UNA MAIL ALLA MORATTI
Aggiornamento: siamo a 70

Il 13 gennaio 2004, insieme all’attesissima circolare sulle iscrizioni per l’a.s. 2004-2005, giunge una "Lettera aperta alle famiglie" del Ministro Letizia Moratti, che alleghiamo qui sotto.
Leggetela.
Se dopo averla letta vi sentirete rassicurati, vorrà dire che il Ministro Moratti è riuscita nel Suo intento tranquillizzante.
Se invece dopo averla letta vi sentirete presi in giro e vi arrabbierete, inviate al MIUR una risposta.
Bastano poche parole, le Vostre.

Se volete socializzare in questa pagina web le vostre considerazioni inviate per conoscenza la e-mail anche all’indirizzo
unamailallamoratti@yahoo.it  per costruire l'ARCHIVIO DEL DISSENSO

scrivete ai seguenti indirizzi e-mail del MIUR:
comunicazione.uff4@istruzione.it (Ufficio per le Relazioni con il Pubblico a livello centrale)
nicola.rossi@istruzione.it   (Segreteria)
uffstampa@istruzione.it  (Ufficio stampa)

PASSAPAROLA: fai circolare questa mail, più messaggi arriveranno al MIUR e più daremo voce alla nostra protesta

NO ALLA RIFORMA MORATTI, RITIRO DEL DECRETO CHE ABOLISCE IL TEMPO PIENO E PROLUNGATO E SMANTELLA LA SCUOLA PUBBLICA DELL'OBBLIGO

Lettera della Moratti ai genitori

Roma, 13 gennaio 2004

Cari genitori,

Come forse ricorderete, nella lettera dell’aprile 2002, con la quale ebbi il piacere di inviare a voi, agli insegnanti ed agli studenti il testo della legge di riforma della scuola, contenuto nel libretto "Una scuola per crescere", sottolineai l’importanza di rafforzare il dialogo tra la scuola e la famiglia per la formazione dei nostri giovani.

Il dialogo consentirà infatti di formare identità individuali forti, persone dotate di capacità critiche, coscienze libere legate ai valori della responsabilità personale e della solidarietà.

Tra gli strumenti introdotti per l’attuazione della riforma nel primo segmento dell’istruzione vi è l’arricchimento delle offerte formative, con un ventaglio di scelte più ampie e personalizzate, come lo studio dell’inglese e dell’informatica nella scuola primaria e di una seconda lingua comunitaria nella scuola media.

Si tratta di opportunità formative offerte dalle scuole in maniera assolutamente gratuita.

Ferma restando la centralità dello studente e dei docenti nel processo educativo, la nuova scuola assegna alle famiglie un ruolo determinante nella formazione scolastica dei figli, a cominciare dalla scelta del tempo-scuola.

A questo proposito desidero assicurare tutti voi – ed in particolare le madri che lavorano, delle quali comprendiamo le ansie e le preoccupazioni -che il tempo pieno sarà offerto a tutti i bambini della scuola primaria gratuitamente come per il passato e fino a 40 ore settimanali, a seconda delle scelte che voi esprimerete alle scuole interessate al momento dell’iscrizione, che dovrà essere effettuata in questo mese di gennaio.

E’ certamente, questo, un momento importante per voi genitori che, scegliendo una determinata scuola ed una specifica modalità di organizzazione del tempo della didattica, affidate i vostri figli ad una comunità educativa nella quale, sotto la guida dei loro insegnanti, cresceranno e diventeranno persone formate e responsabili.

Anche per quanto riguarda la scuola secondaria di I grado, viene confermato il tempo prolungato nella sua massima estensione.

Ed è per questo che abbiamo voluto valorizzare la funzione tutoriale del docente, che è chiamato a svolgere, insieme con gli altri insegnanti, il delicato compito di guidare, assistere e sostenere il bambino lungo tutto il primo arco del suo percorso formativo.

L’esigenza di porre la scuola italiana al passo con l’Europa ci ha inoltre indotti ad inserire nel piano di studi della scuola media una seconda lingua straniera, che rientra nel percorso obbligatorio di istruzione ed il cui insegnamento è pertanto del tutto gratuito.

Altrettanto gratuita per voi genitori è anche l’offerta di materie extracurricolari che la scuola ha il dovere di predisporre, dando seguito alle vostre richieste.

Nel particolare momento delle scelte che state per compiere per i vostri figli ho avvertito l’esigenza di farvi giungere un mio messaggio di saluto, di augurio e, soprattutto, di rassicurazioni sulla realtà scolastica nella quale i bambini ed i preadolescenti si accingono ad entrare.

La scuola che stiamo costruendo è una scuola che pone al centro del progetto educativo la persona, che prepara i giovani ad affrontare serenamente e responsabilmente i grandi processi di trasformazione che il mondo sta vivendo.

E’ una scuola che mette in sintonia i loro studi con le loro carriere professionali e li aiuta a sviluppare i loro talenti, perché possano trovare un lavoro ben retribuito.

E’ una scuola che educa i giovani all’etica della responsabilità individuale e della solidarietà verso gli altri, affiancandosi a voi, perché l’educazione e l’istruzione sono prima di tutto servizio alle famiglie, in continuità e cooperazione con esse, vera forza morale e materiale per la crescita del nostro Paese.

Sono convinta che con la vostra collaborazione il cambiamento avviato nella scuola avrà successo.

LETIZIA MORATTI

Le prime 27

1. Le incredibili rassicurazioni del Ministro Moratti sulla Riforma della scuola
Il 13 gennaio 2004, insieme all’attesissima circolare sulle iscrizioni per l’a.s. 2004-2005, giunge una “Lettera aperta alle famiglie” di Letizia Moratti, Ministro dell’Istruzione, che desidera assicurare alle famiglie “- ed in particolare le madri che lavorano, delle quali comprendiamo le ansie e le preoccupazioni-che il tempo pieno sarà offerto a tutti i bambini della scuola primaria gratuitamente come per il passato e fino a 40 ore settimanali”...“Anche per quanto riguarda la scuola secondaria di I grado, viene confermato il tempo prolungato nella sua massima estensione”. Possiamo stare tranquilli, le centinaia di comitati cittadini sorti spontaneamente in tutto il Paese sono solo dei sobillatori. I pareri negativi del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione e del CIDI sono irrilevanti. Gli oltre 110.000 firmatari dell’appello in difesa del tempo pieno e prolungato possono ritenersi soddisfatti.
Le iscrizioni si fanno entro il 31 gennaio e la circolare tanto ottimisticamente quanto illeggittimamente anticipa molti punti fondamentali del decreto attuativo della Legge n.53/03 non ancora approvato.
La Scuola arrogante del “SA-FAR-ES” (“sapere, saper fare, saper essere”) avanza, la riforma procede incurante facendosi beffe del coro di proteste di genitori, insegnanti, sindacati, studenti, cittadini, lavoratori della scuola. Tra l’amarezza del sentirsi ripetutamente presi in giro, si fa strada un pò di sana ironia e sorge spontaneo un ameno gioco di parole: questa  riforma dimostra sempre più l’intento di “SA-FAR-FES”, ovvero “Saperci Fare Fessi”.
Caro Ministro Letizia Moratti, non vorrei apparirLe irriverente, ma siamo proprio stanchi. Se davvero sostiene “l’importanza di rafforzare il dialogo tra la scuola e la famiglia” cominci a parlare chiaro, perfavore.
Come spiega la profonda incoerenza tra la Sua tranquillizzante letterina che garantisce il tempo pieno e il decreto attuativo della Legge 53 in via di approvazione che invece lo abolisce (abrogazione art.130 del T.U.)? Come spiega il fatto che l’art 14 bis del decreto attuativo conferma il tempo pieno e prolungato  solo per l’anno scolastico 2004-2005 ? E dopo, cosa prevede questa Sua poco lungimirante riforma? Dopo, sarà garantita la copertura di 40 ore settimanali. Potrebbe sembrare una conquista dei movimenti di protesta. Un compromesso che, secondo Lei, secondo moltiesponenti del Governo e secondo gran parte della stampa e televisione che veicola largamente il Vostro pensiero, dovrebbe soddisfare le richieste delle famiglie. Ma il Tempo pieno, caro Ministro Moratti, non è un PARCHEGGIO dove “LASCIARE” i figli mentre i genitori lavorano, non è un “contenitore” che misura 40 ore settimanali. Non risponde soltanto ad un bisogno sociale di custodia, per moltissime famiglie rappresenta una scelta educativa di fondo. E come motiva, a livello pedagogico ed educativo, l’istituzione del “Tutor”? Perchè secondo Lei un insegnante prevalente è meglio di due contitolari? Come spiega  ai genitori che hanno già scelto il modello scolastico del Tempo Pieno per i loro figli, che, a partire dall’a.s. 2005-2006, il Tempo Pieno non esisterà più? E, mi scusi, ma in una Scuola pubblica già sostentata da autofinanziamenti dei genitori per la realizzazione delle esperienze didattiche più semplici (banalmente la visita ad un museo cittadino) come può affermare con tanta tranquillità che  “gratuita per voi genitori è l’offerta di materie extracurricolari che la scuola ha il dovere di predisporre” ?
Forse Lei, Ministro Moratti, non sa che la Finanziaria 2004 non stanzia risorse economiche a copertura del Decreto? Non crede che, senza un concreto adeguamento (in termini qualitativi, di gestione delle risorse, di finanziamenti) anzichè migliorare la Scuola PUBBLICA, la si renderà  PIU’ SCADENTE? Lei vuole tranquillizzarci scrivendo che è “convinta che con la nostra collaborazione il cambiamento avviato nella scuola avrà successo”. In che cosa dovremmo collaborare, Ministro Moratti?
Nel credere alle ben poco credibili rassicurazioni che per l’ennesima volta sta facendo a milioni di famiglie italiane? Ci dispiace, Lei forse sarà convinta, ma noi continuiamo a non sentirci collaborativi, e continuiamo con forza ad affermare che la Sua formula
TUTOR + 27 ore + 3 ore + 10 ore = NON FA TEMPO PIENO.
Questa Sua formula, che sembra piacerLe tanto, non ha nulla di magico.
Decine di migliaia di cittadini, di diverso o anche di nessun segno politico e sindacale, non Le credono, Ministro. Sabato 17 gennaio moltissimi di loro erano a Roma alla Manifestazione nazionale, per difendere il Tempo Pieno e Prolungato, per una scuola pubblica e di qualità per tutti, per chiedere il ritiro del decreto. I sindacati uniti che impugnano la circolare sulle iscrizioni dichiarandola illeggittima, non dovrebbero essere un particolare trascurabile. Ma ancora una volta nessun vacillamento nella ferma volontà di procedere, nessuna presa di coscienza dei reali contenuti della protesta, nessun confronto civile con le controparti. E com'è avvilente constatare che sono rarissimi gli spazi di informazione “libera”, la maggioranza degli organi di informazione rendono un servizio al Governo, anzichè ai cittadini. Ne è un fulgido esempio Emilio Fede, che denuncia scandalizzato la “strumentalizzazione” dei bambini, quale orrore! Genitori irresponsabili, che invece di lasciare i figli a casa davanti alla televisione ad apprendere come diventare dei bravi consumatori li portano in corteo a difendere i loro diritti! Ma torniamo all'argomento del dibattere: Lei, Ministro Moratti, promette per lettera un Tempo pieno che nel decreto non c’è. E le fanno il controcanto importanti esponenti della maggioranza di Governo che la incalzano a tirare dritto e che hanno liquidato la manifestazione di Roma definendola  “demagogica”.
Leggo sul dizionario di italiano la definizione di “demagogia”: 1 forma corrotta di democrazia in cui i governanti fanno promesse e concessioni alle masse popolari al solo fine di mantenere il proprio potere 2 l’accattivarsi il favore delle masse con promesse che non si possono mantenere. ...Ma chi governa non siamo noi, e chi mente nemmeno.
Valeria De Vincenzi, genitore del Coordinamento bolognese in difesa del TP e Prolungato

2. CI SENTIAMO IN DOVERE DI RISPONDERLE...
Gentilissimo Ministro Moratti,
il 13 gennaio scorso, assieme ad una circolare sulle iscrizioni per l'anno scolastico 2004-2005, Lei ha allegato una lettera a tutte le famiglie.
Nel ringraziarLa per questo gentilissimo gesto, ci sentiamo in dovere di risponderLe, innanzi tutto per contraccambiare il nobile gesto, ma anche perchè,  alla lettura della medesima, ci siamo resi conto che molto probabilmente Lei, Signor Ministro Moratti, non vive in Italia e conosce poco, ci scusi, la scuola italiana. Ci permettiamo, innanzi tutto, di chiederLe come è possibile emanare una circolare, mentre le commissioni parlamentari competenti sono ancora impegnate nelle audizioni per dare il parere previsto per il primo Decreto attuattivo della Legge. Come si può invitare i genitori ad iscrivere i propri figli ad una scuola che forse ci sarà, ma per quello che consta attualmente non c'è? Come può garantire il Tempo Pieno, quando gli articoli di riferimento con il Decreto attualmente in esame, vengono aboliti? In più, desideriamo farLe  notare che il Tempo Pieno attuale nelle nostre scuole non è "fino a 40 ore", ma è proprio di 40 ore, mentre Lei, nonostante ci rassicuri in tutte le maniere possibili, che tutto ciò non cambierà, ci offre con questo Decreto il risultato di tre diversi spezzoni (27+3+10); abbia pazienza, ma a noi sembra una bella e buona presa in giro!
Nella lettera diverse volte (ben quattro se non abbiamo letto male), Lei usa il termine "gratuito", quasi se intendesse sottolineare lo sforzo, da miracolo, che ha fatto in riferimento all'offerta formativa. Ma, Signor Ministro, siamo noi genitori a doverLe fare presente che in Italia, almeno sino a questo momento, la scuola è gratuita? Possibile che, se non Lei direttamente, nessuno del Governo lo sappia?
Ma, chissà, forse qualcuno si sta destando e tira la testa fuori dalla sabbia, se due esponenti dell'UDC (maggioranza di Governo) in questi giorni affermano  che "il Decreto va modificato e riscritto..."....???!!!....
Ci dispiace, Ministro Moratti, doverLe dire queste cose, ma ad una persona  delicata e sensibile che comprende  "le ansie e le preoccupazioni", non potrà ancora sfuggire che i nostri dubbi e le nostre contrarietà non sono insensate,  e se ritenesse opportuno fare "un passo indietro", Le ricordiamo che non sempre un gesto del genere equivale  a fallimento, anzi! Con viva cordialità.
Associazione Il Cappellaio Matto

