminati 57.000 posti di lavoro e ulteriori tagli sono già
programmati per il prossimo anno. Di fatto questa “riforma” nega il diritto allo
studio sancito dalla nostra Costituzione (artt. 33 e 34)!! Il Collegio dei Docenti dell’IIS Grandis, per tutte
le ragioni sopraindicate, ha deciso di dire “BASTA!!” e di
fare un gesto simbolico di protesta, decidendo all’unanimità,
di sospendere per l’anno scolastico 2010-11 i viaggi di istruzione
in Italia e all’estero (pur mantenendo le visite aziendali di un
giorno e gli scambi culturali con le scuole europee). Sappiamo quanto
siano importanti e gradite le visite di istruzione ai nostri studenti,
li abbiamo sempre accompagnati pur sapendo che per poche decine di euro
avremmo dovuto assumerci una grande responsabilità ed essere in
servizio per tutto il soggiorno, 24 ore su 24. Oggi non viene neanche
più riconosciuto che un giorno da accompagnatore in gita è
un impegno particolarmente oneroso: il Ministero infatti ha deciso di
eliminare la già irrisoria indennità di missione per le
gite all’estero (quella per le gite in Italia era già stata
eliminata in precedenza). |
MOZIONE
DEL LICEO ARTISTICO STATALE “RENATO COTTINI”
– TORINO
Collegio Docenti (13 ottobre 2010) I DOCENTI del Liceo Artistico Statale “Renato Cottini” – Torino DENUNCIANO
· L’aumento delle difficoltà organizzative e gestionali (dalla compromissione della continuità didattica alla composizione delle cattedre frammentata e incoerente sul piano della didattica, dalla impossibilità di coprire le assenze saltuarie dei colleghi con le ore a disposizione, alle carenze nell’organico delle segreterie e degli ATA in genere, al regime di doppio e diverso orario tra le classi prime e le altre classi …) ESPRIMONO · Il loro allarme e la grave preoccupazione per l’attuale situazione e il destino della scuola pubblica e in particolare dell’istruzione artistica · La propria contrarietà nei confronti del Governo che considera la scuola come un costo da tagliare e non come una risorsa su cui investire per il futuro del Paese CONTESTANO · La riduzione degli organici a svantaggio soprattutto dei docenti più giovani o comunque precari che da molti anni contribuiscono con la loro professionalità alla formazione degli alunni · Una riforma che, obbedendo a una logica di puro risparmio (su orari, discipline, organici docenti e ATA), annienta anni di esperienze didattiche e di competenze professionali, con provvedimenti all’insegna dell’improvvisazione e provoca situazioni di difficile gestione e di dubbia efficacia didattica SI DICHIARANO PERTANTO FAVOREVOLI AL BLOCCO/RIFIUTO
SI IMPEGNANO · a richiedere l’ordine di servizio scritto in caso di obbligo di prestazione eccedente · ad aprire il confronto con le sezioni didattiche di enti culturali locali che insistono nel tentare di coinvolgere le scuole nelle loro iniziative, attraverso continue sollecitazioni e proposte, in qualche modo volte a sopperire alle carenze di investimento della cultura, non rendendosi conto dell’immane lavoro aggiuntivo e gratuito che questo comporta all’interno delle istituzioni scolastiche ormai profondamente provate e ridotte all’emergenza
CONCORDANO sull’importanza di dare massima e tempestiva informazione in via prioritaria
Approvato a maggioranza il 13 t ottobre 2010 dal Collegio dei Docenti del L.A.Cottini Alle famiglie degli studenti del Liceo Artistico Statale “Renato Cottini” Gentile Famiglia, gentile studente i docenti del Liceo Artistico Statale “Renato Cottini”, per l’anno scolastico 2010/11 hanno deliberato, a seguito di ampio dibattito nella seduta del Collegio dei Docenti del 13 ottobre scorso, di non organizzare o effettuare viaggi di istruzione che richiedano una permanenza di più giorni. Perché scegliere questa forma di protesta? Da anni la scuola pubblica, anziché essere potenziata, insieme con il settore della ricerca, con investimenti e valorizzazione professionale, si trova ad operare in una situazione di estrema difficoltà a causa dei continui tagli alle risorse finanziarie e al personale della scuola. Il riordino dei cicli ha aggravato i problemi riducendo il tempo scuola e licenziando migliaia di insegnanti precari. La maggior parte delle attività extracurriculari sono ormai a carico delle famiglie, i corsi di recupero sono ridotti a poche ore estive che certamente non possono essere sufficienti per colmare le lacune, la sicurezza all’interno degli edifici viene compromessa dalla mancata messa a norma e dal numero degli allievi per classe, le scuole, infine, non dispongono più dei fondi finora utilizzati per garantire il diritto allo studio e con esso anche la partecipazione ai viaggi di istruzione per i ragazzi delle famiglie in difficoltà. Queste scelte portano verso un’ingiustizia sociale sempre più marcata e una discriminazione sempre più evidente fra chi versa in difficoltà economiche e pochi privilegiati che possono pagare. La scuola non è un mondo a sé, non è solo un costo da tagliare, i viaggi d’istruzione hanno una grande valenza educativa e formativa e intorno ad essi si muovono interessi economici non secondari da parte di privati che in questi giorni stanno prendendo atto della dimensione della protesta. La rinuncia a questo strumento di didattica “sul campo” è fonte di rammarico da parte dei docenti ma viene individuata come forma di sensibilizzazione, anche perché condivisa da ormai un crescente numero di scuole sul territorio nazionale. Certamente dispiace dover porre in essere una protesta che può danneggiare altri lavoratori ma siamo convinti che una presa di coscienza collettiva e trasversale possa incidere sull'opinione pubblica e possa ridare alla scuola l’attenzione che merita e ai ragazzi la possibilità di vedere ripristinato il diritto pieno e non discriminatorio allo studio, come sancito dalla Costituzione. I docenti del Liceo Artistico Statale “Renato Cottini” |
Documento
dell'Ass. Sindacale del 25/10/2010 di tutto il personale dell'I.T.E. Statale:
“Majorana” di Acireale
In seguito all'ampia ed articolata discussione avutasi durante l'Assemblea
Sindacale tenutasi in data 25/10/2010 nei locali dell'Istituto, si è
deciso di redigere il presente documento. I DOCENTI ED IL PERSONALE ATA
DELL'I.T.E. STATALE: “Angelo Majorana” DI ACIREALE, PROCLAMANO
LO STATO DI AGITAZIONE per manifestare il proprio disaccordo in relazione
al blocco triennale di scatti e stipendi per i dipendenti della scuola
pubblica e ad alcuni aspetti della riforma Gelmini. Acireale 25/10/2010. |
Mondovì,
26 ottobre 2010 Il Collegio dei Docenti del 2° Circolo Didattico
Comunicato stampa La quasi totalità delle famiglie continua a chiedere, all’atto di iscrizione dei propri figli alla classe prima della Scuola Primaria, 30 ore settimanali di tempo scuola e il Ministero dell’Istruzione ne “concede”, da due anni a questa parte, esclusivamente 27. Questo agire ha provocato, per ogni bambino, una perdita di tempo dedicato alla conoscenza pari a 20 giorni di scuola all’anno e ha causato in tutta Italia la perdita di migliaia di posti di lavoro (qualcosa come 100 mila negli ultimi tre anni fra tutti gli ordini di scuola; solo nel nostro Circolo sono stati persi 5 posti e mezzo con l’inizio del nuovo anno scolastico!) aumentando la disoccupazione e il disagio sociale. Anche i consueti finanziamenti per il funzionamento della scuola pubblica ( contributo ordinario per il funzionamento didattico e amministrativo ) hanno subito clamorosi tagli (nello scorso anno scolastico non è stato erogato neanche un euro e per l’anno scolastico in corso ancora non è stabilito quanto possa essere speso su questo capitolo e quanto vada per il pagamento dei docenti supplenti). Ne deriva una inevitabile flessione della qualità dell’offerta formativa (mancano soldi per materiale di facile consumo – gessi, carta, toner per fotocopiatrici …) . Non è tutto. Pochi sanno che, dal prossimo anno scolastico, i residui non utilizzati del fondo finanziario delle scuole pubbliche non resteranno a disposizione degli istituti per essere riutilizzati l’anno successivo, ma verranno utilizzati per finanziare i corsi di tre settimane, voluti dal ministro della Difesa Ignazio La Russa per “avvicinare” i giovani , dai 18 ai 30 anni, alle forze armate. Il provvedimento è contenuto nella manovra finanziaria. I corsi, organizzati dal Ministero della Difesa, dovranno “fornire le conoscenze di base riguardante il dovere costituzionale di difesa della Patria, le attività prioritarie delle forze armate, in particolare nelle missioni internazionali di pace”. (Fonte “La Stampa” ). Tutto, ma proprio tutto, viene prima dei diritti degli alunni, dei docenti e del personale non docente. Negli ultimi due anni le ore di compresenza fra insegnanti sono pesantemente diminuite e ciò comporta la netta riduzione degli interventi a favore dei bambini in difficoltà di apprendimento, rende più complesse le attività di laboratorio, limita le uscite scolastiche che necessitano di almeno un docente ogni 15 alunni. Le ore di compresenza, inoltre, venivano anche utilizzate per la sostituzione dei colleghi assenti per malattia al di sotto dei 5 giorni, garantendo un tempo scuola comunque adeguato. Ora gli alunni delle classi “scoperte”, invece, vengono suddivisi nelle altre classi, impiegando il proprio tempo scuola in attività non curriculari ed impedendo il normale svolgimento delle lezioni a tutti gli altri. A fronte di una legge che prevede un numero minimo – 15 - ed un numero massimo – 27 - di alunni per classe (Schema di Regolamento sulla Riorganizzazione della rete scolastica del 22.12.2008 –art. 12- ) si va in deroga quando interviene la politica locale, determinando un’ anarchia legislativa pericolosa ed incomprensibile che di fatto genera iniquità lavorativa e sociale. Tutelare la qualità della scuola pubblica, la qualità dei percorsi scolastici di ciascun bambino e la qualità del lavoro di ciascun insegnante, è cosa giusta, chiaramente!, ma lo si deve fare per tutti parimenti, su tutto il territorio italiano, per tutti gli alunni e gli insegnanti che vivono in Italia. La legge è, deve essere, uguale per tutti. Trasparenza, chiarezza, rispetto di regole e criteri sono alla base di uno stato democratico e sono la base della legalità. La manovra finanziaria di luglio ha bloccato gli scatti di anzianità per il personale docente, fatto gravissimo, che accade per la prima volta nella storia della pubblica istruzione: gli anni 2010,2011,2012 non saranno dunque utili né ai fini della carriera, né per gli aumenti stipendiali. Da gennaio 2011, inoltre, i lavoratori che si trovano in regime di TFS si troveranno a dover maturare una nuova indennità di buonuscita con un sistema di calcolo che produrrà una perdita della liquidazione superiore all'1% dello stipendio (dal 13 al 15% della liquidazione)! Per quanto sinteticamente esposto finora, il Collegio Docenti del 2° Circolo Didattico di Mondovì, riunitosi il 26/10/2010, DICHIARA a maggioranza qualificata ( 59 favorevoli, 18 astenuti e 4 contrari) che per il corrente anno scolastico non vengano realizzate attività aggiuntive all’insegnamento, quali visite o viaggi d’istruzione, che prevedano un introito economico ad altre categorie ( trasportatori pubblici e privati, albergatori, musei … ). In tutta Italia, dalla Sicilia al Piemonte, nella nostra provincia, ed anche qui a Mondovì, sono numerosi gli istituti scolastici di ogni ordine e grado che hanno fatto questa scelta e noi siamo loro solidali perché abbiamo a cuore la scuola. Si ritiene infatti che questo, purtroppo, possa essere un modo efficace per “farci sentire”, per farci prendere finalmente in seria considerazione, per far riflettere e sensibilizzare la popolazione tutta su quanto di grave e desolante è accaduto e sta accadendo alla scuola pubblica. E’, la nostra, una scelta sofferta, perché i viaggi di istruzione sono parte integrante di una buona e motivante offerta didattica e ci dispiace per i nostri alunni, ma agiamo così soprattutto per difendere il loro diritto ad una scuola capace di rispondere con gli strumenti necessari ai loro bisogni formativi e cognitivi. E’questa però, al contempo, una scelta inevitabile, un tentativo meditato e ragionevole per riportare l’attenzione sulla necessità di investire nella scuola , nella conoscenza, nella cultura, senza sprechi, su questo siamo tutti d’accordo, ma anche senza tagli generici e dannosi. Alle famiglie degli alunni delle Scuole Primarie
e delle Scuole dell’Infanzia del 2° Circolo Didattico di Mondovì |
MOZIONE
DEL COLLEGIO DEI DOCENTI I.S.I.S. SAN GIOVANNI BOSCO,
LICEO “SAN GIOVANNI BOSCO” E ISTITUTO PROFESSIONALE “CENNINO
CENNINI” ESAMINATA l’evoluzione della situazione riguardante l’attuazione dei provvedimenti di riforma della scuola messa in atto dal Governo, con la Legge 133 del 06/08/08 e successivo piano programmatico, che ha determinato una serie di effetti così riassumibili: pesanti tagli alla spesa CONSIDERATO positivo l’esito della protesta fin qui attuata, a seguito delle comunicazioni provenienti da studenti e genitori che, pur evidenziando preoccupazioni per la riduzione dell'offerta formativa conseguente all'agitazione intrapresa dai docenti, chiedono un approfondimento sui temi della riforma; CONSIDERATO l’esito dell’Assemblea sindacale territoriale del 24/09/10 in cui si è manifestata la volontà unitaria di proseguire lo stato di agitazione nei confronti dei provvedimenti emanati dal Governo sulla scuola; Tutto ciò premesso, il Collegio dei Docenti RITIENE opportuno e necessario mantenere vivo il dissenso contro i provvedimenti sulla scuola rimodulando la forma di protesta dei docenti in modo da non porre in atto azioni che possano compromettere in alcun modo l’offerta formativa dell’Istituto e ricercando una sinergia nel territorio per indurre il Governo a modificare le decisioni in materia e intraprendere azioni volte a qualificare la scuola pubblica italiana, coerentemente con quanto scritto nella Costituzione e quanto indicato nei diversi documenti prodotti dall’Unione Europea DELIBERA
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Noi docenti
dell'ISTITUTO PROFESSIONALE "RUFFILLI"
di Forlì [08/10/2010]
intendiamo unirci all'azione di protesta già intrapresa
da altri istituti scolastici della nostra città, condividendone
in pieno le motivazioni, che brevemente ricordiamo : PER TUTTE QUESTE RAGIONI abbiamo stabilito di sospendere, per l'anno scolastico 2010/2011,
viaggi di istruzione e visite guidate. Questa decisione è stata
presa a larghissima maggioranza dal collegio docenti in data odierna,
8/10/2010. SEGUONO LE FIRME DEGLI INSEGNANTI (n°50) |
Il Collegio dei docenti dell’I.T.C. Carrara di Lucca, nella riunione del 19 ottobre 2010, in fase di elaborazione del P.O.F. e dei connessi progetti ed attività, al fine di salvaguardare la qualità della scuola e il servizio offerto alle famiglie e al territorio, ritiene necessario considerare: gli effetti negativi sulla qualità della didattica,
determinati dalla riduzione degli organici, delle classi, delle ore di
lezione e dall’aumento del numero degli alunni per classe, previsti
dai Regolamenti delegati ex art. 64 della Legge 133/2008; Il Collegio auspica che: - vengano ripristinati gli organici, le classi, le materie
e le ore di scuola;
Il Collegio, inoltre, invita i docenti a non dare il consenso
per cattedre superiori alle 18 ore.
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Collegio dei Docenti della S.S. I G. S. “G. B. Piranesi” di Roma. Roma, 6 ottobre 2010 L’istruzione è la migliore risorsa di tutti! Difendiamola! |
ANNO
SCOLASTICO 2010-2011 COS’E’ PEGGIO DELLA SCUOLA?? Il giorno 20 Settembre alle ore 8.00 nei locali dell’I.C.”A.Ugo “di Palermo si è tenuta un’assemblea di tutto il personale della scuola, aperta ai genitori degli alunni e agli alunni stessi, per discutere della ormai disperata situazione della scuola italiana, siciliana e di quella del nostro territorio in particolare. L’A. Ugo ha risposto alle richieste di chiarimenti pervenute dalle famiglie in merito alle gravi carenze che rendono così difficile l’avvio del nuovo anno scolastico. Le famiglie si rendono conto che, dopo un lento declino, l’attività scolastica è ormai affidata alla buona volontà del personale che si massacra, e che anche la buona volontà non basta più. Di fatto, il nostro istituto, come tutti gli altri siciliani, è sempre più solo ed abbandonato dal Comune e dalla Regione, che avrebbero potuto e potrebbero ancora intervenire a sostegno dell’istruzione, della scuola, del futuro dei nostri figli e dei lavoratori del settore scolastico. I punti salienti dell’animata discussione in assemblea sono stati i danni passati,presenti e futuri della riforma scolastica, soprattutto al Sud: - I ragazzi vengono privati del diritto all’istruzione: a causa dei tagli di cattedre, per i bambini delle scuole primarie siciliane sono previste solo 27 ore settimanali di lezione, mentre al Nord si potrà arrivare fino a 40 ore. I ragazzi della secondaria di primo grado della nostra scuola, pur mantenendo l’orario a 36 ore, dopo 25 anni di lavoro e di esperienza, hanno perso l’opportunità di frequentare i laboratori curriculari a classi aperte. Per la formazione dei docenti sono stati stanziati 5 euro ad insegnante, e, nel nostro territorio, è molto utile formarsi per es. sulla gestione dei conflitti in classe, sui disturbi relazionali dei ragazzi, sui disagi della crescita, i problemi della sessualità , delle dipendenze, dell’aggressività: niente di tutto questo!! - Non si potrà ritornare a scuola e/o diplomarsi: chiuderanno quasi tutte le sezioni di scuola serale, non ci saranno più occasioni!! - Le scuole cadono a pezzi e non sono affatto sicure: scandalosa la discrepanza tra la legge sulla sicurezza e le scelte del Ministero, che pure riconosce le condizioni disastrose degli edifici scolastici e che limita solo a parole il numero degli alunni per classe. Di fatto il taglio del personale docente costringe le classi a contenere fino a 40 alunni. La Dirigente della nostra scuola ha denunciato ai media che a scuola mancano le sedie, i riscaldamenti, i detersivi, la carta igienica,e che la struttura della scuola necessita di numerosi interventi. L’igiene e la sicurezza di tutta la comunità scolastica ne risentono fortemente: nessuna risposta!!! - Gli alunni disabili sono sempre più penalizzati ed abbandonati: i tagli al personale scolastico e agli Enti locali lasciano gli alunni diversamente abili, anche i più gravi, senza le ore di sostegno e di adeguata assistenza. Nella nostra scuola, l’anno scorso, una delegazione di genitori si è adoperata presso gli Enti locali per ottenere risposte e attenzione, purtroppo senza alcun esito favorevole. Dopo numerosi tentativi,i genitori si sono arresi alla triste realtà della nostra regione e della nostra città… - Tagli dei posti di lavoro: tutto il personale della scuola subisce progressivamente tagli : quest’anno all’A.Ugo ci saranno 2 maestre in meno, un collaboratore scolastico in meno e un intero consiglio di classe non si formerà più alla scuola media. ALLA LUCE DI TALI CONSIDERAZIONI, I GENITORI DEGLI ALUNNI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “ANTONIO UGO”, NELLA SPERANZA DI RIUSCIRE A COINVOLGERE ALMENO LE SCUOLE DEL TERRITORIO, HANNO DECISO INSIEME AGLI INSEGNANTI DI PORTARE AVANTI UN’INIZIATIVA. VERRA’ PROSSIMAMENTE CONCORDATO UNA GIORNATA IN CUI LE ATTIVITA’ SI SVOLGERANNO ALL’APERTO, FINCHE’ LE AUTORITA’ NON SI ATTIVERANNO PER VENIRE INCONTRO AD UNA SCUOLA CHE NON PUO’ GARANTIRE PIU’ NULLA!! I GENITORI DEGLI ALUNNI E I DOCENTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “ANTONIO UGO” |
