Coordinamento Genitori-insegnanti del Mugello
Protestinfesta
La riforma va in scena
Un processo alla riforma con gli interventi a favore con gli interventi contrari
con quello che si sente dire con quello che non si capisce e che si vorrebbe
capire
ovvero
un altro modo per ragionare e informarsi sulla legge n.53 del 28/03/2003 e successivi
decreti
GUIDA PRATICA |
Per ulteriori informazioni o
contatti:
Dimoni Marco (portavoce del Coordinamento) tel. 338/9722535 cogemu@hotmail.com
CHE COSA È “PROTESTINFESTA”
OBIETTIVI E FINALITÀ
L’IMPORTANZA DI PORSI DEGLI OBIETTIVI RAGGIUGIBILI,
ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI MODELLI FACILMENTE DUPLICABILI
FASE PREPARATORIA
PROGRAMMA INIZIATIVA
“LA RIFORMA VA IN SCENA”
SCELTA DEGLI AMBIENTI INTERESSATI DALL’INIZIATIVA ALL’INTERNO
DELL’EDIFICIO SCOLASTICO
GRUPPI ED INCARICHI NECESSARI ALLA REALIZZAZIONE DELL’INIZIATIVA
MATERIALI ATTUALMENTE IN DOTAZIONE
RISULTATI E DOCUMENTAZIONE ACQUISITI
EDIZIONI SVOLTE ED IN PROGRAMMA
LA PROPOSTA
STUMENTI DI SUPPORTO
CONCLUSIONE
Protestinfesta, è l’occupazione dolce di una Scuola.
Per occupazione dolce s’intende, occupare l’edificio scolastico,
senza però interferire con il corso delle lezioni.
Quindi Protestinfesta inizia al termine dell’orario scolastico.
Perché “Protestinfesta”? Perché abbiamo scelto, per
nostra caratteristica e coerenza, di dire “NO” alla riforma Moratti,
unendoci al coro che a gran voce ne chiede il ritiro, con il sorriso sulla bocca
e la Pace nel cuore, così come del resto è la Società globale
che un giorno vorremmo poter vedere.
Questo anche per ribadire e sottolineare che, la Pace, si persegue anche e soprattutto
con quel modello di Scuola Pubblica Statale, che stiamo difendendo e che si
trova concettualmente all’opposto del modello di Scuola contenuto nella
riforma Moratti.
Con Protestinfesta vogliamo difendere una Scuola Pubblica Statale rivolta al
mondo dell’Essere, in contrapposizione alla Scuola della riforma, rivolta
al mondo dell’Avere.
Il contesto in cui si svolge “Protestinfesta”, l’atmosfera
di armonia e condivisione che si viene a creare, la brillante ed eloquente “la
riforma va in scena” (parodia di un processo alla riforma, le cui controparti,
prendendo spunto da quello che si sente dire quotidianamente fuori e dentro
gli edifici scolastici, quindi attraverso il linguaggio di tutti i giorni, difendono
le loro opinioni su di questa), il materiale informativo e quello strettamente
legato alla protesta (striscioni volantini ecc.), fanno di questa ben visibile
iniziativa e cassa di risonanza, un’occasione preziosa e fruttuosa, attraverso
la quale è possibile perseguire vari obiettivi.
Fra gli obiettivi che si raggiungono a breve termine, è la creazione
di un evento di protesta ed informazione, partecipato maggiormente e più
volentieri di altre manifestazioni (dibattito, conferenza, manifestazione in
piazza, presidio, ecc. ) ed il far sì che si continui a parlare di riforma
e si continui a farne parlare dai media.
Fra gli obiettivi che si raggiungono a medio termine, si potrà riscontrare
una graduale creazione di un robusto filo di contatto fra le Scuole, quindi
fra le realtà che le compongono, man mano che viene proposta ed attuata
Protestinfesta.
Fra gli obiettivi perseguibili a lungo termine (inserendoci naturalmente il
ritiro della riforma e le dimissioni del Ministro Moratti), avremmo pensato
(previa proposta ed eventuale accoglimento di essa, nonché e soprattutto,
coinvolgimento degli altri gruppi dell’area provinciale fiorentina e successivamente
nazionale), vista la caratteristica e le potenzialità dell’iniziativa,
di indirizzare la catena di Protestinfesta verso sud, passando da Roma (ma anche
verso nord, est ed ovest) e, nel momento in cui si raggiungerà la capitale,
organizzare una grande manifestazione nazionale, con un diverso e probabilmente
più radicato e sentito, spirito di partecipazione che, nel frattempo,
si sarà andato formando attraverso la catena stessa di Protestinfesta.
Ma della proposta, in maniera più approfondita, parleremo nel penultimo
punto titolato appunto “LA PROPOSTA”.
L’IMPORTANZA DI PORSI DEGLI OBIETTIVI RAGGIUGIBILI,
ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI MODELLI FACILMENTE DUPLICABILI
Nel paragrafo precedente, abbiamo volutamente evidenziato la parola obiettivo,
con l’intenzione di attrarre l’attenzione e sollevare la necessità,
che a mio avviso abbiamo (nel contesto del Coordinamento, ma anche della contestazione
alla riforma), di “porsi degli obiettivi”, i quali andranno poi,
al fine di non creare confusione e frustrazioni, suddivisi in obiettivi a breve,
medio e lungo termine.
Infatti, ciò che pare emergere dalla pur breve esperienza delle prime
tre edizioni di Protestinfesta, è la naturale necessità di porsi
e proporre, obiettivi raggiungibili nel breve periodo, attraverso la creazione
di modelli facilmente duplicabili, che possano poi aprire la strada al perseguimento
di obiettivi più importanti (questo, al fine di evitare la frustrazione
che porta in alcuni, il non raggiungere dei risultati in breve).
Per far ciò occorre tenere presente, che un’azione è duplicabile
quando è alla portata della maggior parte delle persone.
Ma se l’organizzazione e lo svolgimento di Protestinfesta, rientra per
il suo alto grado di duplicabilità fra gli obiettivi a breve termine,
già un risultato che permette di ottenere, è quello di acquisire
una graduale quanto esponenziale potenzialità, di poter creare un’organizzazione
il più capillare possibile, in grado di far circolare le informazioni
e farle arrivare in tutti gli Istituti scolastici del Mugello (così come
per altre zone della provincia di Firenze ed anche a livello nazionale), non
limitandosi ad essere appese in qualche bacheca, ma arrivando alle Famiglie,
agli Insegnanti, al Personale A.T.A., laddove l’età lo consenta
agli Alunni, attraverso un passaparola (metodo di far circolare le informazioni,
applicato anche alla distribuzione delle merci, che può anche essere
codificato rendendolo più efficace) da persona a persona.