3.UNA MAMMA
Vorrei tanto sapere dalla ministra Moratti, chi e che cosa ci guadagna a questo smembramento del tempo pieno,così come era costituito!
Vero che in Italia se qualcosa funziona non può continuare!!!
Una mamma

4.CARA LETIZIA
Cara Letizia,
purtroppo la lettura della sua circolare e del parallelo decreto attuativo della Riforma della Scuola ha confermato i nostri peggiori presagi. A nostro modesto avviso, di genitori che cercano di seguire con attenzione la crescita dei propri figli, si sta attuando un grave salto indietro. Non state costruendo la scuola del futuro ma semplicemente restaurando la scuola del passato. La riforma non tiene conto delle tante, semplici e diffuse buone esperienze maturate in tanti anni nella nostra scuola pubblica, di cui per fortuna il nostro figlio maggiore è riuscito a beneficiare (ahimè solo fino alle elementari). L'unico criterio che sembra guidare la sua controriforma è quello del risparmio: meno ore, meno insegnanti, meno attività, più bambini (per ogni classe), più ingiustizia (tra chi potrà permettersi una scuola di qualità e chi no...).
Ci chiediamo quale sia il grado di civiltà esprime una società come la nostra che, quando decide di risparmiare, lo fa a scapito dei suoi figli e dei suoi vecchi (ma questo lo diremo ai suoi colleghi Sirchia e Tremonti...).
Ci risparmi in futuro almeno la beffa dei suoi messaggi che giungono nelle nostre case utilizzando sempre denaro pubblico che preferiremmo vedere speso a favore dei nostri bimbi. Distinti saluti
Giovanni Merlo e Paola Bollini Palazzolo Milanese (Mi)

5.NON SONO D’ACCORDO
Caro ministro dell'istruzione,
mi chiamo Federica e sono mamma di una bimba che frequenta il secondo anno di scuola elementare e un bimbo che frequenta il secondo anno della scuola  materna. La sua lettera non mi rassicura affatto, anzi mi sembra una lettera con tante parole ipocrite, quasi un messaggio pubblicitario per una riforma che deve convincere più che produrre buoni effetti. Io sono del 1966 e ho avuto l'insegnante unica, sono stata fortunata ho avuto una professionista seria che mi ha dato tanto, ma siamo sicuri che tutti gli
insegnanti in circolazione sono all'altezza ? Io sono contenta del team che insegna a mia figlia anche se un elemento è un pò così e così, ma l'intero team supplisce a quella piccola carenza. Mi chiedo però se quell'elemento diventasse il tutor? La scuola elementare funziona molto bene, sono d'accordo con lei con l'insegnamento della lingua inglese e dell'informatica, ma non sono d'accordo della scelta delle famiglie sulle
3 ore facoltative; ammettiamo che una famiglia chieda taglio e cucito, una Karate, una danza, una educazione musicale e via dicendo come fa una scuola ad organizzarsi ? E' giusto che i bambini formino una classe per 27 ore e per le altre 3 siano con altri compagni magari di differenti età, è giusto che altri bambini per scelte della famiglia (o peggio loro scelte) perdano circa 500 ore in 5 anni ?. Lo so le riforme spaventano tutti, ma questa non è una riforma è tornare indietro e per che cosa? Io sono pienamente convinta che è solo per un risparmio economico, si vuole economizzare sulla pubblica istruzione per spingere sempre più famiglie ad orientarsi sulla scuola privata.
Quindi non siamo ipocriti con queste lettere di falsa rassicurazione. (lettera del 13 gennaio 2004). Distinti saluti.
Federica Rampinelli

6.RIFORMA MORATTI
Sarei felice che le mie tre figlie considerassero i soldi come un mezzo e non un fine.
Non voglio che la scuola mi renda delle persone che hanno la possibilita' di trovare
"un lavoro ben retribuito", ma vorrei delle persone con la P maiuscola, serene, libere
di scegliere quindi sapendo il piu' possibile: la scuola di oggi ci sta provando ma quella
di domani mi fa molta, molta paura.
Aumentare le materie e i laboratori significa anche aumentare le ore, dove sta l'inghippo quindi ???. La scuola non puo' essere un parcheggio dove si lasciano i figli perche' mamma deve (deve e non vuole) andare a lavorare, per questo esiste la televisione (aiuto aiuto) o baby sitter.
Elisabetta Scardovi

7.MINISTRO MI CONSENTA UNA DOMANDA
Non le pare demagogico rivolgersi alle madri lavoratrici dicendo che il tempo pieno rimarrà anzì sarà esteso a tutti coloro che ne faranno richiesta? una scuola di qualità è diritto di tutti, anche delle madri non lavoratrici e dei padri lavoratori!
Il tempo pieno attuale prevede che durante tutto il tempo scuola di 40h complessive, due insegnanti paritari lavorino in team su un'unica classe e cioè con un massimo di 25 bambini ciascuno. La creazione del tutor o insegnante prevalente, la riduzione del tempo scuola a sole 27 ore, la presenza  di un numero non chiaro di insegnanti che avranno 75-100 allievi ciascuno, la disgregazione del gruppo classe come potrà garantire la qualità della didattica che finora abbiamo potuto apprezzare nella scuola
elementare? TUTOR+27+3+10 NON FA TEMPO PIENO.
Laura Bertinetti - presidente consiglio di circolo Padre Gemelli di Torino

8.MI CHIEDO DOVE SIA L’ERRORE, SE NELLA LETTERA O NELLE NORME EMANATE...
Caro Ministro Moratti,
ho letto con attenzione la sua "Lettera aperta alle famiglie" allegata alla circolare sulle iscrizioni anno scolastico 2004-2005, ma ho letto anche le norme dal suo ministero emanate in tema di riforma della scuola elementare. Quello che mi chiedo è dove sia l'errore, se nella lettera aperta o nelle norme emanate. Ho la sensazione purtroppo che non ci siano errori ne da una parte ne dall'altra, o almeno non ci sono errori in buona fede. Lei sa che sta prendendo in giro migliaia di famiglie che non avendo gli strumenti di informarsi correttamente (la televisione purtroppo sappiamo bene che mali soffre!!!) non può che non credere alle sue vuote parole.
Tra le varie cose che Lei (o chi per lei) scrive nella sua lettera aperta, una mi fa tanto male:” ....li aiuta a sviluppare i loro talenti, perché possano trovare un lavoro ben retribuito”. Se lei in questo crede allora vuole dire che Lei non ha assolutamente capito quale è lo spirito su cui deve essere fondata la scuola ( a tutti i sui livelli).
La scuola ha il compito di insegnare al bambino non semplicemente nozioni utili, ma ha il dovere di educare a crescere, ad amare lo studio se non il prossimo e ha il dovere di aiutare a sviluppare le proprie capacità. E proprio queste ultime sono presenti in tutti i bambini non solo in pochi piccoli geni che il tutor dovrà scovare per mandare alla scuola di amministratore delegato. La sua idea che la scuola deve aiutare a trovare
un lavoro ben retribuito, mi fa pensare che lei ha scelto di fare il ministro solo perché è un lavoro ben gratificante economicamente e non perché Lei abbia la passione e l'amore per quello che dovrebbe amministrare (e non distruggere come sta palesemente facendo). Cordialmente
Cristiano Rumio

9.FROTTOLE
Sono tutte frottole quelle che dice la sig.ra Moratti!
Altro che rassicuranti, DEPRIMENTI come deprimente, purtroppo, è la scuola. Nella scuola di mio figlio dobbiamo puntualmente fare la colletta per acquistare il materiale minimo (tra cui la carta igienica)!
Una mamma

10.IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA E DEL TEMPO PIENO
Gentile Ministra Letizia Moratti
mi sono presa la briga di andare a leggere sul sito del Ministero della non più pubblica
istruzione la circolare che lei ha sentito di dover inviare ai genitori dei bambini/e che, ahimè, si troveranno a dover frequentare la scuola da lei "ordita". Uso di proposito questo termine perchè quella che lei spaccia come riforma appare sempre più ai miei occhi (ma purtroppo o per fortuna   non solo ai miei ) come un piano accurato e preciso per smantellare una scuola che è stata capace di dare moltissimo ai ragazzi.
Per l'età  che ho, ho frequentato la scuola elementare quando ogni classe aveva un  insegnante "tuttologo" (che sia la traduzione corretta del suo TUTOR?) che si occupava da solo di formare i bambini, e la scuola media negli anni del primo tempo pieno. Inoltre ho tre figli che frequentano materna, elementare e media e quindi credo di sapere  di cosa sto parlando, forse più di tanti autorevoli figure che parlano della scuola senza nemmeno immaginare cosa significhi viverla, ma semplicemente facendo conti, paragoni, spostamenti, ipotesi basate sul nulla, men che meno sull'esperienza di tanti insegnanti che questi anni di tempo pieno li hanno vissuti intensamente, arricchendolo anno per anno di nuovi contenuti, sia di carattere didattico che (e lo sottolineo) umano. Perchè in questa nostra società che va sempre troppo di corsa, che non ha tempo per soffermarsi su nulla,  che richiede sempre di più a livello di conoscenze ed esperienze, una scuola in cui diluire l'impegno in  tempi più lunghi permette di prestare un pò più attenzione alle singole individualità, di recuperare chi ha difficoltà e consolidare chi è più veloce, rafforzando e amalgamando al tempo stesso il gruppo classe. Questa scuola è senza dubbio un grande patrimonio che non vogliamo e non possiamo gettare al vento. E non continui a ripetere che le 40 ore non si toccano, non giochi con le parole cercando di abbindolare i genitori con le sue rassicurazioni. Potrebbe fare la figura di quella che ha la presunzione di riformare una struttura così importante e complessa come la scuola senza sapere di cosa sta parlando.
Si perchè la sua scuola prevede 27 ore obbligatorie per classe, punto e basta.
Il gruppo classe sarà quello. Il resto non è tempo pieno, è tempo riempito, con tutto ciò che i genitori vorranno, potranno, immagineranno, penseranno..............se lo vorranno, potranno, immagineranno, penseranno. Si perchè alcuni non avranno nemmeno il modo e il tempo di informarsi su cosa offre la propria scuola, cosa quella vicina, cosa ancora quella della zona accanto (che saranno "collegate in rete alla loro per offrire il più ampio ventaglio di attività")
Ma si rende conto di cosa sta facendo? Ma ha mai partecipato ad una riunione di presentazione di un istituto? O ad un consiglio di classe? Lei sta togliendo ai bambini/e, ragazzi/e la possibilità di avere pari opportunità nella scuola dell'obbligo indipendentemente da quanto i loro genitori possano riuscire  a seguirli e con la barzelletta che l'obbligo si trasforma in diritto pensa di indorare la pillola (ma diritto di che, di rimanere ignoranti? di scegliere, potendolo fare, di abbandonare la scuola pubblica per migliori lidi essendo anche rimborsato per aver fatto questa scelta?).
E comunque una cosa è certa il resto del tempo scuola, (le ore che eccederanno le 27) vedranno delle singole individualità raggruppate in questa o quella classe, questa o quella scuola, con questa o quell'insegnante a seconda della disponibilità quel giorno............
Questa è la sua idea di mantenimento del tempo pieno, questa è la sua idea di libertà di
scelta, questa è la sua idea di partecipazione da parte dei genitori (che per altro lei non tiene in alcun conto quando si tratta di smantellare un modello di scuola sempre più richiesto e scelto dagli stessi)
Questa è la SUA SCUOLA che, chissà perchè, ho la sensazione che non farebbe mai  frequentare ai suoi bambini. Beh, forse qualcosa che ci accomuna c'è: anchi'io non vorrei far frequentare la SUA SCUOLA ai miei figli.
E continuerò con tutte le mie forze e in tutte le forme che mi verranno in mente a manifestare la mia preoccupazione e il mio dissenso, insieme a milioni di altri genitori, insegnanti, dirigenti, ragazzi. E lei non potrà continuare a far finta di non sentirci.
Un genitore tutt'altro che rassicurato dalle sue parole
Adele Annovi

