HANNO COLLABORATO

Anno 0, Numero 0, maggio 2008
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La nuova didattica dell'Inquisizione
Renata Puleo

Sulla rivista "RSC - Religione Scuola Città" (n.1-2/2007), rivolta ai docenti che insegnano Religione Cattolica nella scuola pubblica, a cura della diocesi di Roma, nella Rubrica Tutta un’altra storia, leggo un articolo di Federico Corrubolo intitolato (con sottile umorismo?): Una vera tortura: parlare dell’Inquisizione durante l’ora di religione. Manuale di sopravvivenza per Insegnanti di Religione (IdR).

Filosofia d'occasione
La neve cattiva
Sergio Viti


Gli alunni in un esercizio dovevano associare varie “qualità” a determinati sostantivi, uno dei quali era “neve”.
Un bambino aveva scritto che la neve poteva essere “cattiva”, suscitando qualche perplessità.

Fedeli alla linea anche quando non c’è
Gabriella Tull

Primo Collegio docenti dell’anno, grande brusio e curiosità. Oggi conosciamo il nuovo “capo”, giovane neo-vincitrice di concorso, in anno di prova.

Ma gli adulti, dove sono finiti?
Renata Puleo

“La Caporetto della scuola”, titolava il quotidiano La Stampa, l’11 marzo scorso, l’articolo di commento ai voti del primo quadrimestre negli istituti superiori italiani. Le pagelle-choc mostravano un 73,3 % di insufficienze (almeno una) con la conseguente messa in moto del nuovo marchingegno uscito dal cilindro del Ministero

Sembra inverno
Gianluca Gabrielli


Emiliano guarda i campi innevati fuori dal finestrino e esclama: “Sembra inverno!”. Ovviamente è inverno. Una nevicata così a Trieste, la sua città, non si vedrà mai...


Appunti di scuola è una prova di rivista.
A questo numero hanno collaborato: Gianluca Gabrielli, Renata Puleo, Gabriella Tull, Sergio Viti.
Altri ci hanno dato consigli, suggerimenti, promesso interventi per i prossimi (?) numeri.
Lo spazio mediatico in cui compare e prende vita è quello del Cesp—Centro Studi per la Scuola Pubblica di Bologna (www.cespbo.it).
Attendiamo interventi per i prossimi numeri (massimo 6100 battute spazi compresi) alla casella mail
appuntidiscuola@fastwebnet.it
Ai lettori
Un esperimento


Questo foglio è una prova, un esperimento. Nasce dall’idea, condivisa da un piccolo gruppo, che una quantità non indifferente di buoni pensieri di scuola e sulla scuola rimangano silenziosi, soprattutto in questo momento storico. Per questo il piccolo gruppo ha deciso di costruire uno spazio virtuale in cui far uscire questi pensieri. Pensieri che nascono dalla vita a scuola: appunti quindi, più che saggi. E pensieri che portino con sé, non importa se esplicito o sottotraccia, un nucleo politico chiaro, consapevole.
Non sappiamo se questo foglio uscirà di nuovo, con che scadenza, se crescerà con il contributo di amiche e amici che decideranno di “prendere appunti” e metterli in comune, se vivrà nello spazio virtuale dei siti o se qualche copia verrà stampata e portata in sala insegnanti oppure appesa nella bacheca genitori. Non è indispensabile, è una possibilità. Noi stesse/i non sappiamo bene.
Le riviste storicamente nascono per affermare un’idea forte sostenuta da un gruppo coeso. Questa nasce (può nascere) per non disperdere idee, per darci la possibilità di fissare e limare pensieri che attraversano l’esperienza della scuola che costituisce una porzione importante della nostra vita e della vita pubblica del nostro tempo.
Qualche idea forte nel gruppo che parte c’è: ci sentiamo tra gli eredi di quel movimento che ha combattuto la riforma Moratti senza provare alcuna indulgenza per le precedenti e successive false alternative della scuola liberista del Centro-sinistra. Siamo difensori della scuola pubblica e laica, dell’egualitarismo, lottiamo giorno per giorno per costruire insieme agli allievi e alle allieve un sapere critico e la capacità di leggere e di comprendere in autonomia il mondo che ci circonda. Non è poco… e, soprattutto di questi tempi, è forse più che sufficiente a definire un campo non troppo ampio (purtroppo) di amiche, amici e vicini.
E’ a queste amiche e a questi vicini che quindi proponiamo di condividere e arricchire il percorso. Di aprire i loro taccuini scolastici e di estrapolare quelle riflessioni che pensano utili ad avviare uno scambio.

 

Invito alla lettura
Riflettere sulla valutazione insegnando letteratura
G. G.

L’ultimo decennio per la scuola italiana è stato l’epoca della velleità e mania valutativa. Una serie continua di decisioni istituzionali si è riversata in più ondate sulla scuola reale affaticandone tutti i soggetti...

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