E’ opinione condivisa, che occorra sempre più riuscire a mettere
a frutto i risultati che si ottengono con le varie iniziative, per poi riuscire
a gestire e valorizzare le non molte energie (soprattutto quelle in grado di
sviluppare dinamiche pratiche e concrete) che, come Coordinamento (inteso sia
a livello territoriale che nazionale, anche se, vista la non diffusa preoccupazione
per gli accordi del G.A.T.S., sarebbe bene che si incominciasse a parlare d’iniziare,
un lavoro d’inserimento, se già esiste, altrimenti di costruzione,
di un coordinamento europeo), abbiamo.
Il risultato che dovremmo perseguire, è la capacità di essere
più incisivi e produttivi, con il minimo sforzo individuale e ciò
lo si ottiene solamente crescendo, anche e soprattutto numericamente. È
infatti vero che: è meglio il poco lavoro di molti, piuttosto che il
molto lavoro di pochi.
E’ la fase preparatoria dell’evento, vero e proprio cuore pulsante
della “Protestinfesta”, l’elemento che rende l’iniziativa
capace di raggiungere risultati a breve termine e di porre le basi per il perseguimento
di altri a medio e lungo termine. È infatti in questa fase, che si riescono
ad attivare varie sinergie.
Ma vediamo qual è il primo passo nella preparazione dell’iniziativa
nella nuova Scuola.
Una prima sinergia che occorre attivare, vede coinvolti Genitori ed Insegnanti
di una Scuola, in un unico obiettivo ed in un lavoro di squadra, capace di abbattere
eventuali barriere e resistenze esistenti fra le due realtà che, nella
maggior parte dei casi, possono venirsi a creare a causa di una mancanza di
dialogo e di conoscenza (soprattutto a livello personale) reciproca (anche se
tale aspetto, si è innescato e prosegue, a partire dalla prima edizione
di Protestinfesta diffondendosi e rafforzandosi attraverso la catena stessa
di manifestazioni).
Il gruppo scolastico composto da Genitori ed Insegnanti, che svolge la Protestinfesta,
contatta per la data della manifestazione la/le Scuola/e più vicina/e,
laddove generalmente sia i Genitori che gli Insegnanti conoscono altri Genitori
ed altri insegnanti (si parla quindi di contatti favoriti da una conoscenza
fra le persone già esistente in precedenza), al fine di invitare chi
sia disponibile a partecipare, per prendere visione e conoscere la manifestazione.
Già a questo punto si innesca l’inizio di una sinergia fra Scuole
diverse, in quanto alla manifestazione saranno presenti anche Genitori ed Insegnanti
della precedente Protestinfesta. Alla fine della manifestazione, poi, se già
gli “ospiti” non si saranno pronunciati per organizzare a loro volta
Protestinfesta, verranno invitati, con il supporto del primo gruppo, a riproporla.
L’organizzazione della manifestazione nella sua sostanza è semplice,
al punto che può parere eccessiva, da parte di un gruppo, la necessità
di avere un aiuto esterno, ma il supporto del primo gruppo all’organizzazione
della successiva Protestinfesta, ha una doppia valenza: la prima è quella
di riuscire ad ottimizzare man mano la manifestazione, in quanto, così
facendo, ogni edizione viene costruita sulla base delle esperienze precedenti;
la seconda è quella di creare l’occasione di più incontri
(da quattro a otto), durante i quali, gruppi diversi collaborano concretamente
per il raggiungimento di un obiettivo.
Sempre in questa fase, nel vantaggio di far incontrare le persone fra di loro,
si possono riscontrare altri aspetti positivi, quali ad esempio: conoscere le
competenze e le conoscenze di altri (il ché può essere utile poi
nell’organizzazione di altre manifestazioni, nell’organizzazione
stessa del coordinamento, ecc.); gettare le basi per la realizzazione di manifestazioni
a livello comprensoriale o di zona; poter realmente creare un coordinamento
fra le varie realtà che si mobilitano per il ritiro della riforma.
Altro aspetto interessante (anche se non è scontato che se ne verifichino
le condizioni), consiste nella possibilità che la/il Preside della Scuola
dove si è svolta la precedente edizione di Protestinfesta, su richiesta
degli organizzatori del proprio Istituto (Genitori-Insegnanti), contatti il
proprio collega del prossimo Istituto scolastico (nel quale si svolgerà
la prossima edizione di Protestinfesta), per rassicurarlo sul contesto di civile
protesta (si tratta pur sempre di un’occupazione, per quanto dolce), proprio
della manifestazione. A prescindere dal verificarsi di quanto sopra accennato,
il gruppo di Genitori-Insegnanti contatterà comunque la/il Preside del
proprio Istituto, al fine d’informarla/o sulle caratteristiche ed i contenuti
della manifestazione ed ottenere un suo consenso, poi per concordare la data
della manifestazione e gli spazi che verranno occupati. Logicamente, trattandosi
comunque di un’occupazione, non va inoltrata alcuna domanda formale al
Consiglio d’Istituto (il quale sarà comunque informato, o attraverso
la/il Preside o contattandone in forma ufficiosa il Presidente, fermo restando
che lo scopo di Protestinfesta è quello di coinvolgere quante più
persone sia possibile, quindi il coinvolgimento del Consiglio è auspicabile),
in quanto, anche di fronte ad una condivisione della manifestazione, non potrebbe
deliberare per l’attuazione di un’occupazione e sarebbe costretto
a dare parere contrario.
Altro coinvolgimento necessario è quello dell’Amministrazione Comunale,
in particolare del Sindaco e dell’Assessore all’Istruzione e Cultura,
attraverso un invito, depositato all’ufficio protocollo del Comune (fare
attenzione di farsi dare dall’ufficio il numero di protocollo, che faremo
apporre dall’incaricato su di una copia dell’invito che rimarrà
poi al gruppo organizzatore) a partecipare alla manifestazione. Vista sempre
la caratteristica di occupazione della manifestazione, le Istituzioni comunali,
potranno partecipare alla manifestazione o in forma ufficiale o a livello personale,
oppure ancora non partecipare. Ci sono però due richieste che verranno
inoltrate all’Amministrazione Comunale: un messaggio scritto (che verrà
letto prima di iniziare “la riforma va in scena”) di condivisione
della manifestazione (se condivisione c’è da parte di essa) ed
una telefonata o comunque un contatto, da parte del Sindaco, al comando locale
dei Carabinieri, per avvisarli (sempre in maniera ufficiosa) del prossimo svolgimento
della manifestazione e che, visto il carattere pacifico della stessa, la presenza
di Alunni ed il fatto che anche gli Organi scolastici sono informati e coinvolti,
si evitino interventi per sgombrare l’edificio dai festosi occupanti.