11.MINISTRO, LA SMETTA DI PRENDERCI IN GIRO!
Egregia ministra Letizia Moratti,
siamo genitori di due bambini di prima e quinta elementare, aderenti al Coordinamento in difesa del tempo pieno e della scuola pubblica del VI e VII Municipio di Roma. Avendo letto la sua circolare sulle iscrizioni e contestualmente le sue dichiarazioni sulla manifestazione di oggi ("mi dispiace che si strumentalizzino così famiglie e bambini... Il tempo pieno resterà gratuito... E' tutto falso...") dobbiamo constatare, con tutta la nostra indignazione, che lei non si scandalizza di usare nelle sue dichiarazioni argomenti completamente smentiti nella sua circolare. E' inutile stare a soffermarsi sui punti, che lei conosce benissimo e che si ostina a voler interpretare in tutt'altra maniera, facendo nascere nelle nostre teste l'impressione straniante di stareassistendo ad una festa dei folli, dove le parole italiane non hanno più per tutti il significato che hanno. La verità, signora ministra, è una sola: che il tempo pieno non è una somma di ore, trenta più tre più dieci, rattoppate per parcheggiare i bambini a scuola, ma è l'espressione di un modo di volere e di concepire la scuola che lei non può lontanamente, per sua disgrazia, nemmeno immaginare, radicalmente opposto al suo, e però condiviso da tutte le famiglie italiane. Il tempo pieno, così come la scuola che esso esprime, è un tempo di solidarietà, di pari opportunità, di democrazia, di amore per la scuola e per chi ne fa parte. Nella scuola pubblica, pubblica perché è di tutti, oggi è così. Nella scuola privata che lei immagina, tutto questo non c'è più. Noi ci opponiamo con fermezza a queste sue devastanti prese di posizione, e faremo tutto quanto è in nostro potere, fino all'ultimo respiro, perché le sue idee di scuola privata (privata di tutto, cioè) non prevalgano, in difesa dei nostri figli e del futuro del nostro Paese. Alfredo Ricci Maria Cristina Vecchiarelli Roma

12.MINISTRO, LA INVITIAMO NELLE PERIFERIE DI MILANO
Gentile Dott.ssa Moratti,
non si è posta il problema dei bambini che già frequentano la scuola elementare e che, anche nell'ipotesi ottimistica che mantengano entrambe le loro maestre, vedranno cambiare da un giorno con l'altro la ripartizione delle materie, grazie all'istituzione del tutor che dovrà occuparsi delle materie principali?
Dov'è la continuità didattica in tutto ciò? In nome dei bambini di oggi e della società del futuro, Le chiediamo di corregere il tiro: forse lei non lo sa, ma le maestre offrono a tanti bambini la loro prima opportunità (e a volte l'unica) di integrarsi in un mondo straniero non molto accogliente.
La invitiamo nelle periferie di Milano ad ascoltare (oltreché sentire come dice lo spot) genitori ed insegnanti. Nicoletta fusi
 

13.NO ALA RIFORMA MORATTI
NO ALLA RIFORMA MORATTI, RITIRO DEL DECRETO CHE ABOLISCE IL TEMPO PIENO E PROLUNGATO E SMANTELLA LA SCUOLA PUBBLICA DELL'OBBLIGO

14.NO ALLA RIFORMA IO NON CI STO’
io e migliaia di genitori studenti e docenti,gridiamo e grideremo il nostro no a questa
riforma che privilegia le classi più abbienti e svuota di contenuti le menti e i programmi formativi già impostati dai docenti.
RISPONDEREMO ALLA VOSTRA ARROGANZA, ALLE VOSTRE IDEE CON LE NOSTRE E VINCEREMO NOI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

15. NO ALLA RIFORMA MORATTI
NO ALLA RIFORMA MORATTI, RITIRO DEL DECRETO CHE ABOLISCE IL TEMPO PIENO E PROLUNGATO E SMANTELLA LA SCUOLA  DELL'OBBLIGO.
Giovanna Dalla Libera Monza

16.E’ UNA VERGOGNA
MI SENTO VERAMENTE INSULTATA IN QUALITA' DI MAMMA.
NON SO QUALE SIA PER IL GOVERNO LA DEFINIZIONE DI DI MAMMA LAVORATRICE. SECONDO VOI IL NOSTRO UNICO PROBLEMA E' QUELLO DI DOVER "PARCHEGGIARE" I NOSTRI FIGLI?
VERGOGNA
NON CHIEDO MOLTO, SOLO CHE LE COSE RESTINO COME SONO, A TUTELA DEI BAMBINI CHE SI TROVEREBBERO AD AFFRONTARE UNO SCONVOLGIMENTO NELLE LORO ABITUDINI IN QUELLI CHE SONO I PUNTI DI RIFERIMENTO SCOLASTICI, E CHE POSSANO AVERE NON DEL "TEMPO PERSO" MA DEL TEMPO PER IMPARARE. QUELLO CHE STANNO FACENDO ADESSO CON LE LORO INSEGNANTI (PERSONALE COMPETENTE)
C.MONFREDA

17.QUI NELLA CIVILE ITALIA...
Cara Sig.ra Moratti e collaboratori,
un grazie di cuore per questa riforma da parte di Davide 6anni e mezzo e da mia sorella Irene di 2 anni.
Il mio papà , che lavora in mezzo ai decreti e a circolari che li disciplinano, è rimasto favorevolmente colpito dalla circolare attuativa, precedente all’approvazione del decreto n. 53, prassi peraltro in uso solamente nelle foreste di Papuanuovaguinea e nel Lesotho, dove gli sciamani leggono il futuro gettando in aria le ossa di pollo.
Qui nella civile Italia, le cose funzionano in modo diverso, visto che i massmedia nazionali, stanno facendo una massiccia  campagna di disinformazione sul tempopieno, che può essere smascherata solamente se si riesce a leggere il decreto;
Ovviamente, Lei confidava nella beata ignoranza delle mamme, alle prese con i problemi di quadratura del bilancio familiare e con le problematiche relative alla gestione della famiglia se madri lavoratrici , mamme rassicurate dalla voce suadente dei Giorgino e Mentana di turno, che ci propinano un paese felice e senza problemi; per i papà il problema non sussisteva in quanto, notoriamente non si occupano di queste quisquiglie
relative ai figli; Sono estasiato dalla mirabolante offerta formativa alla quale potrò accedere dal prossimo anno scolastico, sentivo la mancanza del tutor, avevo chiesto nella letterina a Babbo Natale di essere al centro del progetto educativo e la ringrazio per la possibilità che mi offre di poter chiedere materie extra quali: fisica quantistica, lingue uro finniche (visto che le sue promesse sono decisamente migliori di quelle di babbo natale che presto sarà sostituito dalla Sua persona), solfeggio dello
scacciapensieri e di fondamentale importanza vita, opere e miracoli di  Berlusconi, Tremonti, Previti, Bossi (materia di competenza regionale).
Abroghiamo, cantando l’inno di FI, gli art. 109 commi 2 e 3, l’ art. 129, l’ art 130, l’art 104 T.U. e l’art. 177.
E’ bello sapere che avrò un angelo custode, che mi sta programmando un roseo futuro e che vuole eliminare il dissenso di tutti gli insegnanti fannulloni , di questi genitori irresponsabili e dei miei compagni comunisti, che vogliono mangiare la mia sorellina.
Grazie e ancora grazie e  il mio pensiero sarà sempre rivolto  a Lei, fulgido esempio di donna e ministro.
Mestre, 28/01/04

18.NO ALLA RIFORMA MORATTI
Scrivo per protestare contro la riforma Moratti.
Per dire che non è vero che "il tempo pieno è assicurato", la verità è che viene assicurato un "parcheggio" per bambini senza nessuna garanzia sulle attività che questi svolgeranno e con chi.
La verità è che non è nemmeno sicura la copertura finanziaria per questo tipo di parcheggio, nè per la refezione. La verità è che viene completamente stravolta la didattica modulare che rispetta gli spazi e i tempi di crescita dei nostri figli.
La verità è che si vuole smantellare la scuola pubblica dell'obbligo e che questo è un danno enorme, oltre che una vergogna, soprattutto per gli esempi di funzionamento brillante e collaudato come quello del 73° circolo di Napoli.
Una madre e insegnante

19.UNA MAIL ALLA MORATTI
NO ALLA RIFORMA MORATTI, RITIRO DEL DECRETO CHE ABOLISCE IL TEMPO PIENO E PROLUNGATO E SMANTELLA LA SCUOLA PUBBLICA DELL'OBBLIGO
Un genitore

20.SENSIBILIZZAZIONE FAMIGLIE
In occasione dei Consigli d'Interclasse si sono spiegati i motivi del nostro dissenso al decreto attuativo ai Rappresentanti dei Genitori, sollecitandoli a diffondere l'iniziativa "Manda una e-mail alla Moratti" suggerita dal CoordTempoPieno Bologna.
Circolo Marconi di Collegno

21.RISPOSTA ALLA LETTERA DEL MIN.MORATTI
Il Comitato genitori Scuola “A. Manzoni” di Roma esprime il suo sdegno sui contenuti delle "riforma" Moratti e soprattutto sulle rassicurazioni che il Ministro fa ai genitori attraverso la lettera inviata ai genitori il 13 gennaio 2004.
Non solo la "riforma" non tiene conto della centralità dei docenti e delle famiglie e in particolare dello studente nel processo educativo di quest'ultimo, ma innesca un meccanismo discriminatorio nei confronti dello stesso. E' facile nascondere i veri intenti della "riforma" (manovalanza a bassi costi, svilimento della funzione primaria della scuola pubblica, diminuzione dell'organico dei docenti, sponsorizzazione delle
strutture private, ecc. ecc.) dietro la falsa illusione di educare all'etica della responsabilità bambini che hanno dai 2,5 ai 14 anni di età; dietro alla falsa illusione di valorizzare i talenti di ciascun bambino che proprio in quanto tali non hanno gli strumenti necessari per decidere cosa fare della propria vita a 14 anni o, nel peggiore dei casi a 12,5 anni. Meno facile è offendere l'intelligenza e il senso di responsabilità di cui ciascun genitore è dotato. E' per questo che rinnoviamo, come comitato, il nostro più profondo sdegno per una "riforma" tanto sconsiderata. Ci adopereremo affinchè più genitori possibili si rendano conto della barbarie di una simile legge per esprimere insieme, ancora più fortemente, il nostro dissenso.
Comitato Genitori Scuola "A. Manzoni"

22.LETTERA APERTA ALLE FAMIGLIE
Gentile Ministro Moratti,
ho appena avuto modo di leggere la Sua "Lettera aperta alle famiglie" in occasione
delle iscrizioni alle scuole materne, elementari e medie e ne sono rimasta veramente sbalordita. Ma perchè continua a prenderci e, "mi consenta" prenderSi in giro?
Ha mai provato a vivere una settimana in una classe a tempo pieno? Non credo,
altrimenti si sarebbe resa indubbiamente conto che non è solo una questione del numero di ore, ma del lavoro che due insegnanti svolgono sui bambini in quel tempo, non solo dal punto di vista didattico, ma soprattutto educativo: i bambini imparano a vivere con gli altri! E questo grazie a un rapporto di collegialità tra gli insegnanti.
Certo nella scuola c'è molto da fare e molto da migliorare, ma partendo da quello che
già esiste, che ha dato risultati molto positivi addirittura invidiati dagli altri paesi, e non distruggendolo. La Sua riforma butta al macero trent'anni di lavoro.
Introducendo la figura del tutor, Lei ripristina di fatto l'insegnante unico, visto che è il solo ad avere potere di valutazione e a tenere i rapporti con le famiglie, e riduce gli altri insegnanti a figure di serie B.
E poi come può pensare che un insegnante solo possa gestire con successo classi
formate da 28 alunni con fino a 18-20 mesi di differenza? Lei ha idea di cosa significhino 18-20 mesi nello sviluppo di un bambino di quell'età? E che ne è dei bambini che hanno difficoltà? Come potranno essere seguiti a dovere da un solo insegnante con una classe più numerosa di adesso? E tutta la diversificazione dei programmi di cui Lei tanto si vanta, come potrà essere messa in pratica da un insegnante solo anche considerando che i fondi destinati alla scuola subiscono tagli continui?
E se Lei in tutte le Sue note esplicative/rassicurative continua a sottolineare che il tempo pieno viene mantenuto, perchè il Suo decreto attuativo dispone l'annullamento dell'articolo che nella Legge attualmente ancora in vigore prevede la sua esistenza, cancellando l'articolo non si cancella forse il suo oggetto?
Spero davvero che la verifica di governo in atto possa servire a portare al Ministero della Pubblica Istruzione una personalità più sensibile alle esigenze della popolazione che non può permettersi di mandare i propri figli alla scuola privata.
Lei non ha mai avuto questo problema, immagino. Per concludere, La invito caldamente a fare una visita alle classi dei miei figli per rendersi conto veramente sul campo di quali e quanti vantaggi comporti per i bambini avere il tempo pieno e due insegnanti!
Ma soprattutto, quando si tratta di SCUOLA, di BAMBINI e RAGAZZI, lasci da parte la campagna elettorale perchè, cara Signora, la sua "bella" lettera aperta alle famiglie ..... è solo questo ....
Grazie per l'attenzione. Distinti saluti.
Monica Piacentini

23.RISPOSTA ALLA LETTERA AI GENITORI DEL MINISTRO MORATTI
Signora Ministro,
nella veste di genitore di due bambini (5 e 11 anni) leggo nella sua lettera un insulto alla mia intelligenza e capacità di discernimento.  Io ho già mandato mio figlio in una scuola a tempo pieno "che ha posto al centro del progetto educatico la persona e che ha preparato mio figlio ad affrontare serenamente e responsabilmente i grandi processi di trasformazione, lo ha educato alla responsabilità individuale e alla solidarietà verso gli altri".   Questo risultato, insieme a tanti altri, si è ottenuto grazie al lavoro congiunto e complementare di due persone altamente qualificate che hanno rappresentato entrambe un punto di riferimento emotivo ed educativo che sta accompagnando mio figlio verso l'adolescenza.
Purtroppo non posso prevedere, grazie a lei e alla sua legge, lo stesso percorso per il mio secondogenito. Se veramente vuole instaurare un clima di dialogo e di collaborazione, rinunci a smembrare il tempo pieno. Inglese e Informatica si possono inserire anche lasciando l'organizzazione come è ora.
Saluti
Maria Barbara Diamantini

