Informare… controinformare: fare buchi,
spazi, aperture nel muro di gomma
del pensiero unico, del silenzio, della falsità...
E' sera... l'aria di maggio è abbastanza dolce, ma ai
giardini non c'è più nessuno. Sulle panchine più vicine
ai giochi attacco i volantini, due per panchina, con attenzione.Con cura,un
pezzo solo di scotch,che non copra le parole e si stacchi bene, perchè
sia facile portarselo via, leggerlo, fotocopiarlo. Due ragazzi passano, mi guardano
strano:..un'altra matta, a Firenze ce n'è una quantità!! Beh,
forse c'è qualcosa di vero... ma, l'altra sera, in assemblea c'erano
persone che avevano staccato i volantini dalle panchine, se li erano passati.
Che avevano letto della riunione sui muri della scuola e l'avevano detto agli
altri genitori. Che avevano portato il volantino alle maestre che l'avevano
fotocopiato per tutti i bambini.
Perchè quest'anno , 2003/04, è successo il miracolo .Quello che
spettavamo da anni e anni,mentre seminavamo informazione dentro e fuori le scuole,
nelle riunioni, sui muri: la mobilitazione è cresciuta come una marea
e l'attenzione è diventata alta, ha superato i muri della routine, ha
cercato informazione negli angoli e nelle crepe forzando il muro del silenzio,
della mistificazione autorevole.
Perchè qualcosa è cambiato, è esploso in questi lunghi
mesi dell'a.s. 2003/04 : si è aperto uno di quei momenti magici nei quali
l'informazione, la controinformazione cresce, si allarga come i viticci di un
rampicante, si espande, si contagia ! E le scuole si sono messe in contatto,si
sono "adottate", hanno passato dall'una all'altra documenti, riferimenti,
nuove forme di lotta. E i genitori si sono cercati, da classe a classe, da scuola
a scuola, hanno messo in crisi il "pensiero unico " dell'autorità,si
sono interrogati, hanno discusso, fra loro e con gli insegnanti, in riunione,
in piccoli gruppi. Hanno letto e fatto circolare l'informazione,i volantini
trovati in cartoleria, sui cancelli e sui muri della scuola, ai giardini. Quei
volantini che abbiamo messo in un lungo,paziente giro nei ritagli di tempo,
la sera, la domenica, quei volantini che il Coordinamento continua ad attaccare
sui muri da 15 anni.
Perchè quest'anno è successo il miracolo, ma i miracoli accadono
di rado. Viviamo da almeno 15 anni in una situazione culturale/politica di pensiero
unico, quello dominante, senza nessuna informazione sui processi di trasformazione,
senza circolazione di idee, senza confronto su ipotesi diverse. Anzi, come viene
capillarmente diffuso, "tutto ciò che accade è inevitabile,
non ci può essere altro, non ci sono altre esperienze, altre idee, altre
possibilità. Prima si sbagliava, erano altri tempi, ma adesso..."
E’ il muro di gomma del silenzio. E allora non è facile informare,
costruire punti di riferimento, aggregazione.
Soprattutto se si è convinti che non si può fare a meno dei genitori,
che la resistenza, la riflessione, la prospettiva ,se non devono essere zoppe,
si costruiscono insieme.Che la scuola è terreno collettivo.
Allora, è prezioso, forse indispensabile, trovare il modo per diffondere
l'informazione, per "seminarla" anche dove "non abbiamo nessuno",
per chi ancora non si interroga, per chi non usa il computer, ma accompagna
a scuola e ai giardini il proprio bambino. Forse è importante giocarsi
qualche grammo di follia e imparare a lasciare dietro di noi – materialmente
- tracce e segni.
Vedi anche: occupare la scuola, genitori