TESTO TEATRALE DI PROTESTINFESTA

Introduzione del giudice

Giudice
Dichiaro aperto il dibattimento relativo alla causa iscritta a registro relativa a presunte minacce di demolizione della scuola pubblica a seguito della ventilata riforma dell’istituzione scolastica da parte del Ministro Moratti con rilevanza di incostituzionalità in merito a possibili limitazioni del diritto all’istruzione.
Saranno escussi testi a carico e a discarico, previa illustrazione dei capi di imputazione da parte del Pubblico Ministero.
Io sono qui a garantire il corretto svolgimento del processo. Si dovranno seguire strettamente le regole : ogni argomento sarà preceduto dalle lettura di una scheda informativa a cui seguirà un teste a favore e uno contro. Il pubblico presente in aula è pregato di fare silenzio altrimenti il dibattimento sarà interrotto.

Il Primo argomento ammesso alla discussione di questa aula è:
il TEMPO SCUOLA, c’è la scheda informativa?

Scheda informativa
(vestito di scena da Informazione aria compresa del proprio ruolo in modo esagerato,plateale)
Sono io la scheda informativa!!!

Giudice
(sguardo di disapprovazione verso la scheda informativa)
Prego proceda

Scheda informativa
(cercando di ricomporsi)
Si, subito signor giudice.
(legge la scheda seriamente nel modo più chiaro e professionale possibile)
(scheda Tempo scuola)

Giudice
Ha finito ? Bene,c’è il teste a favore?

Genitore a favore
Sono io (si alza)

Giudice
E il teste contro è presente?

Genitore contro
Sono io

Giudice
Il teste a favore può iniziare, prego.

Genitore a favore
Da quando sono nella scuola non ho sentito che lamentarsi.
I genitori dei bambini che fanno il modulo vorrebbero più pomeriggi a scuola; hanno ragione se uno lavora come fa?
I genitori dei ragazzi del tempo pieno vorrebbero meno pomeriggi a scuola perché se il figliolo deve fare piscina o uno sport perché non lo deve poter fare ?
E se in una famiglia la mamma non lavora e vuol tenere il figlio a casa con sé ? Gli si vuole impedire?
Ora finalmente, grazie a questa riforma, tutti sono accontentati ; la famiglia può scegliere quanti pomeriggi vuole e quanta mensa. Perché 27 ore sono obbligatorie ma le altre 3 e 10 di mensa sono facoltative. Meglio di cosi !
Gruppo di ascolto
1. Io avrei bisogno di’ martedì e di’ venerdì libero i mi’ figliolo c’ha piscina!
2. Io non lo mando il lunedì e il mercoledì perché ho la mi’ suocera a casa
3. la mi bambina la c’ha musica i’ mercoledì, vò subito dal Preside
4. Io avrei bisogno anche di sabato mattina perché lavoro.

Giudice
Silenzio! Faccio sgombrare! Lei ha finito il suoi intervento?

Genitore a favore
Si ho finito ma volevo dire: non siete mai contenti, ora in questa riforma cosa c’è che non va?

Genitore contro
Te lo dico io cosa c’è che non va . 27+3+10 non fa il tempo pieno !

Genitore a favore
Ma cosa vuol dire? Che dai i numeri?

Genitore contro
Eh….. non sono io che dò i numeri. Ascolta 27 +3+10 fa 40 come il tempo pieno ma non è la stessa cosa . Le quaranta ore di ora sono tutte progettate e programmate da un gruppo di insegnanti, cioè il gruppo di insegnanti dei nostri figlioli programma tutta la giornata scolastica dalle 8,30 alle alle 16,30 e in questo tempo si fanno tutte le materie : l’italiano la matematica , la storia, ma anche la musica , la piscina i laboratori ect..;
Nella scuola della riforma,invece, si fa uno spezzatino ci sono le 27 ore che sono quelle obbligatorie e importanti con gli insegnanti di ruolo, poi ci sono le ore facoltative che le sceglie solo chi ce ne ha bisogno.

Genitore a favore
E che male c’è?

