Il Decreto Ministeriale 21/2007 / L'allegato Scuola al buio. Le han tagliato la supplente, di Ginzia Gubbini dal "manifesto" Breviario di Autodifesa sulle Supplenze Diffida cobas ai dirigenti che non chiamano i supplenti dovuti
EMERGENZA SUPPLENZE
Assemblee a Roma Tempo Pieno: tagli inconsulti di Fioroni e del governo Scuola senza supplenze: degrado profondo
Fondi per le scuole: Livello zero
Raccolta firme      

Mozioni, lettere, delibere dalle scuole

29 maggio BO Mozione Collegio Docenti IC 5 Bologna
23 maggio TS Mozione Collegio Docenti IC Roiano Gretta
maggio TS I cobas sul documento del Dirigente dell'Uff. Scol. Regionale
23 aprile MO Mozione del Consiglio di Istituto dell'IIS Meucci di Carpi
18 aprile 2007 TS Delibera consiglio d'Istituto IC San Giovanni di Trieste
17 aprile 2007 LT Terracina: così non si può "assicurare il servizio scolastico pubblico"
17 aprile BO Parte un appello da numerose RSU di Bologna: Fermiamo lo sfascio...
13 aprile 2007 GO Documento preparato per il sit-in del 13 aprile
13 aprile 2007 RM Roma: da Bracciano lettera a tutti i presidenti di circolo
3 aprile 2007 PI Assemblea dei genitori e dei docenti della scuola elem. a Tempo pieno Licia Rosati di Asciano (Pisa)
2 aprile 2007 TS Raccolta di firme genitori-insegnanti IC Roiano Gretta (TS) / "il Piccolo"
2 aprile 2007 TS Collegio Docenti IC Roiano Gretta
Marzo 2007 BO Collegio Docenti dell'IC di Malalbergo e Baricella (BO)
29 mar 2007 FI APPELLO I fondi per la scuola e la TIA/Tarsu
37 mar 2007 NA Napoli: Supplenti, contratti a rischio. L'allarme dei presidi
27 mar 2007 MI ReteScuole: memorandum per chi fa parte dei Consigli di Istituto
     
     
     

 


In questi giorni si riuniranno molti consigli di Istituto. Un breve memorandum per presentarsi preparati
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Milano , 27/03/2007 di ReteScuole

FINANZIAMENTI ALLE SCUOLE

Il 15 e il 16 marzo il ministero della pubblica istruzione ha inviato a tutte le scuole messaggi di posta elettronica con la quantificazione delle risorse complessive a disposizione per la formazione del bilancio preventivo 2007 (tecnicamente, programma annuale).

Le istituzioni scolastiche hanno ora 30 giorni di tempo per far approvare il bilancio dai rispettivi consigli di circolo o d'istituto, entro quindi il 15 aprile prossimo.
Lo stabilisce il decreto n. 21 del 1° marzo scorso del Ministro della Pubblica Istruzione.

QUINDI: I dati sono arrivati e potete/dovete prenderne visione.

Le somme disponibili (CAPITOLONE) dovranno servire anche a coprire il pagamento della Tarsu (tassa rifiuti) per questo capitolo infatti non arriveranno stanziamenti ad hoc ulteriori. L'entità della spesa è ingente rispetto alla dotazione finanziaria complessiva. Se non sarà previsto uno stanziamento aggiuntivo, com'era negli accordi assunti in seno alla Conferenza unificata stato-regioni, le scuole potranno essere messe in mora dai comuni o, se pagheranno la tassa, dovranno rinunciare allo svolgimento di alcune attività istituzionali.

QUINDI: Quanto vi rimarrebbe se decideste di pagare la TARSU? o meglio, vi rimane qualche cosa?

Il pagamento delle supplenze continua a essere un nervo scoperto, poiché l'assegnazione base non appare sempre sufficiente, nonostante la possibilità di integrarla in relazione all'effettivo fabbisogno accertato. Le complessive disponibilità di bilancio, infatti, rappresentano un limite che non può essere superato e che potrebbe non consentire di pagare tutte le assunzioni (vedi parametri indicati dal Ministero Pubblica IstruzioneI nel decreto n. 21 del 1 marzo 2007)

Per fare un esempio concreto: a una scuola X spetterebbe una assegnazione base pari a euro 43.100,00.
A questa può seguire un’integrazione “in relazione al fabbisogno accertato e comunque entro il limite massimo corrispondente alla somma attribuita con l’assegnazione base”. Quindi un massimo di 86.200,00 euro (il doppio).
La spesa per le supplenze per il 2006 è stata di euro 190.009,00 (totale impegno lordo) e per il 2007 si può prevedere una sostanziale conferma del trend, se si tiene conto del fatto che fra le “supplenze brevi” vi sono diverse maternità che comportano una spesa continuativa e considerevole. E’ evidente quindi che i finanziamenti assegnati corrispondono a meno della metà del fabbisogno reale e bastano a poter pagare gli stipendi solo per pochi mesi. E casi come questo sono molto diffusi, soprattutto nelle scuole primarie e negli istituti comprensivi.

