A Bologna insegnanti e studenti hanno di fatto impedito quest'oggi il regolare
svolgimento delle prove Invalsi. L'adesione allo sciopero dei Cobas ha reso
impossibile l'esecuzione dei test in tutte le classi in cui i docenti sono risultati
in sciopero; in molte altre classi le lezioni sono state interrotte coinvolgendo
gli interi istituti nella protesta contro la miseria della scuola a quiz. Gli
studenti dal canto loro si sono rifiutati in massa di sottostare all'imposizione
dell'Invalsi sia nella forma dello sciopero, che nella consegna in bianco o
nella cancellazione dei codici di riconoscimento. Seguendo l'esempio delle Fortuzzi,
Carracci, Pepoli, Monghidoro, Crevalcore, Tempesta, Manzolini, Scandellara,
Longhena e molte altre che hanno boicottato nei giorni scorsi alle elementari
e alle medie, oggi la protesta si è estesa in modo ancora più
incisivo a molte delle classi seconde superiori interessate al test. Al momento
abbiamo notizia di scioperi e contestazioni da Aldrovandi-Rubbiani, Malpighi,
Montessori-Da Vinci di Porretta, Rosa Luxemburg, Serpieri, Archimede, Keynes,
Aldini, Sabin.
Inutili si sono rivelate le pressioni e le minacce che, illegittimamente, hanno
cercato di arginare gli effetti della protesta; sconcertanti gli atteggiamenti
isterici di tanti docenti somministratori che in questo contesto si sono imedesimati
nel ruolo di passacarte e maggiordomi dell'Invalsi invece che riconoscere lo
svilimento della dignità della funzione docente e mantenere il ruolo
di insegnanti della scuola pubblica.
Per i casi più gravi abbiamo dato mandato ai nostri legali di denunciare
tutti coloro che si sono spinti fino all'attuazione di condotte palesemente
illegali come la sostituzione dei docenti in sciopero, fatti già riscontrati
e verificati nell'Ist Comprensivo di Rastignano e nell'IPSIA Malpighi.
Ribadiamo la nostra proposta concreta di spending review: Abolire subito l'Ente
Invalsi e utilizzare il risparmio per la qualità della scuola pubblica.
Cobas scuola Bologna