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO DELL’IC F. MOROSINI di Venezia SI FA PROMOTORE DELLA SEGUENTE PETIZIONE: Al Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca / Al Presidente della Regione Veneto /Al Direttore dell’ufficio Scolastico Regionale del Veneto / All’Assessore alle Politiche Educative del Comune di Venezia Prot.7520/D15c Venezia 18 ottobre 2010 I sottoscritti genitori ed insegnanti Denunciano che in conseguenza della legge di bilancio n. 133 del 2008, art. 64 c.6, che ha previsto tagli di risorse e di organico, docente e ATA, “devono derivare per il bilancio dello Stato economie lorde di spesa, non inferiori a 456 milioni di euro per l'anno 2009, a 1.650 milioni di euro per l'anno 2010, a 2.538 milioni di euro per l'anno 2011 e a 3.188 milioni di euro a decorrere dall'anno 2012.” Per un totale di 7.832 milioni di euro,
che la Giunta Regionale con delibera 2038 03/08/2010 prevede che in Veneto per l’ a.s. “2011-2012 saranno razionalizzati in diminuzione ancora circa 1.700 posti, prevalentemente a carico della scuola primaria.” che tali tagli hanno già fatto sentire i propri effetti in tutto il sistema di istruzione e anche nel nostro Istituto, dove l’organico sempre più risicato non consente la programmazione e lo svolgimento sereno dell’attività didattica, che i posti di sostegno assegnati non coprono neanche la metà delle esigenze certificate, che la stessa sorveglianza dei Collaboratori è ridotta al minimo e le norme varate prevedono affollamento delle classi oltre i limiti di sicurezza previsti. Che la non immissione in ruolo sui posti e sulle cattedre vacanti (precari) comporta una strutturale incertezza sia per i lavoratori precari della scuola, sia per la mancata continuità didattica. Che in queste condizioni qualsiasi minimo imprevisto rischia di avere una ricaduta pesante sulla regolarità del servizio e dunque sul diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione. Rilevano inoltre in particolare che l’organico del personale docente attribuito all’Istituto Comprensivo Statale ‘F. Morosini’, per il Plesso Manzoni, a fronte di 45 domande di iscrizione, di cui una di un alunno portatore di disabilità, non ha tenuto conto della richiesta di attivazione anche di una seconda classe prima a Tempo Pieno, e che al fine di rispondere alla domanda delle famiglie, sulla base di un progetto di Plesso, il Consiglio di Istituto ha deliberato di attivare anche la seconda classe con orario di Tempo Pieno, che l’organizzazione a Modulo del plesso Canal, nel quale ancora si riescono a garantire con grande sforzo i 2 rientri del I ciclo e i 3 rientri del II ciclo, l’ampliamento dell’offerta formativa è seriamente minacciata dalla mancanza di risorsa di organico Pertanto i firmatari della presente unendosi al grande movimento di protesta di studenti, genitori e insegnanti, Organi Collegiali, contro i tagli alle risorse del sistema di istruzione chiedono con forza al Parlamento, al Ministero e al Governo, il ritiro dei provvedimenti in questione chiedono alla Giunta Regionale di mettere in campo risorse aggiuntive per nuovi posti di insegnante di sostegno, come già fatto dalla Regione Lombardia chiedono all’Amministrazione Comunale di attivarsi per destinare fondi, coordinare interventi e reperire risorse nel territorio, a sostegno delle Scuole pubbliche statali e della difesa del tempo scuola chiedono all’ Ufficio Scolastico Regionale del Veneto di concedere anche la seconda classe prima a Tempo Pieno nel plesso Manzoni chiedono un incontro urgente con il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. |
L'Assemblea
dei Docenti dell’ITC “Vilfredo Pareto
” di Palermo, riunitosi il 12 ottobre 2010, preso atto delle conseguenze
derivanti dall'applicazione della cosiddetta riforma gelmini il cui carattere
si rivela come mera operazione di taglio di spesa denuncia • la mancanza di un quadro normativo che definisca in modo certo tutti gli aspetti di programmazione dell'attività didattica con l'effetto di una crescente incertezza nella realizzazione dei percorsi formativi con un inevitabile scadimento qualitativo • l’illegittimità della riduzione oraria nelle classi dalla II alla IV sancita anche dalle recentissime sentenze del TAR del Lazio e del Consiglio di Stato e stroncata nella forma e nella sostanza dal parere del CNPI • l’illegittimità riguardo ai tagli degli organici del personale docente e ATA di ruolo e di quello a tempo determinato che subirà nell'arco di un triennio il selvaggio taglio di 140.000 posti con un aggravamento a tutti i livelli delle condizioni di lavoro del personale operante • la riduzione dei finanziamenti alle scuole pubbliche che rende impossibile sopperire anche alle minime esigenze di funzionamento didattico a fronte della mancata erogazione dei crediti vantati dalle istituzioni scolastiche nei confronti dell'amministrazione centrale • l'immotivato riordino del curricolo scolastico con la consistente riduzione delle ore di laboratorio e di insegnamento in discipline fondamentali • l’aumento irragionevole del numero di alunni per classe, nonostante i vincoli legati alla sicurezza, e l'inevitabile effetto di crescita dell'insuccesso scolastico nei confronti dei soggetti più bisognosi di cura didattica • il mancato rispetto dell’adeguato inserimento degli allievi diversamente abili, con riduzione delle ore di sostegno • la decisione di bloccare la progressione economica e di carriera per tutto il personale della scuola che produrrà individualmente una perdita economica secca di decine di migliaia di euro esprime tutta la propria ferma e decisa contrarietà nei confronti dell'azione di governo che considera la scuola esclusivamente come un costo da tagliare e non rispetta il dettato costituzionale che fissa nel diritto all’istruzione un bene di tutti e per tutti delibera nella tutela della qualità del servizio scolastico e per la difesa dei diritti acquisiti dei lavoratori tutti di manifestare ogni forma di opposizione attiva nei confronti dell'applicazione dei nuovi provvedimenti fino al ritiro degli stessi o alla loro radicale rielaborazione con un percorso di coinvolgimento e partecipazione collettiva • rifiutando in generale ogni forma di collaborazione extracurriculare, • aderendo alla giornata di sciopero del 15 ottobre che vede il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche • programmando incontri di approfondimento ed informazione insieme a genitori e alunni invita • a non accettare cattedre superiori alle 18 ore • a non accettare alunne/i di altre classi in caso di assenza dei docenti, salvo casi di estrema necessità • a non svolgere ogni altra attività aggiuntive rispetto a quelle previste dalla funzione docente • a sospendere i viaggi di istruzione e le visite guidate • ad esigere il rigoroso rispetto della vigente normativa sulla prevenzione e sicurezza • tutti i lavoratori a sottoscrivere il presente testo Il testo della presente mozione sarà inviato e diffuso al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia, agli organi di informazione, agli istituti scolastici, ai genitori, agli alunni. Palermo, 12 settembre 2010 |
Borgo
San Lorenzo, 19 ottobre 2010
Il Collegio dei docenti del Giotto Ulivi (Borgo San Lorenzo),
riunito in seduta straordinaria il 19 ottobre 2010, con il seguente OdG Il Collegio DELIBERA Il Collegio Il Collegio invita, inoltre, i Collegi Docenti delle altre scuole a manifestare la propria contrarietà alla riforma Gelmini Borgo San Lorenzo, 19 ottobre 2010 RISULTATO DELLA VOTAZIONE: FAVOREVOLI 80 CONTRARI 7 ASTENUTI 15 |
Al Consiglio
di Istituto del Liceo Statale “Giovanni Pascoli”
/ al Dirigente scolastico del Liceo Statale “Giovanni Pascoli” e p.c. alle scuole secondarie di I e II grado della provincia di Firenze I Regolamenti sul riordino degli istituti della scuola superiore, pubblicati in G.U. il 15/06/2010, confermano definitivamente la pesante riduzione oraria e disciplinare prevista per tutto il secondo ciclo mentre gli effetti della manovra economica del governo si profilano devastanti per il personale sia sul salario diretto sia su quello differito (pensioni e Tfr) (1). Pertanto, di fronte allo smantellamento e all’immiserimento della scuola pubblica il Collegio dei docenti del Liceo Statale “Giovanni Pascoli” di Firenze, riunitosi in data 5 ottobre 2010, in quanto organo che ha la competenza esclusiva sul funzionamento didattico e sulla programmazione dell’attività educativa, tenuto conto che non è sua intenzione ostacolare l’organizzazione della didattica né far ricadere sugli alunni le scelte in questione DELIBERA come azione di protesta rispetto a quanto sopra dichiarato, che, per l’anno scolastico in corso, si svolga esclusivamente quanto previsto dalla funzione docente sospendendo tutte quelle attività non di insegnamento che vengono effettuate volontariamente e che, di fatto, garantiscono la gestione ordinaria della scuola, non accettando in particolare: cattedre oltre le 18 ore nel rispetto dell’art. 26 del C.C.N.L. |
MOZIONE
DEI DOCENTI DELL’I.T.C. “ROBERTO VALTURIO”
RIMINI (RN) - APPROVATA ALL’UNANIMITA’ AI GENITORI DEGLI
ALUNNI DELL’ISTITUTO AL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE IL GIORNO 12 OTTOBRE 2010 nell’assemblea sindacale
dei Docenti dell’I.T.C. “ROBERTO VALTURIO” di Rimini
(70 presenti su 79) si è deliberato quanto segue: I docenti dell’I.T.C. “ROBERTO VALTURIO”
CHIEDONO |
Il
Collegio dei docenti dell'ISIS "Leonardo da Vinci" di Cesenatico,
riunito in data 29/09/2010, in quanto organo che ha la competenza esclusiva
sul funzionamento didattico e la programmazione dell'attività educativa,
ha deliberato di sospendere per tutto l'anno scolastico 2010/2011 le seguenti