La domanda allora è: cosa farà il dirigente scolastico una volta esaurite le somme assegnate? Non chiamerà più i supplenti dividendo gli alunni delle classi scoperte in altre classi tutti i giorni della settimana con evidente compromissione delle attività didattiche e creando una situazione di caos permanente nella scuola?
Oppure continuerà a stipulare contratti di lavoro sapendo di non avere i fondi necessari per corrispondere gli stipendi al personale supplente temporaneo? E chi li pagherà? E quando?

QUINDI: Quanto vi sono costate le supplenze lo scorso anno? Anche voi vi trovate nella situazione della scuola X?
Per quanto riguarda i debiti: il MPI ha dato mandato alle scuole di pagare le supplenze dello scorso anno attingendo a tutte le risorse disponibili. Molte scuole, così facendo hanno consumato tutto il budget a loro disposizione e hanno accumulato debiti che non consentono ulteriori attività. Al 31 dicembre scorso, le scuole avevano cumulato situazioni di sofferenza per oltre 425 milioni di euro (dati MPI).
QUINDI: A quanto ammonta il debito della vostra scuola?

ORGANICI
Sono state pubblicati gli organici di fatto. La vostra scuola ha cattedre in meno?
QUINDI: Cosa farà il Collegio dei docenti? come deciderà di organizzare l'orario visto che non c'è l'organico per coprire tutte le classi? Negli anni scorsi per favorire la possibilità di mantenere le compresenze nelle classi a tempo pieno sono stati utilizzati in molte scuole sia gli insegnanti di religione che gli specialisti di lingua. Come siete messi?
Avete tutti i posti di sostegno richiesto per i bambini diversamente abili?
I bambini e le bambine non italiane hanno facilitatori linguistici per aiutarli a imparare la lingua italiana (per chi è appena arrivato) o a imparare a studiare in italiano (per tutti/e coloro che sono nel nostro paese da più tempo)?
Quale sono state le richieste fatte dalla vostra scuola in termini di organici e quali sono state le risposte?
Quanti alunni per classe sono stati previsti?
Ricordate che il D.M. del 18/12/1975 stabilisce che il numero di alunni/e per classe non deve superare le 26 unità (docente compreso/a). Nel caso vengano previsti numeri superiori scarica la lettera di diffida alle istituzioni competenti.

LA VOSTRA SITUAZIONE MOLTO PROBABILMENTE È ASSOLUTAMENTE SIMILE A QUELLA DI TUTTE LE ALTRE SCUOLE PER QUESTO MOTIVO BISOGNA METTERSI IN RETE PER CERCARE DI FARE PRESSIONE INSIEME AFFINCHÈ IL FAMOSO TESORETTO DI PADOA SCHIOPPA VENGA USATO PER METTERE UNA PEZZA ALLA SCUOLA PUBBLICA STATALE CHE DA MOLTI ANNI ORMAI VIVE UNA SITUAZIONE DI PRECARIETA' CHE STA DIVENTANDO ORMAI CRONICA, METTENDO A RISCHIO LA SUA STESSA POSSIBILITA' DI SOPRAVVIVENZA. (VEDI i dati e le tabelle di Tuttoscuola )

A Bologna sono già partite delle mobilitazioni è importante collegarsi alla loro piattaforma per costruire una vertenza nazionale.


Da "La Repubblica" di Napoli 27/03/07
Napoli: Supplenti, contratti a rischio
L´allarme dei presidi per i tagli del ministero "Situazione insostenibile non arriveremo a fine anno"
di BIANCA DE FAZIO