Genitore contro
Il male c’è perché tutte le materie importanti bisogna farle in furia nelle 27 ore mentre ora le si fanno in quaranta ore poi chi ha bisogno rimane a scuola con altri insegnanti, non quelli del mattino e a fare che cosa? Non si sa ma sarà qualcosa che non sarà fatto da tutti e quindi non può essere in collaborazione con la scuola del mattino… …….insomma sarà un doposcuola ..come trenta anni fa!

Gruppo di ascolto
1. Davvero io andavo al doposcuola,c’era la maestra del comune, si faceva i lavorini con raffia ……………………….
2. Quando andavo a scuola io l’avevano già levato quello di’ comune c’era la maestra dello stato ma non era quella della mattina, si faceva i compiti ……………..
3. Scusate ma non s’era inventato il tempo pieno apposta per eliminare il doposcuola e fare una scuola unica per tutti? ( a voce più alta possibile, è la conclusione )

Giudice
Silenzioooooo

BREVE PAUSA - INTERVALLO MUSICALE

Giudice
Riprendiamo la seduta; il secondo argomento ammesso al dibattito è:
il TUTOR-INSEGNANTE PREVALENTE-UNICO
c’è la scheda informativa?

Scheda informativa
(vestito di scena da Informazione aria compresa del proprio ruolo in modo esagerato,plateale)
Sono io la scheda informativa!!!

Giudice
(sguardo di disapprovazione verso la scheda informativa)
Prego proceda

Scheda informativa
(cercando di ricomporsi)
Si, subito signor giudice.
(legge la scheda seriamente nel modo più chiaro e professionale possibile)
(scheda TUTOR-INSEGNANTE PREVALENTE-UNICO)

Giudice
C’è teste a favore?

Insegnante a favore
Eccomi signor giudice.
Sono un insegnate elementare e sono a favore, non ho paura di dirlo a favore dell’insegnante prevalente, anzi, ma si diciamolo UNICO, nella scuola elementare.
Quando ho deciso di fare l’insegnate avevo un sogno: fare la maestra e avere una classe, la mia classe……………… da curare in tutti i suoi aspetti: decidere quali sono le materie importanti e quelle meno importanti, dare buoni consigli ai genitori, un giorno dopo l’altro, dalla prima alla quinta ……. per cinque anni…tirare su una classe come si deve ………la mia classe.
Poi sono cambiati i tempi: sono arrivate le compresenze, il lavoro in team, le programmazioni,io …ho fatto scuola …meglio che ho potuto ma……….è stata un’altra cosa…… Il confronto con i colleghi è stato utile, non lo nego, lavorare insieme a volte ha permesso di risolvere situazioni difficili: classi numerose, inserimento di ragazzi in difficoltà ma……………………..io resto dell’idea che a volte …….. si è perso tanto tempo in chiacchere … e perché? Perché ci sono troppe teste, non si può decidere tutti insieme alla pari dall’ultima supplente arrivata a quella che ha trenta anni di servizio..si fa confusione ! I ragazzi hanno troppe figure di riferimento … Invece ora la figura di riferimento per i genitori e i ragazzi è una !!!! Sono io che decido il percorso principale sono io che fo le materie più importanti( italiano, matematica, storia..) e gli altri insegnanti, quelli dei laboratori aiutano, ……

Gruppo di ascolto
1. Finalmente una sola persona con cui dover parlare , senza perdere tempo, perché lavoro IO….(enfasi e voce alta sulla parola IO)
2. Anch’io da piccina avevo una maestra sola, eppure ……. Sono cresciuta proprio bene!!!
3. Si torna alla tradizione, alla maestra con la M maiuscola, una volta c’erano le maestre vere: non volava una mosca…….altro che colloqui e psicologi….

Altro gruppo di ascolto

1. Ma un maestro da solo non può sapere tutto e fare tutto.
2. E se al tuo figliolo gli capita un maestro con il quale non va d’accordo? A chi si raccomanda?
3. Secondo me più teste le ragionan meglio!
Giudice
Silenzio! Faccio sgombrare! Lei, signora, ha finito il suoi intervento?

