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26 settembre

contro la Riforma Moratti

per il Tempo Pieno e Prolungato

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Le città

Bologna: ore 17,30 in piazza Nettuno "facciamo la "festa" alla riforma Moratti. Aderiscono Patrizio Roversi, Susi Blady, Cacucci, ecc. Volantino.  Le scuole

volantino cobas

A Savigno proiezione serale di Essere o avere. A Castel San Pietro Terme alle 16,30 in piazza XX settembre

Roma: sciopero provinciale dei COBAS per l'intera giornata di docenti ed ATA delle scuole dell'infanzia, elementare e media inferiore per consentire l' "assedio festoso e a tenpo pieno" del Ministero dell'istruzione.  Dalle 10,30 al Ministero bambini/e, genitori e lavoratori della scuola (viale Trastevere) Volantino generale; volantino genitori; volantino sindacale Trieste manifestazione indetta per il 26 settembre (volantino) alle ore 17:00 in piazza Unità davanti alla Prefettura. Consegna di lettere dei genitori al Prefetto Adesioni sindacali.
Torino ore 17.30 IN P.za castello davanti alla Prefettura "Io difendo la scuola pubblica" contro la  Ministra e il governo della scuola privata.   volantino COBAS  volantino cocise   volantino Cub

Val Pellice (Torino) corteo di insegnanti, bambini e genitori che sfilerà per le vie della Valle accompagnato da musicanti, si fermerà in una zona centrale, dove un genitore spiegherà le motivazioni della mobilitazione.

Milano  Concorezzo (MI): giornata di festa laboratorio a scuola con i genitori. Le scuole Scarpa-Bonelli-Nolli_Arquati raccolgono firme Pisa ore 17 piazza Mazzini (davanti alla Prefettura) manifesatzione Volantino cobas; volantino precari cobas volantino comit genitori Galilei
Firenze Assemblea sindacale in orario di lavoro per tutto il personale della scuola indetta dalle rsu (modulo richiesta). Presidio cittadino alla Prefettura ore 17 con richiesta di incontro con il Prefetto. Padova  attività nelle scuole di genitori, insegnanti, bambini organizzate dal comitato locale in difesa del tempo pieno. Ponte S. Nicolò richiesto Cons Comunale Straordinario. Volantino cobas Cagliari SIT IN  ore 16,30 alla Direzione Scolastica Regionale di Cagliari (v.le Regina Margherita) indetto come COBAS Scuola in adesione alla mobilitazione indetta dal Coordinamento (volantino 1volantino  2)
Bari Il Forum per la scuola pubblica volantinerà Il 26   all'ingresso delle scuole. Sabato 27  - pomeriggio - banchetto informativo e volantinaggio al centro della città (via Sparano angolo corso Vittorio Emanuele) Ravenna  Iniziative in numerose scuole.  Ore 17.30, scuola Pascoli, Via Scuole Pubbliche 9, Assemblea di informazione, discussione, coordinamento  Volantino Forlì appuntamento cittadino ore 15 in piazza Saffi con banchetto informativo e raccolta firme a cura dei Giovani Comunisti. Incontro con i sindacati il 1 ottobre nella sala di via Bruni
Genova presidio con banchetto e raccolta firme  in P.zza Matteotti-Palazzo Ducale a paritre dalle ore 16.30. Sono previsti momenti di teatro per bambini e di festa per i genitori. Fano ore 18 piazza XX Settembre Festa/protesta programma  volantino canzoni Salerno 2° Circolo Pontecagnano Faiano (SA) apre ai genitori
Palermo  ore 16.30 Manifestazione - SIT IN cobas p.za Verdi (davanti al teatro Massimo) volantino Oristano manifesazione indetta dagli studenti. 8.30 raduno in p.zza ELEONORA; 9.00 manifestazione corteo; 11.30 Dibattito Giardini di Viale Repubblica volantino Latina insegnanti, ATA, genitori, bambini del 2° Circolo di Aprilia manifesta nello spazio esterno alla scuola
Caltanisetta dalle ore 15,30 fino alle 20,00, presidio in piazza Garibaldi Napoli il 73° circolo a Tempo Pieno organizza una manifestazione nel quartiere: "insieme ai bambini metteremo in mostra il nostro tempo pieno, con tutto il contenuto estremamente ricco della nostra storia politica e pedagogica". Pistoia Gli insegnanti della scuola elementare a t.p. "C.Collodi" di Pistoia e la scuola Don Milani di Spedalino-Agliana aderiscono alla giornata nazionale del 26 settembre in difesa del tempo pieno. 
Lodi il Coordinamento Genitori Democratici di Lodi il 26 e 27 sett. partecipa a un'iniziativa sulla Conferenza di Cancùn e della difesa dei beni comuni e contro la loro privatizzazione. In questo quadro, noi presentiamo il ns. documento a difesa del tempo pieno. Nei giorni scorsi è stato pubblicato anche sul quotidiano locale (Il Cittadino, 25 settembre)         