L´Associazione nazionale presidi ha lanciato l´allarme qualche giorno fa: «La situazione finanziaria delle scuole è insostenibile». Un allarme rimbalzato di istituto in istituto. Fino a far minacciare, in alcune scuole, la rescissione dei contratti già stipulati con i supplenti. I soldi per pagarli non ci sono. I budget stabiliti da Roma per gli stipendi dei precari che sostituiscono i docenti di ruolo sono, in molti istituti, già esauriti. Impossibile arrivare a fine anno. Né è praticabile l´idea di attingere ad altre voci di finanziamento: non solo perché i bilanci languono su tutti i fronti, ma anche perché il ministero ha precisato che bisogna usare, per i supplenti, solo quanto è stato loro destinato.
«Abbiamo le mani legate e saremo obbligati a non chiamare più supplenti» lamenta, ad esempio, Gustavo Vassallo, il direttore amministrativo dell´istituto comprensivo Fiorelli. Una scuola che conta 815 alunni e 2 diverse sedi. «Abbiamo avuto, per le supplenze, 20 mila euro lordi. Al netto si riducono a 12.200. Col primo mese del 2007 ne abbiamo già spesi 6 mila. A febbraio siamo a 12 mila. Come riusciremo a far fronte ai pagamenti fino a fine anno? L´unica soluzione è non chiamare più supplenti». Come in buona parte già avviene. «Alla scuola media Fiorelli convochiamo i supplenti solo se l´assenza del titolare supera i 15 giorni». Gli studenti il cui insegnante si ammala per meno tempo si arrangiano. Si tampona, come e quando si può, con i docenti che hanno un´ora libera. «Con i finanziamenti giunti da Roma copriremo solo gli stipendi di gennaio e febbraio - incalza il preside dell´istituto comprensivo Vittorino da Feltre, Angelo D´Avino - L´anno scorso abbiamo speso, per gli stipendi dei supplenti, circa 100 mila euro. Stavolta ce ne hanno assegnati 27.370 (lordi). Il ministero ci ha assicurato che, se dimostreremo di averne bisogno, ci saranno integrazioni. Ma anche queste non potranno superare il budget iniziale». Come dire che nel migliore dei casi questa scuola si ritroverà con la metà del finanziamento dell´anno scorso.
E non è finita. Quando il primo marzo il ministro Fioroni ha finalmente dettato i criteri per l´assegnazione dei finanziamenti agli istituti scolastici, alla voce "studenti" corrispondeva la cifra di 8 euro. Per ogni alunno iscritto, insomma, le scuole avrebbero ottenuto quella somma. La sorpresa è giunta dopo pochi giorni: a Napoli sono andati, per ogni alunno di istituto comprensivo, 2 euro e 40 centesimi (ma qualche scuola ha raggranellato qualche centesimo in più, non si sa in base a quale criterio), fatta eccezione per i portatori di handicap, per ciascuno dei quali si sono "spuntati" 12 euro.
Se il ministro Fioroni aveva preannunciato che bisognava stringere la cinghia, che rispetto al passato ci sarebbero stati tagli del 20 per cento, a conti fatti le cifre distribuite alle scuole sono di molto inferiori. «Nel 2006 abbiamo avuto, per il funzionamento della nostra scuola, 8.900 euro - spiega D´Avino - quest´anno ce ne hanno dati 3.344». Soldi coi quali acquistare i materiali - dai gessetti alla carta, dalle cartine geografiche ai programmi per i computer - pagare le bollette, liquidare il tecnico venuto a riparare la fotocopiatrice. Il direttore amministrativo della Fiorelli ha fatto i conti: «Per il 2006 abbiamo avuto, rispetto al 2005, una decurtazione iniziale del 40 per cento (poi ridottasi al 20 per cento), ma per il 2007 siamo a meno 63 per cento: l´anno scorso ci furono assegnati 8.573 euro, quest´anno 3.172».


APPELLO I fondi per la scuola e la TIA/Tarsu
Per contattarci: sergio_tamborrino@libero.it
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di S. Campolmi, S. Falsini, I. Ficai Veltroni, M. Giorgetti Cialdini, R. Luchi, A. Margaglio, A. Melley, F. Negri, P. Pieri, C. Svani, M. Tagliaferri, S. Tamborrino.

Le scuole italiane sono ancora in attesa dei finanziamenti alle singole istituzioni scolastiche, nonostante gli impegni assunti nella legge finanziaria e le roboanti dichiarazioni del ministro Fioroni a stampa e TV. Le notizie di questi ultimi giorni di marzo relative all’entità delle risorse finanziarie sono estremamente preoccupanti per la loro esiguità e per l’incertezza che regna sul futuro della scuola pubblica italiana.
Le uniche certezze di questi primi tre mesi del 2007 sono il taglio pesantissimo dei fondi per il POF (mediamente il 65%), e il silenzio tombale sui finanziamenti per il pagamento delle cartelle della TIA (Tariffa igiene e ambiente).
Per quel che concerne la TIA/Tarsu, noi Presidenti di Consigli di Circolo e di Istituto di Firenze denunciamo la situazione particolarmente grave per le istituzioni scolastiche fiorentine che sono gravate da un debito esorbitante nei confronti dell’amministrazione comunale per il pagamento delle cartelle della TIA/Tarsu, debito che è il frutto delle politiche scolastiche del governo di centrodestra.
Dal 2001, quando è stato sottoscritto l’accordo fra Stato ed Enti locali per porre fine alla vecchia questione di chi dovesse pagare le cartelle per lo smaltimento dei rifiuti, lo Stato ha sistematicamente disatteso l’impegno sottoscritto di trasferire alle istituzioni scolastiche i finanziamenti necessari per il pagamento delle cartelle della TIA/Tarsu.
Noi abbiamo letto con soddisfazione dell’incontro fra il ministro Fioroni e il presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, durante il quale sono state prospettate alcune soluzioni relativamente alla diminuzione e, in alcuni casi, all’esenzione dal pagamento della TIA; tuttavia nulla è stato detto per quanto riguarda il debito pregresso. Né abbiamo notizie della disponibilità del Ministero a risolvere definitivamente il problema. Ad oggi, infatti, manca una stima ufficiale del debito complessivo delle scuole italiane nei confronti delle Amministrazioni comunali, né sappiamo se quelle istituzioni scolastiche che hanno attinto ad altri capitoli di bilancio per pagare le cartelle della TIA/Tarsu riceveranno dei finanziamenti per reintegrare le loro risorse
Noi ci auguriamo che il ministro Fioroni dia un segnale di discontinuità rispetto al passato e reperisca le somme necessarie da trasferire alle singole istituzioni scolastiche per il pagamento di quanto dovuto agli Enti locali fino a tutto il 2006.
Noi ribadiamo che non un euro deve essere distratto dal funzionamento didattico e amministrativo per sanare il debito pregresso e che, in futuro, siano sempre previste dotazioni finanziarie specifiche per il pagamento della TIA, se dovuto.
Noi dichiariamo di essere indisponibili all’approvazione del bilancio di ogni istituzione scolastica che presiediamo qualora si intendano utilizzare fondi destinati alla didattica e al funzionamento della scuola per pagare il debito pregresso.
Noi invitiamo tutte le istituzioni scolastiche d’Italia che hanno un debito pregresso con le Amministrazioni locali relativamente alla TIA/Tarsu a sottoscrivere questo nostro appello.


Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo di Malalbergo e Baricella

Tagli alle risorse, supplenze e diritto allo studio

Al Ministro della Pubblica Istruzione
Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale
Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale
Ai membri del Consiglio d’Istituto dell’ I.C di Malalbergo e Baricella

Il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo di Malalbergo e Baricella riunitosi in Altedo il giorno martedì 20 Marzo 2007 approva la seguente mozione avente per oggetto:

Tagli alle risorse, supplenze e diritto allo studio

Il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo di Malalbergo e Baricella esprime la propria preoccupazione per i continui tagli operati sulla Scuola Pubblica.
Detti tagli, che hanno determinato una grave penuria di fondi, hanno portato nel corrente anno scolastico ad enormi difficoltà nel procedere alla nomina di supplenti temporanei in caso di assenza per malattia del personale docente.
Regolarmente vengono usate le ore di compresenza per coprire le classi e, nonostante questo, sempre più spesso le classi rimangono scoperte e si è costretti allo smembramento delle stesse procedendo alla divisione degli alunni.
Tutto ciò comporta il rallentamento dell’attività didattica, la difficoltà nel portare avanti i normali progetti legati alle ore di compresenza e un disagio diffuso tra gli alunni e le rispettive famiglie.
Crediamo che garantire la mera presenza scolastica e la vigilanza degli alunni non sia equivalente al garantire il reale diritto allo studio dei bambini e dei ragazzi che, anzi, spesso è reso precario viste le condizioni sopra descritte.
Tutto questo configura, nonostante gli sforzi giornalieri della nostra comunità scolastica, l’oggettivo scadimento della qualità del servizio offerto.
Esprimiamo inoltre la nostra piena solidarietà ai supplenti temporanei che con impegno e dedizione svolgono quotidianamente il loro regolare lavoro ma vengono retribuiti con enorme ritardo o non lo sono affatto da diversi mesi.
Crediamo che ciò leda la loro dignità di lavoratori e lavoratrici mettendo persone in carne ed ossa nella giornaliera difficoltà di gestire la propria vita.
Chiediamo che la nostra Dirigenza, così come tutte le dirigenze regionali e nazionali che versano nel medesimo stato, siano messe al più presto in condizione di garantire il diritto allo studio ed il rispetto dei lavoratori e delle lavoratrici precari.

Si inoltra ai soggetti in indirizzo.


IC Roiano Gretta (TS)

Il Collegio dei docenti dell'IC Roiano Gretta di Trieste ha appreso l'entità degli stanziamenti annuali per il personale (supplenze) e per il funzionamento e ha verificato l'assoluta insufficienza a permettere il normale funzionamento della scuola.
Chiede quindi in via di assoluta emergenza al Ministero di porre rimedio alla attuale situazione erogando al più presto tutti i fondi necessari al ripristino del normale funzionamento della vita scolastica.


Raccolta di firme genitori-insegnanti IC Roiano Gretta (TS)

Al ministro Fioroni e al ministro Padoa Schioppa
All’Uff. Scol Regionale Friuli Venezia Giulia
Al Direttore del CSA di Trieste
Al Dirigente dell’Istituto Roiano Gretta
Agli organi di stampa

Emergenza supplenze

Da alcuni giorni nelle nostre scuole è stata improvvisamente interrotta la chiamata degli insegnanti supplenti. I fondi che il ministero ha erogato quest’anno alle scuole sono irrisori rispetto agli anni passati e pertanto si sono rivelati assolutamente insufficienti alle esigenze della normale attività didattica. La cifra che dovrebbe servire fino a dicembre 2007 è già pressoché esaurita. In questa situazione diviene difficilissimo fare scuola.
L’utilizzo degli insegnanti in compresenza per coprire le classi scoperte, oltre ad essere illegittimo, interrompe le attività di recupero, di arricchimento e per gruppi programmate. La divisione dei bambini e delle bambine, di ragazzi e ragazze senza insegnante tra le altre classi è frustrante per chi viene diviso e rende praticamente impossibile la normale attività didattica delle classi ospitanti.
Fare “buona scuola” in questa situazione è impossibile!
Per questo noi, genitori e insegnanti della scuola, chiediamo al Ministero e al Governo di porre immediatamente rimedio alla gravissima situazione. Invitiamo inoltre le altre scuole ad associarsi alla nostra richiesta raccogliendo firme e inviando analoghi documenti ai responsabili della situazione e agli organi di stampa.
Insegnanti e genitori dell’Ist. Comprensivo Roiano Gretta (TS)