attività: 1. accettazione di ore di sostituzione eccedenti le 18; 2. partecipazione a commissioni non obbligatorie ma la cui costituzione era stata deliberata in precedenti collegi; 3. accettazione e svolgimento di funzioni strumentali; 4. organizzazione e partecipazione a viaggi di istruzione, visite guidate e uscite didattiche; 5. visite a musei e mostre; 6. organizzazione e partecipazione a conferenze; 7. organizzazione e svolgimento di attività teatrali, educazione ambientale e alla salute, alternanza scuola lavoro non curricolare, corsi per il rilascio del patentino per la guida del ciclomotore, ECDL, rilascio certificazioni linguistiche, attività di educazione fisica in ore pomeridiane, collaborazioni con l'Università. Il Collegio ritiene necessario attivarsi, in varie forme e sedi, coinvolgendo le diverse componenti della scuola, per chiarire le ragioni della presente deliberazione. Il Collegio si dichiara solidale, infine, con i colleghi precari che in questi giorni stanno manifestando in molte città per la difesa del posto di lavoro. |
COLLEGIO
DEI DOCENTI DELL‘I.I.S. “DUCA DEGLI ABRUZZI” DI ELMAS
- CAGLIARI
Il Collegio dei Docenti dell‘I.I.S. “Duca degli Abruzzi” di Elmas, in data 18/10/2010 CONSIDERATO tagli indiscriminati degli organici (130 mila negli ultimi
3 anni); RISCONTRANDO ACCERTATO ALTRESI’ ADERENDO DELIBERA partecipazione a commissioni, attività di coordinamento dei Cdc, a Funzioni strumentali. gite e viaggi d'istruzione; Pertanto i docenti si limiteranno ad eseguire esclusivamente l'orario di servizio obbligatorio previsto dal vigente CCNL scuola. Per la sua vitale importanza viene mantenuta in essere solo la “Commissione orientamento in ingresso” e la relativa funzione strumentale. Della presente delibera viene dato mandato alle RSU dell’I.I.S. di provvedere ad adeguata pubblicizzazione presso i quotidiani e i mezzi di informazione locali e nazionali. |
MOZIONE
DEI DOCENTI dell’Istituto Tecnico Statale per il Turismo ‘MARCO
POLO’ di Rimini (RN)
AI GENITORI E AGLI ALUNNI DELL’ISTITUTO - AL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE - ALL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE - ALL’UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE - AI SINDACATI - AGLI ORGANI D’INFORMAZIONE La maggioranza dei Docenti dell’Istituto Marco Polo, dopo essersi confrontati tra loro e con altri istituti della zona, ritengono arduo praticare le linee guida del MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca) e si trovano concordi nella volontà di non svolgere ulteriormente compiti non compresi necessariamente nella docenza quali : soggiorni all’estero, viaggi d’istruzione e
visite guidate; Questa mozione, redatta durante l’Assemblea Sindacale del giorno 18 Ottobre 2010 da N° 51 docenti presenti, verrà presentata al Collegio Docenti per essere approvata, ed è dovuta alle seguenti motivazioni che riguardano tutta la scuola italiana in generale e il nostro istituto nelle sue peculiarità :
Siamo giunti a questa protesta perché non vediamo
riconosciuto il nostro ruolo da parte di chi dovrebbe sostenerci poiché
la scuola è lo strumento che assicura un futuro migliore alle nuove
generazioni: senza conoscenza, senza competenza e senza istruzione i nostri
ragazzi non potranno essere protagonisti in una società che esige
tecnologia, creatività e innovazione. |
Mozione
approvata dall'assemblea sindacale dell'Istituto Comprensivo “MOROSINI”
di Venezia il giorno 6 OTTOBRE 2010
I docenti dell’Istituto comprensivo “Morosini” di Venezia, riuniti in assemblea sindacale il giorno 6 ottobre 2010, considerato il grave attacco alla scuola pubblica portato avanti dal Governo con :
Preso atto anche del persistente attacco ai diritti dei lavoratori, con:
Aderendo alle forme di lotta organizzate dai Sindacati scuola, PROPONE la sospensione delle gite e uscite didattiche, delle ore straordinarie e di altre attività che saranno definite dal collegio docenti e concordate in un incontro con le RSU degli istituti del centro storico. |
MOZIONE
COLLEGIO DOCENTI ISTITUTO COMPRENSIVO SAN TEODORO
Genova Il Collegio Docenti del ISTITUTO COMPRENSIVO SAN TEODORO riunitosi il 13 settembre 2010, prende atto degli effetti materiali della “riforma” Gelmini, tra cui: - consistente riduzione dei docenti di classe e di sostegno afferenti all’I. C. - scomparsa delle insegnanti specialistiche su inglese - scomparsa delle ore di compresenza - aumento del numero di studenti per classe - riduzione del personale di segreteria - riduzione del personale Ata, pertanto conferma, per l’inizio dell’anno scolastico, il blocco delle attività aggiuntive. Sono quindi sospese tutte le attività non di insegnamento che vengono svolte volontariamente e che di fatto garantiscono la gestione ordinaria e promuovono la progettualità della scuola. Il Collegio intende, con questa protesta, evidenziare che la riforma Gelmini, fondata unicamente su tagli di spesa, senza nessuna coerenza didattica o pedagogica, porta ad una scuola pubblica che non rispetta il dettato costituzionale del diritto all’istruzione, un bene di tutti e per tutti. Invita pertanto i Collegi Docenti delle altre scuole a manifestare la propria contrarietà alla riforma Gelmini. 13 settembre 2010 |
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BARI SARDO (Ogliastra)
- NO AL VOLONTARIATO OBBLIGATORIO mozione approvata dal Collegio dei Docenti del 7 ottobre 2010 |
Il
Collegio dei Docenti dell'istituto "A. Volta" di Tivoli,
riunitosi il 30/09/2010
Premesso che le politiche scolastiche degli ultimi due anni ed i cambiamenti in atto nella Scuola Pubblica rispondono unicamente ad una logica di tagli e non ad una opportunità di crescita culturale e sociale per il Paese; che a proposito delle gravi conseguenze della Legge 133/2008 questo collegio si è già espresso nelle sedute del 28 novembre 2008 e del 18 giugno 2010. Preso atto dell'impoverimento della Scuola Pubblica e della sua delegittimazione culturale e pedagogica che mette in discussione il futuro delle giovani generazioni per esclusive esigenze di bilancio Visto che il Governo, con l'ultima manovra finanziaria, ha scelto di non investire sulla formazione, settore strategico per lo sviluppo economico del Paese e non sembra che ciò rientri fra le sue finalità Considerato che tale dissennata politica a colpi di scure ha avuto come conseguenza: una drastica riduzione degli organici l'aumento del numero di studenti per classe la riduzione dell’offerta formativa in termini di ore frontali di lezione l'azzeramento delle ore a disposizione per la sostituzione dei colleghi assenti la cancellazione per tre anni della contrattazione nazionale e il blocco delle progressioni di carriera (scatti di anzianità) senza che possano essere recuperate neanche alla fine del triennio tagli sugli insegnanti di sostegno Esprime Informa Il Collegio delibera di inviare il testo del presente Ordine
del giorno al Ministro dell'Istruzione, università e Ricerca -
|
Il
Collegio del L. A. S. “G. Damiani Almeyda”
di Palermo, riunito il 10 settembre 2010 tenendo conto del numero di colleghi
precari che si sono trovati in questi due anni senza lavoro, invita tutti
i docenti a non accettare cattedre con orario superiore alle 18 ore e
ricorda che qualunque forzatura od obbligo in tal senso è illegittimo. Il Collegio prende atto degli effetti materiali della “riforma” Gelmini, tra cui: - La crescita del numero degli alunni per classe al di sopra del tetto dei 25 + 1 previsto dalle norme in materia di sicurezza; - consistente riduzione del tempo scuola - La riduzione oraria unita al taglio delle risorse per attività di sostegno e recupero che priva gli alunni più deboli dei necessari interventi personalizzati; - Il taglio dei fondi per le supplenze e la saturazione delle cattedre a 18 ore, che produrrà un ulteriore aumento delle classi scoperte e una diminuzione del numero di giorni di lezione effettiva per gli studenti; - La mancanza di un piano di aggiornamento dei docenti ai nuovi indirizzi e programmi di studio; - La mancanza in molti casi di libri di testo adeguati alle nuove Indicazioni Nazionali, che non sono state ancora pubblicate in Gazzetta ufficiale; - Avere applicato la riforma tramite circolari e non leggi seguendo una procedura dichiarata illegittima dalle ordinanze del TAR del 19 luglio, a causa di forzature nei tempi e nei metodi. Il Collegio intende, pertanto, porre in evidenza come la riforma Gelmini, fondata unicamente su tagli di spesa, privi di coerenza didattica o pedagogica, porti ad una Scuola Pubblica che non rispetta il dettato costituzionale del diritto all’istruzione. Il Collegio, ritenendo il proprio ruolo votato all'edificazione di una Scuola Pubblica capace di promuovere la crescita sociale, civile e culturale, dichiara la propria indisponibilità: - ad accettare cattedre con orario superiore alle 18 ore, sia per difendere la qualità dell’insegnamento e la funzione docente, sia come atto di solidarietà nei riguardi delle migliaia di colleghi precari ai quali, spesso dopo molti anni di insegnamento, viene negato il diritto di lavorare, convinto che la difesa della propria dignità professionale sia la premessa necessaria per una buona scuola. - ad adottare libri di testo prima che giunga a termine il procedimento di definizione delle Indicazioni Nazionali previsto dall'art. 13 comma 3 del Dpr 89/2010. Approvato a maggioranza |
MOZIONE
DEI DOCENTI DEL LICEO “CARLO PORTA” DI
MONZA 10/09/2010