La preparazione

[30/8] Documento-Volantino del Coordinamento sulla giornata del 26
(30/8) Invito alla mobilitazione a associazioni e sindacati 
(4/9) Settimo Torinese:Cocise al lavoro per il 26
[6/9] Da Rimini no alla Riforma
(8/9) Padova si mobilita
8/9 Adesione dei Cobas alle iniziative del 26
11/9 11 settembre: riunione del comitato bolognese per il 26
11/9 Bologna: il 26 alle 17,30 in Piazza Nettuno       volantino
11/9 Adesione dell'Associazione "Per la scuola della Repubblica"
12/9 Adesione di "Legambiente scuola" alle iniziative del 26
15/9 Adesione del Comitato torinese per la Laicità della Scuola
15/9 Cobas scuola: a Roma sciopero e corteo
17/9 Feste-laboratorio nelle scuole di Concorezzo (MI)
17/9 Trieste: COBAS, CGIL, CISL e UIL in piazza
20/9 Bari: aderisce il Forum provinciale per la scuola pubblica
20/9 Aderisce il Comune di Savigno (BO)
20/9 Savigno (Bo): proiezione cittadina serale di "Essere o Avere"
21/9 Val Pellice (provincia di Torino) si mobilita
22/9 Scuola elementare 2° Circolo Pontecagnano Faiano (SALERNO)
22/9 Adesione MCE Movimento di Cooperazione Educativa
22/9 Adesione Cub scuola
22/9 Articolo de "il Piccolo" domenica 21 settembre 2003
22/9 Adesione della Cgil alla manifestazione del Coordinamento di Roma
23/9 Comitato Genitori Scuole Elementari Istituto Comprensivo V.Galilei di Pisa
25/6 Adesione della CGIL Scuola
25/6 Adesioni di numerosi sindaci dell'interland bolognese
25/6 Ordine del giorno Cons comunale di Ponte San Nicolò

 

Settimo Torinese: Genitori-insegnanti al lavoro per il 26

Cari amici,ricomincia l'anno scolastico e, purtroppo, dobbiamo costatare che la Ministra (cieca e sorda?) continua imperterrita nonostante le scuole, le associazioni, i sindacati, i coordinamenti abbiano bocciato le pretese innovazioni che tali non sono. Le recenti decisioni della ministra sono riassumibili in poche righe:

  1. più soldi alle scuole private e alle famiglie che iscrivono i figli in quelle scuole (ossia si tenta di rivitalizzare delle scuole che gli italiani non amano),  che rappresentano una fetta assai scarsa del sistema di istruzione nazionale, e occorre tenere conto del fatto che se ci fossero più scuole dell'infanzia statali, la percentuale di scuole private sarebbe ancora più irrisoria.  Ciononostante si destinano al privato un fiume di denaro, di soldi pubblici, in gran quantità. E la Costituzione? Quella, per la Ministra e il suo Governo, è solo Carta straccia di cui liberarsi al più presto possibile.    In questo fangoso inizio di anno possiamo notare che si tagliano gli organici nelle scuole pubbliche, si concede un buono a chi iscrive i figli alle private esigibile presso gli sportelli postali. Ogni ulteriore commento è superfluo.
  2. si tenta attraverso il ricatto economico di far aderire le scuole pubbliche alla riforma. Un esempio: i fondi della L.440/97 (autonomia) che dovrebbero servire per finanziare progetti di ampliamento dell'offerta formativa sono prioritariamente (e al 50%) destinati alle scuole per l'inglese e l'informatica nelle classi 1° e 2° elementare (della serie, gli altri, delle altre classi di ogni ordine e grado, si aggiustino!)
  3. Queste le novità estive, chissà quante altre infrazioni e violazioni della Costituzione dovremo vedere prima che termini l'anno scolastico.  Dobbiamo al più presto dare una risposta a tutto questo scempio che inaugura un imbarbarimento della vita civile.   Abbiamo sempre sostenuto che la scuola e l'istruzione, la cultura della solidarietà e della cooperazione sono l'unico argine contro la barbarie, dobbiamo insistere su questo perchè i nostri figli possano vivere in un mondo meno iniquo.   Però è importante, oggi, difendere i principi della nostra Costituzione perchè almeno su quella si possa costruire un argine a chi vuole spazzare via tutto in nome del "libero mercato con oneri per lo Stato".