Assemblea dei genitori e dei docenti della scuola elem. a Tempo pieno Licia Rosati di Asciano (Pisa)

A tutti i genitori e i lavoratori della scuola del Comune di San Giuliano
Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi Niccolini e Gereschi
All'Assessore alla Pubblica Istruzione Ida Niccolini
Agli organi di stampa

Asciano, 27 marzo 2007

I genitori e i docenti della scuola elementare "Licia Rosati" di Asciano esprimono la propria preoccupazione per i continui tagli operati sulla scuola pubblica.
La tendenza che si conferma è quella di usare la scuola pubblica come serbatoio del risparmio: a fronte dei drastici tagli operati dal precedente governo, invece dei necessari investimenti si prevedono "risparmi" per 3milioni e 200.000 euro in tre anni. Ai tagli agli organici si aggiungono
quelli per le spese di funzionamento e per le supplenze. Le scuole pubbliche, che subiscono ogni anno decurtazioni del 20% del bilancio, sono ormai al collasso.
L'ultima emergenza è legata alle enormi difficoltà dei Dirigenti Scolastici nel procedere alla nomina di supplenti temporanei in caso di assenza per malattia del personale docente: i soldi necessari per il periodo gennaio/dicembre 2007 non sono ancora arrivati e, comunque, quelli stanziati sono tragicamente inferiori alle reali necessità degli Istituti.
Regolarmente vengono usate le ore di compresenza per coprire le classi e, nonostante questo, sempre più si è costretti allo smembramento delle stesse procedendo alla divisione degli alunni. Siamo tornati alle classi verticali degli inizi del novecento.
Tutto ciò comporta il rallentamento dell'attività didattica, la difficoltà nel portare avanti i normali progetti legati alle ore di compresenza, un disagio diffuso tra gli alunni e le rispettive famiglie, un carico di lavoro ingestibile per i docenti. Comporta, per le scuole materne ed elementari, la trasformazione della scuola da luogo dell'apprendimento a spazio del contenimento dei bambini. Per le scuole medie,
inferiori e superiori, assistiamo invece ad una drastica riduzione delle ore di scuola. Crediamo che garantire la mera presenza scolastica e la vigilanza degli alunni sia cosa diversa dal garantire il reale diritto allo studio dei bambini e dei ragazzi: una buona scuola non può essere fatta senza docenti e perseguendo la logica del tappabuchi.
E' evidente, nonostante gli sforzi giornalieri della comunità scolastica, l'oggettivo scadimento della qualità del servizio offerto.
Per questo chiediamo al nostro Dirigente Scolastico di attivare scelte alternative a quella, finora praticata, delle classi verticali e della soppressione delle compresenze che si rivela, ogni giorno di più, come un attentato al diritto allo studio e alla dignità del lavoro docente.
Chiediamo a tutto il mondo della scuola docenti, personale non docente, genitori, dirigenti scolastici di operare le adeguate forme di pressione che rendano possibile un'inversione di tendenza che metta l'accento sugli investimenti e sull'innalzamento della qualità della scuola pubblica.
In questo senso, il primo passo è informare tutta la cittadinanza di quanto sta accadendo. Per questo vogliamo convocare, immediatamente dopo le vacanze pasquali, un'assemblea di tutte le scuole del Comune di San Giuliano, invitando a
partecipare sia i Dirigenti Scolastici sia l'Assessore alla Pubblica Istruzione.


Roma: da Bracciano lettera a tutti i presidenti di circolo

Ci rivolgiamo ai Presidenti dei Consigli di Istituto perché pensiamo che i problemi che stanno emergendo nella nostra scuola siano comuni a tante altre scuole e che sia pertanto necessario informare tutti i consigli di Roma e Provincia per trovare comuni forme di comunicazione e iniziativa.

Fondi
La nostra scuola, come pensiamo le vostre, è afflitta ogni anno di più da una cronica mancanza di fondi; fino a quest’anno scolastico il nostro Consiglio di Istituto ha sempre evitato di chiedere contributi volontari alle famiglie ma dal prossimo anno scolastico ci troveremo probabilmente nella condizione di doverlo fare. Il Decreto Ministeriale del 1° marzo stabilisce i Fondi destinati al funzionamento delle Istituzioni scolastiche che dovrebbero servire per tutte le spese “amministrative e didattiche”: 1000 euro a scuola e 8 euro l’anno per ciascun alunno. Una scuola con 1000 alunni non potrà disporre che di 9.000 euro l’anno, soldi forse sufficienti a pagare la tassa per i rifiuti solidi urbani, figuriamoci se potranno coprire progetti di potenziamento dell’offerta formativa.

Tempo pieno
La nostra scuola è situata a Bracciano in una zona a forte processo immigratorio sia di “romani”, sia di cittadini stranieri. L’aumento demografico produce una aumentata domanda scolastica ed in particolare la richiesta di Tempo Pieno vede un forte incremento determinata anche dalle esigenze lavorative dei genitori. Per il prossimo anno scolastico ci è però stata negata la formazione di una nuova sezione di Tempo Pieno. Sappiamo che
anche questo problema non ci vede da soli ma è comune a molte scuole.