Il Collegio denuncia gli effetti pesantemente negativi per tutto il personale scolastico delle misure previste dalla manovra finanziaria del Governo (decreto legge 78/2010). Si propone di informare gli studenti e le famiglie, ma anche il territorio nella sua generalità, attraverso giornali locali, forme di volantinaggio e siti Internet. La nostra protesta, che del resto si unisce a quella di tanti altri colleghi di ogni parte d’Italia, non vuole essere mirata alla semplice tutela dei nostri diritti contrattuali, ma denunciare gli effetti nefasti di una politica scolastica tutta centrata sulla contrazione dei costi e sulla connessa riduzione dei servizi. Non si tratta solo delle decine di migliaia di tagli di personale previsti dalla legge 133/2008, che del resto stabilisce in 8 miliardi di euro i risparmi da realizzare nel comparto scolastico, ma anche, per esempio, della riduzione dei finanziamenti ordinari alle scuole che costringe molti istituti ad aumentare i contributi a carico delle famiglie per continuare a garantire servizi indispensabili. Quanto poi ai contenuti del decreto 78, giustificato in base alla necessità di adottare misure di stabilizzazione finanziaria in seguito alla crisi economica internazionale, denunciavamo la clamorosa iniquità distributiva di un provvedimento che colpiva in modo particolare e praticamente esclusivo i redditi più bassi, per tacere del fatto che, come denuncia ripetutamente la Corte dei conti, viviamo in un paese nel quale l’evasione fiscale e le pratiche corruttive sottraggono all’erario decine di miliardi di euro. In questo contesto, mentre ci dichiariamo disponibili a fare la nostra parte, esigiamo che i “sacrifici” siano distribuiti in modo equo. Purtroppo la mobilitazione di tanti lavoratori della scuola non ha sortito alcun effetto significativo nell’iter di conversione in legge del decreto 78. In particolare, la legge di conversione (Legge 122/2010) conferma il blocco del rinnovo contrattuale per il prossimo triennio e il blocco degli scatti di anzianità, con tutti gli effetti pensionistici che queste decisioni comportano. Pertanto, in virtù della situazione sopra sinteticamente descritta, i docenti del Liceo “Carlo Porta”, per denunciare l’intollerabile sospensione del diritto dei lavoratori all’adeguamento del salario all’inflazione e, più in generale, le gravi conseguenze culturali e civili del continuo disinvestimento nel settore della scuola pubblica, deliberano per il presente anno scolastico 2010-2011 il blocco totale delle uscite didattiche, delle visite e dei viaggi d’istruzione e si riservano di attivare altre iniziative di protesta. I docenti, infine, si impegnano ad attivare le più efficaci forme di comunicazione con gli studenti e le famiglie per coinvolgerle in un percorso di condivisione delle ragioni di una protesta che ha per comune obiettivo la difesa e la promozione del diritto ad una scuola di qualità. Mozione approvata a maggioranza in data 10 settembre 2010 |
Al
Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico Statale “Ugo Morin”
– Mestre / Ai Consiglieri di Istituto dello stesso / Alle Organizzazioni
Sindacali / Agli organi di stampa
MOZIONE Oggi, 29 settembre 2010, l’assemblea sindacale dei Docenti del LICEO UGO MORIN preso atto della grave situazione creatasi nel mondo della scuola in seguito alle scelte operate dal Governo relative a:
denuncia che, al di là delle rituali ed ipocrite affermazioni dal parte del Governo e della politica sulla centralità della scuola nei processi di crescita culturale e civile del paese, è in atto un vero e proprio attacco nei confronti della scuola pubblica, ed in particolare della scuola Statale, lasciata ancora una volta sola, ed anzi indebolita, di fronte a sfide fondamentali e strategiche per il futuro della nazione che, come è ovvio, possono essere vite solo con seri piani di investimento, non certamente con le chiacchiere e a costo zero; annuncia la sua adesione alla seguente forma di protesta: blocco dei viaggi di istruzione, stages e soggiorni linguistici per l’a.s 2010/2011 Approvato all’unanimità - Mestre, 29 settembre 2010 |
Il Collegio Docenti del Liceo M.Foscarini, Venezia, riunitosi il giorno 22 settembre 2010 ha approvato - con soltanto un voto contrario e sette astenuti - la mozione di orientamento, formulata dall’Assemblea Sindacale riunitasi lo stesso giorno, di non inserire i Viaggi di Istruzione nella programmazione di Istituto per l’anno scolastico 2010. Nella stessa occasione è stato rivolto l’invito a tutti i docenti titolari ad astenersi da alcune attività non obbligatorie, quali la docenza nei corsi di recupero e la disponibilità per ore eccedenti a pagamento. Sono scelte gravi, determinate dall’ancor più grave situazione creatasi nel mondo della scuola a seguito di alcune scelte operate in questi anni dal Governo. Ci riferiamo, in particolare:
Tanti elementi che - al di là delle facili affermazioni sulla sua centralità nei processi di crescita culturale del paese - depotenziano drasticamente una realtà fondamentale per la vita civile qual è la scuola pubblica. Essa si trova così indebolita in un momento in cui sfide fondamentali e strategiche per il nostro futuro richiederebbero invece un autentico sforzo di progettazione e consistenti piani di investimento. In tale situazione si è ritenuto di esprimere un orientamento che, senza danneggiare il regolare andamento della didattica e la formazione degli studenti, evidenziasse con chiarezza il disagio di chi si trova ad operare in un contesto sempre più difficile, senza vedere riconosciuto il proprio impegno. Speriamo che anche gli studenti e le famiglie del liceo Foscarini possano condividere tale prospettiva, nei valori civili ed etici che la informano. I sottoscritti docenti del Foscarini |
MOZIONE
APPROVATA DAL COLLEGIO DEI DOCENTI DELL’ISI “M. CIVITALI”
DI LUCCA con 45 voti a favore, 3 astenuti e 1 contrario nella seduta del
30 settembre 2010.
Il collegio dei docenti PRESO ATTO CHE: La “Riforma” Gelmini avanza, con una determinazione
che non conosce né soste né pause di riflessione, decimando
posti di lavoro, diritto all’istruzione, qualità della Scuola
Pubblica, VERIFICATO CHE: la riduzione del monte ore in generale e di quello di alcune discipline in particolare, soprattutto dell’area di indirizzo, non consente di sviluppare le competenze previste in uscita l’ espulsione dei colleghi precari si accompagna ad
un aggravio di lavoro per chi resta in servizio, in presenza tra l’altro
di un pesante attacco al comparto scuola anche sul piano economico, attraverso
il blocco degli scatti di anzianità e dei rinnovi contrattuali,
e su quello dei diritti acquisiti con l’innalzamento a 65 anni dell’età
pensionabile per le donne Per tutto quanto sopra RITIENE DOVEROSO 1. ESPRIMERE 2. MANIFESTARE |
Il Collegio Docenti del Liceo Statale “G. Oberdan” di Trieste, riunitosi in data 24 settembre 2010, considerato che negli ultimi anni la Scuola Pubblica Statale Italiana ha subito : la riduzione del personale docente e del personale Ata; invita i singoli docenti a sospendere gite scolastiche e viaggi d'istruzione Delibera di inviare il testo della presente mozione al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, alla Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia ed agli organi di stampa. Trieste, 24 settembre 2010 |
Mozione dell'assemblea dell'ITCG DON Lazzeri di Pietrasanta |
Ai
Genitori degli alunni della SMS “L. Einaudi”
di Marghera. Il giorno 8 –9 – 2010 gli insegnanti
della scuola “L. Einaudi” si sono riuniti in assemblea sindacale
per denunciare il continuo impoverimento della Scuola Statale attraverso
tagli mascherati da riforme che portano a notevoli disagi, in particolare:
- Un consistente aumento del numero degli alunni per classe
che impoverisce la qualità dell’attività didattica
e porta al licenziamento di numerosi precari. Gli insegnanti decidono quindi di aderire ad alcune forme di mobilitazione che prevedono di non svolgere alcune attività aggiuntive in particolare vengono votate: - La non partecipazione alle Visite d’istruzione (a
maggioranza). Gli insegnanti comunicano queste decisioni ai genitori degli
alunni per informarli dello stato di disagio in cui si viene ad operare
e avere la loro solidarietà. L’assemblea degli insegnanti convocata dalla RSU |
Il Collegio Docenti dell’ISIS “FORESI” esprime la più ferma condanna della manovra finanziaria che, con violenza mai vista, si è abbattuta sulla scuola pubblica. La cosiddetta “razionalizzazione” ha provocato una riduzione generalizzata dell’orario di lezione, un aumento del numero di alunni per classe e una stretta sulla possibilità di sostegno agli alunni con handicap. Ciò si traduce in un ulteriore peggioramento della qualità del servizio offerto dalla scuola pubblica e nell’espulsione di circa 100.000 lavoratori, tra docenti e ATA, nel prossimo triennio. Il Collegio Docenti esprime solidarietà ai lavoratori precari della scuola che in tutta Italia stanno lottando per la difesa del posto di lavoro. |
Il Collegio Docenti dell'Istituto Tecnico Industriale Statale "Antonio Pacinotti” di Mestre-Venezia, riunitosi in data 24 settembre 2010, prende atto dei deleteri effetti della “riforma” Gelmini, tra cui: - la consistente riduzione del tempo scuola; Evidenzia come la suddetta “riforma”, fondata
unicamente su tagli di spesa e senza nessuna coerenza didattica o pedagogica,
porti ad una Scuola Pubblica che non rispetta il dettato costituzionale
del diritto all’istruzione. Invita pertanto i docenti dell’Istituto - al blocco delle attività di organizzazione dei
viaggi di istruzione e delle visite guidate; Il Collegio denuncia inoltre come, a fronte di una riforma che dequalifica la Scuola Pubblica e peggiora le condizioni di lavoro degli insegnanti, la finanziaria abbia ridotto i finanziamenti ordinari alle scuole, abbia bloccato gli scatti di anzianità e il rinnovo del contratto di lavoro. Mozione approvata a maggioranza con 10 astenuti e nessun
contrario. |
Anche i genitori delle scuole superiori si mobilitano : « hanno lasciato la scuola in braghe di tela » L’anno scolastico è iniziato anche al Liceo
scientifico G.B. Benedetti sotto il segno dell’emergenza. Venezia, 23 settembre 2010 |
Il
Collegio dei docenti del Liceo Scientifico “N. Copernico”
di Bologna, riunito in data 01-09-2010, In quanto organo che
ha la competenza esclusiva sul funzionamento didattico e la programmazione
dell’attività educativa, ritiene suo preciso dovere, oltre
che diritto, informare studenti e genitori sugli effetti didattici dei
provvedimenti di riordino della scuola superiore, che entrano in vigore
con il presente anno scolastico 2010/11.