I vari Coordinamenti, e noi tra loro, hanno indetto una giornata di mobilitazione per il 26 settembre. A giugno avevamo deciso di optare per lo sciopero del bambino, e per iniziative collaterali, proviamo ad organizzarlo in modo che riesca nella forma più ampia possibile.  Nei prossimi giorni comunicheremo a tutti una data per la riunione organizzativa, nel frattempo, fate circolare le informazioni, giacchè tutto cade nel solito silenzio.  Grazie a tutti.

A.Colloca portavoce del COCISE - COORDINAMENTO CITTADINO GENITORI-DOCENTI  DI SETTIMO TORINESE


Secco no alle proposte della Moratti

Da "La voce di Rimini", 06-09-2003

CATTOLICA - Dopo l'approvazione del decreto per il finanziamento alle scuole private, i rappresentanti interni sindacali dei docenti della Direzione didattica di Piazza della Repubblica di Cattolica, hanno approntato un documento che sarà posto all'attenzione dei professori e inviato al ministro Moratti, ai presidenti di Camera e Senato, infine anche ai capigruppo dei vari partiti. "Questo documento, alla luce delle ultime notizie sulle riforme e finanziamenti scolastici, rifiuta qualsiasi sperimentazione che la Moratti vorrebbe mettere in atto -spiega Daniela Franchini RSU dei docenti- l'elaborato deve ancora essere terminato e nei prossimi giorni sarà passato al vaglio di tutti i docenti. Noi, come professori di una scuola pubblica italiana, contestiamo che venga privilegiata la suola privata quando quella in cui insegniamo non ha soldi. Sono stati dimezzati gli insegnanti di sostegno e noi non abbiamo i mezzi per approntare dei veri laboratori per lavorare in maniera veramente didattica. Oltretutto, i soldi stanziati sono senza copertura. Ed è anche bene ricordare, che il 93% dell'intera popolazione italiana usufruisce della scuola pubblica e solo il 7% si rivolge a quella privata. Ci sarà anche un appello per il 26 settembre, giornata della mobilitazione per il mantenimento del tempo pieno a cui ha aderito tutto il collegio docenti. Nei prossimi giorni - conclude Daniela Franchini - avremo il parere di tutti". (Caterina Citeroni)


Padova si mobilita

Coordinamento Tempo Pieno Padova

In data 8 settembre 2003 si è riunito a Padova il Coordinamento del Tempo Pieno per definire un programma comune in vista della giornata del 26 settembre. Si è presa la decisione di diffondere a livello cittadino l'iniziativa attraverso il manifesto. Ogni scuola, nelle assemblee di classe, informerà dell'iniziativa i genitori, con i quali organizzeremo per la giornata di venerdì 26:

Auguriamo buon lavoro anche a tutti gli altri Coordinamenti cittadini. Teniamoci in contatto!


COMUNICATO STAMPA COBAS Comitati di Base della scuola

L’approvazione da parte del CNPI della bozza di decreto con il quale il ministro intende anticipare alla prima elementare l’insegnamento dell’inglese dell’informatica si inserisce nel tentativo condotto dalla ministra di imporre per via amministrativa e strisciante la riforma prima blindata ed imposta al parlamento poi bocciata nel suo primo decreto attuativo per la scuola primaria dallo stesso consiglio dei ministri, e da una crescente mobilitazione di genitori e lavoratori della scuola (35000 firme).

Di questa strategia fanno parte la circolare che anticipa le iscrizioni alla scuola elementare, l’attuazione della finanziaria che taglia i posti di sostegno, l’ampliamento della fallimentare sperimentazione, la circolare del 9 luglio che taglia il tempo pieno delle scuole elementari e medie.