Insegnante a favore
Si, si ho finito, ..volevo solo fare un ultimo appello ai miei colleghi: perché siete così chiusi ad ogni rinnovamento? Che paura c’è? Finalmente gli insegnanti bravi, chi sa fare veramente il suo mestiere…., verranno premiati; si vedrà chi vale e poi…… il tutor diminuisce le sue ore di insegnamento dalle 22 attuali passa alle 18 ore settimanali,….(aria sognante e sospiro.) come nella scuola media. E poi, se ci si organizza bene, gli insegnanti tutor-prevalenti- unici, potranno lavorare solo di mattina, finalmente si torna alla scuola di mattina perché, diciamocelo con chiarezza, i ragazzi il pomeriggio rendan meno !!! La scuola vera è quella di mattina !!!

Giudice
( mentre parlava la docente faceva segni chiari di rispetto dei tempi mostrando l’orologio)
Bene, …si prega di fare interventi più brevi e rispettare i tempi.
Ci sono intereventi contrari al docente tutor prevalente unico ?
Se non ci sono passiamo al successivo arg…

Insegnante contro
No, aspetti, io voglio parlare….. Eccome se voglio parlare .. Voglio rispondere alla mia collega . Io non sono chiusa al rinnovamento …sono talmente aperta al rinnovamento che sono trenta anni che mi rinnovo…. ; ho fatto la scuola normale, vi ricordate la scuola normale di quattro ore tutte le mattine compreso il sabato? Bene ho cominciato a insegnare nella scuola normale, anzi no, ho cominciato nel doposcuola del comune che era solo di pomeriggio; al doposcuola si facevano dei lavori manuali e poi i compiti per il giorno dopo, per l’insegnante della mattina che criticava sempre e non le andavano mai bene…
Poi…… ho vinto il concorso e ho insegnato nella scuola normale quella delle quattro ore… sono diventata insegnate della mattina: facevo tutto io…..ed era una bella sensazione e una grande responsabilità ..
Ben presto ho dovuto ammettere che non ce la facevo a fare tutto; metà della classe aveva difficoltà a seguire nei tempi stabiliti e non poteva essere seguita a casa e allora andava al doposcuola ma l’altra metà non ci andava…era un macello!!! Allora ho lottato, insieme a tanti docenti e genitori, per mettere nella scuola il tempo pieno cioè per creare una scuola che avesse un progetto unico senza distinzione fra mattino e pomeriggio fra insegnanti e bambini di serie A e di serie B.

Gruppo di ascolto (insegnanti)
1. E questo non è stato un rinnovamento? Programmare e portare avanti tutto il lavoro scolastico in due colleghe ?
2. E quando sono arrivati i moduli? Abbiamo imparato a programmare e lavorare in tre docenti su due classi; che fatica ! Ma poi ce l’abbiamo fatta ora saper lavorare insieme fa parte della nostra professionalità !!
3. E’ una gran fatica ma è rinnovamento costante ed è l’unica strada per affrontare i tanti problemi di tutti i giorni..
4. Ma vi rendete conto del confronto di idee che c’è nella programmazione portata avanti in modo collegiale e corresponsabile fra più docenti? Vi rendete conto dello sforzo che ci deve essere per uniformare gli stili di comportamento ? ma questa non è una garanzia anche per i bambini e per i genitori?(a voce più alta possibile è la conclusione del discorso)

Giudice
Non interrompete!
Signora concluda per favore!

Insegnante contro
I moduli, non ci scordiamo dei moduli.
Per applicare la legge 148 ,che istituiva la scuola a modulo, tutti i docenti di Italia dalla Alpi alla Sicilia sono stati aggiornati dallo stato per specializzarsi nelle aree disciplinari e superare il maestro unico e tuttologo.
Questo non è stato rinnovamento?
Ora, io voglio dire solo questo: i docenti delle elementari negli ultimi venti anni non hanno fatto altro che rinnovarsi e sperimentare ed ora ci si chiede forse di andare avanti? No, ci si chiede di tornare semplicemente indietro all’insegnante unico e al doposcuola più o meno mascherato e la nostra professionalità? Abbiamo scherzato per venti anni? Facciamo come se non fosse accaduto nulla?
Ma insomma io vorrei che qualcuno mi spiegasse: perché si vuole distruggere la scuola elementare?