Allo scopo delibera quanto segue: attivarsi per costruire un’assemblea d’istituto, nel corso della prima settimana di lezione, di tutte le componenti nella quale illustrare le modifiche introdotte e decidere quali interventi porre in essere per contrastare il rischio di dequalificazione dell’offerta scolastica pubblica. A tal fine nomina una commissione composta da 3 docenti, che si dovrà raccordare con il Consiglio di Istituto, il Comitato studentesco e il Comitato dei genitori. I punti maggiormente critici dei provvedimenti sono ad avviso del Collegio: La crescita del numero degli alunni per classe al di sopra del tetto dei 25 + 1 previsto dalle norme in materia di sicurezza; La dequalificazione derivante dall’azzeramento dei corsi sperimentali; La riduzione oraria delle lezioni a 27 ore nel biennio e 30 nel triennio che riduce il tempo dell’offerta scolastica e impone un suo impoverimento; La riduzione oraria unita al taglio delle risorse per attività di sostegno e recupero che priva gli alunni più deboli dei necessari interventi personalizzati; il taglio dei fondi per le supplenze e la saturazione delle cattedre a 18 ore, che produrrà un ulteriore aumento delle classi scoperte e una diminuzione del numero di giorni di lezione effettiva per gli studenti; La mancanza di un piano di aggiornamento dei docenti ai nuovi indirizzi e programmi di studio; La mancanza in molti casi di libri di testo adeguati ai nuovi programmi, che non sono stati ancora registrati in Gazzetta ufficiale; l’aver negato fino ad ora al Collegio la possibilità di richiedere altri indirizzi di studio oltre a quelli assegnati d’ufficio dal Ministero; avere applicato la riforma tramite circolari e non leggi seguendo una procedura dichiarata illegittima dalle ordinanze del TAR del 19 luglio, a causa di forzature nei tempi e nei metodi. Per tutti i motivi sopra esposti e, tenendo conto del numero di colleghi precari che si sono trovati in questi due anni senza lavoro, il collegio invita tutti i docenti a non accettare cattedre con orario superiore alle 18 ore e ricorda che qualunque forzatura od obbligo in tal senso è illegittimo. Infine solidarizza con i colleghi precari che in questi giorni stanno manifestando in molte città per la difesa del posto di lavoro. Approvato all’unanimità La stessa mozione è stata approvata anche dai Collegi docenti del Liceo Sabin, dell'ITIS Belluzzi e dell’Istituto Commerciale “Keynes”. |
[MOZIONE
APPROVATA A MAGGIORANZA ] Il Collegio Docenti dell’ ITGC
“Salvemini-Duca d’Aosta” di
Firenze, riunito in data 20-09-2010, in quanto organo che ha
la competenza esclusiva sul funzionamento didattico e sulla programmazione
dell’attività educativa,
Prende Atto degli effetti negativi della” riforma” Gelmini tra i quali : - applicazione della riforma tramite procedure dichiarate illegittime dal TAR del Lazio e sulle quali ha espresso parere negativo il CNPI , soprattutto in relazione alla riduzione del tempo scuola nelle classi seconde, terze e quarte ed all’accorpamento illogico di classi di concorso - l’innalzamento del numero degli alunni per classe al di sopra del tetto dei 25+1 previsto dalle norme di sicurezza - taglio dei fondi per le supplenze e saturazione delle cattedre a 18 ore che produrrà un ulteriore aumento delle classi scoperte ed una diminuzione del numero di giorni di lezione effettiva per gli studenti - la mancanza di un piano di aggiornamento dei docenti ai nuovi indirizzi e programmi di studio - la mancanza in molti casi di libro di testo adeguati ai nuovi programmi, non ancora pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Il Collegio intende, pertanto, porre in evidenza come la riforma Gelmini, fondata essenzialmente su tagli di spesa privi di coerenza didattica o pedagogica, porti ad una dequalificazione della scuola pubblica, sempre più lontana dal dettato costituzionale che sancisce il diritto all’istruzione. Il Collegio dichiara la propria indisponibilità: - ad accettare cattedre con orario superiore alle 18 ore, sia per difendere la qualità dell’insegnamento e la funzione docente, sia come atto di solidarietà nei confronti di migliaia di colleghi precari ai quali, spesso dopo molti anni di insegnamento,viene negato il diritto al lavoro. - ad effettuare qualunque operazione connessa all’organizzazione ed alla realizzazione dei viaggi d’istruzione ( salvo quello relativo al Treno della Memoria) - ad effettuare ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti Il Collegio Docenti ritiene che l’attività curricolare antimeridiana debba essere al centro del POF ed invita i singoli docenti a limitare le attività che determinino carichi di lavoro aggiuntivo. Il Collegio, nel rispetto delle prerogative del Consiglio
d’Istituto, Verrà messa all'OdG nel prossimo collegio |
I docenti e il personale Ata del II Circolo didattico di Trieste
riuniti il 7 settembre stravolgono i modelli di scuola a Modulo e a Tempo Pieno
che garantivano un'alta qualità dell'insegnamento trasformandoli
in un'incredibile e didatticamente assurdo spezzettamento di ore e di
insegnanti nelle classi Il risultato è una gravissima diminuzione della qualità della scuola pubblica, un peggioramento delle condizioni di insegnamento dei docenti e di lavoro del personale Ata, la messa a rischio della stessa funzionalità e sicurezza della scuola. Per queste ragioni l'assemblea del personale si dichiara in stato di mobilitazione. Tra poche ore inizierà l'anno scolastico. Per poterlo iniziare con garanzia di sicurezza per i bambini e le bambine è indispensabile: Che l'Ufficio Scolastico Regionale assegni un numero ulteriore
di personale Ata per poter attivare la vigilanza e l'apertura per l'orario
intero di tutti i plessi, attualmente impossibile. Inoltre, anche contando sulla risposta positiva a queste
indispensabili richieste, l'assemblea concorda che lo stravolgimento della
qualità dell'insegnamento è talmente grave che ormai non
è più possibile supplire con la sola buona volontà
dei lavoratori, già danneggiati dai recenti interventi economici
del governo. Docenti e personale Ata del II Circolo didattico di Trieste Alle scuole elementari di Trieste - Ai genitori - All'USR Friuli Venezia Giulia - Al Comune di Trieste - Agli organi di stampa |
Il Collegio dei docenti del Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo, riunito in data 17 settembre 2010, ... [*N.B. Il Dirigente Scolastico non ha permesso la votazione di questo documento, ma i docenti che lo hanno sottoscritto, che corrispondono ad una settantina, chiederanno un collegio straordinario] ... in quanto organo che ha la competenza esclusiva sul
funzionamento didattico e la programmazione dell’attività
educativa, ritiene suo preciso dovere, oltre che diritto, informare studenti
e genitori sugli effetti didattici dei provvedimenti di riordino della
scuola superiore, che entrano in vigore con il presente anno scolastico
2010/11. A tale scopo Il Collegio intende, pertanto, porre in evidenza come la riforma Gelmini, fondata unicamente su tagli di spesa, porti ad una Scuola Pubblica che non rispetta il dettato costituzionale del diritto all’istruzione. Il Collegio, ritenendo il proprio ruolo votato all'edificazione
di una Scuola Pubblica capace di promuovere la crescita sociale, civile
e culturale, invita i docenti a non accettare cattedre con orario superiore
alle 18 ore, sia per difendere la qualità dell’insegnamento
e la funzione docente, sia come atto di solidarietà nei riguardi
delle migliaia di colleghi precari ai quali, spesso dopo molti anni di
insegnamento, viene negato il diritto di lavorare, convinto che la difesa
della propria dignità professionale sia la premessa necessaria
per una buona scuola. Il Collegio dichiara inoltre che si impegnerà, attraverso i propri rappresentanti, ad individuare tutte le situazioni che dovessero configurarsi come mancato rispetto della normativa in vigore, in particolare per quegli aspetti che riguardano la sicurezza sul posto di lavoro Il Collegio invita, inoltre, i Collegi Docenti delle altre scuole a manifestare la propria contrarietà alla riforma Gelmini Borgo San Lorenzo, 17 settembre 2010 - segue elenco delle firme |
I
lavoratori dell’ITIS “G.B. Pininfarina”
di Moncalieri (TO) riuniti in assemblea sindacale in orario di
servizio il 17 settembre 2010 Prendono atto che i dannosi provvedimenti
emanati dal Governo in materia di istruzione pubblica mirano esclusivamente
a far cassa: - applicando tagli di personale ATA e docente di inaudita gravità; - lasciando senza lavoro migliaia di precari che da anni hanno garantito il funzionamento delle scuole; - aumentando il numero di allievi per classe; - precipitando nella confusione le scuole con l’avvio di una “riforma” ancora lontana dall’essere definita nelle forme e nei contenuti e sulla quale a più riprese il Tar ha evidenziato un percorso di illegittimità; - dequalificando la qualità del servizio pubblico e ponendo disagi a carico delle famiglie, degli studenti e del personale costretto a lavorare in condizioni gravose. Esprimono solidarietà ai precari della scuola che hanno intrapreso ferme forme di protesta per rompere un silenzio mediatico che ormai da troppo tempo oscura la funzione educativo-culturale della scuola degradandola a mero terreno di risparmio. Evidenziano sconcerto per le dichiarazioni del Ministro che anziché cogliere le ragioni della protesta manifestata in più occasioni anche con la forte adesione allo sciopero degli scrutini di giugno, la denigra a pura montatura giornalistica, rifiuta qualsiasi confronto e pubblico dibattito con i precari della scuola che stanno attuando lo sciopero della fame ed esplicita le proprie ragioni con spot televisivi e radiofonici, metodi poco consoni al dibattito democratico. Ritengono necessarie forti azioni di mobilitazione della categoria che uniscano i precari e i non precari a livello locale, territoriale e nazionale. Dichiarano la indisponibilità a farsi carico delle condizioni di emergenza create dalla “riforma”, che negano il diritto al lavoro a migliaia di precari: - non accettando ulteriori carichi di lavoro aggiuntivi; - non accettando cattedre con orario superiore alle 18; - non sostituendo i colleghi assenti con ore di supplenze; - sospendendo i viaggi di istruzione. Chiedono infine l’abrogazione della “riforma” Gelmini e dei suoi effetti, nonché le dimissioni del Ministro. Mozione approvata all’unanimità |