Organici
Il numero degli alunni nelle classi verrà incrementato mediamente di 0,4 alunni per ogni classe.

Questione supplenze
Il Decreto del Ministro Fioroni prevede una drastica diminuzione dei Fondi destinati al pagamento delle supplenti. I Dirigenti Scolastici rischieranno di trovarsi nella condizione di non poter garantire il pagamento e quindi eviteranno il più possibile di nominare supplenti. In mancanza di supplenti gli alunni verranno distribuiti nelle altre classi e gli insegnanti dovranno destinare le ore di contemporaneità alla sostituzione dei colleghi assenti: le conseguenze sulla didattica saranno devastanti.

Questione lingua inglese
La legge finanziaria prevede la scomparsa dalla scuola elementare dell’insegnante specifico di lingua inglese. L’insegnamento della materia verrebbe affidato all’insegnante della classe indipendentemente dal suo possesso di capacità linguistiche specifiche. Siamo seriamente preoccupati perché temiamo che di fatto si vada verso una perdita dell’insegnamento della lingua.

Questione Sostegno
Sempre la legge finanziaria elimina il rapporto fisso per calcolare gli insegnanti di sostegno. Temiamo che l’aleatorietà su questo argomento sia estremamente grave proprio in un momento in cui i disagi dei bambini e dei ragazzi sembrano destinati a crescere. Preoccupa in tal senso l’autorizzazione che l’agenzia nazionale per i farmaci ha rilasciato per mettere in commercio un noto psicofarmaco da somministrare ai bambini “vivaci” perché si calmino e non disturbino. Negli Stati Uniti sono già più di 11 milioni i bambini sottoposti a questo trattamento. A parte le considerazioni educative, è accertato che tale farmaco ha gravi conseguenze sulla salute, psichica e fisica dei bambini che possono manifestarsi anche in età adulta.

Crediamo pertanto che sia necessario coordinarci a difesa della scuola pubblica. Per favorire la creazione di una rete di scuole simile a quelle che si sono costituite in altre città e province italiane abbiamo pensato di fornirvi nostri recapiti e di invitarvi tutte/i ad una ASSEMBLEA DI GENITORI E INSEGNANTI Giovedì 3 maggio alle ore 17,00 Presso l’aula seminari dell’Istituto “Galileo Galilei” di Roma Via di Conte Verde, 51
Noi mettiamo a disposizione le seguenti e-mail:
comitatogenitoribracciano@yahoo.it
scuolatittoni@libero.it

per il Consiglio di Istituto
la Presidente Rosalia Botindari


Genova, documento preparato per il sit-in del 13 aprile

Le lavoratrici ed i lavoratori della scuola unitamente ai genitori d manifestano grande preoccupazione per la grave situazione di difficoltà in cui si trova ad operare la scuola dell’obbligo e la scuola pubblica in generale. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a tagli continui nel settore dell’Istruzione: i fatti smentiscono promesse e parole! Mentre si aspettavano interventi per il rilancio dell’Istruzione si sono avuti riduzione di organici, di finanziamenti e difficoltà nel pagamento dei supplenti.Mentre le famiglie chiedono da anni Tempo Pieno si rischia di dover ridurre il tempo-scuola e la qualità offerta, vanificando gli sforzi compiuti fino ad ora dagli insegnanti per salvaguardare i valori della Scuola Pubblica.Gli investimenti per la scuola sono investimenti per il futuro dei ragazzi e del Paese

CITTADINI GENITORI E LAVORATORI DELLA SCUOLA DICONO NO

- alla diminuzione dei finanziamenti;
-al taglio degli organici in tutti gli ordini di scuola e che, nella scuola primaria, costringerà a ridurre il temposcuola o a creare in alternativa estemporanei gruppi pomeridiani di bambini:
- al taglio del personale A.T.A che creerà problemi di assistenza e vigilanza
-alle nuove procedure per l’assegnazione del sostegno, inqualilificabili in termini di principio e di merito: non si deve essere invalidi civili per aver diritto ad un aiuto scolastico.
- alla eliminazione di qualunque controllo sanitario
- ad una politica che inevitabilmente porterà ad un abbassamento degli obiettivi e all’emarginazione delle fasce più deboli ;
-alla falsità che vuole coprire la portata distruttiva dei provvedimenti presi con il silenzio o con parole ingannevolmente legalitarie e progressiste.

SI CHIEDE

-Al M.P.I. e agli esponenti circoscrizionali, comunali, provinciali e regionali
di agire tempestivamente, ognuno negli ambiti di propria competenza, per affrontare e risolvere i problemi della Scuola

-alla Regione di sospendere le nuove procedure per il sostegno per l’anno in corso e l’apertura di un tavolo di confronto interistituzionale e di rivedere le nuove norme in materia di certificazioni e vaccinazioni

Siamo convinti che il grado di civiltà di una Società si misuri anche dall’importanza che viene assegnata alla Scuola. Riteniamo che non si debbano chiedere ulteriori sacrifici ad un settore già duramente provato.
Basta risparmi sulla Scuola! Basta tagli generalizzati! Se in qualche situazione ci sono sperperi, si agisca su quelle, evitando di aggravare ancora lo stato di difficoltà ed emergenza del sistema scolastico.