I cobas si oppongono a questa strategia demolitoria ed aderiscono alla giornata di lotta del 26 settembre indetta dal coordinamento nazionale dei comitati per la difesa del tempo pieno. I cobas si impegnano inoltre a far sì che il 26 settembre diventi il primo momento nazionale di lotta contro la Controriforma nella sua generalità, che coinvolga tutti gli ordini di scuola in un processo di discussione, informazione, contestazione. Fin dal primo settembre quindi i cobas saranno di nuovo al lavoro per costruire questa opposizione tra i lavoratori della scuola a stretto contatto con genitori e studenti, promuovendo la discussione critica nelle assemblee sindacali e negli organi collegiali, invitando i lavoratori allo sciopero delle attività aggiuntive, rifiutando gli incarichi connessi all’applicazione della controriforma fino ad arrivare all’obiezione di coscienza, costruendo forme di lotta capillari scuola per scuola che possano diffondere il dissenso in un percorso che conduca al blocco dei decreti attuativi.

Comitati di Base della Scuola


11 settembre: Riunione del Comitato Bolognese per il 26

Il Coordinamento nazionale in difesa del Tempo Pieno e Prolungato ha indetto per la giornata del 26 settembre un momento nazionale decentrato di lotta in difesa del tempo pieno e contro le riforme Moratti. Anche a Bologna vorremmo che tutte le associazioni, i sindacati, insegnanti, genitori, collaboratori e studenti che hanno a cuore il tempo pieno e sono contro le riforme della scuola del centrodestra manifestassero il loro dissenso a partire da quella giornata, affinché rappresenti un primo passo verso un autunno di mobilitazioni unitarie.

A tal fine invitiamo tutti giovedì 11 settembre alle ore 18,30 presso il bar La Linea, piazza Re Enzo, 2 per discutere e progettare insieme le iniziative. Invitiamo inoltre tutti a far circolare l'informazione.

Gruppo bolognese del Coordinamento


Verbale della riunione bolognese del Coordinamento naz. in difesa del Tempo Pieno sulla giornata del 26 settembre

Alla riunione convocata dal Coordinamento Nazionale in difesa del Tempo Pieno hanno partecipato una ventina di persone di varie scuole bolognesi (genitori, insegnanti e studenti) e in rappresentanza di Cobas Bo, Cgil Bo, Genitori attivi per la scuola pubblica, Scuola e Costituzione Bologna, Movimento di cooperazione educativa Bo, Coordinamento genitori democratici Bo, Valsamoggia contro la guerra, Centro Studi per la scuola pubblica...

Riconoscendo il grave momento i presenti hanno deciso di costituire il Tavolo cittadino per la difesa della scuola pubblica come luogo di confronto libero e permanente contro le politiche governative sulla scuola. 

Il Tavolo ha deciso di aderire alla giornata nazionale di mobilitazioni in difesa del tempo pieno e contro la riforma Moratti indetta dal Coordinamento per il 26 settembre.

Per quella giornata si invitano quindi tutte le scuole ad organizzare mobilitazioni creative e momenti di informazione scuola per scuola. Queste iniziative in alcune scuole sono già in cantiere mentre in altre potranno essere decise insieme da genitori, insegnanti, studenti a partire dalle molte assemblee di classe e di istituto già programmate in numerosi plessi per la prossima settimana. Si è deciso inoltre di dare un appuntamento unitario finale per la giornata del 26 in piazza Nettuno alle ore 17,30 per riunificare concretamente insegnanti, genitori, studenti e cittadini che, nei diversi ordini di scuola, vivono e contrastano concretamente lo scempio della scuola pubblica.

La giornata del 26 quindi sarà solo il primo momento di un percorso autunnale di iniziative per la difesa della scuola pubblica, in difesa del tempo pieno e contro la Riforma Moratti.

La prossima riunione del tavolo è stata fissata per venerdì 19 alle ore 17,30 presso il bar La Linea in Piazza Re Enzo 2


Adesione dell'Associazione "Per la scuola della Repubblica

L’ Associazione “ Per la scuola della Repubblica” aderisce all'iniziativa del 26 settembre  promossa dal CESP in difesa del tempo pieno e contro la legge Moratti.

L’ attuale normativa, infatti, prevede la distruzione del modello di scuola che ha dato la risposta più adeguata alla rimozione degli ostacoli che impediscono il “ …pieno sviluppo della persona umana e l’ effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’ organizzazione politica,economica e sociale del Paese” ( Art. 3 della Costituzione).

Il tempo pieno ha sviluppato un modello pedagogico congruo alla costruzione di un sapere interdisciplinare, ha rispettato il diritto, delle bambine e dei bambini, a tempi di apprendimento lunghi e più distesi,ha consolidato nella scuola una pratica di lavoro ispirata a principi di democrazia e cooperazione.