24.RIFORMA
Cara signora Moratti,
come genitore mi sento presa in giro dalla sua "riforma" della scuola, da un decreto che prefigura la cancellazione di un modello scolastico pedagogicamente avanzato e di riconosciuta qualità e si connota come un preciso disegno di attacco alla scuola pubblica. Riprendendo le parole del Consiglio di Istituto M. Montessori di San Giuliano Milanese non si può che esprimere un giudizio negativo sugli effetti della Riforma della scuola perché introduce elementi di discriminazione sociale, penalizza le famiglie dei lavoratori, impoverisce la qualità dell’offerta formativa, riduce l’età dell’obbligo scolastico in netta controtendenza rispetto al resto dei Paesi europei.
Non si può che chiedere
1. agli Organi Istituzionali di ritirare il testo del decreto per consentire un dibattito più ampio che coinvolga tutto il Paese e in particolare raccolga osservazioni prodotte dalle scuole, dalle componenti sociali, dagli Enti territoriali e dai loro Organismi rappresentativi;
2. al Governo che alla scuola pubblica siano riservati fondi di finanziamento sufficienti per mantenere e semmai migliorare gli attuali standard di qualità e di quantità dell'offerta formativa.
Distinti saluti,
Francesca Feraudi

25.OGGI PER DOMANI
E' in via di attuazione la cosiddetta riforma Moratti per la scuola.
Leggendo il testo della legge si intuiscono sinistri pericoli per l'attuale concezione di scuola, ma soprattutto si insinua il dubbio, forse qualcosa più di un dubbio, che la vera intenzione sia quella di smantellare e destrutturare la scuola pubblica. Come tutte le riforme si presenta con delle novità. E quì mi suona il primo campanello: se è una novità, perché la stessa Moratti sbandiera su tutti i media di aver fatto approvare la riforma conservando l'attuale formula del tempo pieno (ma riducendo le ore didattiche da 1320 a 990)? Altre "novità" come le lingue e l'informatica già presenti negli attuali programmi ministeriali non vi appaiono quasi un aberrazione informativa? Perché non ci si spiega che si rischia di avere dei figli in competizione già dalle elementari con dei percorsi formativi molto labili, differenziati per ogni alunno ma col rischio di classi smembrate di trimestre in trimestre, suscettibili di forte selezione? Vi hanno detto che si dovrà stabilire già a 12 anni cosa si farà da grandi, precludendosi con un percosrso l'accesso ad una facoltà universitaria non prevista 8 anni prima? E Che non ci saranno insegnanti di sostegno? Ammettiamo ora anche che io stia facendo della controinformazione per chissà quale motivo. Non vi viene voglia di saperne di più? Io mi gioco la faccia nel suonare questi corni di caccia, magari ho torto, magari mi sento solo preso in giro per non aver trovato congruenza tra i messaggi mediatici ed i contenuti (vacui) della norma. Ora vi allego due documenti che spero troviate il coraggio di leggere. Si, ho scritto coraggio: perché ci vorrà del coraggio ad ammettere che ciò che sta accadendo sia possibile, anzi vero! Sono due documenti di opposta posizione, entrambi ufficiali. Spero sia sufficiente almeno a stimolarvi la curiosità di proseguire nell'autoinformazione, perché appare evidente che in futuro bisognerà sapersi informare attraverso canali diversi che non i tradiozionali mass-media: per esempio internet. (See attached file: esposto MIUR autorità pubblicità.doc)(See attached file: Moratti ai genitori.doc) Se dopo aver letto la lettera aperta della Moratti ai genitori vi sentirete rassicurati, vorrà dire che il Ministro Moratti è riuscita nel Suo intento tranquillizzante. Se invece dopo averla letta vi sentirete presi in giro e vi arrabbierete, inviate anche voi al MIUR una risposta-protesta, come sta facendo il comitato dei genitori della Scula Manzoni che da sabato 29 gennaio (ore 10,30) inizierà, a Villa Lais a Roma, una serie di iniziative sperando di poter coordinarsi con altri nuclei organizzativi e chissà... magari riuscire a far rintuzzare il governo. Aggiungo in calce il comunicato del Comitato Genitori della Scuola Manzoni:
-Non solo la "riforma" non tiene conto della centralità dei docenti e delle famiglie e in particolare dello studente nel processo educativo di quest'ultimo, ma innesca un meccanismo discriminatorio nei confronti dello stesso. E' facile nascondere i veri intenti della "riforma" (manovalanza a bassi costi, svilimento della funzione primaria della scuola pubblica, diminuzione dell'organico dei docenti, sponsorizzazione delle strutture private, ecc. ecc.) dietro la falsa illusione di educare all'etica della responsabilità bambini che hanno dai 2,5 ai 14 anni di età; dietro alla falsa illusione di valorizzare i talenti di ciascun bambino che proprio in quanto tali non hanno gli strumenti necessari per decidere cosa fare della propria vita a 14 anni o, nel peggiore dei casi a 12,5 anni. Meno facile è offendere l'intelligenza e il senso di responsabilità di cui ciascun genitore è dotato. E' per questo che rinnoviamo, come comitato, il  nostro più profondo sdegno per una "riforma" tanto sconsiderata. Ci adopereremo affinchè più genitori possibili si rendano conto della barbarie di una simile legge per esprimere insieme, ancora più fortemente, il nostro dissenso.-
-Comitato Genitori Scuola "A. Manzoni"-

26. NO AL DECRETO RIFORMA SCUOLA
Sig.ra Moratti,
in qualità di cittadina e di madre di un'alunna di scuola media, voglio rispondere alla Sua lettera. La riforma che sta pubblicizzando in tutti i modi, utilizzando canali legittimi e illegittimi (quali, ad esempio, gli opuscoli allegati ai giornalini che noi genitori acquistiamo per i nostri figli pensando di offrire loro del semplice divertimento libero da qualsiasi implicazioni di altro genere), pubblici e privati, sussurrati e urlati da tutti i mezzi di comunicazione di massa, da tutti i giornali, da tutte le testate controllate e/o possedute dal Presidente del Consiglio, non soddisfa assolutamente tutti quei genitori, tutti quegli insegnanti, tutti quei cittadini che hanno avuto la fortuna di ricevere su di essa una informazione esaustiva e libera da manipolazioni, mistificazioni, omissioni e interpretazioni di parte.
Non  mi soddisfa l1utilizzo che si pensa di fare delle ore in cui i nostri figli vengono affidati alla scuola, che, da questo momento in poi, apparirà sempre più come "edificio scolastico" e non più come "luogo ideale" di incontro, di apprendimento, di gioco e di crescita.
Non mi soddisfa lo spezzettamento in tanti piccoli frammenti di un orario fino ad oggi vissuto dai nostri figli con continuità organica.
Non mi soddisfa la scarsa chiarezza con cui si pensa di gestire alcuni momenti importantissimi della giornata dei bambini, ad esempio quello della mensa, fino ad oggi utilizzato come tempo didattico a tutti gli effetti, in cui i bambini non sono semplicemente assistiti da un soggetto che "vigila" affinché non diventi un momento di caos, ma che "osserva" con attenzione e interagisce con i bambini, traendo anche da quei momenti lo spunto per le successive elaborazioni da svolgere in classe.
Non mi soddisfa quello che Lei tenta di far passare come "progetto educativo che pone al centro la persona", perché in esso noi vediamo al contrario un progetto che tende alla distruzione delle relazioni e delle interrelazioni, che tanto giovano ad una crescita armoniosa dell’individuo, in modo che costui (o costei), da adulto, riesca a sentirsi in ogni momento della sua vita parte integrante della società, e non soggetto individuale che deve imparare in fretta a concretizzare e monetizzare le proprie eventuali capacità e potenzialità, anche a costo di farlo a discapito di altri, o quanto meno ignorando le altrui esigenze, capacità e potenzialità.
Non mi soddisfa che l’indirizzamento alle diverse "carriere", come dice Lei nella Sua lettera, ma che sarebbe forse più corretto definire "destini", avvenga sulla base del censo, cioè sulla base delle condizioni di partenza dei vari individui-bambini, essendo palese che i soggetti disagiati faranno immediatamente le spese di un sistema che premia chi ha alle spalle una famiglia solida (sia dal punto di vista economico che da quello sociale), che avrà cioè modo e possibilità di curare al meglio tutte quelle che Lei chiama "materie extracurricolari".
Non mi soddisfa, quindi e soprattutto, l’idea di società futura prefigurata dalla Sua riforma: una società in cui viene enormemente ampliata la biforcazione tra coloro i quali si preparano ad assumere un ruolo di guida nel Paese e coloro i quali non avranno neanche gli strumenti critici minimi per comprendere le più semplici dinamiche sociali e politiche, da cui, di conseguenza, verranno presumibilmente stritolati.
Non conti quindi sulla mia collaborazione e soprattutto sulla mia pazienza
Milano 31/1/04                 Annamaria Medri

27. HO LETTO LA SUA LETTERA...
Ministra Moratti,
ho letto la sua "Lettera..." il cui contenuto è così aleatorio, così vuoto di spessore da risultare irritante. Penso che se realmente avesse voluto "migliorare la scuola" non avrebbe perseguito il disastro che sta cercando di attuare e che mi auguro non Le riesca. Migliorare non vuol dire fare a pezzi l'unica Scuola che funziona che è quella elementare, migliorare significa correggere gli errori ascoltando i diretti interessati, le persone che hanno avuto il merito di costruire questa scuola. Quello che si evince dalle sue parole fa pensare nella migliore (si fa per dire) delle ipotesi a palese ignoranza in merito all'argomento o al disegno del governo cui Lei appartiene di fare a pezzi il Servizio Pubblico, la cosa che trovo sconcertante è la pretesa di convincerci che stiamo per fare un "Buon Affare", credo, come molti altri genitori e insegnanti che il "Buon Affare" lo stia facendo il suo collega Ministro Tremonti e tutte le categorie che ne trarranno vantaggi economici. Risulta altrimenti inconprensibile pensare che una Ministra non sia in grado di capire le ricadute sociali a breve e lungo termine di una scuola svuotata dei propri contenuti, una scuola che è stata e vuole continuare ad essere strumento di coesione, sostegno, integrazione del tessuto sociale; se svuotiamo di tutto questa la scuola, si avrà una scuola ghettizzata, di serie B come, purtroppo, vediamo in molti altri Paesi e questo si ritorcerà in termini di disgregrazione, di delinquenza e di costi futuri per attuare la repressione e la detenzione. Sembra un quadro apocalittico che forse la farà sorridere (se mai leggerà questo scritto), ma provi a volgere la sua attenzione verso Paesi come gli USA e non solo, ne ricaverà spunti di riflessione molto interessanti. Non ci racconti che vuole migliorare la scuola, il suo disegno non porta a questo, il suo disegno la dequalifica, ci riporta indietro di 30 anni ed i costi economici e  sociali ricadranno naturalmente sulla maggioranza della popolazione che notoriamente non è la classe più abbiente. La prego non ci racconti favole, quello che mi auguro è che l'ampio movimento di genitori che si sta creando (il Capo del Governo non potrà tacciarci di essere tutti tardo-bolscevichi) se lo ricordi quando andrà a votare.
Franca Albarino

28. VERGOGNATEVI
Siete - forse - in grado di abbindolare il popolo delle telepromozioni con la vostra 'lettera aperte alle famiglie'.
La spesa per depliantes, lettere, agendine avrebbe potuto essere destinata alla scuola ... visto che la presunta riforma si concretizza in un banalissimo taglio di costi! Vergognatevi!
Un genitore

29. NO ALLA RIFORMA moratti!
no alla riforma moratti!
massimo carraro

30. QUISQUIGLIE
Accidenti, mio figlio ha scritto quisquiglie invece di quisquilie.......voglio subito il tutor!!!!
Riccardo Lazzarin, mestre

31. GENITORI ARRABBIATI
BASTA PRENDERCI IN GIRO SIAMO STANCHI!
PENSATE SOLO AI SOLDI E NON PENSATE AI NOSTRI FIGLI. CI CREDETE PROPRIO DEGLI SCEMI?
RILEGGETE LA LETTERA SCRITTA DALLA moratti E VEDETE COSA POSSONO AVER CAPITO GENITORI DI FIGLI A TP. VOI SIETE LA ROVINA DELL'ITALIA ,E LA ROVINA DEI NOSTRI FIGLI.
GENITORI ARRABBIATI DI PORTO SANT'ELPIDIO

32. INSEGNANTE IN MOBBING
.............ho studiato per tutta la vita per arrivare a questo punto?
Ho sacrificato la mia famiglia per l'ambizione di lavorare bene, insegnare bene, dare il massimo nella mia professione per assistere allo sgretolarsi lento della scuola Italiana, al certosino e subdolo tentativo,da parte di questo governo dell'anticultura, di demolire un colosso come la Scuola italiana di Stato, QUELLO STATO DEMOCRATICO CHE DEVE GARANTIRE A TUTTI I CITTADINI L'ISTRUZIONE IN MODO CAPILLARE E UGUALE PER TUTTI E NON "generalizzato".
Sono arrivata fin quì per assistere a questo? Ho cercato di migliorarmi, di crescere e di diventare un essere autonomamente pensante per vedermi messa di fronte ad una politica che offende la mia intelligenza facendo passare per "riforma della scuola" questo bieco progetto di appiattimento culturale di stampo fascista, questo piano studiato a tavolino atto a demolire agli occhi del'utenza, delle famiglie degli studenti italiani il servizio pubblico perchè solo coloro che possono permetterselo poi possano "liberamente scegliere il privato" perchè solo così si muove l'economia!
Sono entrata di ruolo da poco più di due anni, dopo anni di sofferto precariato e adesso mi ritrovo a rischiare di perdere la mia cattedra di Inglese alle Scuole Medie perchè i tagli al tempo scuola e alle risorse mi sbatteranno fuori dall'organico.
E chi insegnerà la seconda lingua? Forse io con una riconversione professionale riesumando le altre lingue comunitarie studiate all'Università? E se è così perchè non lo si dichiara chiaramente anzicchè lanciare nello sconforto milioni di docenti che vedono in pericolo il loro lavoro.
E se anche fosse così perderei comunque ore, cattedra,non potrei dare qualità.
Mi sento privata delle mie mansioni fondamentali: porgere contenuti e valori educativi nel massimo rispetto della qualità ed etica professionale, questo non potrò più farlo, mi sento un'insegnante vittima di Mobbing!
Sono sempre stata una persona mite ma ADESSO NON CI STO: io sono disposta ad attuare qualunque forma di protesta, qualunque e prego, con discrezione e rispetto per la funzione istituzionale che riveste il Ministro Moratti di voler fermare questa follia, di voler dar spazio alle opinioni delle forze sindacali, firmatarie del contratto e non, perchè esse possano dar voce presso le sedi opportune del Suo Ministero, circa le numerose proteste in atto al momento a livelli nazionale, le stesse proteste che i Media ignorano ma che sono tutte lì e che si moltiplicano ogni giorno di più rendendola tristemente impopolare.
Insegnante a pezzi.