Gruppo di ascolto
4. Ma per risparmiare! ( voce molto alta )
5. Ho letto sul giornale che il tutor,prevalente, unico fa risparmiare molti insegnanti !
6. Io ho letto anche che non ci saranno più le compresenze ! Anche lì sai quanti insegnanti si risparmia?

Giudice
Non andiamo fuori tema, le compresenze fanno parte di un altro argomento.
Signori insegnanti qui non siamo a scuola , siete pregati di essere più brevi.

BREVE PAUSA - INTERVALLO MUSICALE

Giudice
Riprendiamo la seduta; il terzo ed ultimo argomento ammesso al dibattito è:
ANTICIPO-SCELTA DELLE FAMIGLIE?
abbiamo la scheda informativa?

Scheda informativa
(vestito di scena da Informazione aria compresa del proprio ruolo in modo esagerato,plateale)
Sono sempre io la scheda informativa!!!

Giudice
(sguardo di disapprovazione verso la scheda informativa)
Per favore si limiti a leggere.

Scheda informativa
(cercando di ricomporsi)
Si, subito signor giudice.
(legge la scheda seriamente nel modo più chiaro e professionale possibile)
(scheda sull’ANTICIPO)
Giudice
Si accomodi il ……………..

Uno del pubblico
Scusi signor giudice non è giusto che si cominci sempre con gli interventi a favore, perché poi si finisce con quello contro che ha sempre l’ultima parola!!! Va bene che siete tutti di parte ma un po’ di giustizia……………………..

Giudice
Per favore non facciamo confusione! Se mi faceva finire stavo per dire : Cominciamo con un intervento contro. Prego non perdiamo altro tempo!!!

Genitore contro
E qui viene il bello come fa un genitore ad essere contrario all’anticipo nella scuola elementare ma soprattutto in quella materna? Come fa quando i nidi non ci sono o non sono sufficienti e, anche quando ci sono, costano tanti soldi? Non tutti hanno tanti soldi!
Uno del pubblico
(lo stesso di prima o un altro)
Scusi non ho capito ma lei è a favore o contro?

Genitore contro
Sono contro ma……………….

Giudice
Scusi non ci faccia perdere tempo se è contro parli contro sennò si fa una gran confusione !

Genitore contro
La confusione non la faccio io ma chi ha fatto questa proposta dell’anticipo che risolve i problemi dei genitori ma forse non quelli dei bambini !
E’ la famiglia che decide se mandare alla materna un bambino di due anni e mezzo o alla scuola elementare un bambino di cinque anni e mezzo e…. vi sembra giusto?
Posso io avere la competenza per decidere se per mio figlio va bene andare prima a scuola? Possono i genitori valutare il livello di crescita del proprio figlio? .
Io la penso così: non si può essere dottori di sé stessi. Sono cose delicate: bisogna essere sicuri che ci siano le strutture e il numero giusto di insegnanti per occuparsi di bambini più piccoli. Io vedo il pericolo che la scuola materna torni ad essere un parcheggio e poi….se al governo stava veramente a cuore la risposta al bisogno sociale perché non hanno fatto più asili nido e il terzo anno di scuola materna obbligatorio per tutti? Io ho finito.

Giudice
Ha finito, bravo è stato breve.
Avanti, prego l’intervento a favore.

Genitore a favore
Grazie signor giudice, la signora è stata breve si……….. perché…… non sapeva cosa dire. Avete visto la confusione? non sapeva nemmeno se era a favore o contro. Lo capisco, con tutta la buona volontà è difficile per un genitore non riconoscere il punto più qualificante di tutta la riforma: la famiglia; finalmente alla famiglia viene dato il giusto peso ; la famiglia potrà decidere del futuro del proprio figlio. Ho sentito che non abbiamo le competenze ma chi meglio di un genitore sa quello che è giusto per il proprio figlio?
Adesso i bambini sono più svegli, hanno il computer, sono informati, perché devono stare al palo ad aspettare i ritmi della classe, dei compagni più lenti? E’ giusto avvantaggiarsi: prima si entra a scuola prima si esce; chi entra alla scuola materna a due anni e mezzo si diploma un anno prima…. come nel resto dell’Europa!

