Il Decreto Ministeriale 21/2007 / L'allegato | Scuola al buio. Le han tagliato la supplente, di Ginzia Gubbini dal "manifesto" | Breviario di Autodifesa sulle Supplenze | Diffida cobas ai dirigenti che non chiamano i supplenti dovuti |
EMERGENZA
SUPPLENZE |
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Assemblee a Roma | Tempo Pieno: tagli inconsulti di Fioroni e del governo | Scuola senza supplenze:
degrado profondo |
Fondi per le scuole: Livello zero |
Raccolta firme |
Mozioni, lettere, delibere dalle scuole
In questi giorni si riuniranno molti consigli
di Istituto. Un breve memorandum per presentarsi preparati
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Milano , 27/03/2007 di ReteScuole
FINANZIAMENTI ALLE SCUOLE
Il 15 e il 16 marzo il ministero della pubblica istruzione ha inviato a tutte le scuole messaggi di posta elettronica con la quantificazione delle risorse complessive a disposizione per la formazione del bilancio preventivo 2007 (tecnicamente, programma annuale).
Le istituzioni scolastiche hanno ora 30 giorni di tempo per far approvare il
bilancio dai rispettivi consigli di circolo o d'istituto, entro quindi il 15
aprile prossimo.
Lo stabilisce il decreto n. 21 del 1° marzo scorso del Ministro della Pubblica
Istruzione.
QUINDI: I dati sono arrivati e potete/dovete prenderne visione.
Le somme disponibili (CAPITOLONE) dovranno servire anche a coprire il pagamento della Tarsu (tassa rifiuti) per questo capitolo infatti non arriveranno stanziamenti ad hoc ulteriori. L'entità della spesa è ingente rispetto alla dotazione finanziaria complessiva. Se non sarà previsto uno stanziamento aggiuntivo, com'era negli accordi assunti in seno alla Conferenza unificata stato-regioni, le scuole potranno essere messe in mora dai comuni o, se pagheranno la tassa, dovranno rinunciare allo svolgimento di alcune attività istituzionali.
QUINDI: Quanto vi rimarrebbe se decideste di pagare la TARSU? o meglio, vi rimane qualche cosa?
Il pagamento delle supplenze continua a essere un nervo scoperto, poiché l'assegnazione base non appare sempre sufficiente, nonostante la possibilità di integrarla in relazione all'effettivo fabbisogno accertato. Le complessive disponibilità di bilancio, infatti, rappresentano un limite che non può essere superato e che potrebbe non consentire di pagare tutte le assunzioni (vedi parametri indicati dal Ministero Pubblica IstruzioneI nel decreto n. 21 del 1 marzo 2007)
Per fare un esempio concreto: a una scuola X spetterebbe una assegnazione base
pari a euro 43.100,00.
A questa può seguire un’integrazione “in relazione al fabbisogno
accertato e comunque entro il limite massimo corrispondente alla somma attribuita
con l’assegnazione base”. Quindi un massimo di 86.200,00 euro (il
doppio).
La spesa per le supplenze per il 2006 è stata di euro 190.009,00 (totale
impegno lordo) e per il 2007 si può prevedere una sostanziale conferma
del trend, se si tiene conto del fatto che fra le “supplenze brevi”
vi sono diverse maternità che comportano una spesa continuativa e considerevole.
E’ evidente quindi che i finanziamenti assegnati corrispondono a meno
della metà del fabbisogno reale e bastano a poter pagare gli stipendi
solo per pochi mesi. E casi come questo sono molto diffusi, soprattutto nelle
scuole primarie e negli istituti comprensivi.
La domanda allora è: cosa farà il dirigente scolastico una volta
esaurite le somme assegnate? Non chiamerà più i supplenti dividendo
gli alunni delle classi scoperte in altre classi tutti i giorni della settimana
con evidente compromissione delle attività didattiche e creando una situazione
di caos permanente nella scuola?
Oppure continuerà a stipulare contratti di lavoro sapendo di non avere
i fondi necessari per corrispondere gli stipendi al personale supplente temporaneo?
E chi li pagherà? E quando?
QUINDI: Quanto vi sono costate le supplenze lo scorso anno? Anche voi vi trovate
nella situazione della scuola X?
Per quanto riguarda i debiti: il MPI ha dato mandato alle scuole di pagare le
supplenze dello scorso anno attingendo a tutte le risorse disponibili. Molte
scuole, così facendo hanno consumato tutto il budget a loro disposizione
e hanno accumulato debiti che non consentono ulteriori attività. Al 31
dicembre scorso, le scuole avevano cumulato situazioni di sofferenza per oltre
425 milioni di euro (dati MPI).
QUINDI: A quanto ammonta il debito della vostra scuola?