33.DICO NO ALLA RIFORMA MORATTI!
Casalecchio di Reno 03/02/2004
La Scuola Pubblica Italiana ha sicuramente bisogno di una riforma.
Ma QUESTA riforma io non la condivido.
Il bilancio dello Stato Italiano ha sicuramente bisogno di essere risanato.
Ma NON tagliando indiscriminatamente la Pubblica Istruzione, la Sanità e la Previdenza.
Non condivido questa visione neoliberista dello Stato, non condivido il fatto che l'attuale Governo consideri Scuola Pubblica, Sanità e Previdenza come delle semplici e vuote voci di Bilancio: dei numeri su cui giocare ("taglia un pò qui, riduci un pò là....") e non invece uno dei doveri essenziali dello Stato, sanciti dalla Costituzione.
Ogni Euro speso per la Scuola Pubblica è un investimento per il futuro del nostro Paese! Ogni Euro speso nelle goffe e bugiarde campagne di Marketing della Moratti, che inutilmente tentano di indorare una pillola avvelenata, è denaro pubblico gettato al vento. L'Art. 3 della Costituzione parla di PARI OPPORTUNITA' e di EGUAGLIANZA SOSTANZIALE.
La riforma Moratti invece ha questi evidenti obiettivi:
1) svuotare di contenuto la Scuola Pubblica rendendo più appetibile quella privata, ed in tal modo indirizzare "chi se lo può permettere" verso quest'ultima (alla faccia delle "PARI OPPORTUNITA')
2) realizzare una Scuola Pubblica DI FORMAZIONE AL LAVORO, dedicata a creare dei robottini pronti per la catena di montaggio, piegati alle leggi del mercato, prigionieri di un percorso scritto da altri, e non degli esseri umani completi, creativi, curiosi, capaci di esprimere opinioni proprie, soddisfatti di sè, tolleranti ed aperti.
3) riprodurre e garantire, attraverso la scuola dell'obbligo, la divisione in classi e caste della nostra Società: solo chi ha le risorse economiche potrà garantire ai propri figli una Scuola di qualità, solo chi abita in aree di benessere economico troverà una Amministrazione Locale che arricchirà con progetti e servizi una Scuola Pubblica ormai svuotata di contenuti. E chi resta fuori sarà carne per un mercato del lavoro sempre più precarizzato.
A questo io dico NO.
Mi impegnerò per impedire che avvenga questo scempio. Per difendere la Scuola Pubblica, i suoi Lavoratori, le Autonomie, gli Organi Collegiali e le Rappresentanze degli Studenti.
Marco Guidelli Guidi Presidente dell'Istituto Comprensivo Croce di Casalecchio di Reno BO

34. A TUTTE LE DOMANDE CHE HO NESSUNO RISPONDE...
Gent. Ministro Moratti,
sono una genitrice con due figlie di 8 e 12 anni e sono ancora più preoccupata dopo aver letto la sua lettera. Purtroppo a tutte le domande che ho nessuno risponde perché né Lei né altri suoi collaboratori accettano un confronto aperto con i nostri dubbi, si limitano a rilasciare dichiarazioni o lettere, ma a me i dubbi rimangono.
Chissà se questa mia riceverà risposta.
1) Le offerte formative saranno gratuite
Perché allora si dice che mancano i fondi e che il taglio insegnanti per quest’anno non ci sarà: e nei prossimi anni?
2) 40 ore di scuola
Chi gestirà le 10 ore di mensa e ricreazione dai prossimi anni? Cooperative di personale non qualificato? E io dovrei lasciare mia figlia di 8 anni nei momenti più difficili della giornata con “non so chi?”
3) L’insegnante tutor
E se mia figlia avesse la sfortuna , come nella nostra scuola è capitato e capita, che una delle maestre chieda trasferimento o sia una persona non preparata pedagogicamente? E se questa persona fosse proprio il tutor, chi difenderà  mia figlia? Se la sua maestra tutor dovesse ammalarsi chi garantirà il tutoraggio, una supplente alle prime armi?
4. Materie extracurricolari
Le mie figlie le fanno già. Quest’ anno ad esempio nel tempo pieno alla scuola elementare la più piccola fa pittura, laboratori di costruzioni, coltiva l’orto. Nel tempo prolungato invece la più grande fa teatro di burattini, bottiglie colorate con sale, lavora la creta. Perché lei me le sbandiera come una novità mentre di fatto la riforma butta dalla porta quello che c’è e funziona per farlo rientrare dalla finestra in maniera caotica e frammentaria?
5. Seconda lingua straniera
Nella scuola di mia figlia si fa già nel tempo prolungato per ben 6 in totale.
Perché con la riforma queste ore si riducono?
6. Centralità dello studente
Come farà una maestra senza le compresenze e le ore di sostegno a garantire la centralità dello studente? Nelle classi di mia figlia si fanno gite, settimane di scuola natura, gruppi di recupero per i bambini in difficoltà. Chi li farà visto che con la riforma non ci saranno compresenze?

Caro ministro Moratti, la sua lettera mi ha gettato nello sconforto più totale perchè mi sono detta: MA SE TUTTO QUELLO CHE C’E’ SCRITTO MIA FIGLIA LO FA GIA’, CHE RIFORMA E’ ? E SE NON C’E’ NIENTE DI NUOVO PERCHE’ DISTRUGGERE QUELLO CHE C’E’ E FUNZIONA?
Stefania Bussini Milano

35. CHI NON HA FIGLI NON PUO’ CAPIRE
Cara Ministra chi non Ha figli non può capire!!!!!!!!!!!!!!
Un padre

36. SONO ALLIBITA
Ho letto la lettera del ministro moratti, che dire ? Sono allibita,  ma veramente il  ministro moratti pensa che ci beviamo la bella favola preconfezionata? Sono abbastanza grande per non crederci.
VOGLIO ESSERE RISPETTATA COME PERSONA!!!!!!! VOGLIO UNA SCUOLA PER MIO FIGLIO VERA CHE INSEGNI ED EDUCHI.BASTA ESSERE PRESI IN GIRO. BASTA PER FAVORE MINISTRO moratti.
Una madre

37. SIAMO CONTRARI ALLA RIFORMA
Abbiamo due figli che frequentano la scuola elementare a tempo pieno.
La loro attuale esperienza esperienza e' positiva. Quello che manca alla scuola sono maggiori risorse economiche. Ci pare che invece la riforma, al di la' delle promesse propagandistiche, miri a ridurre i soldi a disposizione. Da anni forniamo noi genitori parte di quello che manca a scuola (carta, scottex, sapone, ecc.). Siamo disponibili a continuare cosi' se l'alternativa e' ritornare al modello di scuola elementare che abbiamo fatto noi (unico maestro la mattina e doposcuola-posteggio il pomeriggio).
Un'ultima questione: nostro figlio fara' la prima media il prossimo anno: a cosa gli servira' fare una lingua in piu'  mantenendo le ore totali di insegnamento e quindi a discapito delle altre materie?
Silvia Cappelli e Roberto Cecchini

38. LA GENTE NON E’ AFFETTA DA FOLLIA DI GRUPPO: CONTESTIAMO IL MODO IN CUI IL TEMPO PIENO CI SARA’
Questa è la mail che ho scritto, prima che venisse approvato il decreto, a tutti i senatori della VII Commissione.
22 gennaio 2004: Argomento: la riforma della scuola primaria e il tempo pieno.
Scrivo la presente perché la Commissione di cui Lei fa parte possa tenere conto anche il mio parere di cittadina (e di molti altri) - non dell’opposizione - ma che ha votato questo Governo. Riguardo alla Riforma della Scuola, non ho niente da dire: ci voleva anche se non sono del tutto convinta che, quella proposta, funzioni. Non ho niente da dire neanche al sostegno alle scuole private (io stessa ho fatto medie e liceo in una scuola parificata), ma questo non scapito del finanziamento e dell'organizzazione della scuola pubblica. Quello a cui, invece, mi oppongo vivamente è la riforma della scuola elementare italiana e in particolar modo del tempo pieno che - in Europa - è considerata una delle migliori. Probabilmente i moduli non sono piaciuti molto in generale: negli anni ci sono stati aggiustamenti che li hanno migliorati e qualcosa si può fare ancora. Hanno avuto però il merito di aver levato l’insegnante “tuttologo” e in un certo senso ci siamo adeguati  alle specializzazioni previste dalle università (straniere) anche per gli insegnanti di scuola elementare.
Adesso addirittura, questa figura ritorna e con l’ambiguo nome di TUTOR: un inglesismo che, di per sé, già è rivelazione palese di voler ‘dar nome’ a un concetto astratto (astruso?) in una scuola invece fatta di persone concrete, di professionalità comprovate e - ormai, diciamolo - anche di specializzazioni che hanno dato buoni risultati. Insegnanti di serie A e B? Diciamo piuttosto che ormai siamo tutti di serie C: questo senza la Riforma, dopo di essa c’è solo il “babysitting” (a inglesismo, inglesismo).
E veniamo alla questione TEMPO PIENO: alla televisione ho sentito accusare dal Governo la manifestazione del 17 come demagogica: il tempo pieno ci sarà! Ma la gente non  è affetta da follia di gruppo: stavano contestando il MODO in cui ci sarà.
E lo contesto anch’io. Levare la contitolarità dei due insegnanti (che sono già “tutor” a tutti gli effetti), significa modificare il proficuo funzionamento pedagogico su cui fin’ora si è basato: cos’è importante?
Lasciare i figli a scuola il pomeriggio con qualcuno che “li guardi” (custodia)?
Un dopo scuola, un salto indietro di trent’anni a quando ero piccola io, a quando le mamme stavano ancora a casa e non era importante se si frequentasse o meno la scuola il pomeriggio.
Fare i compiti dati dal maestro di serie A?
Attività pittoresche fatte da esperti esterni? Ma quelli sono già entrati da un pezzo nella scuola e le insegnanti fanno in modo che dette attività siano inserite nel progetto didattico unitario.
Non riesco a trovare e con me i miei colleghi, le ragioni di progettare simili peggioramenti: in compenso sono aperta a ogni idea che contribuisca a migliorare la scuola, a migliorare la vita degli alunni e delle insegnanti e che tenga i genitori tranquilli sul futuro educativo dei figli senza quello spasmodico bisogno di COMPARTECIPAZIONE alla vita scolastica, che invece di migliorare i rapporti con la scuola ha creato una generale insicurezza sul suo operato.
Distinti Saluti

Alcuni sono stati così gentili da volermi rispondere, facendomi capire la portata del dissenso nell'ambito della commissione stessa ; tant'è vero che nella seduta n.259 del 21 gennaio "il decreto è stato portato al voto della Commissione VII e approvato dalla sola maggioranza con esplicita riserva sulla procedura adottata e voto contrario delle opposizioni". Secondo il comunicato dell'Ufficio Stampa della Margherita, Senato della Repubblica, del 22 gennaio: in base a quanto sopra, l'esigenza del Ministro di portare a termine la 'riforma della scuola' (senza risorse) "travolge ogni regola ad iniziare dalle competenze parlamentari, disubbidisce alle procedure previste dalla sua stessa legge 53 portandola allo scontro con la parte migliore della sua stessa maggioranza".
Antonella Demichelis

39. COME UN DISCO ROTTO...MA TEMPO PIENO non è uguale a TEMPO SCUOLA
Quello che vorrei adesso aggiungere, non come insegnante, ma come privata cittadina è che mi sento OFFESA DAL PERDURARE DELLA COMUNICAZIONE DISTORTA CHE IL GOVERNO FA ATTRAVERSO I MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA CONTRIBUENDO A CONFONDERE LE IDEE ALLA GENTE:
"il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno non si tocca, il tempo pieno ci sarà, vogliamo assicurare i genitori che il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno non si tocca, il tempo pieno ci sarà, vogliamo assicurare i genitori che il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno non si tocca, il tempo pieno ci sarà, vogliamo assicurare i genitori che il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno non si tocca, il tempo pieno ci sarà, vogliamo assicurare i genitori che il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno ci sarà, il tempo pieno non si tocca, il tempo pieno ci sarà, vogliamo assicurare i genitori che il tempo pieno ci sarà......"
Ma che gusto c'è a governare una congrega di pazzi, sordi a tanto martellamento?
E questo non significa far parte dell'opposizione (faccio gentilmente notare, che la protesta viene DA TUTTE LE PARTI), ma lamentare una mancanza di rispetto rispetto verso ogni singolo cittadino.
TEMPO PIENO non è uguale a TEMPO SCUOLA.
Antonella Demichelis

