A TUTTI I GENITORI

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Lunedì primo marzo insegnanti, lavoratrici e lavoratori della scuola saranno in sciopero. Sarà uno sciopero che non nasce dalla nostra appartenenza a questo o quel sindacato, ma dall’esperienza di questi mesi in cui, insieme a voi, abbiamo lottato contro la riforma Moratti.

Fin dalla sera stessa del 23 gennaio, data di emanazione del primo decreto attuativo della riforma, abbiamo in tutti i modi chiesto a tutti i sindacati di indire uno sciopero generale della scuola non per questioni salariali o contrattuali, ma per poter dimostrare, noi che la riforma dovremmo applicarla, che non siamo d’accordo. E’ impossibile fare l’elenco di quante RSU di istituto (appetenti a tutti i sindacati senza eccezione), di quante assemblee sindacali in orario di lavoro, di quanti appelli anche individuali di insegnanti iscritti e non iscritti siano arrivati alle direzioni sindacali perché fosse convocato questo sciopero. Per ragioni che probabilmente nulla a che fare con la scuola la richiesta dello sciopero è stata ignorata dalle direzioni dei sindacati che affermano di avere la maggior rappresentatività della scuola. Solo i Cobas a livello nazionale, e in Campania ed Emilia Romagna anche la Gilda, hanno raccolto il nostro appello e hanno indetto lo sciopero per il 1° marzo. Noi coglieremo questa opportunità.

Questo sciopero, ripetiamolo, permetterà a chi lavora nella scuola di manifestare la propria contrarietà alla riforma: lo faranno iscritti/e a tutti i sindacati e i non iscritti/e. Lo faranno quelle e quelli che hanno lottato in questi mesi insieme a voi.

Saremo in piazza, nello stesso giorno, per un corteo che partirà alle 10 da Piazza XX settembre.

Chiediamo a tutte e tutti voi genitori, a chi lavora in casa, a chi è in ferie o ha il giorno libero, a chi deve chiedere un permesso perché…. "a scuola non posso portarlo perché è chiusa", a chi può insomma, di venire in piazza con noi. Chiediamo a tutte e tutti voi, anche a chi non potrà venire in piazza lunedì 1° marzo, di inventarsi un modo, scritto, disegnato, parlato o cantato, di manifestare la vostra solidarietà con questo sciopero e con la manifestazione.

Le insegnanti e gli insegnanti che fanno parte del Coordinamento per la difesa del tempo pieno e prolungato e della scuola pubblica, Bologna