ORGANICI
Sono state pubblicati gli organici di fatto. La vostra scuola ha cattedre in
meno?
QUINDI: Cosa farà il Collegio dei docenti? come deciderà di organizzare
l'orario visto che non c'è l'organico per coprire tutte le classi? Negli
anni scorsi per favorire la possibilità di mantenere le compresenze nelle
classi a tempo pieno sono stati utilizzati in molte scuole sia gli insegnanti
di religione che gli specialisti di lingua. Come siete messi?
Avete tutti i posti di sostegno richiesto per i bambini diversamente abili?
I bambini e le bambine non italiane hanno facilitatori linguistici per aiutarli
a imparare la lingua italiana (per chi è appena arrivato) o a imparare
a studiare in italiano (per tutti/e coloro che sono nel nostro paese da più
tempo)?
Quale sono state le richieste fatte dalla vostra scuola in termini di organici
e quali sono state le risposte?
Quanti alunni per classe sono stati previsti?
Ricordate che il D.M. del 18/12/1975 stabilisce che il numero di alunni/e per
classe non deve superare le 26 unità (docente compreso/a). Nel caso vengano
previsti numeri superiori scarica la lettera di diffida alle istituzioni competenti.
LA VOSTRA SITUAZIONE MOLTO PROBABILMENTE È ASSOLUTAMENTE SIMILE A QUELLA DI TUTTE LE ALTRE SCUOLE PER QUESTO MOTIVO BISOGNA METTERSI IN RETE PER CERCARE DI FARE PRESSIONE INSIEME AFFINCHÈ IL FAMOSO TESORETTO DI PADOA SCHIOPPA VENGA USATO PER METTERE UNA PEZZA ALLA SCUOLA PUBBLICA STATALE CHE DA MOLTI ANNI ORMAI VIVE UNA SITUAZIONE DI PRECARIETA' CHE STA DIVENTANDO ORMAI CRONICA, METTENDO A RISCHIO LA SUA STESSA POSSIBILITA' DI SOPRAVVIVENZA. (VEDI i dati e le tabelle di Tuttoscuola )
A Bologna sono già partite delle mobilitazioni è importante collegarsi alla loro piattaforma per costruire una vertenza nazionale.
Da "La Repubblica" di Napoli
27/03/07
Napoli: Supplenti, contratti a rischio
L´allarme dei presidi per i tagli del ministero "Situazione
insostenibile non arriveremo a fine anno"
di BIANCA DE FAZIO
L´Associazione nazionale presidi ha lanciato l´allarme
qualche giorno fa: «La situazione finanziaria delle scuole è insostenibile».
Un allarme rimbalzato di istituto in istituto. Fino a far minacciare, in alcune
scuole, la rescissione dei contratti già stipulati con i supplenti. I
soldi per pagarli non ci sono. I budget stabiliti da Roma per gli stipendi dei
precari che sostituiscono i docenti di ruolo sono, in molti istituti, già
esauriti. Impossibile arrivare a fine anno. Né è praticabile l´idea
di attingere ad altre voci di finanziamento: non solo perché i bilanci
languono su tutti i fronti, ma anche perché il ministero ha precisato
che bisogna usare, per i supplenti, solo quanto è stato loro destinato.
«Abbiamo le mani legate e saremo obbligati a non chiamare più supplenti»
lamenta, ad esempio, Gustavo Vassallo, il direttore amministrativo dell´istituto
comprensivo Fiorelli. Una scuola che conta 815 alunni e 2 diverse sedi. «Abbiamo
avuto, per le supplenze, 20 mila euro lordi. Al netto si riducono a 12.200.
Col primo mese del 2007 ne abbiamo già spesi 6 mila. A febbraio siamo
a 12 mila. Come riusciremo a far fronte ai pagamenti fino a fine anno? L´unica
soluzione è non chiamare più supplenti». Come in buona parte
già avviene. «Alla scuola media Fiorelli convochiamo i supplenti
solo se l´assenza del titolare supera i 15 giorni». Gli studenti
il cui insegnante si ammala per meno tempo si arrangiano. Si tampona, come e
quando si può, con i docenti che hanno un´ora libera. «Con
i finanziamenti giunti da Roma copriremo solo gli stipendi di gennaio e febbraio
- incalza il preside dell´istituto comprensivo Vittorino da Feltre, Angelo
D´Avino - L´anno scorso abbiamo speso, per gli stipendi dei supplenti,
circa 100 mila euro. Stavolta ce ne hanno assegnati 27.370 (lordi). Il ministero
ci ha assicurato che, se dimostreremo di averne bisogno, ci saranno integrazioni.
Ma anche queste non potranno superare il budget iniziale». Come dire che
nel migliore dei casi questa scuola si ritroverà con la metà del
finanziamento dell´anno scorso.
