Bologna
Sala Polivalente, Quartiere San Vitale via Rimesse 1/13
4 settembre 2004, ore 10 - 18
école, la rivista di idee per l'educazione, invita insegnanti, studenti,
cittadine e cittadini, associazioni, comitati, coordinamenti, reti a incontrarsi
per iniziare a elaborare un catalogo di idee e proposte per dare identità
e senso alla scuola pubblica del dopo Berlusconi.
L'orizzonte della discussione è come far dialogare la politica scolastica
più istituzionale con le pratiche dei movimenti per superare la logica
puramente resistenziale.
I lavori della mattinata saranno introdotti da una relazione di Andrea Bagni
cui seguiranno gli interventi di Alba Sasso, di Loredana Fraleone, di Corrado
Mauceri e il dibattito.
La discussione del pomeriggio sarà avviata da Clara Bianchi e Gianluca
Gabrielli.
Coordina Celeste Grossi.
Per quanto rallentati e con diverse battute d'arresto, imposte dalle piazze
(e da giardini, balconi, cortili scolastici) di quest'anno vissuto pericolosamente,
vanno avanti i molti rami e rametti della riforma Moratti strisciando sotto
i movimenti splendidi di elementari e medie, forse abbracciando nel sonno i
prof delle superiori...
Il fatto è che si è depositata una separazione fra esecutivo e
Parlamento, e fra Parlamento e paese, che permette alla "Politica"
di disinteressarsi sfacciatamente della polis. E forse occorre accettare che
i tempi della "liberazione" e del cambiamento possano essere lenti:
che occorra costruire dal basso, orizzontalmente, un'altra cultura di scuola
che resista alla colonizzazione impedendo che vadano a regime orari tutor programmi
predestinazioni professionali...
Una cultura utile anche per coloro che verranno poi – tutt'altro che consapevoli
della posta in gioco e lontani dal dare garanzie di un'altra pratica di riforma
e di formazione.
È allora fondamentale che le lotte dell'anno passato (e del prossimo)
siano capaci di costruire senso immediatamente nei luoghi stessi in cui si fa
scuola e si abitano le città: con bambini e bambine, ragazze e ragazzi,
genitori. Che per tutta l'opposizione politica e la sinistra, in particolare,
si apra su questo sfondo una "stagione di passaggio" dentro la quale
ripensare un'idea di scuola e di sapere, per un'altra società e un altro
lavoro – se vogliamo liberarci non solo di Berlusconi ma anche del berlusconismo...
Insomma è bene agire perché nella resistenza esista e si rafforzi
una scuola della repubblica, capace di prefigurare gli elementi di fondo di
quella ricostruzione di tempo e spazio e sapere di scuola cui occorrerà
mettere mano il prima possibile. Non sarà opera facile, che si possa
delegare a qualcuno...
INFO
031.268425 - 339.1377430 - coecole@tin.it
- www.scuolacomo.com/ecole