MOZIONE COLLEGIO DOCENTI “ALBE STEINER”
- TORINO consistente riduzione delle ore di laboratorio Pertanto conferma, per l’inizio dell’anno scolastico,
il blocco delle attività aggiuntive già deliberato a giugno
scorso. |
Il Collegio Docenti del Liceo Scientifico Statale “Giordano
Bruno” riunitosi, in data 08 settembre 2010, prende atto degli effetti
materiali della “riforma” Gelmini, tra cui: Intende, pertanto, porre in evidenza come la riforma Gelmini, fondata unicamente su tagli di spesa, privi di coerenza didattica o pedagogica, porti ad una Scuola Pubblica che non rispetta il dettato costituzionale del diritto all’istruzione. Denuncia inoltre gli effetti di ordine sociale che la “riforma” Gelmini e la legge 133 hanno sulle famiglie dei nostri alunni, riversando su di queste costi spesso difficilmente sopportabili. Ritenendo il proprio ruolo votato all'edificazione di una Scuola Pubblica capace di promuovere la crescita sociale, civile e culturale, dopo aver deliberato, durante lo scorso anno scolastico, la non disponibilità ad assumere ore in più rispetto alle 18 previste da contratto e alla divisione degli alunni per classe, delibera: Torino 08 settembre 2010 |
MOZIONE
COLLEGIO DOCENTI IPC “PAOLO BOSELLI”
- TORINO Pertanto sospende tutte le attività di extra docenza (commissioni, funzioni strumentali, referenti di dipartimento e di classe, ecc..) che oramai da molti anni vengono svolte volontariamente e che, di fatto, garantiscono la gestione ordinaria e promuovono la progettualità della scuola. Il Collegio intende, con questa protesta, evidenziare che
la riforma Gelmini, fondata unicamente su tagli di spesa, senza nessuna
coerenza didattica o pedagogica, porta ad una scuola pubblica che non
rispetta il dettato costituzionale del diritto all’istruzione, un
bene di tutti e per tutti. Approvato a larghissima maggioranza - Torino 2 settembre 2010 |
MOZIONE
COLLEGIO DOCENTI DELL’IPSSCTS “L. LAGRANGE”-
TORINO Intende, pertanto, porre in evidenza come la riforma Gelmini, fondata unicamente su tagli di spesa, privi di coerenza didattica o pedagogica, porti ad una Scuola Pubblica che non rispetta il dettato costituzionale del diritto all’istruzione. Denuncia inoltre gli effetti di ordine sociale che la “riforma” Gelmini e la legge 133 hanno sulle famiglie dei nostri alunni, riversando su di queste costi spesso difficilmente sopportabili. Ritenendo il proprio ruolo votato all'edificazione di una
Scuola Pubblica capace di promuovere la crescita sociale, civile e culturale
delibera: Torino 10 settembre 2010 |
Il
Collegio dei docenti del 3° Circolo di Cervia
riunitosi oggi 08/09/2010, venuto a conoscenza dell’organico assegnato
al Circolo, esprime le seguenti considerazioni:
1) la riduzione del numero di insegnanti impedisce l’adeguato funzionamento sia delle classi a tempo pieno che a tempo normale e comporta un inaccettabile impoverimento dell’offerta formativa; la riduzione delle ore di compresenza, che, comunque, dovranno prioritariamente essere impegnate nelle supplenze, non consentirà di attivare laboratori per la realizzazione di percorsi individualizzati significativi; 2) l’inadeguato numero di insegnanti di sostegno assegnati (9 insegnanti per 22 alunni di cui ben 6 richiedono la copertura totale alla primaria, e 2 insegnanti assegnati alla scuola dell’infanzia per 3 alunni, due dei quali richiedono la copertura totale) metterà a rischio l’effettivo inserimento dei bambini più gravi e priverà gli altri di opportunità che potrebbero, in questa fase di scolarità, essere essenziali per il loro futuro; il taglio, inoltre, di due collaboratori scolastici renderà più problematico l’aspetto assistenziale, ovvero la cura della persona, soprattutto per quel che concerne l’igiene del corpo; 3) il taglio a livello nazionale di più di 40.000 posti che ha colpito le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli ordini di scuola ha segnato fortemente anche la nostra provincia, riducendo il tempo scuola e aumentando il numero di alunni per classe. Pertanto il Collegio dei docenti chiede con determinazione alle istituzioni preposte della nostra provincia di farsi carico presso l’ USR e il MIUR del nostro disagio, attivandosi affinchè siano ripristinati organici rispettosi delle esigenze reali della scuola e che questi non siano il frutto di ripartizioni “ragionieristiche” che hanno come unico scopo la riduzione di personale. Il Collegio dei docenti come forma di protesta dichiara
la non disponibilità a mettere in atto attività che richiedano
un impegno che vada oltre l’orario di lavoro del singolo docente,
riducendo al minimo anche le uscite didattiche. Al Dirigente scolastico del 3° Circolo
di Cervia |
Oggi
- 9 settembre 2010 - il collegio dell'ICS Sferracavallo
- Palermo, date le intollerabili condizioni in cui versa il nostro
Istituto (tagli agli organici dei docenti, anche di sostegno, e del personale
ATA, tagli ai fondi ordinari, condizioni strutturali precarie di
tutti i quattro plessi della scuola) e dato lo stato di degrado in cui
viene abbandonata la scuola pubblica italiana nel suo complesso e come
forma di solidarietà nei confronti delle migliaia di docenti precari
che hanno contribuito, fino ai recenti provvedimenti governativi e ministeriali,
al pieno e corretto funzionamento della scuola pubblica italiana, HA DELIBERATO
per il presente a.s. DI NON EFFETTUARE NESSUNA ATTIVITA' AGGIUNTIVA
relativa al Fondo di Istituto, nonchè qualsiasi altra attività
che esula dagli obblighi della funzione docente, incluse visite, viaggi
di istruzione, attività sportive e altro. Il collegio si è impegnato a fare partecipe di questa decisione le famiglie, invitandole a unirsi alla comune battaglia per la salvaguardia della scuola pubblica e delle opportunità culturali e formative garantite dalla Costituzione a tutti/e i/le cittadini/e. Anche il personale ATA ha preso analoga decisione. Ci auguriamo che queste e altre forme di protesta vengano adottate da tutte le altre scuole del territorio e del Paese, per ridare dignità alle agenzie educative pubbliche ed il lavoro a migliaia di famiglie che in questo campo hanno investito formazione, competenze e impegno. I docenti e le docenti dell' Istituto Comprensivo Sferracavallo - PALERMO |
6° Circolo Didattico “Iqbal Masih” Quartu
Sant’Elena (Cagliari). COLLEGIO dei DOCENTI dell'8 settembre
2010 |
MOZIONE
COLLEGIO DOCENTI DEL LICEO STATALE “G. CARDUCCI”
- TRIESTE Il Collegio Docenti del Liceo Statale “G. Carducci” di Trieste, riunitosi in data 10 settembre 2010, prendendo atto dell'impoverimento della scuola pubblica e della sua delegittimazione culturale e pedagogica voluti dalla c.d.“riforma” Gelmini, in particolare: la consistente riduzione del tempo scuola, l’aumento del numero di studenti per classe, l’azzeramento delle ore a disposizione per le sostituzioni dei docenti assenti, la riduzione del personale docente, la riduzione del personale Ata, l'espulsione dei precari dalla scuola, l'impianto fortemente disciplinare e nozionistico del Liceo delle Scienze Umane, deprimente sia sul piano culturale che didattico, intende porre in evidenza come la riforma Gelmini, fondata unicamente su tagli di spesa e priva quindi di coerenza didattica e pedagogica, porti ad una scuola pubblica che comprime il dettato costituzionale del diritto all’istruzione. Denuncia inoltre gli effetti di ordine sociale che la “riforma” Gelmini ha sulle famiglie dei nostri alunni, riversando su di queste costi spesso difficilmente sopportabili. Denuncia altresì la campagna denigratoria nei confronti dei docenti precari: tale campagna ha visto protagonista lo stesso Ministro dell’ Istruzione ed ha avuto il chiaro intento di rendere più digeribile, se non auspicabile, per l’opinione pubblica, stroncare le carriere di alcune decine di migliaia di insegnanti. Pertanto il Collegio Docenti invita a non accettare cattedre superiori alle 18 ore; a non accettare alunne/i di altre classi in caso di assenza dei docenti, salvo casi eccezionali; a non svolgere attività aggiuntive rispetto a quelle previste dalla funzione docente; ritiene opportuno sospendere i viaggi di istruzione e le visite guidate e delibera di inviare il testo della presente mozione al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, alla Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia ed agli organi di stampa. Trieste, 10 settembre 2010 Mozione approvata a maggioranza con due voti contrari |
Il Liceo Statale “Giordano Bruno”
di Albenga ha ribadito nel collegio del 17 settembre 2010 le
decisioni assunte a giugno, confermando il blocco di viaggi e visite di
istruzione o qualsiasi altra attività di turismo scolastico per
l’ anno 2010 – 2011. |
RAPPRESENTANZE