E non è finita. Quando il primo marzo il ministro Fioroni ha finalmente
dettato i criteri per l´assegnazione dei finanziamenti agli istituti scolastici,
alla voce "studenti" corrispondeva la cifra di 8 euro. Per ogni alunno
iscritto, insomma, le scuole avrebbero ottenuto quella somma. La sorpresa è
giunta dopo pochi giorni: a Napoli sono andati, per ogni alunno di istituto
comprensivo, 2 euro e 40 centesimi (ma qualche scuola ha raggranellato qualche
centesimo in più, non si sa in base a quale criterio), fatta eccezione
per i portatori di handicap, per ciascuno dei quali si sono "spuntati"
12 euro.
Se il ministro Fioroni aveva preannunciato che bisognava stringere la cinghia,
che rispetto al passato ci sarebbero stati tagli del 20 per cento, a conti fatti
le cifre distribuite alle scuole sono di molto inferiori. «Nel 2006 abbiamo
avuto, per il funzionamento della nostra scuola, 8.900 euro - spiega D´Avino
- quest´anno ce ne hanno dati 3.344». Soldi coi quali acquistare
i materiali - dai gessetti alla carta, dalle cartine geografiche ai programmi
per i computer - pagare le bollette, liquidare il tecnico venuto a riparare
la fotocopiatrice. Il direttore amministrativo della Fiorelli ha fatto i conti:
«Per il 2006 abbiamo avuto, rispetto al 2005, una decurtazione iniziale
del 40 per cento (poi ridottasi al 20 per cento), ma per il 2007 siamo a meno
63 per cento: l´anno scorso ci furono assegnati 8.573 euro, quest´anno
3.172».
APPELLO I fondi
per la scuola e la TIA/Tarsu
Per contattarci: sergio_tamborrino@libero.it
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di S. Campolmi, S. Falsini, I. Ficai Veltroni, M. Giorgetti Cialdini,
R. Luchi, A. Margaglio, A. Melley, F. Negri, P. Pieri, C. Svani, M. Tagliaferri,
S. Tamborrino.
Le scuole italiane sono ancora in attesa dei finanziamenti
alle singole istituzioni scolastiche, nonostante gli impegni assunti nella legge
finanziaria e le roboanti dichiarazioni del ministro Fioroni a stampa e TV.
Le notizie di questi ultimi giorni di marzo relative all’entità
delle risorse finanziarie sono estremamente preoccupanti per la loro esiguità
e per l’incertezza che regna sul futuro della scuola pubblica italiana.
Le uniche certezze di questi primi tre mesi del 2007 sono il taglio pesantissimo
dei fondi per il POF (mediamente il 65%), e il silenzio tombale sui finanziamenti
per il pagamento delle cartelle della TIA (Tariffa igiene e ambiente).
Per quel che concerne la TIA/Tarsu, noi Presidenti di Consigli di Circolo e
di Istituto di Firenze denunciamo la situazione particolarmente grave per le
istituzioni scolastiche fiorentine che sono gravate da un debito esorbitante
nei confronti dell’amministrazione comunale per il pagamento delle cartelle
della TIA/Tarsu, debito che è il frutto delle politiche scolastiche del
governo di centrodestra.
Dal 2001, quando è stato sottoscritto l’accordo fra Stato ed Enti
locali per porre fine alla vecchia questione di chi dovesse pagare le cartelle
per lo smaltimento dei rifiuti, lo Stato ha sistematicamente disatteso l’impegno
sottoscritto di trasferire alle istituzioni scolastiche i finanziamenti necessari
per il pagamento delle cartelle della TIA/Tarsu.
Noi abbiamo letto con soddisfazione dell’incontro fra il ministro Fioroni
e il presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, durante il quale sono state
prospettate alcune soluzioni relativamente alla diminuzione e, in alcuni casi,
all’esenzione dal pagamento della TIA; tuttavia nulla è stato detto
per quanto riguarda il debito pregresso. Né abbiamo notizie della disponibilità
del Ministero a risolvere definitivamente il problema. Ad oggi, infatti, manca
una stima ufficiale del debito complessivo delle scuole italiane nei confronti
delle Amministrazioni comunali, né sappiamo se quelle istituzioni scolastiche
che hanno attinto ad altri capitoli di bilancio per pagare le cartelle della
TIA/Tarsu riceveranno dei finanziamenti per reintegrare le loro risorse
Noi ci auguriamo che il ministro Fioroni dia un segnale di discontinuità
rispetto al passato e reperisca le somme necessarie da trasferire alle singole
istituzioni scolastiche per il pagamento di quanto dovuto agli Enti locali fino
a tutto il 2006.
