Comunicato-Stampa
IL CARROZZONE INVALSI SBANDA, IL MIUR IMPAPOCCHIA
E IL TAR SARDEGNA DA’ RAGIONE AI COBAS
Il carrozzone Invalsi sbanda paurosamente. I suoi dipendenti,
dopo le dimissioni del presidente Cipollone, manifestano oggi contro quelle
che definiscono “fosche previsioni” sul futuro dell’Invalsi
“alle prese con una grave crisi finanziaria..e con una pianta organica
inadeguata”. Solo oggi questi lavoratori sembrano scoprire a cosa servono
i quiz Invalsi. Scrivono infatti: “Traspare il vero intento del MIUR:
quello di avere uno strumento al servizio dell’odiosa campagna contro
i lavoratori della scuola pubblica, un “testificio” per fare la
classifica dei docenti buoni e cattivi, per delegittimare e smantellare la
scuola pubblica”. Esattamente quello contro cui i COBAS stanno lottando:
non è il caso che i lavoratori/trici Invalsi si rifiutino anch’essi
di collaborare all’ “odiosa campagna”?
E mentre Invalsi sbanda, il MIUR impapocchia. Con la Nota 2792 di ieri, a
firma Carmela Palumbo, il Ministero cerca di neutralizzare la nostra campagna
contro i quiz con un testo-papocchio che ribadisce tutte le nostre ragioni.
Conferma infatti che: 1) ogni decisione sui quiz Invalsi deve essere “deliberata
dal Collegio docenti, in linea di coerenza con il piano annuale delle attività”;
2) non ci sono obblighi per i docenti (la parola “obbligo” non
compare mai nel lungo testo); 3) le delibere dei Collegi contrarie ai quiz
non sono né illegali, né illegittime ma solo “improprie”
(“apparirebbero quantomeno improprie le delibere collegiali che avessero
ad oggetto la mancata adesione delle istituzioni scolastiche alle rilevazioni
nazionali Invalsi”).
E a ricordare invece l’assoluta “proprietà” di tali
rifiuti, arriva la sentenza di poche ore fa del TAR Sardegna che, dando ragione
ai COBAS, condanna la preside del IV Circolo “Fureddu” di Nuoro
che aveva negato la convocazione del Collegio sul tema Invalsi nonostante
le firme di un terzo del personale. Il TAR ricorda alla preside e al MIUR
che “la richiesta presentata da un terzo dei docenti fa sorgere l’obbligo
di convocare il Collegio….a cui si accompagna l’obbligo di inserire
all’odg gli argomenti indicati dai richiedenti (nds. i quiz Invalsi)”.
In 24 ore dunque ci arrivano tante conferme: non c'è alcun obbligo
a svolgere e a correggere i quiz per i docenti, e nessun obbligo a svolgerli
nelle scuole, per giunta in orario di lezione. Qualsiasi decisione in merito
ai quiz deve passare per i Collegi: e i presidi, che altrimenti denunceremo
come a Nuoro, non possono impedire ai Collegi di riunirsi e deliberare.
CHI FA I QUIZ INVALSI AVVELENA ANCHE TE: DIGLI DI SMETTERE.
I quiz Invalsi insultano la scuola pubblica, ogni didattica
di qualità, la professionalità dei docenti e qualsiasi serio
apprendimento da parte degli studenti. I quiz saranno usati per classificare
le scuole, i docenti, gli studenti, e per differenziare gli stipendi degli
insegnanti.
10-13 maggio GIORNI DELL'INDIGNAZIONE CONTRO I QUIZ INVALSI
Impediamo l'interruzione illegale della didattica e lo svolgimento
dei quiz nelle scuole: e comunque evitiamo di parteciparvi.
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS