"La riforma della scuola:

Le famiglie reclamano il diritto a un'informazione corretta e completa"

Buongiorno.
Sono una mamma tra le migliaia di genitori che il 29 novembre hanno manifestato a Bologna, insieme ai loro figli, per protestare contro la Riforma Moratti (L.D.n.53/2003) e il relativo Decreto Legislativo di applicazione.
Due dei miei tre figli, di nove e sette anni, frequentano la scuola a tempo pieno “Albertazzi” di Bologna e ne sono molto soddisfatti. Nella loro ingenuità pensano che: <<Se così tante persone insieme protestano contro questa legge, allora dovranno cambiarla ! >>.

Purtroppo io, che invece di anni ne ho 37, non posso avere il loro candore e non penso che le manifestazioni che si sono svolte il 29 in varie città, bastino a fermare questa legge.
Speravo però che gli organi di informazione, dopo una mobilitazione così forte, si sarebbero impegnati nel dare il giusto peso alle ragioni dei manifestanti (12.000 secondo la questura, 50.000 secondo gli organizzatori).

Invece la sera stessa della manifestazione, assistendo all’edizione delle ore 19,30 del TG3 regionale sono rimasta molto delusa. Ancora una volta informazioni parziali, frammentate, che non evidenziano i nodi cruciali del Decreto Legislativo. Come l’affidamento di svariate funzioni e rilevanti responsabilità ad un DOCENTE UNICO (il tutor) che “assicura, nei primi tre anni della scuola primaria, un’attività di insegnamento agli alunni non inferiore alle 18 ore settimanali” (art. 7), abolendo di fatto il modello educativo e pedagogico dei due insegnanti di riferimento aventi pari dignità.

Dulcis in fundo, il servizio del TG3 regionale sulla manifestazione del 29 chiude con un’intervista al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, la D.ssa Lucrezia Stellaci.
Quando la giornalista le domanda cosa pensa di coloro che protestano, risponde beffarda:
<<Penso che non hanno letto la legge>> e prosegue rassicurando i cittadini sulla bontà della Riforma.
Eravamo insomma, come enuncia il suo pensiero, dei qualunquisti ignoranti che agiscono senza interrogarsi sui motivi delle loro azioni, degli allarmisti, dei “non addetti ai lavori” che pretendono di esprimere opinioni senza essere a conoscenza dei fatti.

Ho trovato talmente offensiva questa intervista, che non mi sono potuta trattenere dal telefonare immediatamente alla redazione di RAI 3 regionale, e adesso provo l'urgenza di scrivere.
Invio questa lettera alla D.ssa Lucrezia Stellacci, perchè ritengo debba delle scuse alle migliaia di studenti, genitori, insegnanti che ha liquidato con superficialità, affermando che non abbiamo letto la legge.

L’indignazione che provo è tanta e tale che mi rivolgo all’On. Ministro Letizia Moratti, alle redazioni dei quotidiani e ai mezzi di comunicazione che riuscirò a contattare, per invocare il diritto a un giusto spazio di informazione, il diritto a un'informazione corretta e completa.

Ringrazio "La Repubblica", che ha dedicato la terza pagina della cronaca locale alla notizia della manifestazione.
Mentre domando alla redazione de "il Resto del Carlino" se ritiene che il misero articolo che hanno pubblicato in 6a pagina adempia al dovere di cronaca.

La Riforma per la scuola dell'infanzia, elementare e media è già partita, ma è difficile reperire sull'argomento informazioni adeguate, obiettive, non parziali e non di parte. Ne risulta che la maggioranza dei cittadini non è veramente al corrente dei risvolti, a breve e lungo termine, di un evento di così grande portata.
Ciò che arriva facilmente alle famiglie italiane mediamente informate è spesso solo propaganda elettorale.

Ne è un lampante esempio l’accattivante opuscolo “QUI QUO QUA, viaggio alla scoperta della nuova scuola”, a cura del Servizio per la Comunicazione del M.I.U.R., ideato e realizzato da Epierre (MI) che ha come Testimonial d’eccezione i noti personaggi Disney. Lo sto osservando e non riesco ancora a capacitarmene.
I miei figli, così come altre centinaia di migliaia di ragazzini italiani, l’hanno trovato allegato a “Topolino”, tra un depliant di  giocattoli e una pubblicità di telefonini di ultima generazione.
Un bell’opuscolo di 27 pagine a colori, con discorsetto introduttivo infarcito di dichiarazioni di nobili intenti a firma del Ministro Letizia Moratti (con annesso primo piano sorridente), storiella a fumetti, spiegazioni rassicuranti, buoni sentimenti, toni scandalosamente autoelogianti...

Un’ottima operazione di marketing che raggiungerà e informerà centinaia di migliaia di famiglie che altrimenti, poverine, continuerebbero a non sapere niente di questa legge così meravigliosa, che i brutti cattivoni, ignoranti, qualunquisti, vogliono denigrare.

Saluti preoccupati, Valeria De Vincenzi
(mamma di tre bambini, rappresentante della classe IV Albertazzi,
portavoce GENITORI SCUOLA A TEMPO PIENO “ALBERTAZZI”)