Gruppo di ascolto
1. Ma sentite, qui vi fate tanti problemi; io ho un amico che vive a Napoli e lui manda il figliolo di cinque anni a una scuola privata, le famose “primine” e lì si paga fior di quattrini .Qui,se ho capito bene, si va a scuola prima e gratis. Perché non dovrei accettare?
2. Volete sentire la mia esperienza : io ho già provato a mandare il mio bambino a scuola a cinque anni l’anno scorso; non è andata molto bene, non ce la faceva a reggere il ritmo della classe, doveva avere compiti differenziati; io me ne sono pentita.
3. Scusate ma, a parte l’anticipo, io non ho capito bene questa faccenda che dice sempre la televisione………………. della famiglia che ora nella scuola conterebbe tanto.. o non c’erano già gli organi collegiali, perché non si fanno funzionare meglio e si fa partecipare davvero i genitori a decidere le cose importanti della scuola?
4. Gli organi collegiali? Io ho letto che li vogliono levare ………….Ma non ho capito, come genitori, siamo importanti o no? (a voce alta)

BREVE PAUSA - INTERVALLO MUSICALE

Giudice
Bene, a questo punto il dibattimento è concluso, la seduta è sospesa, il giudice si ritira …………………………….

Signora (fra il pubblico)
Eh, no signor giudice , io avrei ancora un’osservazione da fare : non ci siamo ancora chiesti come si inseriscono in questo nuovo modello di scuola i bambini portatori di handicap…..

Giudice
Prego a lei la parola

Signora
Non che l’inserimento nella scuola …………………

Giudice
Eh, no aspetti, se vuole introdurre nuovi argomenti, vanno almeno rispettate le regole; prima l’argomento deve essere illustrato con una scheda di presentazione.
abbiamo la scheda informativa sull’ HANDICAP?

Scheda informativa
(vestito di scena da Informazione aria compresa del proprio ruolo in modo esagerato,plateale)
Eccomi signor presidente!

Giudice
(sguardo di disapprovazione verso la scheda informativa)
Non sono il presidente sono un giudice.

Scheda informativa
(delusa, rivolta al pubblico)
Oh, è vero lei è un ………giudice, mi sono confusa perché negli ultimi tempi sono stata spesso con il PRESIDENTE, lui si che sa come si tratta l’informazione (aria sognante)
Giudice
E magari anche i giudici ……….Prego vuole leggere o no questa scheda?

Scheda informativa
(cercando di ricomporsi)
Si, subito signor giudice
(legge la scheda seriamente nel modo più chiaro e professionale possibile)
(scheda sull’HANDICAP)

Giudice
Signora prego a lei la parola

Signora (madre di un bambino disabile)

Non che l’inserimento nella scuola dei nostri bambini disabili fino ad oggi sia stato semplice e tranquillo.
Quando ad esempio, come consigliato dall’equipe della ASL, decisi di iscrivere mio figlio all’asilo nido e di tornare a lavorare, ho dovuto fare richiesta all’assessore ai servizi sociali del mio comune, ma ho dovuto prendere contatti anche con il comune dove era ubicato l’asilo nido, con l’assessore di quel comune, con il responsabile del nido, con la neuropsichiatria perchè mi serviva la diagnosi funzionale e dovevo cercare anche l’assistente sociale… quella del comune o della ASL? Perché era diverso?
Alla fine lo hanno tenuto al nido solo poche ore, era anche una questione economica, eppure lui aveva sicuramente più necessità di altri di ritrovarsi con i bambini della sua età.

Voce fuori campo ( madre di un bambino normodotato)

Ma che dice! Io sono andata in comune e l’ho iscritto. Devo pagare la mia retta e stop. Ora però capisco le liste di attesa, se si fanno arrivare anche bambini da fuori comune!

Signora
Anche alla scuola materna non è stato tutto semplice: P.E.I., P.O.F., assessore per contrattare la copertura delle ore di sostegno scoperte, il dirigente scolastico che vuol essere rassicurato con certificati e relazioni…
La materna è quasi sempre un passaggio felice per tutti e lo è stato anche per mio figlio. Di solito i bambini disabili restano più a lungo degli altri nella scuola materna però se ci sono dei problemi nell’organizzazione scolastica allora il benessere del bambino passa in secondo piano e così, per poter formare una classe in più, la scuola ha deciso che era ora per mio figlio di passare alla scuola elementare.

