Dilaniata dai tagli di organico, abolita dalla bozza di riforma, snaturata dallintroduzione della figura dellinsegnante-tutor e dallappalto dei tempi-mensa
Ma i genitori, gli insegnanti e il lavoratori delle scuole hanno da tempo deciso di opporsi. Questanno in cui gli attacchi sono stati più forti, più incisive si sono rivelate le risposte: un convegno, 36.000 firme, mille iniziative diverse in mille scuole e in mille città.
Il ministero, subissato dai nostri fax e dalle mozioni di dissenso alla riforma è evidentemente in difficoltà. La bozza di decreto che avrebbe abolito il Tempo Pieno e Prolungato e snaturato la scuola dellobbligo non è passata, e questa è sicuramente una vittoria del Coordinamento e di chi lo ha animato in questi mesi. In risposta a questo empasse Letizia Moratti sta tentando di proporre una pseudo-sperimentazione strisciante attraverso un decreto ministeriale estivo (DM 62 e circc. 61 e 68) e ha ribadire (circ. 58) che il modello di scuola a Tempo Pieno e Prolungato viene ormai considerato come un residuo del passato destinato ad esaurirsi: "Le SS.LL. vorranno assicurare la prosecuzione del tempo pieno nella scuola elementare e del tempo prolungato nella scuola media nei confronti degli alunni che ne hanno fruito nellanno scolastico 2002/2003, sempreché ne ricorrano tutte le condizioni previste dallordinamento."
Il Coordinamento in risposta a queste scelte rilancia la mobilitazione:
1) È inportante che i collegi dei docenti rifiutino di intraprendere ogni pseudo-sperimentazione che avrebbe il solo risultato di introdurre pezzi di Riforma prima che sia compiuto liter legislativo.
2) Continua la raccolta firme che ha superato quota 36.000.
3) Pensiamo inoltre sia fondamentale che tutti i soggetti che credono in questa battaglia rimettano in gioco le loro forze creative e plurali per la giornata nazionale di mobilitazione del 26 settembre. Perché è necessario continuare ad esprimere limportanza educativa e sociale del modello di scuola a Tempo Pieno. Perché chiediamo con forza il diritto ad estendere questo modello di scuola dovunque genitori e insegnanti lo richiedano. Per ribadire, insieme agli altri ordini di scuola, che non si possono fare riforme senza ascoltare coloro che "fanno la scuola giorno per giorno". Per ottenere che sia ritirata questa riforma calata dallalto e funzionale solo alla distruzione della scuola pubblica e del suo patrimonio.
Il 26 settembre invitiamo ogni scuola a Tempo pieno e Prolungato a costruire con questo fine le iniziative che meglio rispondono alla propria identità e situazione: assemblee, occupazioni, feste, cortei, giochi, sciopero dellobbligo scolastico, spettacoli, trasformazione delle attività didattiche,
Ci auguriamo inoltre che la data del 26 diventi un momento di contestazione generale della riforma Moratti e invitiamo quindi insegnanti, studenti, genitori di tutti gli ordini di scuola che si oppongono alla Riforma a mettere in gioco a loro volta iniziative di lotta e discussione per far crescere la coscienza della distruttività della riforma e la consapevolezza di poterla fermare.
Invitiamo a segnalare ogni iniziativa preparata per il 26 settembre al Coordinamento (coordtempopieno@yahoo.it oppure cespbo@iperbole.bologna.it in modo da poterla mettere tempestivamente in linea nella pagina web www.comune.bologna.it/iperbole/cespbo/26settembrehtm a disposizione di tutte le scuole e della stampa.