Anche i contatti con Presidenza e Amm.ne Comunale, se ben gestiti, sono potenzialmente
in grado di attivare ulteriori sinergie che, nel caso si vengano a verificare,
completano il quadro delle realtà componenti il tessuto scolastico.
Di seguito forniamo un esempio di programma svolto in un Istituto Comprensivo Scolastico, dove l’orario delle lezioni termina alle 16.30.
- Ore 16.00 - posizionamento di striscioni e materiali, nei luoghi in cui non
si disturba il termine
delle lezioni;
- ore 16.30 - si finiscono di sistemare striscioni e materiali (materiale informativo,
tavoli e materiale per la merenda ed animazione, barriere che impediscano il
passaggio ai luoghi non interessati dall’iniziativa, ecc.) nei locali
interni all’edificio scolastico (in quei luoghi in cui non sia stato possibile
farlo in precedenza);
nel frattempo i gruppi che si occupano di: accoglienza, sorveglianza, merenda
ed animazione, iniziano a prendere posizione e quindi attivarsi;
uno o più portavoce si tengono a disposizione per eventuali contatti
con i media (a tale proposito, si consiglia l’elaborazione di un comunicato
stampa, che può essere anche il solito che si è adoperato per
divulgare l’iniziativa ai media, al fine di comunicare uno stesso messaggio);
- ore 18.00 - “la riforma va in scena” (se ci sono messaggi da parte
delle Istituzioni o comunque comunicati da leggere, si consiglia di farlo prima
dell’inizio della rappresentazione, per evitare il normale calo dell’attenzione
da parte della platea a rappresentazione finita); eventuale dibattito;
- ore 20.00 - cena (panini e bevande per tutti i presenti);
- ore 21.00 - musica ad oltranza;
- al termine della manifestazione - ritiro dei materiali compresi striscioni
e materiale informativo (a meno che la Direzione non opti per lasciarli per
qualche giorno); pulizia degli ambienti interessati dalla manifestazione; chiusura
della Scuola.
“La riforma va in scena” è una brillante ed eloquente parodia
di un ipotetico processo alla riforma, laddove vengono presi in esame i temi:
dell’anticipo scolastico, dell’Insegnante Tutor o prevalente, del
tempo Scuola e dell’handicap.
La caratteristica, che fa della “riforma va in scena” un efficace
strumento di informazione e comprensione dei temi trattati, è quella
di utilizzare il linguaggio ed i dubbi che ogni giorno si sentono fuori dalle
Scuole, sia da parte dei Genitori che degli Insegnanti.
Al cospetto del Giudice si avvicendano i testi, apportando le loro testimonianze,
a favore e contrarie, sui temi sopra elencati. I punti di vista, così
espressi, da Genitori ed Insegnanti, sono introdotti da una “scheda informativa”
sull’argomento trattato ed accompagnati dai commenti del “gruppo
di ascolto” (tipo coro greco) ripresi da frasi, come su dicevamo, ricavate
da ciò che si sente dire accompagnando o aspettando all’uscita
di Scuola, i nostri Figli.
Un modo diverso, sicuramente più divertente e diretto, per offrire spunti
di riflessione sui temi della riforma.
SCELTA DEGLI AMBIENTI
INTERESSATI DALL’INIZIATIVA
È consigliabile, laddove sia possibile, limitare gli spazi interessati
dall’iniziativa, al piano terreno dell’edificio scolastico. Logicamente
ciò non vale per il posizionamento degli striscioni, bensì è
riferito alle zone destinate allo svolgimento delle attività destinate
al pubblico.
Nella scelta degli spazi interessati dall’iniziativa, va’ tenuta
presente la necessità di organizzare un “servizio di sicurezza”.
Esso dovrà vigilare per impedire l’accesso dei partecipanti a zone
non destinate al pubblico ed evitare che vengano causati danni alla struttura,
alle cose ed alle Persone ( sono perciò da evitare i Bambini che vanno
su e giù per le scale, le Persone sedute sui davanzali ed altre situazioni
in grado di rappresentare un potenziale pericolo).
Sono quindi da preferire, se presenti nell’edificio scolastico, gli spazi
aperti (atrio della Scuola spazioso, Auditorium, ecc.). Quando la stagione lo
consente si possono anche utilizzare gli spazi esterni tipo il giardino della
Scuola che, se recintato, ben si presta per la merenda degli Alunni e/o per
alcune attività a loro dedicate.
Le aule, per quanto lo spazio disponibile lo consenta, è consigliabile
che non vengano coinvolte, ma se occorre, si possono prestare per l’animazione
offerta agli Alunni (in quanto generalmente ciò si svolge sotto il controllo
di almeno un Insegnante). In tal caso, prestare la massima attenzione nel sistemare
i materiali, didattici e degli Alunni della classe, in modo che non vengano
dispersi o danneggiati e facendo sì che, una volta terminato l’utilizzo
dell’aula, tutto torni al suo posto.
Fra i locali da non coinvolgere, ci sono invece i locali mensa e le palestre.
I primi sono da evitare per ragioni e regolamenti riguardanti norme di igiene,
le seconde perché solitamente il pavimento delle palestre è realizzato
con speciali fondi in gomma che, venendo calpestati con calzature non idonee,
si rigano quindi si sciupano, senza considerare poi, che generalmente si accede
in palestra con un paio di scarpe da ginnastica pulite. A tal proposito, va
però menzionata la terza edizione di Protestinfesta svolta nell’Istituto
comprensivo di Vicchio, laddove, a causa di lavori in corso all’interno
dell’edificio scolastico, il gruppo organizzatore, non ha potuto fare
a meno di comprendere la palestra fra glia ambienti interessati dalla manifestazione.
In questo caso per proteggere il pavimento, il gruppo organizzatore ha steso
su di esso dei rotoli di moquettes, avuti in prestito dalla Proloco.
Altro aspetto da curare, è quello riguardante le pulizie degli ambienti,
una volta terminata la manifestazione.
