Lettera aperta al ministro
Letizia Moratti
Cattolica,
31-03-04
Sig. Ministro,
gli insegnanti ed il personale ATA del Circolo
Didattico di Cattolica (RN), unitamente alla Scuola Elementare dellIstituto
Comprensivo, aderenti al Coordinamento in Difesa del Tempo Pieno e Tempo Prolungato, le
scrivono per dirle che la riforma, che lei va pubblicizzando in tutti i modi, non ci piace
e non ci soddisfa.
- Non ci piace e non ci soddisfa il mero prolungamento
dellorario: tempo pieno non è semplicemente tempo scuola; è tempo pensato,
meditato, riflettuto. E tempo di qualità. Il suo tempo lungo è solo parcheggio;
- non ci piace e non ci soddisfa lo spezzettamento dorario che
toglie vigore allunitarietà dellapporto educativo;
- non ci piace e non ci soddisfa la gestione approssimativa della
mensa: la mensa è momento informale educativo, momento didattico a tutti gli effetti; non
è irrilevante chi e quanti seguano i bambini;
- non ci piace e non ci soddisfa lintroduzione
dellinsegnante tutor che toglie collegialità e condivisione di percorsi e intenti,
che crea rotture e disparità tra docenti; che stabilisce gerarchie;
- non ci piace e non ci soddisfa lindirizzo verso le diverse
"carriere" dei bambini che scaturisce dalla personalizzazione dei percorsi: la
scuola ha il dovere di intervenire sulle diversità socioeconomiche per dare a tutti pari
opportunità. Non può, per suo mandato, partire da quelle differenze per incentivarle e
sottolinearle;
- non ci piace e non ci soddisfa il suo tentativo di creare
individui che si fanno strada nella vita a scapito dei loro simili (soprattutto dei più
deboli); ci piace una società diversificata, democratica, solidale;
- non ci piace e non ci soddisfa lanticipo scolastico che
salta tappe di crescita importanti e determinanti per un armonico sviluppo psicofisico;
crediamo nellalta valenza educativa del gioco attraverso cui si cresce e si conosce
il mondo;
- non ci piace e non ci soddisfa che i nostri soldi, trattenutici in
busta paga, non vengano reinvestiti per migliorare e qualificare ulteriormente la scuola
pubblica, che è scuola di tutti;
- non ci piace e non ci soddisfa, soprattutto e prima di tutto,
lidea di società che la sua riforma veicola, una società discriminante, selettiva,
competitiva; ci piace e amiamo una società nella quale ciascuno si senta parte di un
tutto, dove le diversità sono una ricchezza, ma le disuguaglianze sono ingiustizia;
Per tutto quello che crediamo debba essere la scuola, contro
tutto quello che fa male alla scuola, abbiamo lottato e lotteremo ancora.
Chiederemo, fino a che ne avremo la possibilità, che lei
ritiri il suo decreto e cancelli la sua riforma restituendo la scuola al suo altissimo
compito.
Coordinamento in Difesa del Tempo Pieno e Prolungato di Cattolica
(RN) |