RIFORMA MORATTI BOCCIATA
lettera del comitato genitori di Pisa sulla iniziativa del 28 febbraio
Queste tre parole riassumono la posizione e l'obiettivo primario e imprescindibile che il
Coordinamento Nazionale per la Difesa del Tempo Pieno Pieno e Prolungato (che
riunisce i Comitati Genitori/Insegnanti di tutta Italia)ha rinnovato e rilanciato
nell'assemblea nazionale di sabato 31 gennaio a Bologna.
I modelli didattici, i valori fondamentali del fare scuola che i genitori difendono sono
altrettanto chiari ed è per questo che l'aggregazione di base è stata spontanea,
trasversale ai partiti e ai sindacati.
La percezione della perdita dell'enorme bagaglio di esperienze, di conquiste, di valori
democratici e civili che si ha con l'attuazione di questa riforma si sta allargando,
addirittura rafforzata dall'approvazione del primo decreto attuativo della legge delega, e
determina la nascita di comitati genitori anche in quelle città ed in quelle scuole dove
la protesta fino ad oggi non era arrivata.
E' sul ritiro della legge delega e del relativo decreto attuativo che il movimento di
protesta dei genitori è nato e si è sviluppato, con chiarezza e senza incertezze.
Per questo registriamo con preoccupazione la decisione unilaterale dei sindacati CGIL CISL
UIL di indire una manifestazione nazionale per il 28 febbraio a Roma, con una piattaforma
debole e ambigua, che disconosce completamente il percorso unitario che ha portato a Roma
il 17 gennaio più di 100.000 tra genitori e lavoratori della scuola, e che non è quanto
il movimento di base ha chiesto ai sindacati: uno sciopero generale nella scuola, capace
di fermare tutto il mondo dellistruzione, dagli asili alle università.
Liniziativa conferedale, quantomeno dispersiva, non raccoglie nei fatti i contenuti
espressi dal movimento (sciopero generale unitario della scuola, ritiro del decreto e
cancellazione della riforma) e soprattutto non raccoglie lindicazione forte allunità
del movimento.
A Pisa, anche nelle ultime assemblee tenute nel corso delle occupazioni delle scuole,
forte è stata la richiesta alle istituzioni locali, ai sindacati ed alle forze politiche
di opposizione di un impegno serio e formale ad un percorso unitario centrato sul ritiro
della riforma Moratti e sulla determinazione ad impedire la privatizzazione della scuola
pubblica.
Il Comitato genitori difesa scuola pubblica di Pisa continuerà a muoversi con questi
obiettivi, lanciando una serie di iniziative a livello locale di informazione,
sensibilizzazione e mobilitazione, chiedendo a tutti i soggetti, istituzioni, sindacati e
partiti, che hanno espresso l'intenzione di sostenere questa lotta, di farsi realmente
attivi nella condivisione dei valori in gioco e nella partecipazione.
In questo senso chiediamo a tutti, genitori ed insegnanti che condividono il percorso fin
qui compiuto, di stimolare la riflessione e il dibattito su questi temi all'interno delle
associazioni, dei partiti e dei sindacati di cui fanno parte. Fermare la riforma
Moratti e la sua portata distruttiva è possibile, ma non sarà un lavoro né breve, né
semplice, ed è per questo che non ci possiamo permettere prevaricazioni, tatticismi e
ambiguità. Ci servono messaggi chiari da diffondere, che manifestino la volontà di
avere una scuola pubblica di qualità ed uguale per tutti.
Comitato genitori difesa scuola pubblica di Pisa