13 dicembre, comunicato uscito dalla riunione nazionale del Coordinamento Nazionale in difesa del Tempo Pieno e Prolungato
Il Coordinamento Nazionale in difesa del Tempo Pieno e Prolungato esprime soddisfazione per lottima riuscita di tutte le manifestazioni contro la Riforma Moratti ed in difesa della scuola pubblica del 29 novembre.Tali manifestazioni hanno visto in piazza tantissimi genitori e bambini, insegnanti e lavoratori della scuola: insomma LA SCUOLA TUTTA, che per la prima volta ha potuto dispiegare la sua radicale opposizione a questa riforma !
La giornata del 29 novembre è stata lespressione del dissenso che è cresciuto nel corso dei mesi e che continua a crescere: si moltiplicano, infatti, in modo capillare, assemblee, raccolta di firme, mozioni, documenti, iniziative di lotta e di informazione
Un primo risultato cè stato: gli emendamenti al "decreto legislativo concernente la definizione delle norme generali relative alla scuola dellinfanzia e al primo ciclo dellistruzione", accordati alla Conferenza Stato-Regioni.
MA NON E UN RISULTATO SUFFICIENTE !
Limpostazione del decreto non cambia minimamente, ed il modello di scuola a tempo pieno e prolungato viene comunque abrogato.
Il 19 gennaio si concluderà liter legislativo del decreto:
il CoordTempoPieno ha deciso pertanto di intensificare le iniziative e di lanciare una
grande SETTIMANA DI MOBILITAZIONE SCUOLA PER SCUOLA dal 12 al 17 gennaio. Nellambito
delle mobilitazioni (assemblee, distribuzione di materiali relativi alle iscrizioni,
volantinaggi e passeggiate sulle strisce edonali, autogestioni, occupazioni,
)
saranno consegnate le oltre 80.000 firme finora raccolte in calce allappello
"Far crescere il Tempo Pieno".
I tempi inoltre sono maturi per UNA GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA, indetta da
tutte le associazioni, le forze sindacali e politiche, che intendono battersi contro la
Riforma Moratti, senza esclusione di nessuno.
Gli obiettivi dovranno essere il ritiro del decreto e la difesa del modello di scuola a tempo pieno e prolungato.
Dovrà essere, ancora, un ricco corteo delle scuole: lavoratori, insegnanti, genitori e bambini, pertanto non si potrà che scegliere come data un sabato di gennaio, prima della data di approvazione definitiva del decreto, prevista per il 23 gennaio.