Noi ribadiamo che non un euro deve essere distratto dal funzionamento didattico
e amministrativo per sanare il debito pregresso e che, in futuro, siano sempre
previste dotazioni finanziarie specifiche per il pagamento della TIA, se dovuto.
Noi dichiariamo di essere indisponibili all’approvazione del bilancio
di ogni istituzione scolastica che presiediamo qualora si intendano utilizzare
fondi destinati alla didattica e al funzionamento della scuola per pagare il
debito pregresso.
Noi invitiamo tutte le istituzioni scolastiche d’Italia che hanno un debito
pregresso con le Amministrazioni locali relativamente alla TIA/Tarsu a sottoscrivere
questo nostro appello.
Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo di Malalbergo e Baricella
Tagli alle risorse, supplenze e diritto allo studio
Al Ministro della Pubblica Istruzione
Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale
Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale
Ai membri del Consiglio d’Istituto dell’ I.C di Malalbergo e Baricella
Il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo di Malalbergo e Baricella riunitosi in Altedo il giorno martedì 20 Marzo 2007 approva la seguente mozione avente per oggetto:
Tagli alle risorse, supplenze e diritto allo studio
Il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo
di Malalbergo e Baricella esprime la propria preoccupazione per i continui tagli
operati sulla Scuola Pubblica.
Detti tagli, che hanno determinato una grave penuria di fondi, hanno portato
nel corrente anno scolastico ad enormi difficoltà nel procedere alla
nomina di supplenti temporanei in caso di assenza per malattia del personale
docente.
Regolarmente vengono usate le ore di compresenza per coprire le classi e, nonostante
questo, sempre più spesso le classi rimangono scoperte e si è
costretti allo smembramento delle stesse procedendo alla divisione degli alunni.
Tutto ciò comporta il rallentamento dell’attività didattica,
la difficoltà nel portare avanti i normali progetti legati alle ore di
compresenza e un disagio diffuso tra gli alunni e le rispettive famiglie.
Crediamo che garantire la mera presenza scolastica e la vigilanza degli alunni
non sia equivalente al garantire il reale diritto allo studio dei bambini e
dei ragazzi che, anzi, spesso è reso precario viste le condizioni sopra
descritte.
Tutto questo configura, nonostante gli sforzi giornalieri della nostra comunità
scolastica, l’oggettivo scadimento della qualità del servizio offerto.
Esprimiamo inoltre la nostra piena solidarietà ai supplenti temporanei
che con impegno e dedizione svolgono quotidianamente il loro regolare lavoro
ma vengono retribuiti con enorme ritardo o non lo sono affatto da diversi mesi.
Crediamo che ciò leda la loro dignità di lavoratori e lavoratrici
mettendo persone in carne ed ossa nella giornaliera difficoltà di gestire
la propria vita.
Chiediamo che la nostra Dirigenza, così come tutte le dirigenze regionali
e nazionali che versano nel medesimo stato, siano messe al più presto
in condizione di garantire il diritto allo studio ed il rispetto dei lavoratori
e delle lavoratrici precari.
Si inoltra ai soggetti in indirizzo.
Il Collegio dei docenti dell'IC Roiano Gretta
di Trieste ha appreso l'entità degli stanziamenti annuali per il personale
(supplenze) e per il funzionamento e ha verificato l'assoluta insufficienza
a permettere il normale funzionamento della scuola.
Chiede quindi in via di assoluta emergenza al Ministero di porre rimedio alla
attuale situazione erogando al più presto tutti i fondi necessari al
ripristino del normale funzionamento della vita scolastica.
Raccolta di firme genitori-insegnanti IC Roiano Gretta (TS)
Al ministro Fioroni e al ministro
Padoa Schioppa
All’Uff. Scol Regionale Friuli Venezia Giulia
Al Direttore del CSA di Trieste
Al Dirigente dell’Istituto Roiano Gretta
Agli organi di stampa
Emergenza supplenze
Da alcuni giorni nelle nostre scuole è
stata improvvisamente interrotta la chiamata degli insegnanti supplenti. I fondi
che il ministero ha erogato quest’anno alle scuole sono irrisori rispetto
agli anni passati e pertanto si sono rivelati assolutamente insufficienti alle
esigenze della normale attività didattica. La cifra che dovrebbe servire
fino a dicembre 2007 è già pressoché esaurita. In questa
situazione diviene difficilissimo fare scuola.
L’utilizzo degli insegnanti in compresenza per coprire le classi scoperte,
oltre ad essere illegittimo, interrompe le attività di recupero, di arricchimento
e per gruppi programmate. La divisione dei bambini e delle bambine, di ragazzi
e ragazze senza insegnante tra le altre classi è frustrante per chi viene
diviso e rende praticamente impossibile la normale attività didattica
delle classi ospitanti.
