Comunicato-stampa
Il 27 marzo a Roma i precari
della scuola dell’infanzia e primaria in lotta
Convegno e sit-in al MIUR
Negli ultimi vent’anni i governi e i ministri
che si sono succeduti alla Pubblica istruzione hanno usato cinicamente i precari
della scuola, visto che in media costano il 30% in meno dei docenti ed Ata
stabili. Mai, in particolare, un serio piano di formazione ed immissione in
ruolo per i docenti precari, ma la produzione di un continuo conflitto tra
“poveri”, messi l’uno contro l’altro con un ingorgo
di provvedimenti contrastanti e instabili: graduatorie ad esaurimento (GAE),
lauree prima utili per accedere alle GAE e poi improvvisamente inutili, “code”
e “pettini”, graduatorie aperte e poi chiuse, I, II e III fascia,
TFA, Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) ecc...
Emblematica, in questo voluto caos, la situazione dei docenti precari delle
elementari. Dopo aver dichiarato che il diploma magistrale è una "qualifica
completa" all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e primaria in Italia
e che (in base all'art. 12 della Dir.2005/36/CE) ha lo stesso valore del titolo
introdotto dopo la soppressione dei corsi di istituto magistrale, la Commissione
Europea ha ingiunto al MIUR di attestare alle Autorità scolastiche
degli Stati dell’Unione Europea l'abilitazione professionale all'insegnamento
nella scuola dell'infanzia e primaria per chi possegga tale diploma. La Commissione
ha anche negato che i concorsi abbiano funzione "abilitante" essendo
procedure di mero reclutamento per l'assegnazione delle cattedre resesi disponibili.
Poi, nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha dichiarato il diploma magistrale
titolo abilitante all’insegnamento. Tale importante decisione giudica
erroneo quanto fatto dal MIUR tra il 2002 e il 2006, quando (con la Legge
27/12/2006, n. 296), trasformando le graduatorie da permanenti ad esaurimento,
venne illecitamente negato a decine di migliaia di diplomati l’inserimento
nelle liste pre-ruolo. Ed ora, dopo un decennio, la Commissione Europea e
il Consiglio di Stato confermano che il diploma magistrale è titolo
a tutti gli effetti abilitante per l’insegnamento!
Di conseguenza, i PAS vanno sospesi e ritirati per i docenti con il diploma
magistrale: il ché, però, anche se unito al loro inserimento
in “seconda fascia”, non è sufficiente in quanto la “terza
fascia” di fatto non esisterebbe più. Il non inserimento nelle
GAE dei diplomati magistrali ha recato loro un gravissimo danno al quale si
deve porre rimedio: o si riaprono le GAE o per questi lavoratori/trici va
disposto immediatamente un serio piano di stabilizzazione. Al di fuori di
questo percorso ci sono solo nuove ingiustizie, non più tollerabili.
In particolare sono irricevibili alcune ultime proposte, dalla follia della
chiamata diretta da parte dei presidi alla sciocchezza di un ulteriore percorso
di laurea specialistica. I docenti precari, che per decenni hanno retto sulle
loro spalle la scuola pubblica, esigono e meritano il riconoscimento del loro
valore professionale e non sono più disposti al gioco dell’”usa
e getta” che si vuol continuare a praticare in spregio dei loro diritti!
Su questi temi e con questi obiettivi giovedì 27 marzo a Roma nella
Sala Convegni Cesp-Cobas (V.le Manzoni 55), dalle ore 9.30 alle 16, si svolgerà
il Convegno nazionale Cesp “Precari nella scuola primaria”. Dalle
ore 12 alle 14 il Convegno si sposterà al MIUR per un sit-in e per
un incontro con i responsabili del Ministero.
COBAS - Comitati di base della scuola
24 marzo 2014