A questo riguardo si consiglia di prendere contatto con il personale A.T.A.,
al fine di cercare (laddove fosse necessario) di sensibilizzarlo e possibilmente
coinvolgerlo nell’iniziativa (per coinvolgimento, non si intende il lasciare
ad essi l’onere di ripulire, ma il renderli partecipi).
Al di là di questo, contattare il personale A.T.A. anche per farsi indicare
quale materiale usare per le pulizie e dov’è conservato.
Altro aspetto da organizzare, anche se può sembrare banale accennarlo,
è quello riguardante la chiusura della Scuola al termine della manifestazione.
Occorre quindi una persona che si assuma questa responsabilità (oltre,
logicamente, a munirsi delle chiavi), considerando anche il fatto che generalmente
le Scuole, sono protette da allarme e che questo va saputo disattivare ed attivare.
La situazione ottimale sarebbe avere la presenza alla manifestazione, anche
se in forma ufficiosa, del Preside. Ciò, oltre ad indicare da parte sua
una condivisione dell’iniziativa, ovvierebbe al problema della chiusura
della Scuola.
-Sorveglianza o sicurezza: il numero delle persone da impiegare, varia dalle
caratteristiche degli ambienti interessati dalla manifestazione, generalmente
gli Insegnanti della Scuola, sono ben in grado di individuare i punti da sorvegliare
e definire di conseguenza, quante persone occorrono.
- Animazione per Bambini/Ragazzi: generalmente in questo gruppo ben si collocano
gli Insegnanti, attivando dei laboratori a tema. Fermo restando che, in tale
gruppo, possono collaborare anche i Genitori o, quando ci si avvale di tale
collaborazione, gruppi che a livello sociale operano in tale contesto. Il numero
di persone necessarie in questo gruppo, varia a seconda di quanti laboratori
d’animazione si decida di approntare (nelle trascorse edizioni, si sono
attivati tre/quattro laboratori d’animazione, calcolando circa due persone
per ognuno di essi, quindi occorrono dalle sei alle otto persone). Inutile dire,
quanto sia difficile attrarre l’attenzione e far partecipare gli Alunni
delle Scuole Medie, va comunque previsto un intrattenimento adatto ad essi.
- Generi alimentari (merenda per gli Alunni e cena per tutti): per quanto riguarda
l’acquisto dei generi alimentari, bastano generalmente due/tre persone;
per il momento della merenda e successivamente della cena (basandosi su una
partecipazione di circa un centinaio di persone), bastano, per preparare i panini,
tre/quattro persone, fra le quali ci sono generalmente anche le persone che
si sono occupate degli acquisti. A parte eventuali cibi che, grazie ad iniziative
personali (dolci fatti in casa, tartine ecc.), possono essere presenti il giorno
dell’iniziativa, generalmente il menù si orienta su cose semplici,
quali: per la merenda degli Alunni, pane e Nutella o pane ed olio, acqua o spume;
per la cena, panini con affettato (variando su due tipi di affettato), acqua
e, vista la presenza anche di adulti, si può optare per avere anche del
vino (in tal caso, sia che si decida per una damigiana, sia che si decida per
del vino imbottigliato, occorre una persona che si occupi della mescita e curi
che gli adulti non ne facciano abuso, ma anche che gli Alunni non ne consumino
approfittando della confusione). Per contenere al massimo la spesa, conviene
acquistare gli affettati interi (ad esempio una mortadella ed un salame o una
mortadella ed una finocchiona), valutando però se si ha poi la possibilità
di affettarli e di farlo prima dell’inizio della manifestazione. Il pane,
invece, anche se ha un costo maggiore, conviene (trattandone il prezzo) acquistarlo
già affettato, di modo che, al momento della cena non si abbia altro
da fare che imbottire le fette di pane e distribuirle. Indicativamente, per
una partecipazione di circa un centinaio di Persone occorrono: una ventina di
chili di pane, un barattolo di Nutella grande (tre chili), una bottiglia d’olio,
sale, una decina o quindici confezioni d’acqua, sei/otto fiaschi di vino,
una mortadella da una decina di chili, un salame o una finocchiona, piatti e
bicchieri di plastica, tovaglioli di carta o meglio ancora un rotolo di quelli
grandi. Avendo la possibilità di acquistare il tutto all’ingrosso
(attraverso magari qualche Genitore che gestisca un alimentari o qualcuno che
comunque ne abbia la possibilità), la spesa si dovrebbe aggirare attorno
ad ottanta/novanta Euro. Tale somma verrà in un primo momento autofinanziata
dal gruppo organizzatore (che dovrebbe contare almeno una dozzina/ventina di
Persone), successivamente però, si provvederà a realizzare un
contenitore (anche una scatola da scarpe chiusa con il nastro adesivo e con
una fessura praticata sul coperchio) sul quale apporre una scritta del genere:
“la protesta costa, aiutateci con un contributo a sostenerne la spesa”;
tale contenitore, andrà posizionato in un posto che si possa ben notare,
magari sul tavolo delle vivande o nelle immediate vicinanze.
-“La riforma va in scena”: la rappresentazione necessita della partecipazione
di diciotto/venti Persone. Va tenuto presente che chi dà la propria disponibilità
per la commedia, dovrà darla anche per le prove della stessa. Logicamente,
non occorre che vengano imparate a memoria le varie parti del copione, in quanto
ogni partecipante leggerà, anche durante la rappresentazione, la propria
parte sul copione. Laddove non siano presenti all’interno della Scuola,
locali idonei allo svolgimento della rappresentazione (Auditorium con palco
o strutture similari), occorrerà se possibile, allestire un piano rialzato
(tre metri per tre o quattro per quattro), che svolgerà funzione di palcoscenico
e che verrà poi utilizzato anche per il musicista/i dell’intrattenimento
musicale del dopo cena. Occorrono inoltre: un tavolino (dietro al quale sederà
il giudice); una tonaca nera ed un martello di legno, gomma o altro materiale
(sempre per il giudice); almeno tre microfoni e relativo impianto di amplificazione;
sedie a sufficienza.
- Musica: l’intrattenimento musicale del dopo cena può essere organizzato
attraverso l’impiego di Genitori e/o Insegnanti (se fra quelli della Scuola
ci sono dei musicisti), i quali penseranno anche ad organizzare il necessario
(strumenti ed impianto necessari, nel caso la Scuola ne sia sprovvista), oppure
con la partecipazione di musicisti esterni (trovati attraverso conoscenze degli
organizzatori), i quali provvederanno ad indicare quello che necessita (nel
caso non lo abbiano), in tal caso occorreranno una o più Persone per
provvedere a reperire il necessario. Inutile dire che, sia per l’intrattenimento
musicale che per l’animazione, parlando di collaborazioni esterne al contesto
scolastico, s’intende alludere alla collaborazione di realtà di
volontariato o di realtà che comunque condividono la nostra protesta
e che prestano quindi, la loro opera, a titolo gratuito.