SINDACALI UNITARIE ITIS MARCONI PADOVA L’assemblea sindacale RSU dell’ITIS Marconi di Padova approva all’unanimità la seguente mozione, in continuità con le forme di mobilitazione espresse in giugno e culminate con il blocco degli scrutini: · Ribadiamo la nostra opposizione ai cosiddetti ‘interventi di riordino ’ che sono solo tagli all’istruzione tecnica, consapevoli che la dequalificazione del servizio scolastico e l’impoverimento della preparazione degli alunni non potrà che avere conseguenze negative sul futuro del nostro Paese. Tale situazione è stata confermata da una sentenza del TAR e dalla presa di posizione negativa del CNPI. · Esprimiamo il nostro vivo sdegno per la ‘manovra economica’ che fa pagare alla scuola pubblica il prezzo della crisi e colpisce il reddito del personale docente e ATA, stravolgendo il contratto di lavoro e i diritti acquisiti sui trattamenti previdenziali facendo sparire tre anni di anzianità di servizio. L’assemblea invita il personale a prendere tutte le iniziative sindacali e legali per tutelare i propri diritti, ma nella consapevolezza che queste vie non sempre sono efficaci nel breve periodo, invita Docenti e ATA a mettere in atto forme di protesta immediate ed articolate, lasciando ad ognuno la possibilità di scegliere le forme individuali più appropriate tra: · Non accettare spezzoni di cattedra · Non accettare supplenze · Non accettare di partecipare a gite · Non accettare incarichi di coordinamento (organigramma) · Votare scheda nulla alle elezioni dello staff · Astenersi sulle FS · Non accettare incarichi parascolastici ed extra scolastici · Protocollare lettera di segnalazione di rischio nelle aule sovraffollate Per aderire alla protesta bisogna dichiarare la propria disponibilità firmando il foglio allegato e indicando le proprie forme di adesione. Padova, 21/09/10 |
MOZIONE
COLLEGIO DOCENTI “ITC LUXEMBURG”
TORINO Il Collegio Docenti dell’ITC “Rosa Luxemburg” di Torino, riunitosi il 10 settembre 2010, preso atto delle conseguenze oggettive dei provvedimenti assunti dai ministri Gelmini e Tremonti riguardo alla scuola italiana, denuncia quanto segue: ·la normativa della “riforma”ancora in via di completamento ·l’illegittimità della riduzione oraria nelle classi dalla II alla IV ·l’illegittimità riguardo ai tagli degli organici dei docenti di ruolo e non e nei confronti del personale ATA ·la riduzione dei finanziamenti alle scuole pubbliche ·la consistente riduzione delle ore di laboratorio e di insegnamento in troppe discipline ·l’aumento irragionevole del numero di alunni per classe, nonostante i vincoli legati alla sicurezza ·il mancato rispetto dell’inserimento adeguato degli allievi diversamente abili, con riduzione delle ore di sostegno ·il mancato risarcimento a favore delle scuole che vantano elevati crediti nei confronti del MIUR ·la decisione di bloccare la progressione economica e di carriera per tutto il personale della scuola esprime ·tutta la propria indignazione nei confronti di un governo che considera la scuola un costo da tagliare e non rispetta il dettato costituzionale che fissa nel diritto all’istruzione un bene di tutti e per tutti. dichiara ·la propria indisponibilità a svolgere compiti extra docenza quali, per esempio, la sostituzione di colleghi assenti, nonché eventuali altri compiti da discutere nella prossima assemblea sindacale. ·si impegna, attraverso i propri rappresentanti, a denunciare tutte le situazioni che si dovessero configurare come mancato rispetto della normativa in vigore e in particolare per quanto attiene alla sicurezza, rifiutandosi di accogliere, per esempio, allievi di altre classi in mancanza di personale riduce la collaborazione a quelle funzioni essenziali e vitali che garantiscono una scuola pubblica rispettosa del diritto alla conoscenza dei propri allievi Torino, 10 settembre 2010 |
Il
Collegio docenti del Liceo scientifico A. Volta
di Torino, dopo aver: -constatato che la “riforma” Gelmini all'apertura del nuovo anno scolastico 2010-2011 è ancora ben lontana dall'essere definita in tutti i suoi aspetti, sia per quel che riguarda gli adempimenti formali sia per quel che riguarda i contenuti; -verificata in molti modi la totale messa tra parentesi di ogni preoccupazione didattica all'interno della “riforma”, cosa che renderà assai problematico il normale svolgimento delle lezioni; -constatato che i “tagli” praticati (come già confermato in numerosi colloqui dal vicedirettore dell'USR del Piemonte) sono esattamente quelli annunciati a giugno, secondo la regola ferrea del “non uno di meno”; -tenuto conto che il governo, dopo aver colpito la scuola statale con tagli di gravità inaudita (e qui non ci si sofferma a valutarne le conseguenze per studenti, famiglie, lavoratori della scuola, peraltro analiticamente illustrate in altre sedi) adesso con la manovra finanziaria si appresta a togliere ai lavoratori della scuola cifre che ammontano, se si tiene conto dell'intera vita lavorativa, a varie decine di migliaia di euro a testa, penalizzando così di nuovo, in modo inaccettabile, il comparto scuola; -appreso con stupore che il Ministro considera la protesta degli insegnanti, che si è espressa massicciamente nei due giorni di sciopero degli scrutini, come inesistente, anzi, peggio ancora, come frutto di una “montatura” giornalistica; RITIENE DOVEROSO ESPRIMERE -la propria indignazione nei confronti di un governo che considera la scuola pubblica soltanto come un costo da tagliare. I docenti scontano in prima persona i disagi del lavorare in una condizione inadeguata e insufficiente rispetto alle esigenze degli studenti; è tale condizione che, nonostante il loro impegno, impedisce di garantire una buona qualità dell'apprendimento. -La propria perplessità nei confronti di un sistema nazionale di valutazione come quello dell’Invalsi adottato nella scuola media di 1° grado che, oltre a costituire un onere finanziario gravoso per l’istituzione scolastica a fronte di tagli notevolissimi, non risulta, secondo l’esperienza di noi docenti, coerente con la didattica adottata nella scuola italiana e penalizza o appiattisce i risultati degli studenti, attraverso un metodo di verifica delle loro competenze perlomeno discutibile dal punto di vista scientifico e didattico. DICHIARA già da ora la propria indisponibilità ad effettuare qualunque operazione connessa all'organizzazione e alla realizzazione dei viaggi di istruzione e a svolgere ore di supplenza per sostituzione di colleghi assenti, convinto che la difesa della propria dignità professionale sia la premessa necessaria per una buona scuola. Dichiara inoltre che si impegnerà, attraverso i propri rappresentanti, alla denuncia di tutte le situazioni che dovessero configurarsi come mancato rispetto della normativa in vigore, in particolare per quegli aspetti che riguardano la sicurezza sul posto di lavoro, rifiutandosi per esempio di accogliere alunni di altre classi in caso di mancanza di personale, laddove ciò determinasse il superamento del numero di alunni consentito dalla normativa stessa sulla sicurezza. Il Collegio sottolinea infine come le condizioni di emergenza create dalla “riforma” non potranno che peggiorare la scuola pubblica italiana, la quale non di tagli avrebbe bisogno, ma di risorse e di valorizzazione dell'opera di chi in essa lavora, opera che invece, in questo modo, risulta gravemente svilita. Torino, 6 settembre 2010 Gli insegnanti approvata con 50 voti a favore, 4 contrari, 3 astenuti |
Il Collegio docenti del ITC Russell-
Moro di Torino dopo aver: |
I
docenti dell’Istituto Nautico “G. Cini-Venier
” di Venezia partecipanti all’assemblea sindacale
riunitasi in data 22 settembre 2010 prendendo atto degli effetti materiali
della “ riforma” Gelmini” tra cui:
considerato infine il blocco del contratto nazionale del lavoro del triennio 2010 – 2012, il blocco degli scatti di anzianità, decide all’unanimità di proporre al prossimo Collegio Docenti un’astensione per tutto il corrente anno scolastico, delle gite, delle visite d’istruzione e degli itinerari educativi già programmati. Propone inoltre al Collegio Docenti di rifiutare qualsiasi attività ( ad esempio Olimpiadi di matematica, chimica, o corsi di aggiornamento) proposti direttamente dal Ministero della Pubblica Istruzione. Tale rifiuto sarà motivato con una risposta scritta. I docenti partecipanti all’assemblea ritengono, per non restringere ulteriormente l’offerta formativa dei propri studenti, di garantire comunque sia l’attuazione dei progetti di prossima approvazione, sia l’operato delle Funzioni strumentali già approvate, sia quelle dei Coordinatori di classe. I docenti si impegnano a motivare le ragioni di tali astensioni alla componente genitori, sia durante i consigli di classe o in ogni altra occasione sperando in una reciproca collaborazione. |
L'assemblea del personale ATA dell'ITIS "Michele Giua" di Cagliari (sedi di Cagliari e Assemini) ha deciso all'unanimità che si atterrà all'orario di servizio 8-14 sino a che non ci sarà il necessario incremento di personale (la scuola ha subito quest'anno l'ulteriore taglio di tre collaboratori scolastici) |
I lavoratori dell'Istituto Comprensivo “E. Amaldi” di Barcellona (Spagna), riuniti in assemblea sindacale in orario di servizio il 21 settembre 2010 Prendono atto del fatto che i dannosi provvedimenti emanati dal Governo in materia di istruzione pubblica mirano esclusivamente a “fare cassa”: - applicando tagli di personale ATA e docente di inaudita
gravità, Esprimono solidarietà ai precari della scuola che hanno intrapreso forme di protesta per rompere un silenzio mediatico che ormai da troppo tempo oscura la funzione educativo-culturale della scuola degradandola a mero terreno di risparmio. Evidenziano sconcerto per le dichiarazioni del Ministro che, anziché cogliere le ragioni della protesta manifestata in più occasioni, anche con la forte adesione allo sciopero degli scrutini di giugno, la denigra a pura “montatura giornalistica”, rifiuta qualsiasi confronto e pubblico dibattito con i precari della scuola che stanno attuando lo sciopero della fame ed esplicita le proprie ragioni con spot televisivi e radiofonici, metodi poco consoni al dibattito democratico. Ritengono necessarie forti azioni di mobilitazione della categoria che uniscano precari e non precari a livello locale, provinciale e nazionale. Dichiarano l'indisponibilità a farsi carico delle condizioni di emergenza create dalla “riforma”, che negano il diritto al lavoro a decine di migliaia di precari: -non accettando ulteriori carichi di lavoro aggiuntivi;non
accettando cattedre con orario superiore alle 18; Chiedono infine l'abrogazione della “riforma” Gelmini e dei suoi effetti, nonché le dimissioni del Ministro. Mozione approvata all'unanimità. |