40. CI STA PRENDENDO IN GIRO
Solitamente si inizia dicendo carissima o gentilissima signora ..... ma questa volta proprio non ci riesco perchè non è nè gentile nè cara visto che ci sta prendendo in giro. Purtroppo sia io che mio marito dobbiamo lavorare, altrimenti non riusciremo a dar da mangiare alle ns figlie, quindi ci vediamo costretti a portarle alla SCUOLA A TP. Adoriamo questa scuola così com'è, non per parcheggiare le nostre bimbe, perchè sennò qualsiasi tipo di parcheggio andrebbe bene. Noi rivogliamo la ns scuola.
Fossi in te mi vergognerei.....sà perchè? Perchè pensa solo ai soldi e non al bene e alla cultura dei ns figli.
PS Elpidio Francesca

41. NON SIAMO SODDISFATTI
Sig.ra Moratti, in qualità di genitore di un alunno di scuola  elementare, voglio rispondere alla Sua lettera. La riforma che sta  pubblicizzando in tutti i modi, utilizzando canali legittimi e illegittimi (quali, ad esempio, gli opuscoli allegati ai giornalini che noi genitori acquistiamo per i nostri figli pensando di offrire loro del semplice divertimento libero da qualsiasi implicazioni di altro genere), pubblici e privati, sussurrati e urlati da tutti i mezzi di comunicazione di massa, da tutti i giornali, da tutte le testate controllate e/o possedute dal Presidente del Consiglio, non soddisfa assolutamente tutti quei genitori, tutti quegli insegnanti, tutti quei cittadini che hanno avuto la fortuna di ricevere su di essa una informazione esaustiva e libera da manipolazioni, mistificazioni, omissioni e interpretazioni di parte.
Non ci soddisfa l’utilizzo che si pensa di fare delle ore in cui i nostri figli vengono affidati alla scuola, che, da questo momento in poi, apparirà sempre più come “edificio scolastico” e non più come “luogo ideale” di incontro, di apprendimento, di gioco e di crescita. Non ci soddisfa lo spezzettamento in tanti piccoli frammenti di un orario fino ad oggi vissuto dai nostri figli con continuità organica.
Non ci soddisfa la scarsa chiarezza con cui si pensa di gestire alcuni momenti importantissimi della giornata dei bambini, ad esempio quello della mensa, fino ad oggi utilizzato come tempo didattico a tutti gli effetti, in cui i bambini non sono semplicemente assistiti da un soggetto che “vigila” affinché non diventi un momento di caos, ma che “osserva” con attenzione e interagisce con i bambini, traendo anche da quei momenti lo spunto per le successive elaborazioni da svolgere in classe.
Non ci soddisfa quello che Lei tenta di far passare come “progetto educativo che pone al centro la persona”, perché in esso noi vediamo al contrario un progetto che tende alla distruzione delle relazioni e delle interrelazioni, che tanto giovano ad una crescita armoniosa dell’individuo, in modo che costui (o costei), da adulto, riesca a sentirsi  in ogni momento della sua vita parte integrante della società, e non soggetto individuale che deve imparare in fretta a concretizzare e monetizzare le proprie eventuali capacità e  potenzialità, anche a costo di farlo a discapito di altri, o quanto meno  ignorando le altrui esigenze, capacità e potenzialità.
Non ci soddisfa che l’ indirizzamento alle diverse “carriere”, come dice Lei nella Sua lettera, ma che sarebbe forse più corretto definire “destini”, avvenga sulla base del censo, cioè sulla base delle condizioni di partenza dei vari individui-bambini, essendo palese che i soggetti disagiati faranno immediatamente le spese di un sistema che premia chi ha alle spalle una famiglia solida (sia dal punto di vista economico che da quello sociale), che avrà cioè modo e possibilità di curare al meglio tutte quelle che Lei chiama “materie extracurricolari”. Non ci soddisfa, quindi e soprattutto,  l’idea di società futura prefigurata dalla Sua riforma: una società in cui viene enormemente ampliata la biforcazione tra coloro i quali si preparano ad assumere un ruolo di guida nel Paese e coloro i quali  non avranno neanche gli strumenti critici minimi per comprendere le più semplici dinamiche sociali e politiche, da cui, di conseguenza, verranno presumibilmente stritolati. Contro tutto questo, noi e i nostri genitori abbiamo combattuto duramente. La invito quindi, a nome mio e di molti altri cittadini, a non contare sulla nostra collaborazione.
Giuseppina Calò, madre di un'alunna della Scuola Elementare "Iqbal Masih",  Roma

42. COMMENTI SULLA “RIFORMA” MORATTI
Buongiorno,
io scrivo perchè mi sono informata sulla riforma Moratti avendo una sorella che frequenta ancora la scuola dell'obbiligo. E' innammissibile che i genitori che lavorano siano costretti a pagare per l'istruzione dei loro figli o debbano (senza pagare un supplemento) "parcheggiare" i bimbi che non ricevono nessun aiuto o supporto da parte degli insegnanti. Le attività didattiche pomeridiane servono ad incrementare il livello di cultura dl nostro paese... Perchè dobbiamo lasciarci andare??? Io ricordo con piacere i momenti passati al "DOPOSCUOLA" in cui si facevano i compiti insieme agli insegnanti e si imparavano cose nuove.
Signora Moratti, cerchi di istruire i ragazzi e non umilii le categorie più povere di scolari che si trovano costretti a "pagare" per "sapere".
Arrivederci, Sarah Baccenetti

43. MI CONSENTA...
Cara sig.ra Moratti,
insegno in una classe prima a tempo pieno con 24 alunni, di cui uno portatore di handicap con 11 ore di sostegno. Le posso assicurare che io e la mia collega,con cui condivido tutte le scelte e le responsabilità, guidiamo, assistiamo e sosteniamo il bambino e la famiglia e cerchiamo che il suo percorso scolastico sia il più rispondente possibile alle sue necessità.
Questo nonostante tutte le difficoltà quotidiane e senza che ci sia il famoso "tutor". Anzi, ogni decisione presa per ciascun alunno è frutto di un confronto e di una corresponsabilità che ritengo fondamentali ed irrinunciabili.
Perchè mai una persona sola secondo lei dovrebbe riuscire a dare più garanzie?
Sono fermamente contraria all'idea del tutor, mi consenta!
Marina Andalò

44. BOCCIATA!
RIFORMA MORATTI BOCCIATA!!!!!!!!
un genitore

45. NON E’ RASSICURANTE
La lettera in oggetto non è certo rassicurante per il semplice motivo che non spiega assolutamente niente di quanto proposto dalla riforma, contiene solamente delle considerazioni generali costruite con termini  appropriati e finalizzati a creare uno stato emotivo di ottimismo senza entrare nel dettaglio dei contenuti .
solo i termini infatti sono rassicuranti, ne cito solo alcuni  altrimenti rischierei di ricopiare tutta la "LETTERA DELLA MINISTRA"
- rafforzare il dialogo tra scuola e famiglia; formazione dei nostri giovani; valori della responsabilita e della solidarietà, arricchimento delle offerte formative ecc....
Il vero contenuto  invece è solamente questo: "cari genitori state tranquilli e fidatevi perchè ci pensiamo noi !!! "
Spero vivamente che il senso di responsabilità di tutti i genitori verso i propri figli, li  incentivi a documentarsi in modo approfondito, leggendo attentamente la legge e frequentando seminari ed incontri di confronto per capire veramente le finalità oscure di questa riforma per poter manifestare liberamente e pubblicamente la propria opinione in merito.
un genitore di tre bambine, Sergio Pasolini

46. UNA DOMANDA
Perchè vuole sconvolgere la nostra scuola?
una maestra

47. ARGOMENTO LACUNOSO E FRASI FATTE
Avendo letto la lettera aperta del Ministro Moratti alle famiglie credo che sia opportuno rispondere. Sono una mamma che lavora e che ha una bimba iscritta al tempo pieno non per problemi di orario ma per scelta del programma.
La leggerezza, con la quale viene utilizzato indifferentemente il termine tempo pieno o tempo prolungato, non può rassicurarmi sulla futura realtà scolastica. La sensazione che mi ha dato la lettera è esattamente di accrescere l'ansia e la preoccupazione ed è un normale risultato quando si vogliono convincere le persone su un argomento molto lacunoso solo con parole e frasi costruite.
Il ministro non ha forse mai toccato in prima persona la realtà scolastica del tempo pieno perchè saprebbe che le ore trascorse a scuola dai nostri bimbi, sono basate in primo luogo sul rapporto personale con i maestri.
I maestri mettono le basi dell'apprendimento facendo però emergere le varie attitudini ma dando a tutti le stesse possibilità.
Il Ministro informa che con una scelta del tempo della didattica, i genitori scelgono la
comunità educativa: anche mio marito ed io abbiamo scelto per nostra figlia..... il tempo pieno.
Anche con  l'attuale forma di scuola si può scegliere: Tempo modulo o tempo pieno!!!
Allora mi chiedo quale può essere il motivo di tornare alla scuola pubblica di 30 anni fa? Ci viene pubblicizzato che tutte le nuove iniziative saranno gratuite e allora come mai se ci sono tanti fondi fin'ora per le scuole pubbliche i fondi erano sempre minimi?
E se invece, come penso, la riforma della scuola è fondata su problemi di bilancio.... non era più opportuno “tagliare” in altri settori e non nella scuola pubblica che COME DICE IL MINISTRO: " l'EDUCAZIONE E L'ISTRUZIONE SONO PRIMA DI TUTTO SERVIZIO ALLE FAMIGLIE, IN CONTINUITA' E COOPERAZIONE CON ESSE, VERA FORZA MORALE E MATERIALE PER LA CRESCITA DEL NOSTRO PAESE".
Belle parole speriamo che le intenzioni non rimangano solo scritte nella lettera ma che ci sia davvero una cooperazione con le famiglie e si tenga conto, prima di fare le Leggi, delle necessità e delle volontà delle famiglie.
Alberta Pierantoni, Bologna

48. NULLA SUI RAGAZZI CHE HANNO BISOGNO DI SOSTEGNO
Gentile ministro Letizia Moratti,
Vorrei complimentarmi per le belle parole e i grafici così interessanti che ha utilizzato per spiegare la nuova riforma scolastica..............ma, forse non ho letto bene la Legge, non ho trovato nulla che riguardasse i ragazzi che hanno bisogno di sostegno !
Una scuola per crescere, una scuola per tutti......ma solo se sono sani e belli, gli altri non hanno nessun diritto !
Mi domando come mai si sia pensato di fare tagli sui docenti di sostegno invece di potenziare questo servizio e dare quindi la possibilita' anche a ragazzi con problemi fisici, psichici o linguistici di istruirsi e di integrarsi nella nostra societa'.
Mi piacerebbe leggere un Suo parere in proposito, perche', del resto, ogni volta che l'ho vista parlare della Sua riforma non ha mai parlato di questa realta', che ovviamente Lei sentira' molto lontana.
Nella speranza che sia Lei a leggermi e a darmi una risposta in merito, porgo distinti saluti.
Angela Morgese

49. CONFUSIONE SUGLI ANTICIPI
Caro Ministro,
siamo i genitori di Matteo (quasi 6 anni) e nostro figlio non sa se andrà in prima elementare, perchè secondo la sua riforma devono accedere alla scuola elementare solo i bambini nati fino al  31/8 (in questo caso del 1998) per gli altri, fra cui Matteo nato il 20/10/98, solo se ci saranno posti, altrimenti andranno in prima elementare a 7 anni circa. Adesso mi dica Lei cosa dobbiamo fare noi genitori in questo anno di buco, nella malagurata ipotesi che non sarà preso?
La soluzione è una sola, visto che all'asilo non è più possibile tenerlo (per farlo prendere in giro dai compagni?) e perchè il suo nominativo è stato cancellato visto che compie 6 anni il 20/10, la  SCUOLA PRIVATA. Ma noi non ce lo possiamo permettere visto che abbiamo una sola entrata. oppure quando decidiamo di avere un altro figlio dobbiamo calcolare il mese di nascita per evitare per la seconda volta lo stesso problema, visto che nascere dopo il 31/08 è un reato?
Mi risponda!!!!!        Dei genitori.