- Inviti alle Istituzioni Scolastiche e Comunali, alla/e Scuola/e vicina/e ed
ai Media; elaborazione e circolazione di volantini e testi; pubblicizzazione
dell’evento; volantinaggio fuori della Scuola; organizzazione degli incontri
preparatori: per curare questi aspetti, possono bastare due o più persone.
Possibilmente il/gli incaricati, dovrebbero se possibile, avere un minimo di
dimestichezza con gli aspetti burocratici e le modalità di inoltro, di
inviti e comunicazioni, nei confronti di organismi Pubblici (sono prassi in
realtà banali, ma possono apparire disarmanti per chi le approccia per
la prima volta). I contatti con le Istituzioni scolastiche, quelle Comunali,
le Forze dell’ordine e la/le altra/e Scuola/e, seguiranno prassi diverse,
come già descritto nel paragrafo riguardante la “fase preparatoria”.
Per quanto riguarda i Media, occorrerà elaborare un testo nel quale si
comunichi la prossima occupazione, i motivi per cui si protesta e l’invito
agli stessi ad essere presenti il giorno della manifestazione. A questo proposito
vanno tenuti presenti i tempi necessari ai vari media per diffondere la notizia,
in modo che si possa combaciare con le tempistiche utili alla manifestazione,
ad esempio: i giornali (quotidiani) basterà che vengano avvertiti, se
la manifestazione è fissata per il venerdì, all’inizio della
stessa settimana; i giornali invece ad uscita settimanale, nel caso escano il
sabato, andranno avvisati entro l’inizio della settimana precedente alla
data della manifestazione; le radio basta avvisarle all’inizio della stessa
settimana di modo che, se offrono un servizio di comunicazioni a livello locale,
il comunicato possa essere passato per tutta la settimana; ecc. Oltre all’invito
rivolto ai Media, logicamente il comunicato avrà lo scopo di essere pubblicato
e di mettere quindi al corrente l’Opinione Pubblica, sui contenuti ed
intenti della riforma dai quali nasce la protesta, le caratteristiche dell’occupazione
(sia della giornata che s’intende pubblicizzare, che della “catena
di Protestinfesta” con il numero attribuito alla prossima edizione), nonché
un invito alla partecipazione. Il giorno della manifestazione, quindi, potranno
arrivare incaricati dei vari media per intervistare gli organizzatori. Dipendentemente
dalle dimensioni della Scuola, occorrono una o più persone che curino
i rapporti con essi. A questo proposito può essere utile l’aver
elaborato in precedenza (durante la fase preparatoria), un comunicato stampa
da leggere ai media, al fine di dare una versione unica e concordante sull’iniziativa,
durante le eventuali interviste. Andrà poi elaborato un volantino, che
sarebbe utile mantenesse un’impostazione uguale per ogni edizione (una
sorta di “marchio” che nel tempo aiuti la visualizzazione del carattere
di continuità della “catena di Protestinfesta”; a tal fine
si allega il volantino della prima edizione di Protestinfesta), che accompagnerà
gli inviti ed i vari comunicati. Per quanto riguarda la circolazione del volantino,
sarà utile che abbia inizio già dal momento in cui si è
decisa la data e quindi già dalla “fase preparatoria”. In
questa fase la circolazione del volantino potrà veicolare attraverso
il circuito delle R.S.U. e le conoscenze dei Genitori ed Insegnanti all’interno
di un contesto scolastico più o meno esteso, ma anche in un contesto
di gruppi di volontariato nei disparati contesti sociali (nel caso da parte
di essi ci sia una collaborazione, ricordarsi di menzionarla nel comunicato)
ed a quante più persone sia possibile, attivando un passaparola fatto
di contatti diretti fra Persone che già si conoscono. Per la circolazione
del volantino all’interno della Scuola e quindi per riuscire ad avvisare
ogni Famiglia, non si può contare sul proporre alla Direzione di farlo
ufficialmente attraverso gli Alunni (per ovvi motivi), anche se poi si può
ovviare a questo, attraverso una complicità con le Insegnanti ed i Rappresentanti
di classe che condividono la protesta, ma che non saranno tutti. È quindi
necessario, due o tre giorni prima della manifestazione, un volantinaggio fuori
della Scuola (da fare in due o più persone, in base al numero di uscite
della Scuola). Per completare invece l’aspetto della pubblicizzazione,
potrebbero essere messi a punto dei manifesti, i quali però hanno un
costo sia di stampa che di tassa d’affissione e che peraltro, per questi
motivi, nelle prime tre edizioni di Protestinfesta, tale scelta non è
stata adottata. Altro aspetto che può essere curato dallo stesso gruppo
è l’organizzazione degli incontri settimanali, durante la “fase
preparatoria”. Se non si hanno a disposizione ambienti nei quali svolgere
le riunioni (si tenga presente, nel caso si pensi di farle in un’abitazione,
che il numero di Persone potrebbe aggirarsi anche intorno alle trenta per riunione),
ci si può rivolgere al Comune (per l’utilizzo di eventuali sale
o salette comunali, in tal caso va inoltrata domanda scritta all’apposito
ufficio) o se il Preside è d’accordo (vista la presenza di Genitori
ed Insegnanti del gruppo di supporto, esterni alla Scuola), chiedere l’utilizzo
di uno spazio nella Scuola, oppure si possono trovare altri ambienti presso
circoli, associazioni, ecc. Va tenuto presente che, alcuni di questi spazi vengono
dati a seguito del pagamento di una somma, la quale andrà accertata,
prima di fissare lo spazio, per evitare di trovarsi a pagare cifre onerose.
A questo proposito, nel caso ci si avvalga di strutture pubbliche che hanno
un costo, si può provare a chiedere l’esenzione del pagamento,
visto il carattere sociale della manifestazione (anche se, detto fra noi, essendo
comunque una manifestazione di parte, tale esenzione può essere negata).