Voce fuori campo
Ma ora cosa vuoi? Con questa riforma si dà potere alle famiglie e tu, genitore, puoi stabilire, in accordo con gli insegnanti, cosa è meglio per tuo figlio, se rimanere alla materna o passare alle elementari. …
……..PAUSA……..

Signora
Capisco che l’elasticità dell’orario scolastico permette ai bambini più impegnati e alle loro famiglie di svolgere varie attività extrascolastiche. Ogni giorno, quando suona la campanella, tutti corrono fuori, chi con il borsone del calcio, chi con quello della piscina o di danza. PER NOI QUESTI SONO LUOGHI OFF LIMITS, ma anche il nostro borsone è pronto per l’impegno di domani: testa lavata bene –ci hanno detto i medici-, a letto tardi, sveglia all’alba perchè domattina alle 7 ci aspettano per prelievi e elettroencefalogramma, poi una lunga passeggiata nel corridoio del reparto in attesa del colloquio con i medici nel primo pomeriggio e infine finalmente a casa!
QUESTE sono le nostre attività extrascolastiche e se ai nostri bambini viene tolto anche il tempo pieno allora addio all’integrazione, addio al tempo passato insieme ai loro coetanei che sono di così grande aiuto per la loro crescita. Ed è vero anche il contrario, i nostri bambini possono essere una risorsa per la scuola, ma se con il nuovo orientamento scolastico si perde l’aspetto educativo della scuola allora diventeranno solo un problema.

Voce fuori campo
Oh, ma a scuola si va per imparare a leggere e scrivere e non è un luogo di assistenza! Potrebbero esserci delle scuole apposta per loro, dove possono svolgere attività adatte alle loro capacità.

Signora
Sì, va bene allora ditelo chiaramente: è questo che aleggia nell’aria, la riapertura delle scuole speciali… d’altronde con la diminuzione delle ore di sostegno si stanno già formando i gruppi ‘speciali’ nelle scuole, dopo quasi trent’anni di lavoro che hanno fatto crescere scuola e famiglia arrivando a condividere concetti come l’importanza dell’integrazione e la ricchezza della diversità.

Voce fuori campo
Scherza! Scherza! Non vorrai mica che ci stia mio figlio fuori di classe. Se tuo figlio non si adegua alle regole della classe meglio portarlo fuori, gli altri bambini hanno da studiare, mica sono a scuola per perdere tempo! Sinceramente, però, l’anno scorso non ha dato molto fastidio, l’insegnante di sostegno e il bambino sono stati spesso insieme fuori della classe e gli insegnanti di classe hanno sempre fatto lezione tranquilli; altrimenti a cosa serve un insegnante tutto per sé?

Signora

Alle medie ha ancora meno ore di sostegno, non ha neppure un educatore nelle ore in cui non c’è l’insegnante, ma io, a detta di tutti, non devo preoccuparmi.
Dopo le medie so che ci saranno sempre più indifferenza e meno contatti umani: sento già parlare di corsi di preformazione, di scuole pubbliche che scoraggiano l’iscrizione di ragazzi disabili, per non parlare di quelle private…. D’altronde l’integrazione non è più un criterio di valutazione della qualità delle istituzioni scolastiche. Inoltre con l’abbassamento dell’obbligo a 14 anni i nostri figli sono tutelati solo fino a quell’età.
Ecco signor giudice, ora è veramente tutto, ma ricordi che l’handicap dei nostri figli non ce lo siamo scelto: sono situazioni che capitano nella vita e purtroppo nel mondo contemporaneo sono sempre più frequenti.