50. INCREDULITA’, STIZZA E SCONFORTO
Cara Ministro MORATTI
anch'io come tanti altri genitori dopo aver letto la sua "rassicurante" letterina ho avuto un momento di incredulità seguito da stizza e sconforto.
Sono madre di un bambino di sei anni che quest'anno ha iniziato un percorso didattico in una scuola elementare di Bologna che per scelta è da tanti anni solo a TEMPO PIENO. Vorrei farle notare che questo tipo di modello scolastico offre ai bambini non solo la capacità di imparare i programmi ministeriali ma anche di spaziare in altre esperienze didattiche seguiti da insegnanti preparati e specializzati che gli daranno nell'arco dei 5 anni sicuramente un bagaglio di esperienze irripetibili.
Sono quindi molto preoccupata perchè se la sua DEVASTANTE RIFORMA dovesse purtroppo essere applicata per questa scuola,come per tutte le alte impegnate a seguire un percorso di questo tipo sarebbe un disastro.
Noi genitori non vogliamo per i nostri figli un dopo-scuola dove parcheggiarli fino alle ore 16.30,anche se gratuito.......forse!!!!!!
E' ormai chiaro a tutti che il suo intento principale è di tagliare le spese della scuola pubblica per foraggiare gli istituti privati.
Abbiamo inoltre visto che con l'introduzione del tutor ( figura discutibile sotto molti punti di vista) ben 11 insegnanti della nostra scuola verrebbero a mancare. La "personalizzazione " dei percorsi didattici   a seconda delle attitudini individuali dei bambini smembrerebbe le classi senza riuscire a portare a vanti un programma comune e condivisibile da tutti.
Per tutti questi motivi lotteremo perchè questa riforma non venga attuata e perchè la scuola rimanga pubblica e soprattutto uguale per tutti.
Antonella  Linari            BOLOGNA

51. L’ARCHIVIO DEL DISSENSO
La demolizione della scuola pubblica da lei perpetrata va contro ogni buon senso.
Non ci sono schieramenti politici che tengano quando si tratta dei nostri ragazzi.
Non la vogliamo questa riforma perche' la NOSTRA scuola funziona gia' bene.
La collegialita' , la pluralita' di insegnamento e la progettualita' sono pilastri che non possono essere attaccati per nessuna ragione perche' hanno fatto fare un salto di qualita' all'insegnamento.
ABBASSO LA RIFORMA MORATTI NO ALLA RIFORMA
Una coppia di genitori

52. VERGOGNA
SONO STUFA DI CAMBIAMENTI NELLA SCUOLA ELEMENTARE DAL 1970 NON SI FA ALTRO CHE CAMBIARE. SE UNA COSA FUNZIONA BENE;COME LA SCUOLA ELEMENTARE ITALIANA CHE A MIO PARERE E' IL MODELLO MIGLIORE ESISTENTE ORA IN EUROPA PERCHE' CAMBIARLA?
PER RECUPERARE DENARO E RISPARMIARE SOLDI A SPESE DEI BAMBINI? VERGOGNA!
 
53. RITIRO DEL DECRETO
Leggo con piacere  le numerose osservazioni contenute nei vari messaggi che portano a essere contrari in tutto al Decreto Moratti. A queste aggiungo che sono stati cancellati gli articoli del Testo Unico che istituisconoi il Tempo Pieno.
Quindi questo decreto è contro il tempo pieno e contro la scuola pubblica che lo applica. Pertanto ritengo anche pericoloso, in questa fase di mobilitazione, non ribadire la nostra opposizione integrale. Bisogna continuare a chiedere il ritiro del decreto (senza se e senza ma), anche se formalmente non è possibile. Non importa,  ma non bisogna cedere di un millimetro accontentandoci delle modifiche comunque avvenute nella stesura definitiva.
Non sono conquiste ottenute dalla protesta, è uno "specchietto per le allodole" di cui Berlusconi è maestro. Perchè non modificano l'impianto della legge, si tratta solo di un rimando. Non bisogna ragionare sui buchi di questa legge. Poi ci si troverà tra un anno e mezzo a rifare gli organici sulla base delle 27 ore, oppure ad avere qualche "oasi" di tempo pieno in qualche regione più illuminata. Questa. per me,  è l'ennesima anticamera delle Riforme per la Devoluzione!!!!!
L' autonomia scolastica e regionale ci si ritorce contro! Avremo livelli di servizi sanitari, scolastici e di assistenza sociale diversi per ogni Regione. Esattamente quello la Lega di Bossi sta chiedendo da anni.
Quindi ribadisco che la mia posizione è quella di chiedere il ritiro e la non applicazione integrale della Riforma Moratti!
Sergio Mangiapane.  VII Circolo Montessori Roma

54. UN SCUOLA PER POCHI
NO ALLA RIFORMA MORATTI CHE CREA UNA SCUOLA PER POCHI
Un genitore

55. FORSE DENTRO UN’AULA NON CI SIETE MAI STATI
Sono veramente sconcertata.
Volevo contribuire ad esprimere il mio dissenso a questa  disastrosa riforma che le assicuro accomuna la totalità di genitori e di insegnanti che conoscono i contenuti di tale riforma.
Sono amareggiata, sconcertata e delusa profondamente perchè mi sento colpita 3 volte: come docente di un Istituto Professionale che si vedrà decurtato un anno e vedrà la "concorrenza" della Formazione Professionale, come madre di una bimba di 6 anni che ha cominciato le elementari che attualmente funzionano benissimo, come madre di una bimba di 10 anni che l'anno prossimo frequenterà una scuola media "stravolta".
Basti pensare che il corso bilingue, scelto da mia figlia, passa  da un totale di 6 ore settimanali attuali per le due lingue alla metà, sempre per due lingue!!  (PRENDI 2 AL PREZZO DI UNA).
Mi sembra proprio che l'obiettivo non sia quello delle 3 I.I.I  dove una I stava per Inglese, ma piuttosto I uguale Ignoranza!
Il dissenso sta crescendo, come genitori vogliamo coordinarci per fermare tale scempio; come docenti non ne possiamo più di sentirci piovere addosso riforme che non hanno fatto tesoro della nostra esperienza, che hanno come unico obiettivo il "RISPARMIO",  che hanno ignorato il nostro parere in materia scolastica, che ancora una volta vengono pensate da "tecnici" che forse dentro un'aula non ci sono mai stati.
Lucia Martedì 

 

56. RITIRO
no alla riforma moratti, ritiro del decreto che abolisce il tempo pieno e prolungato e smantella la scuola pubblica dell'obbligo.
Un genitore

57. IL NOSTRO LUTTO
Per questa sciagurata "riforma"
che vede la nostra scuola fare un balzo indietro di trent'anni
vanificare gli sforzi di noi insegnanti che ci siamo prodigati per offrire,
nel tempo pieno e prolungato, istruzione e accoglienza a misura di ognuno.
Sciagurato il paese che sottrae risorse all'istruzione
e gioca con il futuro dei piccoli.
Bando alle menzogne demagogiche.
dimezzato il tempo per lo studio delle lingue straniere
i programmi ingrassati
Lieto il business delle scuole private
L'indignazione di noi insegnanti e delle famiglie
servirà ad affossare la sciagura
oppure sono i tempi così bui?
Elvira Nidoli, insegnante di Scuola Media

58. STOP ALLA RIFORMA
NO ALLA RIFORMA MORATTI, RITIRO DEL DECRETO CHE ABOLISCE IL TEMPO PIENO E PROLUNGATO E SMANTELLA LA SCUOLA PUBBLICA DELL'OBBLIGO!!!
Angelo

59. ANCORA STOP
NO ALLA RIFORMA MORATTI, RITIRO DEL DECRETO CHE ABOLISCE IL TEMPO PIENO E PROLUNGATO E SMANTELLA LA SCUOLA PUBBLICA DELL'OBBLIGO
Scuola media Capraro

60. DISSENSO
NO ALLA RIFORMA MORATTI, RITIRO DEL DECRETO CHE ABOLISCE IL
TEMPO PIENO E PROLUNGATO E SMANTELLA LA SCUOLA PUBBLICA DELL'OBBLIGO
Antonia Savoia Docente Scuola dell'infanzia - DIREZIONE DIDATTICA Bernalda (MT)

61. MA LEI CHE SCUOLA HA FREQUENTATO?
 .....per scrivere questo decreto?
Immagino una simile a quella che vorrebbe "rifilare" ai nostri figli, che non porterebbe a nulla di buono e costruttivo, visti i contenuti del decreto stesso.
Sa cosa le dico?A SCUOLA CON GIOIA MA SENZA LETIZIA!
una mamma

62. PASSAPAROLA
NO ALLA RIFORMA MORATTI, RITIRO DEL DECRETO CHE ABOLISCE IL TEMPO PIENO E PROLUNGATO E SMANTELLA LA SCUOLA PUBBLICA
Mario

63. E VOI NULLA: NON DATE ASCOLTO!
Buona giornata.
So che avete pensato molto a questa riforma, e reputo l'abbiate fatta pensando di fare una cosa molto bella.
Però la grandissima maggioranza dei genitori e degli insegnanti reputa questa riforma un peggioramento dell'attuale scuola.
Si sono mossi psicologi dell'infanzia, specialisti dell'educazione, mamme, papà, nonni, maestre, professori... e voi nulla: non date ascolto!
Non siamo così ignoranti o male informati: non siamo pedine di partito.
Sappiamo pensare, solo che pensiamo in maniera difforme dalla vostra...
Caro ministro, io lavoro tutto il giorno, e voglio una scuola pubblica educativa e paritaria. voglio un tempo pieno reale, non un doposcuola differenziato con ore di mensa come riempitivo...
Caro ministro, la scuola pubblica che lei vuole, io non la voglio per mio figlio.
Dovrò forse iscriverlo ad una privata?
Immagino che lei abbia una risposta pronta anche per questo, visti i suoi sforzi per tale settore.
Sappia, però, che persone come me e tante altre lotteranno per la scuola dei loro figli: quella pubblica, che significa DI TUTTI.
Non ci sono battaglie più giuste e forti che quelle per l'istruzione e la salute.
Ogni tanto presti un orecchio anche a chi la pensa diversamente da lei.
...e, soprattutto, inizi a contarci.... la democrazia non è anche questo?????
grazie per l'attenzione,
Rossella Bucca, una mamma

64. DEI 17.000 DOCENTI DI ED.TECNICA COSA NE VOLETE FARE?
Sono  un' insegnante di Educazione Tecnica e voglio porre le seguenti domande:
1. come mai si è deciso di azzerare una disciplina che in questi anni ha sempre di più assunto un ruolo formativo ed orientante? In una società altamente tecnologica come la nostra, essa è l'unica materia, a livello di scuola di base, in grado di educare i ragazzi ad analizzare i processi produttivi (formazione) e capace di introdurli nel mondo del lavoro e dell' economia (orientamento). Formare dei cittadini attenti non solo agli aspetti economici, ma anche all'ambiente ha sempre fatto parte del nostro ruolo educativo.
2. Come mai si è stabilito un monte orario cumulativo con matematica e scienze?
E' vero che  ci sono delle unità didattiche   trattate da scienze e da educazione tecnica, ma esse vengono affrontate con tagli diversi. Io ho sempre detto ai ragazzi "La tecnica applica nella produzione ciò che la scienza ha analizzato e scoperto". Togliere quest'opportunità mi sembra che impoverisca la formazione non di certo la qualifichi.
3. Secondo quali criteri e chi stabilirà la ripartizione oraria ?
4. Come mai i programmi parlano solo di proiezioni ortogonali e di assonometria ed ignorano la costruzione delle figure piane e tutta la parte grafica che propedeutica alla progettazione? Una programmazione così ridotta nella parte grafica  ignora  che prerequisito per molti istituti superiori sono le competenze grafiche.
5. come mai nei pochi obiettivi che ci avete indicato tornano i " Principi di economia domestica" ? A parte il termine obsoleto, mi domando, avete mai verificato quanto tempo ci vuole per operare in tale settore? Io non sottovaluto l'operatività, ma per progettare e realizzare un qualsiasi minimo prodotto ci vogliono tempi lunghi assolutamente incompatibili con il monte orario attribuitoci.
6. Cosa vuol dire l'informatica racchiusa in un rettangolo? Chi la deve insegnare?
Con quali competenze ? con quale monte orario ?
7. Gli obiettivi specifici di apprendimento per l'educazione alla convivenza civile (educazione alla cittadinanza, stradale, ambientale, alla salute, alimentare ed all'affettività) sono sempre stati trattati dai nostri istituti svolgendo unità didattiche interdisciplinari; ora chi li deve affrontare e in quale monte orario? Quando si legge "entro la classe terza, la scuola ha organizzato per lo studente attività educative unitarie ..." il tutto sempre entro le 891 ore annuali? Se la risposta è si, ma le persone che hanno redatto questi programmi hanno mai insegnato negli ultimi
10/12 anni? La sempre minore capacità di ascolto, di attenzione, i tempi di apprendimento diversi per ogni ragazzo sono stati considerati?
Da una riforma così congeniata io evinco una volontà non di formare meglio, non di dare più opportunità, non di rispettare le individualità dei ragazzi, che si manifestano non solo nelle scelte nelle materie opzionali, ma anche nei tempi di apprendimento diversi, ma solo una volontà di diminuire il tempo scolastico per risparmiare.
Avrei ancora molte altre cose da chiederle, mi permetta un ultimo quesito: dei 17.000 docenti di Ed. Tecnica cosa ne volete fare?
E non mi risponda che ci volete riqualificare, perché sono decenni che ogni tanto ci chiedete di riempire una scheda con tutti i nostri titoli (siamo i docenti che, durante le varie trasformazioni della scuola, hanno subito il maggior numero di sovranumerari), ma nessuno ci ha mai proposto di coprire posti alle superiori o in qualche ministero, ovviamente a pari livello.
Ringraziandola per la cortese attenzione, spero di ricevere da lei qualche risposta che mi possa confortare.
Cordiali saluti
Prof.ssa  Daria Gorgone