- Striscioni e materiale informativo: in questo gruppo sarebbero utili dalle
due alle quattro Persone, poiché la preparazione degli striscioni può
essere piuttosto impegnativa, dal momento che, si ottiene una buona visibilità
di questi e quindi dell’iniziativa, in base alle dimensioni. Alcuni striscioni
potranno arrivare ad avere una lunghezza anche di quindici metri (specialmente
quelli destinati alle facciate o cancellate degli edifici). Per la loro realizzazione,
oltre alle vernici (nel caso si possa disporre di un compressore con la pistola
ed il posto adatto per usarlo, conviene acquistare degli smalti in barattolo,
poiché le bombolette spray hanno un costo di gran lunga maggiore ed una
breve durata) occorre reperire dei vecchi lenzuoli bianchi, che andranno poi
cuciti assieme per ottenere la lunghezza desiderata. Per reperire dei lenzuoli
ad un basso costo (nel caso, com’è probabile, non si riesca a reperirli
fra le Persone che partecipano all’organizzazione dell’iniziativa
e/o fra le loro conoscenze, quindi a costo zero), ci si può informare
se in zona esiste una lavanderia in grande, di quelle che forniscono gli alberghi.
Queste lavanderie, operano noleggiando agli alberghi i lenzuoli puliti (che
sono quindi di proprietà delle stesse) e man mano che questi si logorano,
vengono dismessi e venduti a prezzo di stracci, quindi ad un prezzo contenuto.
Considerando che potrebbero occorrere anche una ventina di lenzuoli, tale soluzione
o altre del genere, si rendono necessarie. Va anche reperito il necessario per
poi legare gli striscioni, valutando bene la resistenza della corda che si intende
usare in base alla lunghezza, quindi al peso degli stessi. Per quanto riguarda
invece il materiale informativo, esso avrà il fine di informare chi non
ha ancora avuto modo di approfondire il contenuto della riforma, decreto applicativo
e circolari ministeriali. La caratteristica di almeno una parte di tale materiale,
sarà quella che si può riscontrare anche nella rappresentazione
“la riforma va in scena”, ossia, l’uso di un linguaggio semplice.
Infatti, in una strisciata di cartone della lunghezza di dieci metri, potremo
leggere, attraverso le parole di un Bambino che si trova ad affrontare la Scuola
Materna, entrando a frequentarla in anticipo rispetto all’età consueta
di tre anni (quindi per come la riforma propone), le sensazioni e le osservazioni
su ciò che lo circonda. Mentre un’altra strisciata di cartone,
della stessa lunghezza del primo, riporta volantini e materiale composto da
slogan che siamo ormai abituati a vedere e sentire, nelle varie manifestazioni
che negli ultimi mesi si sono succedute a ritmo serrato. Tale materiale informativo
e di contestazione, viene quindi esposto nel corso della manifestazione in quei
punti in cui le persone stazioneranno maggiormente (ad esempio dove si sono
organizzati i tavoli per la cena). Il gruppo che si occupa quindi, degli striscioni
e materiale informativo, il giorno dell’evento, si occuperà anche
del loro posizionamento, avendo concordato a monte, con il gruppo organizzatore,
dove collocare tali materiali all’esterno ed all’interno della Scuola,
nelle tempistiche accennate nel paragrafo riguardante il “programma iniziativa”.
MATERIALI ATTUALMENTE IN DOTAZIONE
Abbiamo attualmente in dotazione vari striscioni, materiale informativo e di contestazione, il copione di “la riforma va in scena”.
Striscioni.
n. 2 di metri 15 x 1,6 con su scritto:
LA SCUOLA SIAMO NOI
ALUNNI GENITORI INSEGNANTI DEL MUGELLO
ELIMINARE IL TEMPO PIENO
È RUBARE IL FUTURO A CHI A MENO
n. 2 di metri 4 x 1 con su scritto:
SCUOLA OCCUPATA
n. 1 di metri 4 x 1 con su scritto:
PROTESTINFESTA
n. 1 di metri 6 x 1,2 con su scritto:
DIFENDIAMO LA SCUOLA
DELLA COSTITUZIONE
- Materiale informativo e di contestazione o protesta.
n. 2 rotoli di cartone a coste di metri 10 x 1 sui quali è incollato
materiale informativo e di protesta.
Un rotolo è prettamente informativo, l’altro più di contestazione.
Entrambi sono stati sommariamente descritti nel paragrafo precedente.
Abbiamo inoltre il foglio che sta dietro (se possibile, altrimenti attaccato
davanti al suo banco) al Giudice, che dice: “LA SCUOLA È UGUALE
PER TUTTI?”; anche se dopo tre edizioni di Protestinfesta è piuttosto
malconcio.
Il materiale, a parte quello specifico di zona, in quanto riporta il nome del
territorio del Mugello, è a disposizione delle varie edizioni di Protestinfesta.
Logicamente, pensando alla “catena di Protestinfesta”, esso non
sarà sufficiente per accompagnare ogni edizione e sarà quindi
necessario produrne di nuovo, man mano che l’iniziativa andrà ad
espandersi.
RISULTATI E DOCUMENTAZIONE ACQUISITI
I risultati acquisiti in sole tre edizioni di Protestinfesta (svolte nell’arco
di tre mesi), sono stupefacenti e maggiori di quelli ottenuti in due anni di
lavoro.
Infatti, la zona del Mugello conta 9 Comuni con altrettanti Istituti scolastici,
dei quali alcuni sono Comprensivi, altri sono Circoli didattici; 3 di questi
Comuni sono molto distanti ed in località di montagna, quindi sono mal
raggiungibili da Scarperia ed i contatti, oggettivamente difficili da tenere
(anche se, facendo crescere il Coordinamento, in futuro si cercherà di
porre rimedio a tale situazione). Quindi gli sforzi erano concentrati, da due
anni a questa parte, nel costruire il Coordinamento, concentrandosi sulle realtà
scolastiche di 5 Comuni (il rimanente è compreso nel circolo scolastico
di un Comune limitrofo), oltre a partecipare, a tavoli di lavoro su Firenze
ed alle manifestazioni nazionali e locali, che nel passato anno scolastico non
sono certo mancate.
Ebbene, fino a febbraio scorso (mese in cui iniziammo la preparazione della
prima Protestinfesta) abbiamo con fatica mantenuto i contatti ed un’incerta
collaborazione fra poche persone presenti in 2 e raramente 3, realtà
scolastiche di altrettanti comuni.
Lo scorso 10 giugno, all’Assemblea del Coordinamento (che lo scorso novembre
vide la partecipazione di 7 Persone, dislocate su due Comuni), erano presenti
27 Persone, dislocate su 5 Comuni. Il che fa sì che, a distanza di 4
mesi dall’inizio della preparazione della prima Protestinfesta, oggi possiamo
contare su di una soddisfacente presenza di associati (fra Genitori ed Insegnanti),
a quello che finalmente ha la possibilità, mettendo ben a frutto i risultati
acquisiti, di diventare realmente un Coordinamento in grado di raggiungere risultati
ancor più concreti ed incisivi, di quanto sia stato possibile ottenere
ad oggi.