Fare “buona scuola” in questa situazione è impossibile!
Per questo noi, genitori e insegnanti della scuola, chiediamo al Ministero e
al Governo di porre immediatamente rimedio alla gravissima situazione. Invitiamo
inoltre le altre scuole ad associarsi alla nostra richiesta raccogliendo firme
e inviando analoghi documenti ai responsabili della situazione e agli organi
di stampa.
Insegnanti e genitori dell’Ist. Comprensivo Roiano Gretta (TS)
Assemblea dei genitori e dei docenti della scuola elem. a Tempo pieno Licia Rosati di Asciano (Pisa)
A tutti i genitori e i lavoratori della
scuola del Comune di San Giuliano
Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi Niccolini e Gereschi
All'Assessore alla Pubblica Istruzione Ida Niccolini
Agli organi di stampa
Asciano, 27 marzo 2007
I genitori e i docenti della scuola elementare "Licia
Rosati" di Asciano esprimono la propria preoccupazione per i continui tagli
operati sulla scuola pubblica.
La tendenza che si conferma è quella di usare la scuola pubblica come
serbatoio del risparmio: a fronte dei drastici tagli operati dal precedente
governo, invece dei necessari investimenti si prevedono "risparmi"
per 3milioni e 200.000 euro in tre anni. Ai tagli agli organici si aggiungono
quelli per le spese di funzionamento e per le supplenze. Le scuole pubbliche,
che subiscono ogni anno decurtazioni del 20% del bilancio, sono ormai al collasso.
L'ultima emergenza è legata alle enormi difficoltà dei Dirigenti
Scolastici nel procedere alla nomina di supplenti temporanei in caso di assenza
per malattia del personale docente: i soldi necessari per il periodo gennaio/dicembre
2007 non sono ancora arrivati e, comunque, quelli stanziati sono tragicamente
inferiori alle reali necessità degli Istituti.
Regolarmente vengono usate le ore di compresenza per coprire le classi e, nonostante
questo, sempre più si è costretti allo smembramento delle stesse
procedendo alla divisione degli alunni. Siamo tornati alle classi verticali
degli inizi del novecento.
Tutto ciò comporta il rallentamento dell'attività didattica, la
difficoltà nel portare avanti i normali progetti legati alle ore di compresenza,
un disagio diffuso tra gli alunni e le rispettive famiglie, un carico di lavoro
ingestibile per i docenti. Comporta, per le scuole materne ed elementari, la
trasformazione della scuola da luogo dell'apprendimento a spazio del contenimento
dei bambini. Per le scuole medie,
inferiori e superiori, assistiamo invece ad una drastica riduzione delle ore
di scuola. Crediamo che garantire la mera presenza scolastica e la vigilanza
degli alunni sia cosa diversa dal garantire il reale diritto allo studio dei
bambini e dei ragazzi: una buona scuola non può essere fatta senza docenti
e perseguendo la logica del tappabuchi.
E' evidente, nonostante gli sforzi giornalieri della comunità scolastica,
l'oggettivo scadimento della qualità del servizio offerto.
Per questo chiediamo al nostro Dirigente Scolastico di attivare scelte alternative
a quella, finora praticata, delle classi verticali e della soppressione delle
compresenze che si rivela, ogni giorno di più, come un attentato al diritto
allo studio e alla dignità del lavoro docente.
Chiediamo a tutto il mondo della scuola docenti, personale non docente, genitori,
dirigenti scolastici di operare le adeguate forme di pressione che rendano possibile
un'inversione di tendenza che metta l'accento sugli investimenti e sull'innalzamento
della qualità della scuola pubblica.
In questo senso, il primo passo è informare tutta la cittadinanza di
quanto sta accadendo. Per questo vogliamo convocare, immediatamente dopo le
vacanze pasquali, un'assemblea di tutte le scuole del Comune di San Giuliano,
invitando a
partecipare sia i Dirigenti Scolastici sia l'Assessore alla Pubblica Istruzione.
Roma: da Bracciano lettera a tutti i presidenti di circolo
Ci rivolgiamo ai Presidenti dei Consigli di Istituto perché pensiamo che i problemi che stanno emergendo nella nostra scuola siano comuni a tante altre scuole e che sia pertanto necessario informare tutti i consigli di Roma e Provincia per trovare comuni forme di comunicazione e iniziativa.