Eliminare questo modello di scuola,diminuire il tempo scuola, abbassare lo stesso obbligo scolastico,diminuire gli insegnanti,ridurre la democrazia interna, significa non solo dequalificare pesantemente la scuola pubblica, ma anche ipotecare in modo serio l’ esercizio del diritto di cittadinanza dei cittadini del nostro Paese. 


 Adesione di "Legambiente scuola"

In coerenza con il nostro impegno dei mesi scorsi per una mobilitazione nazionale, la più ampia possibile, contro lo smantellamento della scuola pubblica, imposto dal governo attraverso l'azione congiunta degli interventi della finanziaria e delle proposte di riforma del ministro Moratti, Legambiente Scuola e Formazione aderisce alla giornata di mobilitazione nazionale  in difesa del tempo pieno e contro la Riforma Moratti promossa dal Coordinamento Nazionale in difesa del Tempo Pieno e Prolungato.

Siamo infatti convinti che oggi ci sia bisogno di moltiplicare le iniziative che consentano nelle scuole di rilanciare un clima di fiducia sulla possibilità di migliorare l'attuale situazione della scuola pubblica e di bloccare il disegno portato avanti da questo governo e nel Paese di allargare il fronte di attenzione e di coinvolgimento per l'importanza che una scuola pubblica di qualità riveste per il futuro di tutti.

Restiamo in attesa di essere informati del quadro nazionale delle iniziative in modo da poterne dare notizia attraverso i nostri mezzi di comunicazione.

Vittorio Cogliati Dezza (responsabile nazionale legambiente scuola e formazione)


Comitato Torinese per la Laicità della Scuola

Aderiamo alla giornata nazionale contro la riforma Moratti.

il presidente Attilio Tempestini


Bari: adesione e iniziative del Forum per la scuola pubblica

Il "Forum per la scuola pubblica", che riunisce associazioni, docenti, genitori, studenti e studentesse di Bari e provincia, aderisce alla giornata nazionale di mobilitazione del 26 settembre con le seguenti iniziative:

- venerdì 26 settembre volantinaggio all'ingresso delle scuole (il testo del volantino sarà inviato nei prossimi giorni)

- sabato 27 settembre - pomeriggio - banchetto informativo e volantinaggio al centro della città (via Sparano angolo corso Vittorio Emanuele).

per il Forum, Lea Borrelli


Adesione del Comune di Savigno (BO)

Comune di Savigno aderisce Ufficialmente  alla giornata indetta dal Coordinamento   del 26 Settembre a favore del Tempo Pieno e patrocinia l' iniziativa organizzata a Savigno nella medesima serata.

Il Sindaco(Roberto Tedeschi)


Savigno (BO): serata con "Essere o Avere"

PER PARTECIPARE ALLA MOBILITAZIONE CI INCONTRIAMO NEL TEATRO DI SAVIGNO VENERDI’ 26 SETTEMBRE alle ore 20,30 INSEGNANTI, GENITORI, LAVORATORI DELLE SCUOLE PER INFORMARCI E DISCUTERE.

VERRA’ PROIETTATO IL FILM "ESSERE O AVERE" di N. Philibert. Divertente, vivo, emozionante, ritrae la vita quotidiana di una minuscola scuola francese, mettendo in scena i bambini, che si rivelano attori incredibili !


Val Pellice (provincia di Torino)

Si è formato spontaneamente un comitato genitori- insegnanti che si riunirà periodicamente per seguire le vicende del tempo pieno e mobilitarsi ogni volta che la situazione lo richiederà. Per il 26 un corteo di insegnanti, bambini e genitori sfilerà per le vie della Valle accompagnato da musicanti, si fermerà in una zona centrale, dove un genitore spiegherà le motivazioni della mobilitazione. Stiamo cercando di mobilitare anche i mass-media per rendere visibile l'iniziativa. Ovviamente continueremo la raccolta firme approfittando della giornata di mercato.


Scuola elementare 2° Circolo Pontecagnano Faiano (SA)

Stiamo organizzando insieme ai genitori la giornata del 26, probabilmente riempiremo i cortili dei plessi a Tempo Pieno di striscioni, cartelloni preparati dai bambini e tutto quello che può servire a spiegare cosa sta realmente succedendo nelle scuole al di là degli spot pubblicitari.


