Breve storia del

Coordinamento Nazionale in difesa del Tempo Pieno e Prolungato
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via San Carlo, 42 - 40121 BOLOGNA

 

Il Coordinamento Nazionale in difesa del Tempo Pieno e Prolungato nasce in marzo del 2003 al termine del convegno Crescere nel tempo pieno. Far crescere il tempo pieno. Inizialmente è una semplice sigla che permette di firmare l'appello in difesa della scuola a Tempo Pieno attaccata dai tagli e dalla riforma Moratti. Nel breve volgere di due mesi la drammatica concretizzazione dell'attacco che diviene chiaro con le prime bozze del decreto attuativo e la fortissima ed inaspettata risposta all'appello rendono concreta l'esistenza e in percorso di lavoro del CoordTempoPieno che si ritrova in giugno e vara una giornata di mobilitazioni per l'inizio dell'anno scolastico successivo. Intanto le firme raccolte sull'appello sono già oltre 17.000 in soli due mesi e continueranno ad aumentare costantemente.

Il 26 settembre, a due settimane dall'approvazione in prima lettura del decreto cancella tempo pieno, si svolge la mobilitazione scuola per scuola e città per città che segna un altro momento di crescita e di consapevolezza: migliaia di genitori entrano nelle scuole e decine di migliaia di persone scendono in piazza per difendere questo modello di scuola e la scuola pubblica. Il nuovo rilancio è per novembre: il 29 una manifestazione nazionale a Bologna dove confluiscono 50.000 genitori, bambini, lavoratori della scuola. Nel frattempo vengono lanciate altre iniziative condotte dai Coordinamenti cittadini che ovviamente prendono la fisionomia ereditando le presenze e le forze attive contro la riforma che operano nel territorio: pressioni agli enti locali, in special modo le Regioni chiamate a dare il parere al governo sul decreto attuativo.

Di fronte alla prospettiva di approvazione definitiva del decreto in gennaio il CoordTempoPieno propone al Tavolo nazionale di partiti, sindacati e associazioni di indire insieme una nuova manifestazione nazionale a Roma proprio nei giorni precedenti l'approvazione. Intanto il Coordinamento lancia la Campagna per le iscrizioni di tutela invitando i genitori a richiedere l'esplicita dizione "Tempo Pieno" e "Prolungato" sui moduli. Nel frattempo le firme, che continuano ad essere raccolte, sono diventate 120.000 e vengono consegnate in copia alla Commissione cultura della Camera dei Deputati mentre gli originali costituiscono il primo nucleo del costituendo Archivio di documentazione sul Tempo Pieno. La manifestazione si svolgerà il XX gennaio e porterà in piazza 50.000 persone. Il governo però non si ferma: pochi giorni dopo approva il decreto: sono presenti alcune modifiche indotte dalla mobilitazione che garantiscono un anno di sopravvivenza al modello di scuola, ma la sostanza dell'opera distruttiva non cambia.

A questo punto l'attività del Coordinamento si sposta all'interno delle scuole. Parte la campagna che invita i collegi docenti e i consigli di circolo e istituto ad approvare mozioni che confermano i modelli organizzativi scolastici dello scorso anno e che rifiutano l'insegnante tutor. In breve tempo moltissime scuole approvano mozioni e si pongono in dissenso con la "Riforma".

A marzo seconda edizione del convegno nazionale sul tempo pieno: Non abbiamo tempo pieno da perdere, con una crescente partecipazione e produzione di testi e documenti. Intanto le richieste di tempo pieno sono cresciute moltissimo proprio in virtù delle mobilitazioni.

Parte anche la campagna per il rifiuto dei libri di testo morattizzati e per le adozioni alternative che ignorino le Indicazioni Nazionali della riforma: ne esce un prezioso dossier in cui si mostra la collusione poco chiara tra ministero e società degli editori per anticipare oltre il legittimo le modifiche della riforma.

Oggi il CoordTempoPieno continua la lotta per bloccare l'applicazione della riforma e per approfondire la conoscenza e la discussione di questo modello di scuola. A settembre, insieme a tutti i comitati impegnati contro la riforma, appuntamento il primo giorno di scuola con un volantinaggio e il 1° ottobre per una nuova giornata dentro le scuole e nelle piazze cittadine. Inoltre il CoordTempoPieno lancia la campagna per la difesa e la valorizzazione della compresenza in nome di una scuola di qualità e cooperazione.