Sulla stampa:
Il problema interessa nella nostra provincia oltre 1.200 alunni delle
elementari e delle medie
Tempo pieno a rischio nelle scuole
I genitori si mobilitano contro il provvedimento inserito in un
decreto governativo
IL CASO: Telesforo (Csa): è un sostegno importantissimo
Sono oltre 1.200 gli alunni che rischiano di veder completamente stravolta la propria
quotidiana routine scolastica con la scomparsa del tempo pieno e del tempo prolungato
rispettivamente nelle scuole elementari e medie inferiori di Gorizia e provincia e i
genitori sono già pronti a scendere sul piede di guerra.
È questo lo scenario che si prospetta in base alle indicazioni finora emerse sul decreto,
attualmente al vaglio delle commissioni parlamentari, che dovrà rivoluzionare il sistema
scolastico italiano e che, tra i provvedimenti più significativi, dovrebbe di fatto
cancellare il tempo pieno e il tempo prolungato nelle scuole pubbliche elementari e medie.
Attualmente, nella nostra provincia, su tremila alunni delle scuole medie, 429, ovvero uno
su sette, frequentano il tempo prolungato e per quanto riguarda le elementari la
percentuale aumenta ulteriormente: 776 su 4.530, ovvero uno su sei, cui va aggiunta la
scuola media slovena di Vermegliano con 62 alunni.
Il tempo pieno è stato varato con la Legge 820 del 71 ed è unanimemente
considerato un modello educativo allavanguardia e che in particolare nella nostra
provincia ha assunto un rilievo sempre crescente. Attualmente a Gorizia il tempo pieno è
svolto dalla "Pecorini" e nella provinica dalla "Carducci" a Sagrado e
dalla "Duca dAosta" a Monfalcone e poi dagli istituti di Brazzano e
Borgnano, Pieris e Fossalon. Ma altrettanto diffuso è il tempo prolungato nelle scuole
medie.
"Il tempo pieno commenta il direttore del Centro servizi amministrativi di
Gorizia Roberto Telesforo fornisce un sostegno importantissimo alle famiglie nelle
quali entrambi i genitori lavorano e di solito diventa una scelta obbligata. Inoltre, è
stata una conquista della nostra società e a Gorizia e nel resto della provincia gli
alunni che frequentano le scuole a tempo pieno sono davvero tanti". Facile, quindi,
immaginare il disappunto dei genitori isontini di fronte alle indicazioni emerse dal
decreto che sopprimerebbe il tempo pieno e il tempo prolungato. "Da quanto ci risulta
conferma il dirigente del Csa (ex provveditorato agli studi) ci sono
cittadini che stanno già raccogliendo adesioni e firme per protestare e chiedere la
modifica del provvedimento inserito nel decreto".
Una mobilitazione che proprio nei prossimi giorni dovrebbe uscire allo scoperto con una
presa di posizione ufficiale e la nascita di un coordinamento di protesta a livello
provinciale e regionale.
Piero Tallandini