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La nuova didattica dell'Inquisizione
Renata Puleo
Sulla
rivista "RSC - Religione Scuola Città" (n.1-2/2007),
rivolta ai docenti che insegnano Religione Cattolica nella scuola
pubblica, a cura della diocesi di Roma, nella Rubrica Tutta
un’altra storia, leggo un articolo di Federico Corrubolo
intitolato (con sottile umorismo?): Una vera tortura: parlare
dell’Inquisizione durante l’ora di religione. Manuale
di sopravvivenza per Insegnanti di Religione (IdR).
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Filosofia d'occasione
La neve cattiva
Sergio Viti
Gli alunni in un esercizio dovevano associare
varie “qualità” a determinati sostantivi,
uno dei quali era “neve”.
Un bambino aveva scritto che la neve poteva essere “cattiva”,
suscitando qualche perplessità.
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Fedeli alla
linea anche quando non c’è
Gabriella Tull
Primo
Collegio docenti dell’anno, grande brusio e curiosità.
Oggi conosciamo il nuovo “capo”, giovane neo-vincitrice
di concorso, in anno di prova.
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Ma gli adulti, dove
sono finiti?
Renata Puleo
“La
Caporetto della scuola”, titolava il quotidiano La Stampa,
l’11 marzo scorso, l’articolo di commento ai voti
del primo quadrimestre negli istituti superiori italiani. Le
pagelle-choc mostravano un 73,3 % di insufficienze (almeno una)
con la conseguente messa in moto del nuovo marchingegno uscito
dal cilindro del Ministero
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Sembra inverno
Gianluca Gabrielli
Emiliano guarda i campi innevati fuori dal finestrino
e esclama: “Sembra
inverno!”. Ovviamente è inverno. Una nevicata
così a Trieste, la sua città, non si vedrà
mai...
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Appunti
di scuola è una prova di rivista.
A questo numero hanno collaborato: Gianluca Gabrielli, Renata
Puleo, Gabriella Tull, Sergio Viti.
Altri ci hanno dato consigli, suggerimenti, promesso interventi
per i prossimi (?) numeri.
Lo spazio mediatico in cui compare e prende vita è quello
del Cesp—Centro Studi per la Scuola Pubblica di Bologna
(www.cespbo.it).
Attendiamo interventi per i prossimi numeri (massimo 6100 battute
spazi compresi) alla casella mail appuntidiscuola@fastwebnet.it
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Ai
lettori
Un esperimento
Questo
foglio è una prova, un esperimento. Nasce dall’idea,
condivisa da un piccolo gruppo, che una quantità non
indifferente di buoni pensieri di scuola e sulla scuola rimangano
silenziosi, soprattutto in questo momento storico. Per questo
il piccolo gruppo ha deciso di costruire uno spazio virtuale
in cui far uscire questi pensieri. Pensieri che nascono dalla
vita a scuola: appunti quindi, più che saggi. E pensieri
che portino con sé, non importa se esplicito o sottotraccia,
un nucleo politico chiaro, consapevole.
Non sappiamo se questo foglio uscirà di nuovo, con
che scadenza, se crescerà con il contributo di amiche
e amici che decideranno di “prendere appunti”
e metterli in comune, se vivrà nello spazio virtuale
dei siti o se qualche copia verrà stampata e portata
in sala insegnanti oppure appesa nella bacheca genitori. Non
è indispensabile, è una possibilità.
Noi stesse/i non sappiamo bene.
Le riviste storicamente nascono per affermare un’idea
forte sostenuta da un gruppo coeso. Questa nasce (può
nascere) per non disperdere idee, per darci la possibilità
di fissare e limare pensieri che attraversano l’esperienza
della scuola che costituisce una porzione importante della
nostra vita e della vita pubblica del nostro tempo.
Qualche idea forte nel gruppo che parte c’è:
ci sentiamo tra gli eredi di quel movimento che ha combattuto
la riforma Moratti senza provare alcuna indulgenza per le
precedenti e successive false alternative della scuola liberista
del Centro-sinistra. Siamo difensori della scuola pubblica
e laica, dell’egualitarismo, lottiamo giorno per giorno
per costruire insieme agli allievi e alle allieve un sapere
critico e la capacità di leggere e di comprendere in
autonomia il mondo che ci circonda. Non è poco…
e, soprattutto di questi tempi, è forse più
che sufficiente a definire un campo non troppo ampio (purtroppo)
di amiche, amici e vicini.
E’ a queste amiche e a questi vicini che quindi proponiamo
di condividere e arricchire il percorso. Di aprire i loro
taccuini scolastici e di estrapolare quelle riflessioni che
pensano utili ad avviare uno scambio.
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Invito
alla lettura
Riflettere sulla valutazione
insegnando letteratura
G. G.
L’ultimo
decennio per la scuola italiana è stato l’epoca
della velleità e mania valutativa. Una serie continua
di decisioni istituzionali si è riversata in più
ondate sulla scuola reale affaticandone tutti i soggetti...
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