65. Documento Collegio Docenti
Oggetto: mozione sulla Legge di Riforma presentata al Collegio dei Docenti unificato
del 1° Circolo di San Giuliano Mil.se il 18/02/04
Le scuole elementari del I° circolo di San Giuliano Milanese funzionano da anni a Tempo Pieno; per i docenti ciò rappresenta non solo una risposta ai bisogni sociali delle famiglie ma anche un modello pedagogico e didattico indispensabile per una scuola che:
- garantisce  tempi d’apprendimento “distesi” e pari opportunità per tutti gli alunni
- favorisce una reale socializzazione e reciproca accettazione
- permette di fare esperienze costruttive che possano favorire il superamento delle disparità ambientali e socioculturali sfruttando il territorio come fonte di offerte e stimolo per percorsi e processi di conoscenza attivi
- si basa  sulla pluralità delle figure educative e parità degli insegnanti nel rapporto con la classe, con un’articolazione oraria della giornata senza subordinazione gerarchica tra le attività da svolgere al mattino o al pomeriggio, con il riconoscimento della piena e paritaria valenza formativa delle educazioni.
Con l’applicazione della Legge di riforma della scuola non sarà più possibile:
- mantenere il Tempo Pieno che verrà sostituito da 27 ore settimanali obbligatorie + 3 ore facoltative + 10 ore aggiuntive di mensa
- un continuum educativo, poiché con un’ articolazione così frammentata della giornata reintroduce un’evidente gerarchizzazione dei saperi separando le discipline “primarie” da quelle “secondarie”
- una corresponsabilità degli insegnanti nella gestione della classe, perché si introduce la figura del tutor al quale viene affidata la programmazione didattica, il rapporto con le famiglie e la compilazione dei documenti, con una schiera di insegnanti “satellite” nei laboratori, che non hanno pari titolarità nella classe. Si crea così disparità tra insegnanti, annullando una reale forma di collegialità e cooperazione.
Inoltre la figura del “tutor” modifica fortemente la professione docente in modo unilaterale, senza la contrattazione con le Rappresentanze Sindacali dei Lavoratori
- lo sviluppo globale della persona poiché l’assegnazione delle discipline “fondamentali” all’insegnante “tutor” e “secondarie” agli altri docenti dei laboratori e la contrazione dell’orario scolastico favoriscono il sapere nozionistico nelle ore obbligatorie, a discapito delle attività dell’esperienza e dell’esplorazione, relegate all’orario opzionale.
Per tutte queste ragioni e in considerazione della conferma dell’organico attuale i Docenti del    Circolo intendono:
- confermare il modello organizzativo attuale
- NON ADOTTARE LA FIGURA DEL TUTOR come presenza di natura gerarchica rispetto ad altri insegnanti. La gestione della classe, la valutazione, la realizzazione dei laboratori, le “funzioni di orientamento…tutoraggio degli alunni, di coordinamento delle attività educative e didattiche….” di cui parla l’art.10 comma 5 del decreto del 23/01/04 saranno garantite dai DUE docenti e dal Team di interclasse con pari contitolarità e conseguente corresponsabilità
- Richiedere, tenendo conto di tali considerazioni, il ritiro del Decreto Attuativo della Legge numero 53 del 28/03/2003.
Per tutte le ragioni che sono state evidenziate, il Collegio Docenti  unitario del 1° Circolo di San Giuliano Milanese delibera di approvare la presente mozione con:
77 votanti di cui   69  voti favorevoli,  5 contrari e  3 astenuti.
San Giuliano Mil.se, 18/02/04

66. RIFORMA MORATTI : TUTTO DA BUTTARE!
SIG. MINISTRO,
sono una insegnante di scuola elementare con 25 anni di servizio,di cui 6 come insegnante unica e 19 di tempo pieno :quindi penso di avere una certa esperienza e di parlare con cognizione di causa.Non mi si dica che non ho letto bene la legge 53,perchè sono mesi che mi documento e che cerco di trovare una sola cosa positiva:NON SONO RIUSCITA A TROVARE NIENTE DI POSITIVO!!!
Sa perchè? Perchè questa legge non è fatta dagli insegnanti (non mi dica che ci avete ascoltato),non è fatta per i bambini (non mi dica che li avete ascoltati),non è fatta per i genitori (non avete ascoltato nemmeno loro)...
E' fatta per tagliare le spese, anche a costo di peggiorare la qualità della scuola.Pensate di "dare un contentino" ai genitori,lasciando il tempo pieno di 27+3+10,ma per fortuna non tutti i genitori si accontentano di "parcheggiare" i loro figli...Volete mettere gli insegnanti uno contro l'altro con la figura del  TUTOR, che è la peggior cosa di tutta la riforma.Volete aumentare il carico burocratico (PORTFOLIO) per stancare gli insegnanti.Volete favorire le scuole private ( aveva già incominciato il governo di centro-sinistra).Volete tutelare le insegnanti di religione cattolica,per avere il maggior appoggio dalla Chiesa. Volete anticipare l'obbligo scolastico,sulla pelle dei bambini .......POTREI CONTINUARE ANCORA PER MOLTO CON L'ELENCO DELLE COSE NEGATIVE solo alle elementari,poi ci sarebbe tanto altro da dire per le materne,per le medie,per la formazione professionale...
Mi limito qui.Ma voglio dirle che NON MI TOGLIERETE LA VOGLIA DI INSEGNARE E DI EDUCARE,Sig. Ministro, e che NON MI TOGLIERETE LA VOGLIA DI LOTTARE CON LE UNGHIE E CON I DENTI PER SALVARE LA SCUOLA PUBBLICA ITALIANA DA QUESTA CATASTROFE!!!!!!
Se vi rendete conto di aver sbagliato,potete ammetterlo:una persona civile ed intelligente,quando sbaglia, lo ammette   e cerca di rimediare,perchè ERRARE E' UMANO,ma perseverare.....
Saluti, Grazia Angelini

67. VERGOGNA!
Voglio esprimere il mio dissenso e la mia profonda amarezza per quello che e' successo a Porta a porta. Vergogna!!!
Devo dire pero' che e' molto significativo aver paura del contradditorio. Dove sono tutte le vostre sicurezze????
Perche' non volete dar ascolto a migliaia di persone che la pensano diversamente da voi??
Non vi e' venuto il dubbio che questa gente prima o poi andra' a votare???
Saluti
G. Fusetti

68. ECCO I PUNTI SUI QUALI DISSENTO
Sono un'insegnante di Scienze matematiche nella Scuola Media e vorrei esprimere il mio dissenso nei confronti della legge 53/2003 e del decreto del 23 gennaio sulla base dei seguenti punti:
- l'abrogazione degli articoli 129 e 130 del testo unico 297/1994 che prevedevano il tempo prolungato e la contemporaneità di insegnanti con conseguente stravolgimento dell'attuale organizzazione delle nostre classi (organizzazione che, tra l'altro, nell'istituto in cui opero,  è in vigore da anni ed ha riscosso sempre molti consensi tra le famiglie);
- la diminuzione delle ore settimanali di lezione, in contrasto con l'aumento delle materie e delle educazioni; faccio notare inoltre che la tanto sbandierata seconda lingua straniera, nella mia scuola è già da anni una collaudata realtà, così come l'informatica, che viene intesa non come materia a sé stante ma come strumento  utilizzato in tutte le discipline ;
- con la previsione di percorsi ed attività scelti dalle famiglie, si rischia di trasformare la scuola in un supermercato dell'istruzione;
Tutto ciò comporterà inoltre una drastica riduzione del personale che viene confermato solo per l'anno 2004/05.
Grazie per l'attenzione
Marinella Cordara

69. QUALCOSA SICURAMENTE ANDAVA RIFORMATO, MA NON TUTTO!
Ministro Moratti, è vero che si fa fatica ad accettare qualsiasi cambiamento, ma questo è veramente uno stravolgimento che avverrà nella scuola pubblica.
Qualcosa sicuramente andava riformato,ma non tutto. Fino ad oggi abbiamo avuto un tempo pieno ricco , ricco di progetti di attività che solo la volontà degli insegnanti (e c'e ne sono tanti) e i finanziamenti potevano dare.Un tempo di apprendimento disteso dove tutti i bambini erano uguali, lei sta creando disuguaglianze con le personalizzazioni! Un unico insegnante che potrebbe rivelarsi un danno (e c'e ne sono tanti)  ma lui/lei e unico!
Classi miste da 5 anni e mezzo a 10 anni a secondo della richiesta per quel determinato laboratorio che caos!
Non ho ora davanti a me il suo decreto, ma le ore annuali obbligatorie sono chiaramente  meno di quelle attuali. Così facendo riuscirà a togliere dalla scuola i nostri figli , chi potrà chiaramente, e così ci saranno sempre più bambini a casa davanti alla televisione sempre meno di qualità, con i nonni, con gli zii, messi insomma un pò qua un pò là! anche più sulla strada! invece di avere un punto di riferimento così importante,Vostro Dovere. Non entro poi nelle scuole ex-medie, ma un appunto e doveroso, oltre alla seconda lingua che a chi serve? IMPARATEGLI  l'inglese rafforzandolo e non riducendolo a un'ora e mezza. E molto difficili per un ragazzo di 14 anni fare la scelta di quello chesarà il suo indirizzo scolastico Figuriamoci un LAVORO! e comunque a 14 anni è sicuramente troppo presto per tutte e due le cose.
Quella che lei definisce una minoranza, non è poi così tanto in minoranza. I genitori anche quelli  che non capivano, increduli, dopo le sue  "rassicuranti affermazioni",e difronte a questo cambiamento, e questa grande contestazione si stanno ricredendo, anche tutti quelli che in piazza non possono non vogliono venire (e sono  tanti).
Non vuole essere una sfida. E  chiaro che   lei deve anche saper far tornare i conti, con Tremonti alla porta taglia di qua taglia di là! Purtroppo a noi  sembra  che lei non voglia tener  conto dell'importanza dell'istruzione che dovrebbe essere una ricchezza del nostro paese, sembra invece che ci vogliate  tutti ignoranti.
Speriamo che lei voglia tener contro di tutte le nostre voci.
Una mamma ed un comitato territoriale.

70. Lettera aperta docenti inglese
I sottoscritti docenti di inglese della scuola secondaria di primo grado di Bologna, relativamente al primo decreto applicativo della legge 53/2003, esprimono forte preoccupazione per le conseguenze sulla scuola pubblica e giudizio negativo per le seguenti ragioni:
1) si riducono le ore di attività finalizzate agli apprendimenti di base (dalle attuali 30 - 33 a 27 obbligatorie), insufficienti a garantire un’offerta formativa adeguata;
2) aumenta la quota di insegnanti senza contatto duraturo ed organico con la scuola, in quanto le attività facoltative potranno essere   affidate a contratti professionali stipulati dai Dirigenti Scolastici; questo, a fronte dell’importanza della continuità nel processo di apprendimento;
3) aumenta il numero di classi e dunque di alunni per gli insegnanti di alcune discipline,  rendendo più difficoltosa la possibilità di personalizzare il percorso di apprendimento degli studenti;
4) in particolare, nonostante i ripetuti proclami sull’importanza delle tre “I”, si verifica una drastica quanto ingiustificata riduzione delle ore di inglese da tre ore a poco più di un’ora e mezza alla settimana. Questo notevole taglio non può essere giustificato dall'inserimento della lingua inglese nel 1° e 2° anno di scuola elementare. La stessa circolare ministeriale n. 69 del 29 agosto 2003 precisa infatti che «l’insegnamento della lingua, in questa fascia di età, costituisce soprattutto un processo di sensibilizzazione», e che «l’alfabetizzazione della lingua inglese configura un ambiente di apprendimento prima che un oggetto di studio».
Inoltre, per vedere i “miracolosi effetti” dell’inserimento della lingua inglese già in prima e seconda elementare, si dovrebbero comunque verificare gli apprendimenti degli alunni che arriveranno alla scuola media solo fra cinque anni!
Con la metà del tempo a disposizione, anche se, in futuro, per un numero maggiore di anni, è comunque difficile consolidare realmente l’apprendimento di una lingua al fine di raggiungere gli obiettivi delle indicazioni nazionali che prevedono lo svolgimento di un programma ancora più vasto.  Le ore obbligatorie sottratte alla lingua inglese possono venire riproposte all’utenza sotto forma di attività opzionali / laboratoriali. Ciò porta ad una frammentazione dell’originario gruppo classe, finora punto di riferimento affettivo, psicologico e relazionale stabile. Centrali diventano i progetti educativi eterogenei che distinguono laddove si dovrebbe unire. Nell’ora di laboratorio di lingua inglese il docente non può più dedicare tempo alle azioni di consolidamento, recupero e potenziamento, ma deve avviare attività alternative a cui possono o meno partecipare anche i suoi alunni. Infine, la riduzione delle ore obbligatorie assieme all’introduzione di un’ora (o due) di attività opzionali determinerà una differenziazione del livello di preparazione degli alunni a livello nazionale, in quanto subordinato alla scelta o meno del laboratorio e all’offerta formativa di ogni singola scuola.
5) Per quanto riguarda l’aspetto positivo dell’aver reso obbligatorio lo studio della seconda lingua, questo viene ampiamente vanificato dalla riduzione del monte ore complessivo dedicato alle due lingue straniere. Se si fa il confronto con le classi attuali di bilinguismo, ecco che anche la seconda lingua straniera passa da 297 a 198 ore nel triennio.
6)  Esprimono infine preoccupazione per un eventuale utilizzo “selvaggio” dello stesso docente per l’insegnamento di due lingue straniere: questo non può che nuocere alla qualità dell’insegnamento.
Chiedono pertanto
- ai Sindacati, alle forze politiche e alle associazioni professionali di categoria di attivare tutte le iniziative atte a sospendere il processo di riforma, per avviare una fase di riflessione e di modifiche sostanziali al quadro attualmente delineato, accogliendo i contributi di riflessione e di proposta che provengono dal mondo della scuola
fanno appello
- agli uomini di cultura e ai cittadini tutti perché si impegnino in prima persona nella difesa e nella ricostruzione della scuola statale della Repubblica italiana.
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