Lo stesso numero di associati, negli ultimi 4 mesi è aumentato di circa
80 nuove adesioni. 20 in meno di quante ne avevamo raccolte nei precedenti 2
anni.
I dati contenenti numeri, solitamente risultano noiosi da ascoltare, ma in questo
caso ci possono dare un’idea dell’energia e del potenziale, che
per una fortunata combinazione di casi, abbiamo avuto modo di riscontrare in
una semplice iniziativa, alla quale abbiamo dato il nome di Protestinfesta (che
credo, fra l’altro, fosse già stato usato come titolo di un evento
su Firenze).
Non che nel frattempo non avessimo tentato altre strade: a marzo dell’anno
scorso ad esempio, in collaborazione con altri gruppi di carattere sociale,
siamo riusciti a mettere in una sala circa 250/300 Persone a seguire il dibattito
che avevamo organizzato fra, i responsabili provinciali del settore scolastico
dei Partiti della maggioranza di Governo e dell’opposizione e dei Sindacati
CGIL, CISL E UIL. Il tutto (attraverso l’ottenimento di patrocinio di
tutti e 9 i Comuni del Mugello e di conseguenza potendo passare i volantini,
facendoli veicolare direttamente dalle Scuole, alle Famiglie), riuscendo a distribuire
circa 9.000 volantini: uno per ogni Alunno di ogni Scuola (Materne, Elementari
e Medie, più due Istituti superiori) dei 9 Comuni del Mugello. Ma nonostante
il notevole sforzo organizzativo, il risultato si fermò all’aver
riempito una sala ed aver quindi potuto, ancora una volta, aver fatto circolare
le informazioni. Però, numericamente, il giorno successivo eravamo sempre
gli stessi.
Certamente, va valutato che negli ultimi tempi la protesta sta crescendo, così
come va valutato il fatto che tre edizioni di Protestinfesta possono sembrare
poche per determinarne l’efficacia e la resa, … ma a volte il buon
giorno si vede dal mattino, e le poche premesse sono veramente interessanti.
Per quanto riguarda la documentazione acquisita, abbiamo i messaggi di condivisione
dell’iniziativa, nel suo carattere di protesta, da parte di 4 Sindaci
di altrettanti Comuni (anche se le edizioni svolte sono tre e investivano il
contesto scolastico di tre Comuni, il quarto Sindaco ci ha comunque mandato
il suo messaggio di condivisione).
Va poi detto che, pur non essendo un risultato quantificabile con un documento
cartaceo, contando le tre realtà scolastiche coinvolte una popolazione
complessiva di circa 2.100 Alunni, potremmo (decurtando per correttezza un 50%
delle Famiglie che potrebbero non essere contrarie alla riforma, anche se non
credo siano così numerose) dire che, abbassando ulteriormente la stima,
hanno manifestato contrarietà alla riforma circa 1000 Famiglie.
EDIZIONI SVOLTE ED IN PROGRAMMA
Protestinfesta è già giunta, nell’arco di tre mesi, alla
sua terza edizione, avendo già coinvolto gli Istituti Scolastici (li
menzioniamo in ordine cronologico di svolgimento della manifestazione) di: Scarperia,
Barberino di Mugello e Vicchio.
Per il prossimo anno scolastico sono già in programma altre edizioni,
negli Istituti Scolastici di Calenzano/Sesto Fiorentino, Borgo San Lorenzo e
probabilmente, Dicomano e San Piero a Sieve.
A seguito dei risultati prodotti dalle prime edizioni di Protestinfesta, delle
considerazioni sopra fatte ed in virtù delle modalità di preparazione
dell’evento e della sua naturale capacità di propagarsi, il Coordinamento
Genitori-Insegnanti del Mugello propone il lancio di una “catena di Protestinfesta”
che possa diramarsi nelle varie direzioni del territorio nazionale e che abbia
fra i propri obiettivi, quello di puntare ed arrivare a Roma.
Nella fase di avvicinamento alla capitale, a tempo debito, potremo poi iniziare
ad organizzare una grande “Protestinfesta” (da stabilire poi nei
dettagli), nella quale coinvolgere le varie Scuole che hanno già svolto,
a quel momento, un’edizione dell’evento che, se nel frattempo si
è propagato nella giusta maniera, potrebbe veder riversarsi per le strade
di Roma, migliaia di festosi ma convinti dimostranti.
È inutile dire che, un progetto così ambizioso richiederà
un serio impegno, anche nel rispettare, mettere in atto e strada facendo perfezionare,
quelle azioni che fanno di Protestinfesta uno strumento naturale per attivare
proficue e costruttive sinergie.
Certamente, anche se significativa, Roma segnerà una delle tante tappe
di Protestinfesta che proseguirà comunque il proprio cammino, spostandosi
di Scuola in Scuola sul territorio nazionale, così verso nord che verso
sud, verso est ma anche verso ovest.
Aprirei una parentesi sui media, i quali vanno necessariamente suddivisi in
locali e di maggior diffusione, il che ci consente di poter esprimere una valutazione
in prospettiva: a mio avviso, per quasi tutti gli eventi, avremo la possibilità
di farne parlare dai media locali (in quanto cambieranno assieme alla zona in
cui si svolge la “Protestinfesta”), mentre per i media di maggior
diffusione, dopo l’interesse iniziale si potrebbe ipotizzare un periodo
di silenzio, che terminerà nel momento in cui “Protestinfesta”,
diverrà un “torrente in piena” o “una pulce costantemente
inserita negli orecchi del Popolo della Scuola e dell’informazione”.
E’ certo che tale obiettivo lo si può raggiungere solo attraverso
una reale e concreta collaborazione delle molte realtà che ad oggi, anche
a volte in modo disorganizzato a causa della loro recente costituzione, si stanno
muovendo in difesa della Scuola Pubblica Statale.
Un coinvolgimento quindi, che possa arrivare a comprendere però, anche
quelle realtà sindacali in grado di offrire un valido supporto logistico
e di risorse, che potrebbero poi avere come ritorno (attraverso un buon lavoro
di raccordo e soprattutto in sinergia, con le molteplici e frastagliate realtà
locali, in grado peraltro, vista la loro spontanea e snella configurazione,
di penetrare in realtà difficilmente raggiungibili e gestibili attraverso
una procedura sindacale, quindi istituzionale), il vantaggio di ampliare il
loro arco d’azione, attraverso centinaia di propaggini, inserite nella
realtà di ogni singola Scuola.
