Finalmente ci siamo arrivati, il 15 novembre tutta la scuola italiana, dalla materna alle superiori (e sarebbe un'ottima cosa se anche l'Università partecipasse) sciopererà contro la "riforma" Moratti e contro la politica scolastica del governo Berlusconi, le aule si vuoteranno in tutta Italia e una marea di docenti, ATA, studenti, genitori e cittadini scenderà in piazza a Roma.
Lo sciopero è stato convocato, seppur con piattaforme diverse, dai Cobas e da Cgil-Cisl-Uil, sotto la pressione della richiesta fortissima che, fin dallo scorso anno, viene da tutto il movimento di lotta che si batte per l'abrogazione della controriforma Moratti. Fino ad oggi gli scioperi erano divisi: e di questa divisione hanno approfittato Moratti e Berlusconi. Ora, un importantissimo passo in avanti è stato fatto, lo sciopero unitario è a disposizione di tutti i docenti ed Ata che si oppongono alla politica scolastica morattiana e che sono la maggioranza della categoria.