Giudice
Bene, a questo punto il dibattimento è concluso, la seduta è sospesa, il giudice si ritira per emettere la sentenza ………………………anzi ….(si rivolge al pubblico) penso che sia più giusto che siate voi a giudicare …………………(sipario)

SCHEDA 1
TEMPO SCUOLA
Decreto legislativo Attuativo della legge 53 del 23/01/’4 - art. 3, art.7, art 10 (tempo scuola e organici) - art., art.14,art.15 (organici)

- Sono abrogati gli articoli che istituivano il tempo pieno, il tempo prolungato e il modulo
- Viene introdotta la distinzione fra tempo obbligatorio, tempo facoltativo e tempo dedicato alla mensa
- Il tempo minimo obbligatorio per tutti nella scuola primaria (elementare e media), è di 27 ore ;
- il tempo massimo è di 40 ore così articolate: nella scuola elementare è 27 (obbligatorie per tutti)+ 3 (facoltative)+10 (mensa e dopo-mensa)
nella scuola media il tempo massimo è 27(obbligatorie per tutti)+ 6 (facoltative +7(mensa e dopomensa)
- Nella scuola dell’infanzia il tempo scuola può variare dalle 25 alle 45 ore settimanali “a seconda dei progetti delle singole scuole e tenuto conto delle richieste delle famiglie “
- Chi decide come riempire queste ore? Chi fa i progetti didattici delle scuole?
Questa competenza rimane del Collegio dei docenti . L’autonomia delle scuole è tutelata dalla Costituzione(art.117) e dal D.P.R n.275 del ’99 che regola l’autonomia delle Istituzioni Scolastiche. Per fare i progetti didattici le scuole dovranno tener conto dei programmi ministeriali (dove sono aumentate le materie) degli organici (i docenti sono diminuiti) e del tempo scuola (diminuito)
- Perché è diminuito il tempo scuola? Per poter utilizzare tutto il monte ore previsto bisogna si realizzi la situazione che tutti i genitori lo richiedano altrimenti tutte le discipline devono essere fatte nell’unico tempo obbligatorio per tutti:le 27 ore ; nelle 27 ore sono comprese anche la quota riservata alle regioni e all’insegnamento della religione cattolica.
- Perché diminuisce l’organico dei docenti? L’organico viene dato per coprire l’orario obbligatorio, quello facoltativo e la mensa . Non si fa più menzione dell’orario di compresenza che serve attualmente a fare piccoli gruppi e laboratori.

SCHEDA 2

TUTOR-PREVALENTE-UNICO
Decreto legislativo attuativo della legge 53 del 23/01/’04 / Circ.n.29 del marzo 2004 art..2.4 / Art. 7 comma 5 e 6 (elementare) / Art. 10 comma 5 (media)
Il decreto applicativo e la successiva circolare n.29 del marzo 2004, non la legge 53, introducono nella scuola primaria (elementare e media) la figura del docente tutor a cui vengono affidate le funzioni di orientamento nella scelta delle attività opzionali, di tutorato, di coordinamento delle attività educative e didattiche, di cura delle relazioni con le famiglie, di cura e documentazione del percorso dell’alunno.
Per quanto riguarda la scuola elementare, a proposito di tutor c’è nel decreto e nella successiva circolare, una ulteriore precisazione “ il docente tutor assicura nei primi tre anni della scuola primaria ,un’attività di insegnamento agli alunni non inferiore alle 18 ore settimanali”
Questo è un punto molto controverso che si presta a diverse interpretazioni; se il docente tutor dovesse svolgere almeno 18 ore con gli stessi alunni o con la stessa classe sarebbe l’insegnante –prevalente- unico della classe.

SCHEDA 3
ANTICIPO –SCELTA DELLE FAMIGLIE
Art.2, art.6, art,12,art.13 del Decreto Legislativo attuativo della legge 53 del 28 marzo 2003
La possibilità dell’anticipo riguarda sia la scuola dell’infanzia che la prima elementare.
L’anticipo facoltativo in prima elementare ,reso possibile dall’art. 6 del Decreto, è già in atto.
Problemi sorti: una prima classe può risultare composta da bambini di cinque anni e quattro mesi e bambini di quasi sette anni; conseguente difficoltà di programmare un percorso didattico utile per tutti.
Scuola dell’infanzia: il Decreto,all’art.12, e la successiva circolare 29 (arti 1 . 2)ribadiscono che l’anticipo nella scuola dell’infanzia può avvenire solo in forma sperimentale ( avvalendosi di “nuove professionalità” e “modalità organizzative”) e dopo aver verificato l’esistenza di 3 condizioni considerate “tassative “ :

1. esaurimento delle liste di attesa nel Comune
2. disponibilità dei posti anche per quanto riguarda la dotazione organica dei docenti
3. assenso del Comune che deve assicurare trasporti, mense, attrezzature.

