COORDINAMENTO NAZIONALE IN DIFESA DEL TEMPO PIENO E PROLUNGATO
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18 marzo 2004

Gentili genitori, insegnanti, cittadini,

la recente riunione di Milano ha confermato l’impegno dei diversi comitati e coordinamenti contro la riforma Moratti, lanciando due nuove giornate di Mobilitazione per il 27 marzo e il 3 aprile. Le iniziative già programmate nelle varie città sono numerose, convegni, biciclettate, assemblee… Prosegue l’iniziativa negli organi collegiali delle scuole per fare approvare mozioni che rifiutano le trasformazioni organizzative delle scuole e relative ai docenti, prosegue la campagna capillare di controinformazione rispetto alle bugie ministeriali… (vedi sotto il Verbale della riunione di Milano del 13 marzo)

Come Coord.NazionaleTempoPieno ricordiamo che nei giorni 27 e 28 si terrà a Bologna il Convegno nazionale NON ABBIAMO TEMPO PIENO DA PERDERE (esonero ministeriale per gli insegnanti, prot. MIUR "460 ex DGPSA Uff. VII" del 3 marzo ‘04) e invitiamo anche chi non riuscisse ad essere presente a inviare brevi contributi che possano arricchire il dibattito.

Al termine del convegno, nel pomeriggio del 28 marzo, si terrà a Bologna la riunione del Coordinamento per confrontarsi in modo specifico sulle iniziative future (con l’avvicinarsi del momento cruciale della determinazione degli organici).

Per le iniziative nelle diverse città invitiamo tutti a consultare il sito www.comune.bologna.it/iperbole/cespbo nella pagina "assemblee" e a mettersi in contatto con i gruppi più attivi nelle città. Per segnalare le iniziative inviare e-mail a cespbo@iperbole.bologna.it.

 


Milano , 13 Marzo 2004.

Verbale della riunione dei movimenti


dal Forum delle scuole del milanese (vedi www.retescuole.net   )

Il giorno 13 marzo si sono riuniti alll'ITI Molinari di Milano 200 persone in rappresentanza di 21 coordinamenti di 18 città determinati a proseguire la lotta per l'abrogazione della riforma Moratti e il ritiro del decreto attuativo. L'assemblea ha trovato consenso intorno alle seguenti proposte:

a. il 27 marzo e il 3 aprile saranno due giornate in cui si concentreranno nuove proteste contro la riforma Moratti: queste prenderanno prevalentemente la forma della biciclettata con obiettivo le sedi RAI o le redazioni dei giornali o come momenti di riflessione (Bologna) e organizzazione (Parma). Saranno articolate in maniera tale da rendere il più possibile visibile il nostro NO alla "riforma".

b. tutti i soggetti intervenuti hanno espresso come minimo una forte delusione nei confronti dello sciopero del 26 che non vede il tema della scuola al centro di quella giornata di protesta. Ogni coordinamento deciderà come rendere visibile in quella occasione la nostra opposizione alla legge 53.

c. il prossimo terreno di impegno è soprattutto nei collegi docenti dove si cercherà di rendere inapplicabile la "riforma" attraverso la contestazione della funzione di tutoraggio ("nessun tutor per la Moratti") anche rifiutando di determinare i criteri per la sua individuazione, la riconferma del pof dell'anno in corso, la non adozione di nuovi libri di testo.

d. la costruzione di un incontro di alto livello, invitando personalità significative del mondo della cultura, su legge 53, tempo pieno, scuola pubblica da svolgersi a Genova a settembre. Tutti i coordinamenti sono invitati a individuare dei referenti che si colleghino con il coordinamento di Genova per preparare questa scadenza.

e. la stesura di una lettera aperta diretta ai dirigenti scolastici per chiedere loro di prendere posizione sulla "riforma". Il coordinamento di Livorno ne preparerà una bozza che circolerà tra i coordinamenti per eventuali modifiche prima dell'invio a tutti i dirigenti scolastici italiani.

Dato che la lotta sarà lunga, dobbiamo utilizzare le prossime settimane per stringere le relazioni orizzontali ta i coordinamenti.
E' importante che ogni coordinamento abbia il proprio sito e la propria mailing list e coloro che sono più avanti aiutino gli altri nella conquista di una certa autonoma operatività. E' importante che si mantenga un canale di comunicazione aperto tra coordinamenti in modo da scambiarsi esperienze, nuove idee e magari forme di coordinamento.

Su molti altri temi vi erano diversi punti di vista, e diverse proposte che sono emerse dovranno passare il vaglio dei coordinamenti locali, come si desume dal verbale.