ULTIMA SETTIMANA
Indicazioni
e utili materiali
per opporsi alle
prove Invalsi
a cura dei Cobas Bologna
Siamo ormai a pochi giorni dalle prove invalsi su
cui ci siamo battutti riuscendo per la prima volta a sollevare la questione
a livello nazionale anche alla luce della sperimentazione gelmini di autunno
in cui veniva formalizzato l'utilizzo dei risultati dei test per differenziare
i finanziamenti alle scuole e quindi come criterio di produttività su
cui definire anche il salario premiale per gli insegnanti.
Di ciò abbiamo a lungo discusso producendo materiali per la campagna
di rifiuto.
Se un primo risultato possiamo dire di averlo ottenuto , (obbligando anche altri
sindacati che mai lo avrebbero fatto a prendere una qualche posizione parzialmente
critica), ora si tratta di capire come muoversi nei prossimi giorni.
La maggioranza dei collegi a Bologna non ha deliberato sulle prove invalsi e
laddove siano state votate mozioni contrarie i dirigenti tendenzialmente cercheranno
di scavalcarle.
Quali le nostre prossime mosse operative per dare coerenza alla battaglia intrapresa?
1. DICHIARAZIONE DI INDISPONIBILITA' (al limite anche individuale) alla somministrazione
e correzione (vedi i modelli uno
e due base
allegati) da far girare cercando adesioni e consegnare al protocollo nei prossimi
giorni
2. CONTESTARE OGNI PROPOSTA DI RETRIBUIRE IL LAVORO DI CORREZIONE . Ogni euro
speso in questo modo legittima l'operazione invalsi, sottrae risorse ai docenti
e viola il principio fondamentale per cui le attività aggiuntive retribuite
devono essere deliberate dal Collegio e inserite nel POF. Non a caso è
la strada indicata nella nota del 20 aprile per cercare di dare legittimità
a una operazione che comincia decisamente a scricchiolare.
Se qualcuno vuole farlo lo faccia gratis!! Le esigue risorse delle scuole devono
comunque rimanere alle scuole indipindentemente dalla fonte di provenienza.
Siamo davvero al paradosso se i docenti oltre al lavoro mettono pure i soldi
delle scuole per finanziare l'ente indipendente che li giudicai!
Nel caso la RSU abbia avvallato l'uso del Fis per tale scopo chiedere di dissociarsi
e di verificare se esiste una delibera collegiale che renda legittimo tale utilizzo
3. ESTENDERE LA CONTESTAZIONE AI GENITORI come in qualche scuola sta avvenendo,
cercare di estendere la proposta di non autorizzare la somministrazione ai propri
figli (qui un documento di genitori
di Bologna con in fondo modello di non autorizzazione)
4. In caso di ordine di servizio E' INDISPENSABILE PRESENTARE UNA RIMOSTRANZA
SCRITTA (di cui alleghiamo un modello base
da variare liberamente). E' bene averla già pronta e eventualmente
ricopiarla con le variazioni del caso. Dopo la rimostranza può seguire
un nuovo ordine di servizio che si può
a) TRASGREDIRE nella consapevolezza che ne può discindere una sanzione
disciplinare ( è la soluzione da noi preferita perchè obbliga
il Dirigente ad esporsi e noi agiremo con un contenzioso)
b) ESEGUIRE mettendosi al riparo da ogni sanzione e impugnare comunque l'atto
con il nostro avvocato
n.b. Senza rimostranza scritta l'ordine si intende accettato e quindi non si
può più fare nulla.
Ci impegniamo come cobas a sostenere i costi della battaglia legale sulla questione
invalsi.
Comunicateci le iniziative prese anche a livello individuale. Sulla base dei
dati organizzeremo la gestione dei contenziosi.
cobasbologna@fastwebnet.it