Adesione dell'MCE Movimento di Cooperazione Educativa

Assai preoccupati per l'insieme dei provvedimenti governativi sulla scuola e il sistema dell'istruzione e per i contenuti del primo decreto attuativo della L53 approvato recentemente dal consiglio dei ministri, la segreteria nazionale del Movimento di Cooperazione Educativa aderisce alla giornata di lotta promossa dal CESP.

Saluti, per la segreteria nazionale mce Diana Cesarin


Adesione Cub scuola

Cari compagni,
vi confermiamo che la CUB Scuola adeerisce alla mobilitazione del 26
settembre e parteciperà alle varie manifestazioni che si svilupperanno nel
corso della giornata.

A presto
Per la CUB Scuola Cosimo Scarinzi


Articolo de "il Piccolo" domenica 21 settembre 2003

Scende in campo un Comitato dopo che il decreto appena approvato su proposta del ministro Moratti ha eliminato le attività integrative
Scuola, tempo pieno a rischio per 2500 alunni
Venerdì protesta in piazza Unità di ragazzi e genitori che chiederanno di essere ricevuti dal prefetto "La riforma Moratti conferma nel decreto appena approvato l’eliminazione del tempo pieno nelle scuole elementari e medie italiane. Ma noi non ci stiamo, e cercheremo con tutta la nostre forze di opporci all’iniquo provvedimento e allo smantellamento della scuola pubblica nazionale".
Così si esprime Gabriella Tull, insegnante, a nome del "Comitato per la difesa e la valorizzazione del tempo pieno e prolungato", sorto anche a Trieste nella scorsa primavera per contrastare il provvedimento di soppressione dei servizi così come previsto dalla riforma Moratti.
"A Trieste - afferma l’insegnante - sono circa 2.500 gli alunni che frequentano il tempo pieno prolungato. Come nelle altre parti del Paese si tratta di un trend in costante aumento. Vi sono degli evidenti bisogni sociali, in questo senso, a coinvolgere migliaia di famiglie che grazie al tempo pieno riescono a garantire ai propri figli una didattica e di una serie di attività scolastiche di assoluta qualità."
"Le richieste di iscrizione sono in continuo aumento - continua Gabriella Tull - un segno di come questo servizio venga fortemente apprezzato dalla comunità. Ora il ministro Moratti conferma nel decreto la soppressione del tempo pieno, dopo aver deciso da sola, declinando il dialogo e la consultazione con gli insegnanti e gli utenti. Purtroppo molte famiglie non sono state informate, né si stanno rendendo conto di quanto stia succedendo".
Il comitato dunque è mirato a garantire ai cittadini una corretta informazione su questo tema e, in generale, sui contenuti del decreto. Per il comitato, è questo, più in generale, "un grave attacco alla scuola pubblica e il ritorno a un modo di fare didattica vecchio di vent’anni". "Noi invece vogliamo - riprende la Tull - che gli scolari del futuro possano contare sulla scuola pubblica di cui sono indiscutibili la validità pedagogica e il ruolo sociale per le famiglie".
Il Comitato per la difesa del tempo pieno si aggancia al coordinamento nazionale nella promozione delle future azioni di sensibilizzazione. Dopodomani, martedì, all’Istituto comprensivo Iqbal Masih di via Forlanini 22 si svolgerà con inizio alle 17 un’assemblea cittadina sul tema. Venerdì 26, in piazza dell’Unità alle 17, ci sarà una manifestazione con la partecipazione degli alunni e di una banda. Alle 18 un gruppo di genitori consegnerà al prefetto "le lettere di coloro che intendono far valere i propri diritti per conservare la scuola a tempo pieno e per preservare quella pubblica dai violenti attacchi del ministro".
Maurizio Lozei


Adesione Cgil alla manifestazione del Coordinamento di Roma

"Il direttivo nazionale della CGIL Scuola del 19 settembre ha preso posizione contro la decisione di avviare l’iter di approvazione del decreto che “rivela la volontà del governo di imporre alla scuola italiana una controriforma, senza alcun confronto né ascolto degli operatori, delle famiglie e della società civile”.
Il direttivo ha rivolto un appello unitario alla mobilitazione :
“Organizzazioni sindacali, associazioni professionali, genitori, enti locali, mondo del lavoro devono unirsi per respingere il disegno del governo, affermare le ragioni di una buona scuola pubblica, sostenere i processi di innovazione positivi delle scuole autonome.
Una prima occasione è rappresentata dalla manifestazione indetta per il 26 settembre a Roma dal Coordinamento Nazionale del Tempo Pieno e Prolungato in cui la CGIL Scuola sarà presente.


