13 NOV 03 ISTRUZIONE:ANTONAZ A INCONTRO SCUOLA ELEMENTARE
TEMPO PIENO
(ARC) Sagrado, 13 nov - Forte perplessità e contrarietà
alla legge 53/2003, detta "Riforma Moratti", per quanto attiene il tempo pieno
nella scuola elementare, è stata espressa all'assessore regionale all'Istruzione e
Cultura, Roberto Antonaz, dagli amministratori locali di Turriaco, San Canzian d'isonzo,
Grado e dal sindaco di Sagrado, Elisabetta Pian, nella riunione, che si è tenuta in quel
Comune, ed ad alla quale è intervenuto l'assessore provinciale all'Istruzione Luciano
Migliorini.
Un grido d'allarme per una positiva esperienza, fortemente voluta e sostenuta dalle amministrazioni locali, condivisa ed apprezzata dai genitori sia per i contenuti sociali sia per quelli educativi didattici, messa in forse da una riforma che ne impedirà il proseguimento.
La riforma Moratti, hanno sostenuto gli amministratori locali, elimina, infatti, i tempi distesi d'insegnamento e la flessibilità organizzativa, riduce l'orario settimanale della didattica a 30 ore, affidando ad un solo docente, nei primi tre anni, l'insegnamento dell'italiano e della matematica, considerate materie fondamentali, relegando le altre, compresi gli insegnanti, ad un ruolo secondario.
Nel caso specifico, la scuola elementare a tempo pieno di Sagrado e San Canzian d'isonzo, che accoglie ragazzi di alcuni comuni della Destra e Sinistra Isonzo, ma anche da fuori provincia, fornisce, al 70 per cento, una mensa biologica, un servizio che, secondo la riforma, comporterà un maggiore aggravio per le casse comunali dovute alla vigilanza della refezione e della ricreazione che non potranno essere sostenute.
Sono messe in discussione, inoltre, una serie di iniziative innovative, tra le quali il progetto di formazione d'inserimento dei bambini extracomunitari e la predisposizione di un doposcuola per il miglior apprendimento della lingua italiana.
L'assessore Antonaz ha sostenuto che la scuola a tempo pieno, nell'Isontino, è sempre stata un laboratorio di innovazioni didattiche, di apertura del territorio, una risposta sociale alle esigenze delle famiglie che chiedono un servizio sociale accanto ad una formazione di qualità.
Le possibilità di intervento a sostegno della scuola a tempo pieno, ha aggiunto l'assessore, è limitata; non solo per competenza, spetta infatti allo Stato questo ruolo, ma anche per le risicate disponibilità finanziarie.
Non da meno, ha detto Antonaz, porrà all'attenzione della prossima seduta di Giunta regionale una delibera che preveda finanziamenti per questo settore.
A fine anno finanziario, ha concluso Antonaz, le disponibilità è minima, ciò nonostante, è stato possibile reperire un qualcosa, certamente insufficiente, "una goccia nel mare", ma che vuol dimostrare la volontà politica di questo Governo regionale di affrontare il problema e trovare, per il futuro, una soluzione.
L'assessore provinciale Migliorini si è detto disponibile a promuove un incontro con i Comuni dell'Isontino per analizzare il problema della scuola elementare a tempo pieno, analizzando anche gli aspetti dei costi, ed ha, inoltre, illustrato brevemente il progetto per l'istituzione di un Centro servizi tecnologico che accorpi le strutture informatiche per porle a servizio degli istituti superiori per evitare contrapposizioni e favorire risparmi gestionali.
ARC/Mario Leardi