Parte un appello da numerose RSU di Bologna
FERMIAMO LO SFASCIO DELLA SCUOLA PUBBLICA

Noi sottoscritti Rappresentanti Sindacali eletti nelle scuole della provincia di Bologna, denunciamo la vergognosa perseveranza del governo nel perseguire una politica di taglio dei finanziamenti alla scuola pubblica che si realizza oggi
- con la riduzione secca degli organici (prevista nella finanziaria) nonostante l’aumento degli alunni - con il correlato aumento del numero di alunni per classe,
- con il mancato trasferimento alle scuole delle risorse necessarie a garantire il pagamento dei supplenti.
Molte scuole in questi anni hanno anticipato, con le proprie disponibilità di cassa, le spese per il pagamento dei supplenti eccedenti i budget loro assegnati. Oggi viene messa in discussione la possibilità di ottenere il rimborso di tali cifre e vengono assegnate somme ridicole per la copertura futura di tali spese.
Di qui lo scempio di diritti delle lavoratici e dei lavoratori delle scuole al pari di quelli delle alunne, degli alunni e delle loro famiglie. Supplenti non chiamati o assunti e non retribuiti, bambini divisi in classi parallele o riuniti in palestra per essere vigilati come bestiame. Non si tratta più di singoli casi, ma del normale funzionamento dell’intero sistema scolastico.
Oggi non esistono più condizioni di agibilità sindacale nelle scuole per effetto della generale situazione di illegalità che la mancanza di fondi per il pagamento dei supplenti ha determinato.

• E’ ILLEGALE CHE I SUPPLENTI NON VENGANO RETRIBUITI PER IL SERVIZIO PRESTATO
• E’ ILLEGALE NON VERSARE I CONTRIBUTI
• E’ ILLEGALE NON CHIAMARE I SUPPLENTI
• E’ ILLEGALE PRIVARE GLI ALUNNI DEL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE DIVIDENDOLI IN ALTRE CLASSI
• E’ ILLEGALE RIUNIRE IN UNA STESSA AULA PER RAGIONI DI SORVEGLIANZA PIÙ ALUNNI DI QUANTO LE NORMATIVE SULLA SICUREZZA CONSENTANO
• E’ ILLEGALE IGNORARE LE NORME CONTRATTUALI DI ISTITUTO CHE REGOLANO LA SOSTITUZIONE DEL PERSONALE ATA ASSENTE
• E’ ILLEGALE UTILIZZARE LE ORE DI COMPRESENZA DESTINATA A PROGETTI DIDATTICI PER LA SOSTITUZIONE DEI COLLEGHI ASSENTI
• E’ ILLEGALE UTILIZZARE GLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO COME JOLLY TAPPABUCHI FUORI DALLE LORO CLASSI

In assenza di un quadro di regole riconosciuto e rispettato l’esercizio della rappresentanza sindacale di istituto, così come prevista dalla normativa vigente, risulta nei fatti impraticabile.
Il nostro ruolo, la nostra dignità, di rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori non può darsi in altra forma da quella della denuncia e della resistenza contro lo sfascio della scuola pubblica che è sotto i nostri occhi.

L’indirizzo a cui spedire la sottoscrizione è coord.rsuscuola@gmail.com
Specificare NOME, COGNOME, SCUOLA, LISTA

Hanno già sottoscritto
RSU Scuola media “Rodari-Jussi” di S. Lazzaro di Savena (L. Castrignanò COBAS, N.Vitanza COBAS)
RSU D.D.1° Circolo di S. Lazzaro di Savena (K. Di Giorgio COBAS, F. Forni CGIL, G.Pistoresi CISL)
RSU D.D. 3° Circolo Didattico di Bologna (M. R. De Marco CGIL, S. Ghedini CGIL, A. Nardelli UIL)
RSU I.C. 5 (A. Sanna COBAS, A. Oddo CISL)
RSU I.C. Castello di Serravalle, (C. Nevola UIL, E. Migliori CGIL, E. Esposito COBAS)
RSU I.C. 11 (M. Parma CISL, M. Micco COBAS)
RSU I.C. 6 (E. Cameruccio COBAS)
RSU I.C. 8 (G. Corticelli CISL, M. Degli Esposti CGIL, M. Ma scagni COBAS)
RSU I.C.10 (G.D’Errico COBAS)
RSU D.D. 10 Bologna (Antonella Mengoli COBAS, G. Frangioni CISL)
RSU d.d 13 Bologna (G. Briguglio COBAS)
RSU I.T.C. Rosa Luxembourg (a. Corticelli CGIL, P. Chiappa COBAS)
RSU IPSSAR 'Scappi' Castel San Pietro T. (M.Canessi COBAS)


Delibera consiglio d'Istituto IC San Giovanni di Trieste

Il Consiglio di Istituto dell’IC San Giovanni di Trieste
Esaminata la previsione del Programma Annuale per i finanziamenti statali per le supplenze brevi in sostituzione del personale assente;
Esaminata la situazione dei plessi di scuola dell’infanzia e primaria dell’istituto,
delibera
che nella nomina dei docenti a tempo determinato la scuola segua il principio dell’urgenza – anche in deroga al limite dei 5 giorni – conferendo la priorità alle scuole dell’infanzia e alla scuola primaria a tempo pieno, con assoluta priorità al turno pomeridiano.