Fondi
La nostra scuola, come pensiamo le vostre, è afflitta ogni anno di più
da una cronica mancanza di fondi; fino a quest’anno scolastico il nostro
Consiglio di Istituto ha sempre evitato di chiedere contributi volontari alle
famiglie ma dal prossimo anno scolastico ci troveremo probabilmente nella condizione
di doverlo fare. Il Decreto Ministeriale del 1° marzo stabilisce i Fondi
destinati al funzionamento delle Istituzioni scolastiche che dovrebbero servire
per tutte le spese “amministrative e didattiche”: 1000 euro a scuola
e 8 euro l’anno per ciascun alunno. Una scuola con 1000 alunni non potrà
disporre che di 9.000 euro l’anno, soldi forse sufficienti a pagare la
tassa per i rifiuti solidi urbani, figuriamoci se potranno coprire progetti
di potenziamento dell’offerta formativa.
Tempo pieno
La nostra scuola è situata a Bracciano in una zona a forte processo immigratorio
sia di “romani”, sia di cittadini stranieri. L’aumento demografico
produce una aumentata domanda scolastica ed in particolare la richiesta di Tempo
Pieno vede un forte incremento determinata anche dalle esigenze lavorative dei
genitori. Per il prossimo anno scolastico ci è però stata negata
la formazione di una nuova sezione di Tempo Pieno. Sappiamo che
anche questo problema non ci vede da soli ma è comune a molte scuole.
Organici
Il numero degli alunni nelle classi verrà incrementato mediamente di
0,4 alunni per ogni classe.
Questione supplenze
Il Decreto del Ministro Fioroni prevede una drastica diminuzione dei Fondi destinati
al pagamento delle supplenti. I Dirigenti Scolastici rischieranno di trovarsi
nella condizione di non poter garantire il pagamento e quindi eviteranno il
più possibile di nominare supplenti. In mancanza di supplenti gli alunni
verranno distribuiti nelle altre classi e gli insegnanti dovranno destinare
le ore di contemporaneità alla sostituzione dei colleghi assenti: le
conseguenze sulla didattica saranno devastanti.
Questione lingua inglese
La legge finanziaria prevede la scomparsa dalla scuola elementare dell’insegnante
specifico di lingua inglese. L’insegnamento della materia verrebbe affidato
all’insegnante della classe indipendentemente dal suo possesso di capacità
linguistiche specifiche. Siamo seriamente preoccupati perché temiamo
che di fatto si vada verso una perdita dell’insegnamento della lingua.
Questione Sostegno
Sempre la legge finanziaria elimina il rapporto fisso per calcolare gli insegnanti
di sostegno. Temiamo che l’aleatorietà su questo argomento sia
estremamente grave proprio in un momento in cui i disagi dei bambini e dei ragazzi
sembrano destinati a crescere. Preoccupa in tal senso l’autorizzazione
che l’agenzia nazionale per i farmaci ha rilasciato per mettere in commercio
un noto psicofarmaco da somministrare ai bambini “vivaci” perché
si calmino e non disturbino. Negli Stati Uniti sono già più di
11 milioni i bambini sottoposti a questo trattamento. A parte le considerazioni
educative, è accertato che tale farmaco ha gravi conseguenze sulla salute,
psichica e fisica dei bambini che possono manifestarsi anche in età adulta.
Crediamo pertanto che sia necessario coordinarci a difesa
della scuola pubblica. Per favorire la creazione di una rete di scuole simile
a quelle che si sono costituite in altre città e province italiane abbiamo
pensato di fornirvi nostri recapiti e di invitarvi tutte/i ad una ASSEMBLEA
DI GENITORI E INSEGNANTI Giovedì 3 maggio alle ore 17,00
Presso l’aula seminari dell’Istituto “Galileo Galilei”
di Roma Via di Conte Verde, 51
Noi mettiamo a disposizione le seguenti e-mail:
comitatogenitoribracciano@yahoo.it
scuolatittoni@libero.it
per il Consiglio di Istituto
la Presidente Rosalia Botindari
Genova, documento preparato per il sit-in del 13 aprile
Le lavoratrici ed i lavoratori della scuola unitamente ai genitori d manifestano grande preoccupazione per la grave situazione di difficoltà in cui si trova ad operare la scuola dell’obbligo e la scuola pubblica in generale. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a tagli continui nel settore dell’Istruzione: i fatti smentiscono promesse e parole! Mentre si aspettavano interventi per il rilancio dell’Istruzione si sono avuti riduzione di organici, di finanziamenti e difficoltà nel pagamento dei supplenti.Mentre le famiglie chiedono da anni Tempo Pieno si rischia di dover ridurre il tempo-scuola e la qualità offerta, vanificando gli sforzi compiuti fino ad ora dagli insegnanti per salvaguardare i valori della Scuola Pubblica.Gli investimenti per la scuola sono investimenti per il futuro dei ragazzi e del Paese
CITTADINI GENITORI E LAVORATORI DELLA SCUOLA DICONO NO
- alla diminuzione dei
finanziamenti;
-al taglio degli organici in tutti gli ordini di scuola e che, nella scuola
primaria, costringerà a ridurre il temposcuola o a creare in alternativa
estemporanei gruppi pomeridiani di bambini:
- al taglio del personale A.T.A che creerà problemi di assistenza e vigilanza
-alle nuove procedure per l’assegnazione del sostegno, inqualilificabili
in termini di principio e di merito: non si deve essere invalidi civili per
aver diritto ad un aiuto scolastico.
