Miniantologia di pensieri...

Da “Dove e con chi Dakota e gli altri” di Redenta Tomaello maestra

PROGETTARE a.1.57
E’ da dove toccano che smuovono. E: quello che c’è viene attraversato, prende forma e colori e movimento; un collocare centri da dove verticale e orizzontale e obliqui prendono origine e dove non ritornano a rese di conti. Restituirsi andamenti, scoperte, l’origine ed il superamento di paure, la sovranità di solitudini, di inadeguatezze, di compiacenze. E passano l’un l’altro intrecciandosi, compiacenti integrità, del fin dove l’occhio può seguire. E’ di questo, da questo ed altro.

CONVINCERE , CON – VINCERE a.1.2
Convincere
E' possibile, necessario, prioritario vincere con
chi si sta lavorando
Bambini. E passionare? Se passionano, con - vincono.
Con - vincere è con - dividere, in - formare, com - piacersi, con - laborare, sapere chi, per quali scopi, non per tutti gli scopi, non per tanti scopi, per questo scopo che è tale da venire prima di altro proprio per il suo strutturarsi scopo. A termine.

DIMENSIONE AFFETTIVA a.1.10
Straordinaria ed ordinaria rilevanza della dimensione affettiva. Pre - supposto, compagnia della passione di sapere, di operare, di convincere, di passionare. Origine e risultato e di nuovo origine e percorso.

ELOGIO DELLA FILA a.2.25
Dove uno alla volta alla stessa meta appena si può.

I MATERIALI DI CONSUMO COMUNI a.2.32
Astuccio a preservare usi
Materiali comuni a moltiplicare usi
Materiali personali: selvaggi, violenti, impegnati a custodire
Ad ottenere. Continuo baratto. Alleanze su possesso. Alleanze su divieti. Collocarsi a confronto. Chi non ha, mai, solo qualche volta, sempre, prima di altri, prima di tutti

RIDERE a.2.16
Ridere con lui e non è bisogno. Lei. Loro. Ri – volto a dove sorge il giorno.
Il senso nel respiro, nello sguardo

E - M – ERGENZE a.1.22
Ergersi da…seduti, sottomessi, abitudinari, timorosi, esagitati, tarpati, sacrificati, ammutoliti, abbandonati, sedotti, ri - chiamati. Procedere per passioni.

PROGETTI a.1.54
Non ci si di -s- toglie, ci si getta con, è oltre il domestico, è attraversare luoghi e tempi della civiltà nei suoi diversi alfabeti, è dove per un certo tempo non si è soli, è dove c'è da interloquire, da sapere di più, oltre i propri mezzi
Così, non si gettano oltre i bambini tenendosi al di qua di quella soglia
E’ dove esiste il tu, l'altro in noi e si diventa un nuovo noi e ci sarà questa comune memoria se nessuno si sarà estraniato
Si va insieme, non trainati. Non è gita, è viaggio di studio. Chi raggiungiamo non si colloca in sostituzione di…, sta per sé, a presentarsi.
Come devo, posso, dire, ri - dire, ridere, ri - posare, ri - petere, ri - gettare, ri - fluire, ri - porre, ri - fiutare.

IL VIVENTE a.1.34
Per il vivente è il tempo del pensiero, delle realizzazioni. E siamo richieste di confermarci capaci di contenere. In aula. Diverso è il con - tenere che percorre la faccia della terra

ENTRARE IN AULA a.1.35
Si entri con leggerissimo passo come chi gode del privilegio di essere ospitato

IO METTO a.1.69
Metto dolcezze, fatiche, dolori, sorriso, ire, mancamenti, sonorità.
Non rinviare, non aggirare, non isolare a piccoli dei, a sconfitte, a gestioni del sacro.
Metto me stessa che possa funzionare o meno.

DOLCEZZE a.1.70
Riconoscibili, che posso usare, che osare

SERENITA’ a.2.14
Abitare la notte alla luce del giorno.

PASSIONI a.2.22
Capacità di resistenza e di rivolta.
Senza contentarsi di mediocri cambi di scena.

DOVE SONO TUTTI I BAMBINI a.3.22
Sono a volare

PRO-GETTARE a.1.47
Gettare fondamenta, qualcosa dalla finestra, forze, semi, verso l'alto, verso il basso, rischiare, sbaraglio, sprecare, àncora - ancorare, superfluo, zavorra; un ponte che colleghi, archi, messaggi.

IL PRESTIGIO PERSONALE a.3.32
Alcune godono di un certo prestigio personale ma questa è una riuscita professionale insufficiente e parziale: le insegnanti hanno anche bisogno di individuare collegialmente problemi e necessità di arrivare a comuni strategie per superarli.