Carpi , 23/04/2007
Mozione del Consiglio di Istituto dell'IIS Meucci di Carpi

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Il Consiglio di Istituto dell’IIS Meucci di Carpi segnala al Ministro la grande difficoltà in cui la nostra scuola si trova ad operare per i continui tagli che si sono succeduti negli anni, ma anche per l’incertezza nell’arrivo dei fondi promessi.
Infatti, in sede di approvazione del Bilancio per l’anno 2007, si è rilevato che i finanziamenti provenienti dallo Stato sono stati pesantemente ridotti sia per quanto riguarda il normale funzionamento della scuola sia per la nomina di personale per le supplenze brevi.
Riguardo al primo aspetto vogliamo segnalarLe che ad appesantire il taglio, quest’anno non è previsto alcuno specifico rimborso, neanche parziale, per la TARSU (che per la nostra scuola ammonta a oltre 4.000 euro) a cui, quindi, dovremo provvedere attingendo al fondo per il funzionamento. Per far fronte alle minori entrate il Consiglio di Istituto si trova perciò costretto a tagliare di oltre il 20% le spese per il Funzionamento didattico generale.
Per il secondo aspetto si rileva invece che l’effetto combinato della riduzione dei finanziamenti e del non avere personale docente a disposizione per le sostituzioni dei colleghi assenti (a causa delle cattedre portate a 18 ore in modo forzato), avrà come conseguenza che almeno il 30% delle assenze di personale non potranno essere coperte con personale supplente, col risultato che le classi rimarranno senza docente o smembrate per essere accorpate ad altre, e i reparti rimarranno senza personale; la scuola cioè dovrà arrangiarsi alla “meno peggio”.
In tutti i casi ne deriverà un grave pregiudizio per la qualità delle attività della scuola oltre che per la sicurezza dei nostri alunni e figli.
Questo quadro aggrava quanto si sta verificando attualmente, visto che la scuola oltre ai pesanti tagli degli ultimi anni soffre già della mancata erogazione dei finanziamenti promessi. Per fare fronte, ad esempio, al pagamento dei supplenti e degli esami di maturità dello scorso anno, la scuola ha dovuto prelevare fondi da altri capitoli di spesa con un’esposizione di scoperto di oltre 123.000 euro, di cui non vi è ancora certezza di copertura da parte del Tesoro.
Signor Ministro, come organo che ha la responsabilità della gestione di questa Istituzione Scolastica, chiediamo un Suo autorevole intervento per farsi portavoce di questo disagio verso chi ha il potere di invertire questa tendenza e considerare l’Istruzione come un investimento e non, solo, una spesa.

Carpi 18 aprile 2007


Collegio Docenti IC Roiano Gretta

23 maggio

Il collegio prende atto con soddisfazione della ripresa delle chiamate dei supplenti nel nostro istituto e parallelamente esprime di nuovo la preoccupazione per il dimezzamento dei fondi per il funzionamento e per le supplenze chiedendo al Ministero di ripristinare immediatamente le condizioni finanziarie necessarie al normale funzionamento della scuola pubblica.


Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo n°5 di Bologna

Al ministro Fioroni e al ministro Padoa Schioppa
Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna
Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna
Ai membri del Consiglio d’Istituto dell’I.C.n.5 di Bologna


Il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo n° 5 di Bologna, riunitosi il giorno martedì 29 Maggio 2007, esprime la propria preoccupazione per i recenti provvedimenti ministeriali che ancora una volta penalizzano la Scuola Pubblica e denuncia con forza l'allarmante situazione che si è creata nelle scuole a causa dei tagli previsti dall'ultima Finanziaria.
Lo stato di difficoltà derivante dal mancato accreditamento di adeguate risorse alle scuole ha determinato, già da quest’ultimo anno scolastico, l’impossibilità di nominare supplenti temporanei in caso di assenza del personale docente, arrecando grave pregiudizio al buon andamento delle attività didattiche e favorendo l’instaurarsi di situazioni di grave rischio sotto il profilo della responsabilità che ricade sulla scuola e sul personale per la custodia dei minori.
Si dovrà sempre più spesso ricorrere infatti alla divisione degli alunni in altre classi, rendendo difficile il normale svolgimento delle attività didattiche nelle classi ospitanti e non garantendo la piena attuazione del programma didattico agli alunni delle classi smembrate.
A partire dal prossimo anno scolastico la pesante riduzione dei finanziamenti prevista dal D.M n.21/2007 impedirà alla nostra scuola il suo normale funzionamento amministrativo e didattico con conseguente impoverimento della qualità dell’offerta formativa.
I docenti dell’Istituto Comprensivo n° 5 di Bologna chiedono al Ministero un sollecito intervento su questo problema in modo da garantire alle scuole la certezza di finanziamenti adeguati per la retribuzione delle supplenze e assicurare il normale funzionamento delle scuole e condizioni di lavoro serene.

Si inoltra ai soggetti in indirizzo.
Bologna, 29/05/2007