- alla eliminazione di qualunque controllo sanitario
- ad una politica che inevitabilmente porterà ad un abbassamento degli
obiettivi e all’emarginazione delle fasce più deboli ;
-alla falsità che vuole coprire la portata distruttiva dei provvedimenti
presi con il silenzio o con parole ingannevolmente legalitarie e progressiste.
SI CHIEDE
-Al M.P.I. e agli esponenti
circoscrizionali, comunali, provinciali e regionali
di agire tempestivamente, ognuno negli ambiti di propria competenza, per affrontare
e risolvere i problemi della Scuola
-alla Regione di sospendere
le nuove procedure per il sostegno per l’anno in corso e l’apertura
di un tavolo di confronto interistituzionale e di rivedere le nuove norme in
materia di certificazioni e vaccinazioni
Siamo convinti che il grado di civiltà di una Società si misuri
anche dall’importanza che viene assegnata alla Scuola. Riteniamo che non
si debbano chiedere ulteriori sacrifici ad un settore già duramente provato.
Basta risparmi sulla Scuola! Basta tagli generalizzati! Se in qualche situazione
ci sono sperperi, si agisca su quelle, evitando di aggravare ancora lo stato
di difficoltà ed emergenza del sistema scolastico.
Parte un appello da numerose RSU
di Bologna
FERMIAMO LO SFASCIO DELLA SCUOLA PUBBLICA
Noi sottoscritti Rappresentanti Sindacali eletti nelle scuole della provincia
di Bologna, denunciamo la vergognosa perseveranza del governo nel perseguire
una politica di taglio dei finanziamenti alla scuola pubblica che si realizza
oggi
- con la riduzione secca degli organici (prevista nella finanziaria) nonostante
l’aumento degli alunni - con il correlato aumento del numero di alunni
per classe,
- con il mancato trasferimento alle scuole delle risorse necessarie a garantire
il pagamento dei supplenti.
Molte scuole in questi anni hanno anticipato, con le proprie disponibilità
di cassa, le spese per il pagamento dei supplenti eccedenti i budget loro assegnati.
Oggi viene messa in discussione la possibilità di ottenere il rimborso
di tali cifre e vengono assegnate somme ridicole per la copertura futura di
tali spese.
Di qui lo scempio di diritti delle lavoratici e dei lavoratori delle scuole
al pari di quelli delle alunne, degli alunni e delle loro famiglie. Supplenti
non chiamati o assunti e non retribuiti, bambini divisi in classi parallele
o riuniti in palestra per essere vigilati come bestiame. Non si tratta più
di singoli casi, ma del normale funzionamento dell’intero sistema scolastico.
Oggi non esistono più condizioni di agibilità sindacale nelle
scuole per effetto della generale situazione di illegalità che la mancanza
di fondi per il pagamento dei supplenti ha determinato.
• E’ ILLEGALE CHE I SUPPLENTI NON VENGANO RETRIBUITI PER IL SERVIZIO
PRESTATO
• E’ ILLEGALE NON VERSARE I CONTRIBUTI
• E’ ILLEGALE NON CHIAMARE I SUPPLENTI
• E’ ILLEGALE PRIVARE GLI ALUNNI DEL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE
DIVIDENDOLI IN ALTRE CLASSI
• E’ ILLEGALE RIUNIRE IN UNA STESSA AULA PER RAGIONI DI SORVEGLIANZA
PIÙ ALUNNI DI QUANTO LE NORMATIVE SULLA SICUREZZA CONSENTANO
• E’ ILLEGALE IGNORARE LE NORME CONTRATTUALI DI ISTITUTO CHE REGOLANO
LA SOSTITUZIONE DEL PERSONALE ATA ASSENTE
• E’ ILLEGALE UTILIZZARE LE ORE DI COMPRESENZA DESTINATA A PROGETTI
DIDATTICI PER LA SOSTITUZIONE DEI COLLEGHI ASSENTI
• E’ ILLEGALE UTILIZZARE GLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO COME JOLLY TAPPABUCHI
FUORI DALLE LORO CLASSI
In assenza di un quadro di regole riconosciuto e rispettato l’esercizio
della rappresentanza sindacale di istituto, così come prevista dalla
normativa vigente, risulta nei fatti impraticabile.
Il nostro ruolo, la nostra dignità, di rappresentanti delle lavoratrici
e dei lavoratori non può darsi in altra forma da quella della denuncia
e della resistenza contro lo sfascio della scuola pubblica che è sotto
i nostri occhi.