Comitato Genitori Scuole Elementari Istituto Comprensivo V.Galilei di Pisa

Nel nostro Istituto è avvenuto quello che si temeva: abbiamo perso il Tempo Pieno nel primo ciclo, quindi scompare il Tempo Pieno. Abbiamo avuto anche un taglio significativo nell'organico del sostegno, e questo mette tutti veramente in difficoltà.  La giornata di Venerdì ci permette un primo momento pubblico di dissenso a queste scelte e di fare opera di sensibilizzazione su queste problematiche, anche per chi è stato preso un pò dalla rassegnazione per questo stato di cose. Quindi aderiamo "ufficialmente" alla giornata del 26 e contiamo di fare in questi giorni volantinaggio davanti a tutte le scuole dell'Istituto, distribuendo il comunicato che allego, a firma del Comitato. Cercheremo di coprire più giorni, in modo da raggiungere il maggior numero di persone possibile. Sono state raccolte altre 80 firme all'appello "Far crescere il tempo pieno".

Un ringraziamento da parte di tutti noi, il lavoro che state facendo è fondamentale e di grande importanza, oltre a non far sentire solo chi non accetta di subire questo sconvolgimento di riforma passivamente, senza alcuna reazione. Almeno proviamoci !!!


La cgil scuola in piazza a difesa del tempo pieno e prolungato

Leggiamo nel sito della Cgil scuola che "la cgil scuola partecipa alle manifestazioni indette dal Coordinamento nazionale in difesa del Tempo pieno e prolungato e lancia un appello a tutte le forze sindacali, professionali e sociali per costruire un ampio fronte capace di respingere il disegno del governo e di sostenere la scuola pubblica di qualità"


Adesione alla giornata di numerosi sindaci dell'interland bolognese

L’Amministrazione comunale condivide le ragioni che hanno portato il Tavolo cittadino per la difesa della scuola pubblica a promuovere la manifestazione, che si terrà venerdì 26 settembre, alle 17.30, in piazza del Nettuno a Bologna, in difesa del tempo pieno.

La riforma Moratti a partire dal prossimo anno scolastico, avrà come conseguenza la soppressione del tempo pieno, almeno per coloro che si iscrivono alla prima elementare. Lo Stato garantirà solo 27 ore, più 3 settimanali, le restanti saranno costituite da attività facoltative e a pagamento. Finisce così l’articolazione in moduli e del tempo pieno, che a Bologna è nato, e che oggi è scelto dalla maggior parte delle famiglie delle nostre realtà.

Il nuovo decreto recentemente presentato dal Ministero non poggia su alcun modello pedagogico, ma è dettato solo dall’esigenza di fare corrispondere l’articolazione della giornata scolastica ai tagli pesantissimi - e già in atto - di personale e di risorse destinate alle istituzioni scolastiche, dalla scuola d’infanzia alla scuola media. I Comuni in questi anni hanno collaborato alla programmazione didattica ed educativa delle nostre scuole consentendo l’incremento dell’offerta formativa ai nostri ragazzi e l’implementazione di laboratori e attività integrative adeguate e moderne, attraverso l’investimento di risorse umane e finanziarie indispensabili a fornire una riposta esaustiva e qualificata alle domande delle famiglie. Abbiamo garantito servizi come la mensa, il pre e post scuola, il trasporto scolastico e il sostegno all’handicap, altrimenti impossibili con le sole risorse a disposizione della scuola.

Oggi, la nuova riforma lede i principi innovativi su cui si fonda l’istruzione moderna, nega la pluralità dell’insegnamento, depauperando la nostra società e privando i nostri figli del diritto allo studio, all’apprendimento e all’integrazione, e negando loro, di fatto, l’acquisizione dei mezzi necessari a inserirsi domani nel mondo del lavoro, per divenire professionalmente competitivi e per crescere come persone mature e responsabili. Questa riforma mette in discussione la missione costituzionale della scuola, un modello che si è costruito e arricchito negli anni e che oggi viene minato nel profondo.

E proprio in questa città, che vide il forte impegno e l’investimento di tante forze politiche e culturali a favore di questo fondamentale diritto, venerdì 26, le forze cattoliche e laiche manifesteranno assieme, in piazza Nettuno.