E’ logico che tale risultato si ottenga operando in modo che, su di Protestinfesta
(peculiarità fra l’altro irrinunciabile dell’iniziativa),
nessuno operi per innalzarci la propria bandiera, ma facendo sì che possa
realmente essere sentita di tutti e di ognuno, rimanendo così funzionale
al fine cui è destinata.
Il Popolo della Scuola è molto attento e nota molte sfumature, più
di quanto non si creda, ed è tanto solerte a collaborare con chi realmente
lotta per una Scuola che sia di tutti e d’ognuno, quanto è pronto
ad isolare chi, con la fatica di tanti, cerca di ottenere unicamente un merito
ed una convenienza.
Nel corso degli ultimi due anni si è a volte purtroppo assistito, a comportamenti
che non hanno fatto che rallentare, la già faticosa strada di opposizione
al sistematico e scriteriato smantellamento della Scuola Pubblica Statale, ed
è francamente quantomeno irritante, che ai leciti quesiti emersi da quei
comportamenti, non si sia potuta dare, né si sia mai avuta dagli attori
degli stessi, una risposta logica.
Non credo sia necessario approfondire tale punto, in questo grave momento di
pericolo per la Scuola Pubblica Statale, non c’interessa soffermarci ad
additare fatti specifici e presunti colpevoli, questo è un lavoro che
probabilmente ognuno di noi ha fatto o sta facendo con se stesso. C’interessa
piuttosto far passare il messaggio che, è anche arrivato il momento di
sapere, con estrema chiarezza e franchezza, chi è con noi, senza se e
senza ma, poiché temiamo di essere giunti ad un punto in cui, difendere
la Scuola Pubblica Statale, ha lo stesso sapore del difendere le future generazioni
da scelte che oggi, potrebbero seriamente compromettere la possibilità
stessa di avere un futuro, quantomeno dignitoso.
Rimanendo nel contesto di cui sopra, proporremmo una considerazione che potrebbe
essere posta per base, ad un successivo sviluppo: se guardando in prospettiva,
anche e non solo attraverso l’ausilio dello strumento Protestinfesta,
si verrà a creare un compatto movimento dal basso, esso avrà la
possibilità, le potenzialità nonché le risorse umane, e
probabilmente il dovere, per intervenire su altri fatti che ad oggi offendono
la dignità umana e che, se guardiamo con sguardo più ampio, vedremo
ricollegarsi all’attacco, oggi in atto a livello globale, per la conquista
a fini speculativi dei mercati dell’Istruzione e del Sapere.
Stessa sorte per gli altri diritti sociali ed i potenziali ricchi mercati sui
quali i soliti “pochi” vorrebbero speculare.
Penso che per quanto a lungo termine si voglia considerare l’obiettivo
di costruire un grande ed unico movimento in difesa della dignità della
Vita, condividerlo e tenerlo presente come fine ultimo, sentendosene già
parte, significhi intraprendere quella strada in grado di guarire una Società
malata che, fino ad oggi ha potuto ricevere solamente delle cure antidolore.
Fra gli strumenti di supporto all’iniziativa, uno di questi, in grado
di supportarla e renderla quindi possibile, è l’attivazione di
un sito web (i lavori di preparazione inizieranno a breve) con un proprio dominio
(potremmo ipotizzare un nome in grado di accomunare e sottolineare la nascita
dal basso di una forza sociale, del tipo: “ il Popolo della Scuola”),
all’interno del quale Protestinfesta trovi un valido supporto ed un ben
definito ed organizzato spazio operativo.
Attraverso di esso sarà possibile, nel momento in cui Protestinfesta
iniziasse a propagarsi in maniera esponenziale, far sì che le Scuole,
che man mano vogliono organizzare l’evento, possano (ipotizzando una procedura)
con una serie di passaggi di sicurezza, ottenere la password per accedere alla
parte operativa riguardante l’iscrizione delle Scuole aderenti, di modo
che alle future Protestinfesta organizzate, sia possibile attribuire il numero
dell’edizione che si svolgerà.
Inoltre, attraverso l’iscrizione, sia possibile venire in possesso di
dati riguardanti, ad esempio, il numero della popolazione scolastica, le realtà
sociali che collaborano con la Scuola organizzatrice, i gruppi locali che si
sono costituiti a tutela della Scuola Pubblica Statale, creare un archivio riguardante
il percorso di Protestinfesta, acquisire risultati e documentazione relative
alle varie edizioni svolte, ecc.
Avere quindi la possibilità di avere una serie di strumenti e dati oggettivi,
da poter poi impiegare per essere divulgati.
Non ci dilunghiamo oltre nel cercare di rifinire ed ottimizzare il contesto
complessivo della “catena di Protestinfesta” o degli strumenti di
supporto.
Se la proposta dovesse essere accolta, questi sono aspetti che andranno curati
assieme a quelle realtà che intenderanno aderire.
In questa nostra, volevamo soprattutto illustrare una strada, un potenziale
strumento che, in virtù di un’esperienza vissuta, abbiamo individuato,
dato una prima forma che lo adatta ad essere operativo ed in grado di produrre
risultati, sia a livello territoriale, che ad un livello di maggior diffusione,
quindi nazionale.
Ringraziamo coloro i quali avranno avuto la pazienza di leggere questa nostra
proposta, anche se poi riterranno opportuno da parte loro, non dargli un seguito.
A coloro i quali invece, questa nostra esperienza, desterà interesse
e voglia di provare ad innescare tale percorso, rivolgiamo un invito a partecipare
alle future sessioni di lavoro in modo che, con l’inizio del nuovo anno
scolastico si possa mettere in campo, in affiancamento alle altre forme di resistenza,
anche questo strumento.
Di seguito si allegano: copione di “la riforma va in scena” e modello
di volantino di “Protestinfesta”.
Chiudiamo porgendo a tutti i Gruppi impegnati nella tutela della Scuola Pubblica
Statale i saluti del Coordinamento Genitori-Insegnanti del Mugello ed un augurio
di buon lavoro, affinché con il contributo di ognuno, si possa tornare
ad avere una Scuola che sia di tutti e di ognuno.
Per ulteriori informazioni o contatti:
Dimoni Marco (portavoce del Coordinamento) tel. 338/9722535
cogemu@hotmail.com