L’indirizzo a cui spedire la sottoscrizione è coord.rsuscuola@gmail.com
Specificare NOME, COGNOME, SCUOLA, LISTA
Hanno già sottoscritto
RSU Scuola media “Rodari-Jussi” di S. Lazzaro di Savena (L. Castrignanò
COBAS, N.Vitanza COBAS)
RSU D.D.1° Circolo di S. Lazzaro di Savena (K. Di Giorgio COBAS, F. Forni
CGIL, G.Pistoresi CISL)
RSU D.D. 3° Circolo Didattico di Bologna (M. R. De Marco CGIL, S. Ghedini
CGIL, A. Nardelli UIL)
RSU I.C. 5 (A. Sanna COBAS, A. Oddo CISL)
RSU I.C. Castello di Serravalle, (C. Nevola UIL, E. Migliori CGIL, E. Esposito
COBAS)
RSU I.C. 11 (M. Parma CISL, M. Micco COBAS)
RSU I.C. 6 (E. Cameruccio COBAS)
RSU I.C. 8 (G. Corticelli CISL, M. Degli Esposti CGIL, M. Ma scagni COBAS)
RSU I.C.10 (G.D’Errico COBAS)
RSU D.D. 10 Bologna (Antonella Mengoli COBAS, G. Frangioni CISL)
RSU d.d 13 Bologna (G. Briguglio COBAS)
RSU I.T.C. Rosa Luxembourg (a. Corticelli CGIL, P. Chiappa COBAS)
RSU IPSSAR 'Scappi' Castel San Pietro T. (M.Canessi COBAS)
Delibera consiglio d'Istituto IC San Giovanni di Trieste
Il Consiglio di Istituto dell’IC San Giovanni di Trieste
Esaminata la previsione del Programma Annuale per i finanziamenti statali per
le supplenze brevi in sostituzione del personale assente;
Esaminata la situazione dei plessi di scuola dell’infanzia e primaria
dell’istituto,
delibera
che nella nomina dei docenti a tempo determinato la scuola segua il principio
dell’urgenza – anche in deroga al limite dei 5 giorni – conferendo
la priorità alle scuole dell’infanzia e alla scuola primaria a
tempo pieno, con assoluta priorità al turno pomeridiano.
Carpi 18 aprile 2007
Collegio Docenti IC Roiano Gretta
23 maggio
Il collegio prende atto con soddisfazione della ripresa delle chiamate dei supplenti nel nostro istituto e parallelamente esprime di nuovo la preoccupazione per il dimezzamento dei fondi per il funzionamento e per le supplenze chiedendo al Ministero di ripristinare immediatamente le condizioni finanziarie necessarie al normale funzionamento della scuola pubblica.
Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo n°5 di Bologna
Al ministro Fioroni e al ministro Padoa Schioppa
Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna
Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna
Ai membri del Consiglio d’Istituto dell’I.C.n.5 di Bologna
Il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo n° 5 di Bologna, riunitosi
il giorno martedì 29 Maggio 2007, esprime la propria preoccupazione per
i recenti provvedimenti ministeriali che ancora una volta penalizzano la Scuola
Pubblica e denuncia con forza l'allarmante situazione che si è creata
nelle scuole a causa dei tagli previsti dall'ultima Finanziaria.
Lo stato di difficoltà derivante dal mancato accreditamento di adeguate
risorse alle scuole ha determinato, già da quest’ultimo anno scolastico,
l’impossibilità di nominare supplenti temporanei in caso di assenza
del personale docente, arrecando grave pregiudizio al buon andamento delle attività
didattiche e favorendo l’instaurarsi di situazioni di grave rischio sotto
il profilo della responsabilità che ricade sulla scuola e sul personale
per la custodia dei minori.
Si dovrà sempre più spesso ricorrere infatti alla divisione degli
alunni in altre classi, rendendo difficile il normale svolgimento delle attività
didattiche nelle classi ospitanti e non garantendo la piena attuazione del programma
didattico agli alunni delle classi smembrate.
A partire dal prossimo anno scolastico la pesante riduzione dei finanziamenti
prevista dal D.M n.21/2007 impedirà alla nostra scuola il suo normale
funzionamento amministrativo e didattico con conseguente impoverimento della
qualità dell’offerta formativa.
I docenti dell’Istituto Comprensivo n° 5 di Bologna chiedono al Ministero
un sollecito intervento su questo problema in modo da garantire alle scuole
la certezza di finanziamenti adeguati per la retribuzione delle supplenze e
assicurare il normale funzionamento delle scuole e condizioni di lavoro serene.
Si inoltra ai soggetti in indirizzo.
Bologna, 29/05/2007