Aldo Bacchiocchi, Sindaco di San Lazzaro di Savena

Giuliano Barigazzi, Sindaco di San Pietro in Casale

 Luigi Castagna, Sindaco di Casalecchio di Reno

Andrea De Maria, Sindaco di Marzabotto

Gabriella Ercolini, Sindaco di Castel Maggiore

Alessandro Ricci, Sindaco di Granarolo dell’Emilia

Giacomo Venturi, Sindaco di Zola Predosa


Richiesta Convocazione Cons Comunale di San Nicolò

Ponte San Nicolò 16.09.2003

Oggi all’inaugurazione dell’anno scolastico il Presidente della Repubblica ha affermato che la costituzione italiana garantisce a tutti il diritto all’istruzione attraverso le scuole statali.

E’ questo un obbligo costituzionale dello stato.

La Ministra dell’Istruzione ha detto inoltre, che il governo si è impegnato per favorire interventi finanziari più qualificati alla scuola e alla formazione.

Dopo queste affermazioni ci sorge spontanea una domanda, come mai la comunità scolastica di Roncaglia è stata privata dell’orario del tempo pieno?

Non vorremmo anche rispondere, per non sembrare tendenziosi o populisti o ancora di parte o faziosi, ma in ogni caso qualche riflessione la vogliamo fare.

Il decreto, di pochi giorni fa, con il quale la Ministra aiuta "tutte" le famiglie, per consegnare un contributo spese, che hanno scelto la scuola privata anziché quella pubblica per i propri figli, è paradossalmente una discriminazione.

Infatti, è palesemente una misura che punisce coloro che hanno scelto la scuola pubblica.

Le spese per questo sostenute non hanno ne aiuti, ne rimborsi.

Noi genitori di Roncaglia, che abbiamo scelto il tempo pieno ora tempo lungo, dobbiamo sostenere dei costi aggiuntivi a quelli già istituzionalizzati, o modificare l’organizzazione temporale della propria famiglia. Costi che vanno dall’iscrizione annua (20 €), al costo della mensa (4,21 € al dì, più alta che in altri comuni limitrofi), alla quota d’iscrizione (50 €) e quota mensile (circa 50 €) per il servizio di dopo scuola (per il solo pomeriggio del Venerdì eliminato dal nuovo orario), o ancora, quota da definire per un eventuale prolungamento dell’orario giornaliero (anch’esso ridotto dal nuovo orario), o infine costi diversi e non denunciabili per soluzioni "fatte in casa" (con grande danno delle madri che lavorano).

Totale costi mensili certi oggi circa 150 €.

Lo stesso si può dire per la Scuola elementare di Ponte San Nicolò, dove i genitori per avere un orario simile al tempo pieno si pagano il dopo scuola.

Paradosso quindi, la scuola privata conviene almeno sotto l’aspetto economico.

In questo periodo di trasformazione dell’orario scolastico della scuola di Roncaglia abbiamo ricevuto parecchie lettere o anche richieste/proteste verbali, da parte di genitori inermi e scontenti di fronte alla scelta obbligata, fatta dal Consiglio d’Istituto di Ponte San Nicolò, per la riduzione dell’orario a tempo pieno.

Ora, questi genitori si sentono anche beffati da questa opportunità di rimborso spese, dato alle famiglie "tutte" (non solo bisognose, se mai ce ne fossero) che hanno scelto scuole private per i propri figli, mentre alla stragrande maggioranza degli altri non resta che pagare: la scuola, la mensa, il servizio privato, la baby sitter ed altro ancora.

Concludendo, con un pizzico di polemica, noi genitori che abbiamo scelto la scuola pubblica anziché la scuola privata ci sentiamo penalizzati e non certo confortati da queste scelte governative.

Dove sono gli aiuti alle famiglie.

Chiediamo infine una presa di posizione forte dall’intero Consiglio Comunale di Ponte San Nicolò con una convocazione straordinaria per il giorno 26 p.v. (giornata di protesta nazionale contro tale scelta governativa), magari presso la stessa scuola di Roncaglia, con all’ordine del giorno i seguenti punti:

"attuale tempo scuola a Roncaglia, proposte e idee alternative";

"richiesta d’istituzione di un contributo (statale e/o regionale) a sostegno delle spese scolastiche anche per chi sceglie la scuola pubblica".

I rappresentanti del Comitato genitori di San Nicolò

Martino Schiavon e Leonardo Ingravalle -