Appare chiara la consapevolezza sia del MIUR che dell’ANCI nel riconoscere che siamo su un terreno mai praticato al punto da prevedere,per gli anticipi, una “ forma sperimentale” e quindi , in quanto tale, da programmare, se ne esistano le condizioni, da parte del Collegio dei Docenti con le garanzie e la scientificità che la sperimentazione comporta (art. 6 del Regolamento sull’Autonomia).
Qualora ne esistano le condizioni ,chi decide se un bambino è pronto a due anni e mezzo per andare alla scuola dell’infanzia o a cinque anni e mezzo per andare alla scuola elementare ? La scuola può consigliare, ma l’ultima parola spetta, in ogni caso, alle famiglie.

HANDICAP 4
L’inserimento degli alunni portatori di handicap, disabili o diversamente abili, nelle scuole italiane arriva da lontano .
Con la Legge 517 del 1977 si legittima l’alunno disabile a frequentare le scuole comuni, riconoscendo l’importanza di interventi educativi individualizzati e finalizzati al pieno sviluppo della personalità dell’alunno.
E’ sempre la legge 517 del 1977 che prevede l’istituzione dell’insegnante di sostegno specializzato che viene assegnato alla classe in cui è inserito il soggetto disabile.
Con la Legge quadro 104/92 – Art. 12 si supporta l’integrazione scolastica dando una serie di strumenti didattico-organizzativi che servono a rendere più efficace l’opera delle scuole e garantiscono il diritto all’educazione e all’istruzione della persona disabile in tutte le scuole comuni di ogni ordine e grado.
Nel Rapporto Bertagna, che è alla base della riforma del ministro Moratti, nel paragrafo “Handicap e diversità per tutti”, è scritto che andranno definiti: “corsi universitari intensivi di alta specializzazione” per preparare i docenti che lavoreranno sia nelle istituzioni scolastiche ordinarie sia in strutture educative speciali.
Purtroppo nel 2003 anche la legge finanziaria si occupa dell’ handicap e lo fa per poter arrivare ad una diminuzione dei docenti di sostegno applicando alla lettera la legge 104.
La Legge finanziaria 2003 - Art. 35, comma 7 dice chiaramente che “destinatari dell’attività di sostegno ai sensi della legge n. 104/92, saranno gli alunni che presentano una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva..
Anche i l D.L. applicativo della L. 53/03 (Riforma Moratti) all’Art. 16 ribadisce la stretta osservanza alla legge 104
Dalla lettura incrociata della finanziaria e del Decreto si deduce che l’insegnante di sostegno sarà concesso solo a quegli alunni che hanno una attestazione di handicap ai sensi della legge n.104. L’attestazione di handicap è una procedura abbastanza complessa che va richiesta dalla famiglia, comporta una valutazione collegiale da parte di una apposita commissione e dà diritto alla concessione di un punteggio di invalidità, eventualmente di una indennità di accompagnamento.

Fino ad oggi molti bambini che hanno avuto un insegnante di sostegno erano certificati solo dalla neuropsichiatria infantile in deroga alla legge . In questo modo quei bambini, le cui famiglie non erano ancora psicologicamente tanto forti da accettare un’attestazione di handicap ufficiale, venivano comunque aiutati e tutelati nella scuola.

Insomma nella scuola dal prossimo anno potremmo avere un nutrito numero di bambini con problemi di vario genere (disagio, comportamentali, con deficit intellettivi più o meno gravi) che dovranno essere inseriti come tutti gli altri nelle classi senza un’insegnante di sostegno.
Nell’anno scolastico 2003-2004 a fronte del taglio di 1.058 posti di sostegno c’è stato un aumento di oltre 5.000 bambini e ragazzi portatori di handicap nella scuola pubblica italiana.